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Pagina 1 - Introduzione Babbo Natale esiste? Ogni bambino prima o poi se lo domanda. Ed è un quesito che diventa sinonimo di crescita, di maturità, di rispetto e lealtà verso il prossimo. Se lo chiede anche Boy Hero, il bambino protagonista di questa storia, che nei minuti che precedono la mezzanotte di Natale si trova nel suo letto a domandarsi se quel simpatico vecchietto con vestito rosso e barba e capelli bianchi sia realtà o fantasia.
Non sa che un treno speciale, il Polar Express, si fermerà proprio davanti alla sua casa; non sa che il controllore, speciale quanto il treno, lo saluterà per nome e lo inviterà a salire; non sa che prendendo quel treno inizierà un lungo ed avventuroso viaggio verso il Polo Nord, la terra di Babbo Natale e dei suoi Elfi, per incontrare il "boss" prima della distribuzione dei regali. Boy Hero non sa, ma soprattutto non crede.
Sono queste le premesse di Polar Express, il nuovo film del regista Robert Zemeckis, che rispondendo positivamente al desiderio del suo grande amico Tom Hanks mette in scena storia ed atmosfere dell'omonimo racconto per bambini dello scrittore Chris Van Allsburg. Zemeckis dopo aver fatto incontrare Eddie Valiant con Roger Rabbit, Forrest Gump con J.F. Kennedy e John Lennon ci regala così un'altra opera d'arte utilizzando le nuove tecnologie disponibili sul mercato. Questa volta è il turno della Performance Capture! Pagina 2 - Dal Motion Capture alla Performance Capture Ci sono diversi sistemi per animare un modello creato digitalmente, ma negli ultimi anni i tecnici degli effetti speciali hanno preferito il Motion Capture. Facendo indossare ad un attore una tuta particolare, con diversi punti riflettenti (marker) in corrispondenza delle articolazioni, si possono importare i movimenti realizzati sul set direttamente nel computer ed assegnarli allo scheletro di un modello.
Questa è un'operazione ormai molto diffusa, che viene utilizzata per catturare i movimenti di attori principali, comparse o animali (i lupi di The day after tomorrow in realtà erano modelli digitali animati in base alle sessioni di Motion Capture di alcuni cani...). Il team degli effetti che ha lavorato al film Final Fantasy ha inoltre scoperto che il Motion Capture è molto utile anche quando i personaggi non si muovono. Analizzando diversi filmati si sono resi conto che quando i personaggi sono fermi e si stanno per parlare utilizzano tante sottigliezze e sfumature nei movimenti che rendono il dialogo "vivo". Questi movimenti impercettibili cambiano l'atmosfera di una scena. Il modo in cui una persona rimane ferma e bilancia il suo peso o lo spostare il corpo quando questo è seduto su una sedia sono movimenti difficili da animare, ma molto semplici da catturare con il Motion Capture.
Uno dei limiti più evidenti del Motion Capture è l'impossibilità di catturare espressioni facciali. Prendiamo come riferimento il Gollum de Il Signore degli Anelli, animato grazie alle sessioni di Motion Capture dell'attore Andy Serkis (oggi nelle sale italiane nei "panni" di King Kong). I tecnici della Weta, società che ha curato gli effetti digitali della trilogia di Peter Jackson, hanno potuto solo catturare i movimenti del corpo di Serkis, animando poi manualmente attraverso i key-frame il viso di Gollum ispirandosi alle riprese effettuate sui set. La nuova frontiera dell'animazione ha abbattuto anche questa barriera. La nuova tecnologia creata Performance Capture è infatti capace di catturare anche le espressioni del viso. Il sistema di Motion Capture è stato enormemente ampliato, per consentire di catturare anche i marker posti sul volto dell'attore, che segnalavano al computer i movimenti dei muscoli del viso. Il nuovo sistema creato per il film Polar Express è in grado di utilizzare contemporaneamente 64 macchine da presa collegate tra loro.
Il supervisore del Performance Capture ha naturalmente dovuto studiare una corretta disposizione delle varie macchine da presa, che ha consentito di riuscire a coprire tutto il set. Alla fine, facendo una media delle varie dimensioni dei set realizzati, si può ragionevolmente stimare che durante la riprese delle scene in Performance Capture ogni macchina da presa abbia avuto un campo di visivo di 1 x 1.5 metri. Naturalmente è stato necessario anche realizzare un update del software di Motion Capture, inserendo la capacità di riuscire a gestire più sistemi contemporanei, cioè più attori sullo stesso set. In questo film gli attori avevano solo sul volto 151 marker, realizzati con un diametro di 2.7 millimetri, mentre nel resto del corpo il numero scendeva a 32 unità. Naturalmente questi marker sono stati applicati quotidianamente sul corpo dell'attore interessato da 15 truccatori, che hanno utilizzato una mappa disegnata dal supervisore della CG per posizionarli sempre nello stesso punto. Pagina 3 - Sceneggiatura e fotografia Polar Express è un'autentica favola. Tanti sono i messaggi disseminati nel corso del film e durante l'epilogo finale. Ognuno dei bambini protagonisti ha una sua personalità ed un suo sviluppo, che vengono sottolineati dal controllore nel rito dell'obliterazione del biglietto prima del viaggio di ritorno.
Lo spettatore capisce così che spesso è necessario lasciare da parte l'arroganza, che è necessario in alcune circostanze prendere decisioni importanti anche per gli altri o che, al contrario, a volte è meglio fidarsi di chi ti sta intorno. E in fondo, ma forse è la cosa più importante, capiamo che nella vita è necessario credere in qualcosa. Che questo possa essere lo spirito natalizio o le proprie capacità poco importa, l'importante è crederci e farlo fino in fondo.
La sceneggiatura riprende il libro per bambini scritto da Chris Van Allsburg. L'idea è venuta a Tom Hanks, grande amante del racconto insieme ai suoi figli. La voglia di mettere in scena il libro è stata quindi girata al grande Robert Zemeckis (la trilogia di Ritorno al futuro) che insieme a William Broyles jr. (Apollo 13, Cast Away, L'amore infedele - Unfaithful) ha curato la redazione della sceneggiatura. Buono il lavoro fatto, anche se un dubbio più che leggero lo sollevano le battute della bambina compagna di avventura di Boy Hero (la "guida"), che spesso si esprime filosoficamente, forse troppo.
Bisogna inoltre sottolineare positivamente che dal libro di Van Allsburg non è stata presa solo la storia, ma anche l'ambientazione. I racconti dello scrittore sono infatti illustrati con disegni realizzati dall'autore stesso, che permettono a chi legge di ricreare un giusto contesto per le avventure dei protagonisti. In questo caso i disegni sono stati presi come guida per la realizzazione degli storyboard, e bisogna riconoscere che i tecnici che hanno lavorato al film si sono attenuti quasi spasmodicamente alla fantasia di Van Allsburg. Pagina 4 - La regia e gli attori principali
Polar Express potrebbe essere considerato come un manuale registico. Robert Zemeckis approfitta infatti della libertà concessa dall'animazione in CG e spinge la macchina da presa fino al limite. All'interno del film troviamo di tutto: soggettive, carrellate a precedere e a seguire, panoramiche, travelling , riprese incorniciate e in piano sequenza. In quest'ultimo caso, segnaliamo in particolare la scena del volo del biglietto all'esterno del finestrino, un piano sequenza lungo due minuti e 28 secondi che segue le correnti ascensionali, la picchiata di un'aquila, la velocità di una valanga di neve e che si insinua tra i binari del treno e il treno stesso, prima di tornare al punto di partenza.
Zemeckis decide inoltre di eliminare tutte le barriere, passando attraverso porte, finestre ed entrando addirittura nelle pagine di un libro. Ne scaturisce quindi una visione registica altamente coinvolgente e assolutamente positiva, che consente allo spettatore di farsi rapire dalla bellezza delle immagini e dalla delicatezza della storia.
Tom Hanks. C'è lui dietro i protagonisti di Polar Express. L'attore californiano, vincitore di due Oscar come attore protagonista per Philadelphia e Forrest Gump, si è prestato al Performance Capture per interpretare ben 5 personaggi: il bambino protagonista, suo padre, il controllore del treno, il vagabondo e - non poteva non farlo - Babbo Natale.
La classe c'è e si vede. Utilizzando scarpe di colore diverso per ricordare a se stesso il personaggio che andava ad interpretare, Tom Hanks è riuscito a donare un'anima viva ed unica ad ogni personaggio. Non si può infatti non notare la differenza sostanziale negli atteggiamenti (movimenti del busto e del mento su tutti) del ragazzo rispetto al vagabondo, al controllore e a Babbo Natale.
Una piccola nota. Nella scena della distribuzione della cioccolata nel treno durante il viaggio di andata, il controllore interpretato da Tom Hanks esegue un piccolo balletto coreografico, supportato dell'entrata in scena dei camerieri acrobati. Inizialmente il balletto doveva essere registrato dallo stesso Hanks, sempre tramite il Performance Capture, ma la scarsa attitudine dell'attore con il ballo ha richiesto un piccolo aiuto.
In quelle scene si è deciso di unire i marker della parte superiore del corpo (dalla cinta in su) di Hanks con i marker della parte inferiore del corpo di un ballerino impegnato in una sessione musicata di Performance Capture. Pagina 5 - Processo alla CG Andiamo ora ad analizzare singolarmente i vari tipi di interventi realizzati in CG. Sicuramente ha un voto positivo l'utilizzo del Performance Capture per l'animazione dei volti. L'espressività è notevolmente migliorata, soprattutto se la si confronta con il cartoon in CG della Pixar Gli Incredibili, uscito quasi in contemporanea in sala. Anche in questo caso, se bisogna comunque trovare un difetto realizzativo, puntiamo il dito contro la bambina leader, la cui animazione facciale lascia qualche dubbio. E il dubbio è: superbo Hanks rispetto agli altri attori che hanno partecipato al film o differenza di trattamento tra la star Hanks e il resto della ciurma?
Francamente non ci sentiamo di fare gli stessi complimenti al team per l'utilizzo del Performance Capture nei movimenti dei protagonisti. In più di una occasione i gesti appaiono rozzi e poco curati, come poco curata è l'interazione tra i personaggi e gli oggetti. Insomma, dovendo giudicare l'impiego del Performance Capture, potremmo dire che la tecnologia ha dimostrato potenzialità veramente interessanti, che però non sono state sfruttate fino in fondo. Definiamoli "errori di gioventù".
Passando invece ad analizzare le grandi difficoltà degli animatori in CG, notiamo una buona realizzazione dei capelli, anche quando scombinati dal vento. Si veda come esempio l'inseguimento del protagonista sul tetto del treno per raggiungere il controllore o la ripida discesa prima del lago ghiacciato con i protagonisti in testa alla locomotiva.
Volendo fare invece un discorso più ampio, riportiamo anche nelle stupende scenografie o nei gesti più semplici una mancanza di attenzione verso il dettaglio. Una volta giunti al Polo Nord, non sarà difficile notare la presenza di texture utilizzate per finestre e porte. Mentre nel corso del viaggio provocheranno una smorfia di disappunto la gestione non felice di fluidi e altri volumi come la cioccolata calda o la neve. Come esempi citiamo il ragazzino saputello che si pulisce in un baleno le labbra sporche di cioccolata con il dorso della mano (minuto 16.37''), il tentativo di risveglio del protagonista che infila la testa nella neve che successivamente scompare nel giro di pochi secondi (minuto 27.20'') o i movimenti degli occhiali del bambino saputello all'interno del treno nel corso della frenata di emergenza (minuto 13.41''). Pagina 6 - La colonna sonora Ottima la colonna sonora. Il tema portante Believe, scritto da Alan Silvestri (la trilogia di Ritorno al futuro, Cast away, Van Helsing) e Glen Ballard è riproposto in vari modi durante la durata del film. La versione cantata da Josh Groban è affiancata da diverse composizioni strumentali, nelle quali le note del tema rieccheggiano astutamente. A queste composizioni nel cd della colonna sonora sono stati affiancati due brani cantati direttamente da Tom Hanks: The Polar Express e Hot chocolate. Intramontabili i vecchi successi natalizi interpretati dai big della musica mondiale, ben udibili anche durante la visione del film. Su tutti citiamo un Santa Claus is comin' to town interpretato da Frank Sinatra ed uno storico White Christmas ad esclusivo appannaggio della stupenda voce di Bing Krosby. Da segnalare infine Rockin' on the top of the world, interpretata da Steven Tyler. Tra l'altro, i più attenti avranno sicuramente notato una somiglianza tra il leader degli Aerosmith e l'Elfo che canta il brano nel film durante la festa finale.
01. The Polar Express (Tom Hanks) Pagina 7 - L'edizione in DVD - La Gift Edition
Il mercato italiano offre tre edizioni DVD del film. Il disco contenente il film è lo stesso per tutte le edizioni, e viene affiancato nella edizione speciale a doppio disco e nella Gift Edition da un secondo disco dedicato agli extra. La Gift Edition, analizzata in questo articolo di AV Magazine, contiene inoltre un modello in scala del Polar Express, il treno che nel film porta i bimbi al Polo Nord. Il trenino è funzionante (due pile da 1.5 V di tipo AAA non incluse nella confezione) ed è provvisto di tre pulsanti, che permettono di mettere in moto il treno, di fermarlo o di farlo andare in retromarcia. Quando il treno è in movimento due luci di colore diverso segnalano la direzione della locomotiva.
Il primo disco che, lo ribadiamo, è uguale nelle tre edizioni distribuite, contiene il film in formato 2.40:1, 16/9 anamorfico sottotitolato in italiano, inglese, ebraico ed italiano e inglese per non udenti (sul retro della confezione non è indicato l'inglese per non udenti). Per quanto riguarda le caratteristiche video e audio vi rimandiamo alla pagina seguente. E' doveroso infine sottolineare l'assenza del commento audio al film e l'irrilevante presenza di un trailer di circa due minuti sul primo disco. Pagina 8 - L'edizione in DVD - Qualità A/V Più che buona la qualità video, che regge dignitosamente i rapidi movimenti che la macchina da presa effettua per tutta la durata del film. Le uniche incertezze video le abbiamo riscontrate nella parte iniziale del film, con la presenza di molti neri presentati con qualche esitazione. La qualità finale è comunque decisamente accettabile. Il bitrate medio della sola componente video è di 5.25 Mbps e, come di consueto, pubblichiamo il grafico del valore in esame per tutta la durata del film.
La resa cromatica apprezzata al cinema è riproposta fedelmente all'interno del DVD, con immagini cromaticamente suddivise in due categorie. Quasi tutte le scene sono caratterizzate da una elevata saturazione che mette in evidenza lo spostamento del punto del bianco verso tonalità più "calde" (verso il giallo e il rosso). In alcune occasioni, come alcuni esterni iniziali, siamo di fronte ad immagini meno sature, con una predominante verso i toni più "freddi" (ciano e blu).
Passiamo alla sezione audio. Tre le tracce presenti, tutte in Dolby Digital 5.1. Partiamo con l'analisi di quella italiana, nella quale il surround è presente nella maggior parte delle scene interessanti dal punto di vista audio, con canali laterali anteriori e posteriori che sorreggono attivamente il lavoro del centrale (in un paio di occasioni troppo basso) e che donano una buona spazialità e un buon coinvolgimento. La presenza di una cascata, della scena in slow motion finale con la campanella della slitta che giunge al protagonista, ma soprattutto la presenza per quasi tutto il film del treno in movimento trovano ampio respiro nell'uso del canale LFE, che influisce molto positivamente sulla timbrica generale del film. Quasi tutte le scene tralasciate dal Dolby Digital italiano vengono proposte in modo più corretto nella traccia inglese, con degli effetti di surround più attenti allo svolgimento della scena. Abbiamo ascoltato anche la traccia in ebraico, che fornisce un risultato finale molto vicino alla controparte italiana. Come al solito quindi, anche in questo caso la traccia audio originale ha qualcosa in più rispetto al resto dell'offerta sonora. Pagina 9 - L'edizione in DVD - Gli extra I
Come già anticipato, tutti gli extra sono contenuti nel secondo disco. Il menù principale è suddiviso in tre schermate, raggiungibili attraverso la scritta Continua. 5 ruoli per un attore è un video della durata di quattro minuti che mostra Tom Hanks al lavoro mentre interpreta i cinque ruoli del film tramite il Performance Capture. Le immagini del film vengono alternate con le riprese effettuate sul set e con interviste allo stesso Hanks, al produttore Steve Starkey e al regista Robert Zemeckis. Un biglietto per partire è invece un singolare documentario che, utilizzando le immagini originali del film, spiega le varie fasi di lavorazione. Il filmato completo dura circa 13 minuti ed è diviso in sei parti, della durata media di due minuti ciascuno: - breve introduzione
Ma il video non è molto interessante. Argomenti per un pubblico adulto sono trattati molto superficialmente, quasi fossero rivolti a giovani spettatori. Molto spesso infatti le spiegazioni sono date dagli stessi personaggi presenti nel film tramite la visione di scene ridoppiate all'occorrenza per i contenuti extra. Il risultato finale è un filmato inutile sia per gli amanti delle disquisizione tecniche, che rimarranno profondamente delusi, che per i bambini, i quali probabilmente non capiranno granché di quello che è stato fatto per realizzare il film. Pagina 10 - L'edizione in DVD - Gli extra II
La seconda schermata del menù presenta cinque featurette. Nel video Intervista allo scrittore Chris Van Allsburg (durata 5'.27'') si approfondisce la figura dello scrittore del racconto dal quale è stato tratto il film. Si parla dei suoi inizi di carriera, con la passione per la scultura, che successivamente è sfociata nell'interesse per i disegni e i racconti. Lo scrittore svela inoltre una cosa molto interessante. Il racconto Polar Express non è nato da un'idea precisa di uno scritto sul Natale, ma dall'immagine di un treno imponente, fermo in una nuvola di vapore, con le luci dei vagoni accese. Immagine che, successivamente, è stata disegnata dallo scrittore ed inserita nel libro. Immagine alla quale il regista Zemeckis si è ispirato.
Si prosegue quindi con due video dedicati alla canzone Believe. Nel primo è riproposta l'esecuzione di Josh Groban al Greek Theatre (nome riportato in maniera errata nel menù del DVD...). Con Dietro le quinte di Believe il cantante e il compositore del brano Glen Ballard hanno modo di raccontarci in quattro minuti la nascita ed il percorso realizzativo del tema portante del film.
I più piccoli si potranno divertire con Polar Express Challenge, un gioco fruibile direttamente dal lettore DVD attraverso l'utilizzo delle frecce del telecomando, mentre i più grandi troveranno "interesse" per I tecnici di Polar Express si raccontano, un video di quasi tre minuti con interviste alle figure più importanti della catena produttiva del film che descrivono il loro rapporto con la festa del Natale.
Il terzo menù offre in più lo spot del gioco realizzato per Playstation, PC e Gameboy dedicato al film e un filmato veramente interessante. Si tratta di una scena eliminata durante la fase di post-produzione. Siamo nella locomotiva del treno, durante il viaggio verso il Polo Nord. Il protagonista arriva in sala motori e trova la compagna che aveva smarrito il biglietto. La scena eliminata mostra con un rendering ancora da anteprima il pezzo musicale (con tanto di balletto) It takes Two, relativo ai due macchinisti del treno Smokey e Steamer interpretati dall'attore americano Michael Jeter, scomparso prematurmente durante la fasi finali di realizzazione del film. A questo balletto segue una esaustiva spiegazione della figura del vagabondo fantasma presente nel film. Una breve introduzione di Jack Rapke, produttore esecutivo del film insieme a Tom Hanks, ci presenta questi due momenti, inseriti in un video della durata complessiva di sette minuti. Pagina 11 - L'edizione in DVD - Contenuti DVD-ROM e Easter Eggs
Oltre ai consueti weblink, i contenuti DVD-ROM offrono anche una demo per pc del gioco Polar Express. La demo comprende diversi livelli del gioco, che possono donare ai più piccoli un'oretta abbondante di sano divertimento. Passiamo ora a svelare il cospicuo numero di Easter Eggs presenti nell'edizione. Al momento ne abbiamo scovati cinque, tutti inseriti sul secondo disco. Ecco l'elenco completo, con le istruzioni per visualizzarli e la descrizione del contenuto. Vi raccomandiamo di vederli tutti, dato che mettono in evidenza l'eccellente lavoro svolto da Tom Hanks durante le sessioni di Performance Capture. Tutte i video sono infatti la riproposizione contemporanea della registrazione sul set di una determinata scena (con tutti i ruoli interessati) e il risultato definitivo inserito nel montaggio finale. Vedere nello stesso istante Tom Hanks interpretare il bambino, il fantasma del vagabondo e il controllore è un vero spettacolo. - durata: 59'' - durata: 2.51'' - durata: 1.23''
- durata: 1.23'' - durata 2.08'' Pagina 12 - Conclusioni Dopo questa lunga carrellata di aspetti tecnici ed artistici andiamo a tirare le conclusioni finali per un giudizio totale del film e della edizione DVD. Tralasciando qualche sbavatura nella sceneggiatura, la trama è apparsa più che buona, regalando al pubblico sognatore un buon racconto pieno di morale e di una regia superlativa. La tecnica del Performance Capture ha evidenziato l'enorme potenziale (bisogna anche pensare al perfetto adattamento parola/labbra apprezzabile con l'audio in inglese) che però non è sembrato essere stato sfruttato fino in fondo.
Bisogna evidenziare infine, per gli amanti delle citazioni, tre evidenti auto-riferimenti targati Robert Zemeckis. Uno di questi è riscontrabile nella sceneggiatura, quando il controllore annuncia la fermata successiva del Polar Express all'indirizzo 11344 Edbrooke, lo stesso indirizzo dell'abitazione di infanzia di Zemeckis. O ancora, dopo aver tirato la corda del "fischio" del treno a vapore, il protagonista afferma "Era da una vita che lo volevo fare", la stessa frase detta da Doc, in seguito alla medesima azione, in Ritorno al futuro III.
Ma le citazioni sembrano influenzare anche la regia, con una ripresa della fermata del treno praticamente identica tra Polar Express ed ancora Ritorno al futuro III, con la macchina da presa posta per terra tra i binari ad inquadrare il maestoso sopraggiungere della locomotiva.
Permetteteci infine alcune considerazioni su quello che alcuni giornalisti hanno scritto sul film, in particolare sugli atteggiamenti di Babbo Natale, reo di essersi fermato in pose che, anche se solo intravedibili, hanno fatto gridare allo scandalo. In particolare un braccio destro sollevato, a richiamare un gesto di hitleriana memoria, ed una posa mussoliniana evidenziata per due volte. Il nostro consiglio per questi signori...è di lasciar perdere il cinema e dedicarsi ad altro! L'edizione DVD. Tanta era l'attesa, per un titolo che era uscito nelle sale italiane più di un anno fa. Dal punto di vista tecnico sicuramente la qualità audio e video è ben al di sopra della media, inficiata però dalla pochezza dei contenuti extra e dagli errori di authoring del DVD sia per quanto riguarda i menù che la cover (sul retro della confezione si parla ancora di Motion Capture...). Un DVD comunque che ci sentiamo di consigliare, da gustare sia in lingue italiana (gli Elfi che parlano con accenti regionali come il siciliano, il calabrese e il sardo...) che in lingua inglese. E vista la natura del DVD, cogliamo l'occasione per augurare a tutti i lettori di AV Magazine e ai frequentatori del Forum i più sinceri auguri di un Buon Natale e di un importante Anno Nuovo! Pagina 13 - La scheda
Titolo: Polar Express |
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