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Pagina 1 - Introduzione 20th Century Fox distribuisce in Italia Alien Anthology, atteso cofanetto da 6 Blu-ray (quattro per i film, due per gli extra) che contiene le versioni in alta definizione dei celebri film della saga. I dischi sono disponibili in una versione Egg Edition, contenente un esclusivo uovo di Alien che si illumina, e in una più tranquilla versione Facehugger Edition priva del prezioso contenitore. I quattro film sono disponibili sia nella classica versione cinematografica che in quella Director's (o Special) Edition. Il video è codificato in AVC, mentre le tracce audio disponibili sono l'italiano in DTS e l'inglese nella consueta veste DTS-HD Master Audio. Negli ultimi due dischi una montagna di extra fruibili anche con l'innovativa interfaccia MU-TH-UR Mode. Nelle prossime pagine tutti gli approfondimenti. Pagina 2 - Alien Ridley Scott ha diretto nel 1979 il primo tassello della serie. Per buona parte del film scopriamo insieme all'equipaggio della Nostromo la pericolosità dell'alieno, totalmente inconsapevoli di cosa succederà nella scena successiva. E' questo il grande successo del film, insieme ad un design assolutamente riuscito e alla regia di Scott attenta a tenere sulle spine lo spettatore. Il merito dell'ottimo film va anche diviso con gli attori (su tutti Sigourney Weaver, Tom Skerritt e Ian Holm) e con la capicità di un team che ha creato un nuovo modo di fare cinema. In particolare sono rilevanti gli effetti speciali (Oscar nel 1980) e la colonna sonora ideata da Jerry Goldsmith, abile nel creare tensione sullo schermo sia con la classica partitura orchestrale che con riuscite alterazioni con l'echoplex. Qualità video Inserite il disco, premete play e poi... wow! E' l'espressione che si poggerà sulle vostre labbra dopo pochi minuti. La riedizione del film in alta definizione è strepitosa. A goderne sono soprattutto gli interni della Nostromo, ricchissimi di dettaglio e di buon contrasto, indispensabile in film di questo tipo. Qualche problema l'abbiamo riscontrato soltanto in brevissimi passaggi sugli incarnati, specie in scene con una decisa illuminazione (es. l'ultimo pasto di Kane). All'esterno la situazione si complica leggermente. Sicuramente la codifica è buona anche in situazioni delicate come quelle di esplorazione del satellite, con una discreta profondità dei neri e con fumi e vapori visualizzati correttamente. Segnaliamo però una leggera perdita di dettaglio per l'astronave (le vecchie riprese dei modellini) e la comparsa di un saltuario disturbo sugli sfondi, che comunque non infastidisce. Qualità audio La traccia italiana è codificata in DTS. Per tutta la durata del film il flusso audio accompagna il video con diligenza e uniformità di resa, anche se l'azione si concentra un po' troppo sui frontali. Il canale LFE si presenta degnamente in tutte le scene in esterno legate all'astronave (atterraggio e autodistruzione) e all'uso del lanciafiamme (in particolare con l'esplorazione da parte del comandante Dallas poco prima della sua... scomparsa). La traccia in lingua originale proposta invece in DTS-HD MA e vanta con una migliore resa dei dialoghi.
Pagina 3 - Aliens - Scontro finale Fare meglio di Ridley Scott era difficile. Ma forse... James Cameron dirige un sequel sicuramente all'altezza, con una storia comunque plausibile nonostante qualche forzatura. A catturare sono però le ambientazioni ricreate dal direttore della fotografia Adrian Biddle, con uno splendido uso delle luci che diventano parte integrante del quadro visivo grazie anche all'abilità di Cameron. Assolutamente efficace anche la scenografia di Peter Lamont e soprattutto il montaggio di Ray Lovejoy, che nel 1986 ricevette una nomination agli Oscar proprio per il lavoro effettuato su Aliens. E a proposito di statuette, ricordiamo che il film di Cameron portò a casa due premi per gli Effetti speciali visivi (non dimentichiamo l'enorme regina aliena) e per il montaggio sonoro. Qualità video Questo sequel così restaurato è commovente. Orgiasticamente ricco di dettaglio, il quadro mostra Aliens - Scontro finale come non si era mai visto prima, in particolare per i primi piani. Il riversamento corregge in buona parte i difetti riscontrati nel primo capitolo, con gli esterni dedicati alle astronavi per esempio che vantano una maggiore incisione. Anche in questo caso in alcuni piccoli passaggi il livello si abbassa leggermente - in particolare nella prima parte del film - per poi tornare su livelli decisamente migliori fino allo strepitoso finale. Segnaliamo un piccolo problema con i sottotitoli in italiano delle scene aggiuntive della Director's Cut, che restano attivi per un paio di secondi quando l'audio torna dall'inglese all'italiano. Qualità audio La traccia audio localizzata per l'Italia presenta gli stessi difetti della lontana sorella su DVD, con una spazialità ridotta al minimo e soprattutto destinata ai tre flussi frontali. Impeccabile il canale LFE, che segue con facilità le diverse situazioni (astronavi, mezzi blindati e sparatorie) che si presentano nel corso del film.
Pagina 4 - Alien³ L'Alien³ di David Fincher è forse il film meno riuscito della saga, almeno nella sua versione cinematografica. Frutto di diversi problemi di pre-produzione, lo script fu alla fine realizzato unendo diversi elementi delle tante sceneggiature scritte da persone diverse: William Gibson, Eric Red, Renny Harlin, David Twohy, Vincent Ward, John Fasano, Greg Pruss, Larry Ferguson, Walter Hill e David Giler fanno parte di questo lunghissimo elenco... A farne le spese è soprattutto l'esordiente David Fincher, che nonostante qualche buona trovata non riesce a confezionare un film all'altezza dei due precedenti. Alien³ è perdente soprattutto a livello di tensione emotiva, con la fotografia di Alex Thomson nettamente inferiore rispetto alle realizzazione dei colleghi precedenti Derek Vanlint e Adrian Biddle. Qualità video Anche dal punto di vista video Alien³ perde il confronto con i primi due capitoli. E di molto. L'impressione è che al film del 1992 sia stata riservata una cura inferiore, figlia anche del materiale di partenza paradossalmente più scadente anche se più recente. Rilevante comunque la cura che è stata destinata alla versione Director's Cut, con le clip inserite che ben si adattano al quadro generale. Più che sufficiente il dettaglio (a volto un po' troppo morbido), con una saturazione controllata e rispettosa della visione originale del film. Qualità audio Le stesse valutazioni del video possono essere riportate per la traccia audio italiana, abbastanza curata nella versione Director's Cut (che è quella che conta!). Buono il livello dei dialoghi, comunque più limpido e più bilanciato nella traccia in lingua originale. Un passo avanti è stato fatto nella spazialità della scena, con flussi meglio bilanciati tra canali anteriori e posteriori. Per l'audio italiano segnaliamo infine due piccoli errori. Nel capitolo 1 (minuto 2.20) la battuta pronunciata dal computer non è mai stata doppiata in italiano. In questa edizione, sia per la versione cinematografica che per la Director's Cut la stessa è riportata in spagnolo. Inoltre nel capitolo 22 (minuto 70.39, versione cinematografica) la scena dell'ecografia ha audio inglese con sottotitoli in italiano. Nelle precedenti edizioni invece i circa 4 minuti in questione erano doppiati nella nostra lingua. Sono piccoli errori, due gocce (tre con l'errore riportato nella pagina precedente) in un mare di meraviglia home video. Ma sono errori.
Pagina 5 - Alien: la clonazione Il testimone della regia passa al francese Jean-Pierre Jeunet, che dopo questo Alien confezionerà il capolavoro Il favoloso mondo di Amélie. Lo script curato da Joss Whedon (Speed, X-Men e qualche cartone animato) sposta la storia avanti di 200 anni. Scelta quasi scontata visto l'epilogo del terzo episodio. Sigourney Weaver torna comunque da protagonista grazie alla clonazione effettuata sull'Auriga. Le idee inserite nel film sono coraggiose, specie se inquadrate nella grande aspettativa di pubblico e critica dopo il deludente Alien³. Fulcro della vicenda è il nuovo scontro con la regina e la nascita del Newborn, senza dimenticare naturalmente la presenza rilevante di Winona Ryder. Da segnalare comunque una buona prova registica, con uno stile visivo abbastanza deciso ben supportato dalle scelte del direttore della fotografia Darius Khondji. Qualità video Nelle precedenti pagine abbiamo associato per qualità video i primi due capitoli. Potremmo fare la medesima operazione anche per gli ultimi due. Come per il film di Fincher, questo quarto capitolo perde infatti nettamente il confronto con Alien e Aliens. Sicuramente il Blu-ray guadagna sul dettaglio nelle basse luci e nella pulizia del quadro generale, in particolare in riferimento alla vecchia edizione DVD. Ci sono però troppe difformità nel corso dell'intera visione, differenze di resa che inficiano la nostra valutazione. Qualità audio Buona la codifica italiana che, come per la vecchia versione in DVD, restituisce una buona spazialità e un apporto soddisfacente del canale LFE. Leggermente migliore la traccia in lingua originale codificata in DTS-HD MA, preferibile in particolare nelle decisive scene finali, che risultano più brillanti e con un volume globale leggermente superiore.
Pagina 6 - Il MU-TH-UR Mode La grande novità nell'authoring di questa edizione è il MU-TH-UR Mode, un'interfaccia molto particolare ispirata al computer di bordo dell'astronave Nostronomo. La funzione creata permette durante la visione del film di salvare in memoria gli extra da vedere successivamente, con calma, a proiezione terminata. L'idea è quella di aiutare lo spettatore ad individuare i contenuti extra non più per tipologia - es. tutte le featurette di post-produzione dedicate agli effetti normalmente accessibili da un sottomenù - ma per scena. Durante la visione del film si può infatti utilizzare l'interfaccia per scoprire tutti gli extra legati alla scena che si sta guardando. Un modo innovativo di fruizione dei contenuti speciali che può piacere o no. In redazione riteniamo che tecnicamente il lavoro svolto sia stato veramente eccellente. Praticamente però pensiamo che - tranne in pochi casi legati a scene particolari - lo spettatore sia comunque più interessato al tipo di extra: bozzetti, commenti audio, effetti speciali, scelte di sceneggiatura, ecc... La nuova interfaccia è comunque ben strutturata, divisa in tre sezioni: Auditory (opzioni audio e commenti), Visual (immagini e video), Datastream (curiosità e note di produzione). Attraverso l'utilizzo del telecomando, durante la visione si salva il promemoria del contenutio speciale che interessa. Successivamente, dopo aver inserito i dischi degli extra, si può aprire questa vera e propria playlist creata dall'utente e godersi fino all'ultima chicca sulla saga. Pagina 7 - Gli extra Parlare degli extra di Alien Anthology è praticamente impossibile! L'edizione contiene infatti materiali estrapolati dalla Special Edition del 1999 (Alien Legacy) e dall'Alien Quadrilogy del 2003, oltre naturalmente ad una valanga di nuovo materiale in HD realizzato appositamente per questo cofanetto. Se decidete di vederli tutti... beh, annullate i prossimi appuntamenti per almeno un paio di giorni. Tra i contenuti più interessanti citiamo i vari commenti audio dei registi ma soprattutto la possibilità di vedere il film con la sola colonna sonora, azzerrando completamente rumori e dialoghi. L'opzione è disponibile per tutti i film ma solo per la versione cinematografica. Per le clip video invece da non perdere le varie featurette legate ai modellini, agli effetti speciali e alle scelte sonore. Come voto abbiamo deciso di non dare un 10 soltanto per una consistente presenza di featurette in SD. A dimostrazione della ricchezza di materiale extra riportiamo comunque nelle prossime due pagine l'elenco completo dei contenuti epeciali, raggruppando i dischi dedicati ai film (1 2 3 e 4) e quelli riservati agli extra (5 e 6).
Pagina 8 - Contenuto dischi film (1 2 3 e 4) DISCO UNO - ALIEN
DISCO DUE - ALIENS
DISCO TRE - ALIEN³
DISCO QUATTRO - ALIEN LA CLONAZIONE
Pagina 9 - Contenuto dischi extra (5 e 6) DISCO CINQUE - MAKING OF ALIEN ANTHOLOGY
DISCO SEI - GLI ARCHIVI DELL'ALIEN ANTHOLOGY
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