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Pagina 1 - Introduzione: la storia
La fortunata saga di Jason Bourne comincia nel 2002 con The Bourne Identity di Doug Liman, tratto dal romanzo The Bourne Identity: Un Nome Senza Volto del 1980 di Robert Ludlum, autore di molti romanzi con tematiche inerenti i servizi segreti. La storia è quella di un agente segreto di un dipartimento speciale della CIA, che nell'ultima missione viene ferito quasi a morte e cade in mare perdendo la memoria; viene recuperato da un peschereccio a largo di Imperia e sbarca ad Oneglia, da qui inizia la ricerca della propria identità partendo dall'unico indizio che ha: un codice bancario sottocutaneo estrattogli dal proprietario del peschereccio... Il film si ispira solamente al libro di Ludlum, ma si discosta in certi passi, soprattutto nei particolari; solo per citarne alcuni, ad esempio, nel romanzo Jason non viene curato sulla nave peschereccio, ma sbarcato sulla terraferma dove un medico se ne occupa per alcuni mesi; nel film Bourne lotta a mani nude o con armi, mentre nel libro fa principalmente ricorso alle proprie capacità tattiche e di estorsione e si mimetizza con un travestimento. Nel romanzo Bourne da segni di instabilità mentale, plausibile visto che ha perso la memoria, mentre nel film questo aspetto non c'è. L'inseguimento nella Mini Cooper dentro Parigi è stato considerato uno dei migliori della storia del cinema. Nel 2004 dopo il successo di Identity, Paul Greengrass viene assunto per girare il sequel The Bourne Supremacy; anche questo sequel è tratto da un romanzo di Ludlum, questa volta il titolo è Doppio Inganno. Qui Jason Bourne, 18 mesi dopo la fine del primo film, continua a cercare di far luce sul proprio passato; intanto si è trasferito a Goa in India, e vive insieme a Marie, che è ormai diventata la sua fidanzata. Tuttavia il suo nascondiglio viene rintracciato da un killer al servizio di un misterioso uomo d'affari russo... La trilogia si conclude nel 2007 con l'uscita di The Bourne Ultimatum: Il Ritorno dello Sciacallo, sempre diretto da Paul Greengrass ed ispirato ad un romanzo di Ludlum, stavolta è Il ritorno dello sciacallo. Jason, che ancora non ha riacquistato la memoria, in questo terzo capitolo scopre molto sulle proprie origini, spinto dal desiderio di sapere perché la CIA lo aveva trasformato in una macchina per uccidere e credendo che fossero stati proprio gli ex colleghi a cancellargli la memoria. L'azione si svolge in varie località di diversi continenti e tocca Mosca, Parigi, Torino, Londra, Madrid, Tangeri, per culminare a New York. La trilogia di romanzi di Ludlum si chiude con Il ritorno dello sciacallo, quindi apparentemente anche quella cinematografica dovrebbe finire con questo terzo film; anche in questo ultimo episodio la sceneggiatura si discosta in alcuni punti dal libro per renderla compatibile coi giorni nostri in cui la vicenda è ambientata, il che è anche comprensibile visto che la storia originale di Ludlum è stata scritta in un'epoca in cui non esistevano i telefoni cellulari ed internet. Il sottotitolo Il ritorno dello sciacallo fa riferimento al principale antagonista di Bourne che è appunto denominato Lo Sciacallo nei romanzi originali. Il film è ricco di riprese veloci e spesso rimangono nella scena comparse involontarie che guardano nella cinepresa; inizialmente la scena ambientata a Torino era stata girata proprio nel capoluogo piemontese, ma poi, a seguito di una variazione della sceneggiatura, si rese necessario rigirarla nuovamente, purtroppo al momento la troupe si trovava a Madrid, pertanto venne scelto uno scorcio della capitale spagnola che somigliasse ad una piazza torinese. Gillo Pontecorvo, celebre regista italiano, venne a mancare proprio mentre la troupe stava girando a Tangeri la scena dell'attentato, questa sequenza è un esplicito omaggio a La Battaglia di Algeri, proprio di Pontecorvo, e la troupe osservò in suo onore un minuto di silenzio prima di iniziare le riprese. The Bourne Indentity ha incassato complessivamente 23 milioni di dollari, The Bourne Supremacy 272 milioni, mentre il terzo, The Bourne Ultimatum, ha avuto il maggior successo con oltre 410 milioni di dollari. Pagina 2 - Qualità audio e video Qualità Video Tutti e 3 i film sono su BD-50, codificati in VC-1 e rispettano il rapporto d'aspetto originale 2.35:1 cinemascope; The Bourne Identity, che aveva già stupito per l'eccellente qualità video dai tempi del D-Theater e poi dell'HD DVD, non poteva che essere anche in Blu-ray un titolo di riferimento dal punto di vista video. L'immagine è molto pulita, la grana sottile e non fastidiosa, sulle basse luci abbiamo una ottima riproduzione dei dettagli ed un ottimo livello del nero, il dettaglio è davvero elevato, merito indubbiamente dell'ottimo negativo a contenuta sensibilità, il contrasto è elevato e l'immagine acquista una ottima tridimensionalità; i colori non sono sovra-saturi, come avviene invece nella maggior parte dei film americani, ma molto equilibrati, soprattutto si nota la naturalezza sull'incarnato. Fortunatamente non c'è Edge-Enhancement, presente purtroppo invece nella precedente versione HD DVD. The Bourne Supremacy, pur vantando un negativo più recente del primo, ha una pulizia leggermente minore, qualche macchiolina qua e là si nota; tuttavia il dettaglio è molto buono, forse superiore a quello del primo film, ma solo nelle scene in esterno. Il livello del nero è corretto, i colori sono più saturi, particolarmente nelle scene iniziali in India; invece nelle scene all'interno del quartier generale della CIA l'immagine diventa sensibilmente più scura, e qualche particolare scompare nelle zone più in ombra. Il contrasto è buono, ma la qualità globale è incostante rispetto al primo film. I toni della pelle sono un po' più carichi di colore e leggermente meno naturali, si tratta comunque di variazioni minime rispetto allo standard del primo film. The Bourne Ultimatum è il migliore dei tre sotto l'aspetto video, ovviamente il master digitale esisteva già per la versione DCI-2K, molto curato già in post-produzione e da quello probabilmente derivano sia questo Blu-ray che il precedente HD DVD. La grana è contenutissima, il dettaglio molto più elevato e la pulizia dell'immagine assoluta. I colori sono molto naturali, sia in esterni che in interni, così pure le tonalità della cute degli attori, il livello del nero è perfetto e la cosa più impressionante è la ricchezza dei dettagli. Il negativo usato è di grande qualità e la cosa si nota appieno. Qualità Audio La colonna originale di tutti e 3 i film è codificata in DTS HD Master Audio 5.1 24 bit/ 48 KHz, mentre la traccia italiana è sempre in DTS 5.1 half-rate. Per quanto riguarda The Bourne Identity, la regia audio molto curata mostra da subito i suoi pregi, nell'inglese i canali posteriori sono molto presenti, ricchi gli effetti audio ed il panning da un canale all'altro. Le musiche di John Powell con contributi di Moby sono molto efficaci, nell'italiano la separazione dei canali è ben percepibile, molto presenti anche i bassi. Ottima anche al dinamica, anche se leggermente inferiore a quella della traccia lossless. Il mix di The Bourne Supremacy è ancora più aggressivo, più azione, maggiore tridimensionalità e separazione dei canali nella lingua inglese, la dinamica è allo stesso livello del primo film mentre i bassi sono ancora più presenti. Nell'italiano colpisce come i dialoghi, anche nelle scene più movimentate e ricche di personaggi, sono sempre perfettamente intellegibili; i 6 canali discreti fanno egregiamente il proprio lavoro nonostante la compressione non proprio leggera, e la percezione della profondità della scena sonora non ne risulta inficiata. The Bourne Ultimatum anche sotto il profilo sonoro si attesta come il migliore dei 3 film, sia nella traccia originale che in quella italiana. La traccia PCM del DCP 2K inglese è stata riportata senza alterazioni grazie all'algoritmo lossless, le musiche si integrano perfettamente nelle sequenze d'azione, i colpi provengono anche dai canali posteriori con un realismo raramente raggiunto da una colonna sonora; sebbene non abissale, la differenza c'è anche con la media dei film contemporanei. La dinamica è impressionante, come pure la pulizia e la separazione dei canali. Anche la traccia italiana non poteva che beneficiare della cura posta nel setup audio originale,gli effetti del doppiaggio fortunatamente si traducono solo in un leggerissimo abbassamento del livello dei dialoghi, mentre la compressione del DTS si manifesta solo in una leggera riduzione della dinamica, ma la tridimensionalità ed il coinvolgimento dell'ottimo mix restano tutti. Pagina 3 - Contenuti speciali e conclusioni Contenuti Speciali Il cofanetto vanta una pioggia di contenuti speciali, anche se quasi tutti in SD; tutti e 3 i dischi hanno la funzione U-Control che sfrutta il profilo 1.1 del Blu-ray, in particolare in ognuno c'è Bourne Orientation che fa apparire dei pop-up durante la visione del film con informazioni sui personaggi e le locations, ed i percorsi che uniscono i 3 film come i 3 romanzi originali di Ludlum. Abbiamo anche il BD-Live, con varie features: per tutti e 3 i film chi ha la webcam per esempio può registrare il proprio commento video e condividerlo online sul portale di Universal con gli altri utenti, tale commento video può poi essere visualizzato col PiP in una finestra in sovraimpressione durante il film. Sempre col BD-Live è possibile chattare durante la visione con altri utenti che stanno guardando lo stesso film, e così pure selezionare le scene preferite e condividerle sul portale di Universal. Per quanto riguarda The Bourne Identity c'è il commento audio del regista Doug Laiman, in esso egli parla delle difficoltà dell'adattamento del libro al film, del casting, del fatto che girando anche in molte località straniere non è stato facile coordinare persone che parlano lingue differenti o che non conoscono l'inglese, per culminare con la descrizione della creazione degli effetti speciali. Troviamo anche una serie di featurettes, la prima di 14min si intitola La nascita di Jason Bourne, che include interviste sul set col produttore esecutivo Frank Marshall, lo sceneggiatore Tony Gilroy e gli attori Matt Damon, Franke Potente e Clive Owen, nonché altri membri del cast. La seconda è Da Identity a Supremacy: Jason e Marie, della durata di 5 min, e presenta le riflessioni di Damon e Potente sui loro personaggi, con una anticipazione di quello che accadrà nel film successivo. C'è poi Acces granted: an interview with co-writer Tony Gilroy, di 4 min, una breve intervista allo sceneggiatore che illustra le difficoltà nell'adattamento del romanzo al film. Abbiamo a seguire The Bourne Mastermind, di 6 min, una introduzione all'ultimo Robert Ludlum tramite i suoi due amici, Martin Greenberg e l'attore James Karen; verte più sulla personalità dello scrittore che sulle connessioni con Bourne. Segue Una sequenza di lotta vista da vicino, di 5 min, con materiale dietro le quinte sul regista Doug Liman mentre costruisce una scena chiave con Matt Damon ed il coordinatore degli stunts Nick Powell. Abbiamo poi Cloak and Dagger: Covert Ops, della durata di 6 min, che mostra un ex agente della CIA Chase Brandon che fa una breve storia dell'organizzazione sottolineando quanto realistico sia il personaggio di Bourne. L'ultima è La diagnosi di Bourne, di 3 min, in cui vediamo Reef Karim, psichiatra dell'UCLA, che osserva com la perdita di memoria di Bourne rasenti i limiti dell'inverosimile. Ci sono poi le scene eliminate e l'inizio ed il finale alternativo, per un totale di 7 min, spicca tra tutte la sequenza estesa della fattoria, che è la scena eliminata più celebre e presente già nella primissima edizione DVD del film. L'attore Brian Cox, Marshall e Gilroy offrono un'introduzione di 4 min a questa ultima feature.C'è anche il video musicale di Moby dal titolo Extreme Ways e troviamo anche 3 documentari, ciascuno sulla trasposizione cinematografica di uno dei libri di Ludldum, essi sono: The Ludlum Identity, (12 min), The Ludlum Supremacy (12 min) ed infine The Ludlum Ultimatum (24min). Troviamo anche il trailer originale in Full-HD, ed ancora con l'U-Control il Picture in Picture che consente di vedere in finestra durante il film gran parte del materiale SD delle featurettes, ma anche molte interviste inedite che sono accessibili solo in questo modo. Infine, sempre con U-Control abbiamo i Treadstone files, che mostra in sovraimpressione al film ben 9 dossiers con le biografie dei personaggi del film, insieme alla informazioni geografiche sulle varie città che compaiono nel film, graficamente molto accattivante. Anche The Bourne Supremacy offre il commento del regista, che qui è Paul Greengrass, questo commento verte, più che sulla produzione della quale si parla verso la fine, sullo sviluppo della storia e sui collegamenti col libro. Abbiamo poi un mini-documentario dal titolo Identità a confronto: il casting, di 5 min, che sfiora velocemente le tematiche d'insieme del film con brevi interviste agli attori. C'è anche Dentro La Realtà , una featurette di 5 min sull'uso della videocamera a spalla per rendere le riprese più realistiche. Segue un mini-documentario dal titolo Effetti Pirotecnici, di 4min, che sottolinea la politica della produzione di privilegiare le scene realistiche in luogo di quelle in CGI. Troviamo anche una featurette di 5 min sull'inseguimento per le strade di Mosca, si intitola Inseguimenti a Mosca e anche qui la produzione si vanta di aver saper costruito una scena d'azione spettacolare senza CGI e blue-screen di sfondo. C'è un mini documentario dal titolo In azione con Jason Bourne, dura 3 min, che è principalmente una veloce carrellata sulle location toccate dalla storia del film ed i loro legami col protagonista. Abbiamo pure L'addestramento: una featurette di 4 min sulle coreografie dei combattimenti e L'inseguimento da una diversa prospettiva: il più lungo mini documentario del set qui presente, dura 6 min, che si concentra sulle nuove tecnologie che hanno permesso di filmare la scena dell'inseguimento a Mosca in maniera così convincente. Le ultime due featurettes sono Anatomina di una scena: fuga sul ponte, di 5 min, che analizza la scena che culmina col volo reale di Bourne sul camion che trasporta i rifiuti, e La colonna sonora che mostra interviste a John Powell insieme a momenti della creazione della musiche. Ci sono anche 10 min di scene eliminate, per un totale di 5 scene, l'ultima, che è quella del meeting tra i membri della CIA, riassume molto bene l'intricata trama aiutando anche gli spettatori meno attenti alla comprensione della storia; forse era stata eliminata perché avrebbe spiegato subito molti dettagli riducendo leggermente la suspance. Ci sono anche le seconde parti dei documentari The Bourne Mastermind e La diagnosi di Bourne, già presenti su The Bourne Identity. Abbiamo infine il trailer originale in Full HD, e la funzione U-Control che col Picture in Picture consente di vedere in finestra interviste e materiale esclusivo dietro le quinte durante lo scorrimento del film. The Bourne Ultimatum contiene anche esso un ricco set di extra-features, anche qui c'è infatti l'immancabile commento del regista Paul Greengrass, esso verte sugli aspetti tecnici della realizzazione ma anche sulla complessità della storia e sul parallelo col romanzo originale e soprattutto sulle modifiche apportate alla sceneggiatura per rendere il film comprensibile anche da parte di chi non avesse visto i primi 2. Essendo Greengrass molto meticoloso, egli ci parla di come alcune scene sono state rigirate più volte, di questo Matt Damon si era simpaticamente lamentato con la stampa, e di tutte le località in cui si è ripreso il film. C'è anche un documentario di 24 min dal titolo In azione con Jason Bourne, che è una carrellata delle locations scelte per il film: Mosca, Parigi, Londra, Madrid e Tangeri; in base a queste il filmato è diviso in cinque sezioni, ciascuna delle quali è un mix di materiale dietro le quinte e interviste al cast e ai filmakers, tra cui figurano Matt Damon, Greengrass, Frank Marshall, Brian Cox e Joan Allen. Seguono 3 featurettes sulle più movimentate scene del film per un totale di 22 minuti: la prima è Inseguimento a NY di 11 min, la seconda A lezione di combattimento di 5 min e l'ultima Inseguimento sul tetto di 6 min, si vede che esse sono tratte dallo stesso materiale sorgente del primo documentario, ma sono più dettagliate e specifiche per le relative scene d'azione. Abbiamo anche 12 min di scene eliminate, probabilmente upconvertite da SD, che sono principalmente estensioni di quelle esistenti, con materiale aggiunto alle sequenze sulle memorie di Bourne che contribuiscono a caratterizzare meglio la metamorfosi del personaggio. Una ulteriore featurette sulle scene di inseguimento, della durata di appena 3 min, è Scuola guida. L'immancabile U-Control fornisce qui 3 versioni diverse dell'applicazione del profilo 1.1 del Blu-ray: abbiamo il classico Picture in Picture che oltre a mostrare solito materiale dietro le quinte, per ogni scena importante aiuta a comprenderne la realizzazione tecnica. C'è poi il gioco interattivo testuale Training di spionaggio, attivabile in sovraimpressione durante la visione del film; viene chiesto di osservare sequenze di 30 secondi e poi ci sono domande atte a comprendere quanto di tali scene sia rimasto nella memoria dello spettatore, viene attribuito anche un punteggio finale da confrontare con quello degli altri eventuali giocatori; da ultimo abbiamo i Blackbriar's Files, con testo in overlay durante la visione del film, che forniscono un dossier digitale di tutto quanto c'è nel film, da un cellulare all'interno della CIA ai dispositivi usati e le locations, qui però l'interazione è molto limitata e si limita alla possibilità di scelta dell'oggetto di cui vedere il dossier. Bisogna dire che questo cofanetto è di elevato pregio sia perché contiene 3 tra i più grandi film di spionaggio degli ultimi anni, sia per l'ottima qualità sia sotto il profilo audiovisivo che sotto quello dei contenuti speciali, è un prodotto che non può mancare nelle cineteca di un appassionato del cinema d'azione. Le pagelle secondo Edoardo Ercoli The Bourne Identity
The Bourne Supremacy
The Bourne Ultimatum
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