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Pagina 1 - IntroduzioneC'era una volta il BenQ GV30, un DLP portatile a risoluzione nativa 720p con 300 lumen dichiarati e sorgente luminosa LED-fosfori. Il nuovo BenQ GV50 è la sua diretta evoluzione, con la quale crescono leggermente peso e dimensioni mentre raddoppiano (o quasi) risoluzione, flusso luminoso e rapporto di contrasto nativo. Il nuovo chip DMD è decisamente più grande e passa alla piena risoluzione full HD, il flusso luminoso dichiarato passa da 300 a 500 ANSI lumen mentre cambia completamente la sorgente luminosa, da LED-fosfori a laser-fosfori, con qualche piccolo compromesso per quanto riguarda la copertura del gamut, in favore di una efficienza luminosa decisamente più elevata. SOMMARIO
CaratteristicheIl BenQ GV50 è un videoproiettore DLP full HD portatile con ottica fissa, ha un rapporto di tiro di 1,2:1, permette la messa a fuoco automatica e un adattamento della geometria di tipo elettronico con correzione automatica del trapezio, ovviamente rinunciando a risoluzione e parte del flusso luminoso. Il piccolo stand permette una notevole versatilità di installazione, consente la rotazione di ben 360 gradi sul piano orizzontale e 135 su quello verticale, in modo da poter proiettare a soffitto senza problemi. Il piccolo stand può essere anche inclinato grazie a piccoli elementi di sostegno retrattili. Nella parte inferiore del corpo principale c'è comunque una madrevite fotografica per l'installazione su tripode o staffa, anche a soffitto. All'interno c'è un dongle Google TV piuttosto potente, almeno a giudicare alla velocità di navigazione e alla compatibilità con i servizi di streaming anche a risoluzione 4K e HDR. Il telecomando è di medie dimensioni, ben strutturato e bilanciato e anche se non retroilluminato. È possibile comandare il BenQ GV50 anche con uno smartphone dopo aver installato l'applicazione anche se con un numero di comandi un po' limitato. Molto interessante la possibilità di connessione, con un ingresso HDMI ARC e una porta USB-C con ingresso video ALT-DP (anche per smartphone e console) e alimentazione PD a doppio senso, con ingresso fino a 45W e uscita fino a 18W. C'è anche una batteria integrata per un'autonomia che dipende fortemente dalla potenza luminosa selezionata, con più di 2 ore di proiezione con potenza luminosa all'80%.
Menu e impostazioniIl menu è quello di Google TV ed è ormai lo stesso presente anche in molti TV. L'integrazione con il proiettore è totale, permette di utilizzare il GV50 anche come riproduttore musicale e di gestire anche la connessione HDMI ARC per sfruttare l'audio multicanale discreto con un sistema home cinema più completo. La navigazione è rapida e senza lag apprezzabili mentre la gestione del proiettore è possibile anche senza telecomando e senza smartphone, grazie ad alcuni pulsanti fisici presenti nella parte superiore del telaio. Anche il menu di impostazione e calibrazione del proiettore è integrato in Google TV ed è piuttosto semplice. Sono presenti cinque impostazioni predefinite, ovvero "Vibrant", "Cinema", "Night Shift", "Bright" e "Game" più una modalità "User" in cui c'è anche il bilanciamento del bianco RGB ad un solo punto. Per tutte le modalità è possibile regolare la potenza luminosa su 11 punti oppure in due modalità predefinite, Auto oppure ECO. Le possibilità di calibrazione sono decisamente limitate e prevedono il controllo del bilanciamento del bianco su un solo punto, associato purtroppo soltanto alla modalità User. La gestione del flusso luminoso è di tre tipi. Quella "automatica" prevede un dimming della potenza a seconda del contenuto (quasi sempre al massimo), poi c'è la modalità eco che limita ad un terzo la potenza e quindi la modalità manuale su 11 punti in cui si passa dal 100% (al punto 10) e si scende fino al 20% (al punto 0).
Misure in SDRIl flusso luminoso misurato nelle impostazion predefinite "Bright" in effetti sfiora i 500 lumen ma il bilanciamento del bianco troppo "cianotico", i colori con tinta lontana dal riferimento e dinamica compressa, con valori gamma molto bassi, consigliano di provare altre modalità. Il rapporto di contrasto nativo sfiora il considerevole valore di 900:1, un vero primato per un proiettore di questa categoria! Le prestazioni migliori si hanno con la modalità Cinema, ad iniziare da un bilanciamento del bianco sostanzialmente corretto, anche per i valori del gamma. In queste condizioni il flusso luminoso scende a circa 360 lumen e il rapporto di contrasto nativo si posiziona poco sotto l'ottimo velore di 800:1. Con alimentazione a batteria, il flusso luminoso scende del 30% e in modalità Cinema si posiziona a 250 lumen. La modalità Cinema è ottima anche per quanto riguarda la copertura del gamut REC BT.709 che sfiora il 90% mentre il Delta E dei colori che compongono il colorchecker hanno un errore medio appena superiore a 2 e incarnati molto corretti. L'equilibrio cromatico è corretto e le prestazioni sono molto buone. Prestazioni simili anche nella modalità Game con lag contenuto in appena 22ms. Le prestazioni del bilanciamento del bianco sono sovrapponibili a quelle che troviamo nella modalità cinema, anche per quanto riguarda il flusso luminoso e il rapporto di contrasto nativo. La riproduzione dei colori invece soffre di errori di tinta e saturazione superiori, soprattutto quando entrano in gioco le componenti blu e verde e anche i colori complementari coinvoli: ad eccezione del rosso, praticamente tutti. La modalità Cinema va decisamente meglio. Nella modalità User è possibile calibrare il bilanciamento del bianco in un batti-baleno. Per il risultato che vedete in questo grafico ho selezionato -20 per la componente verde e -39 per quella blu, lasciando a zero quella rossa e senza toccare luminosità e contrasto. Purtroppo nella modalità User abbiamo gli stessi limiti della riproduzione dei colori che ho trovato con le impostazioni Game, soprattutto a causa di un eccesso di saturazione generale ma più accentuato per la componente blu. Il consiglio quindi è di usare le impostazioni predefinite "Cinema".
Misure in HDRCome anticipato, il piccolo GV50 è compatibile anche con segnali video HDR10 e quello che potete osservare qui in alto si riferisce alle impostazioni predefinite HDR-Cinema, con bilanciamento del bianco decisamente corretto e un tone mapping caratterizzato da un roll-off dolce che cerca di non tagliar via troppe informazioni. Ottime notizie anche per quanto riguarda la riproduzione dei colori, spesso tallone d'achille anche in prodotti home cinema di fascia decisamente più elevata. In HDR le prestazioni del GV50 sono più che dignitose. Il risultato è piacevole e il flusso luminoso nella modalità SDR viene confermato, assieme al rapporto di contrasto nativo. Viste le premesse ho provato anche la modalità HDR-User dopo la stessa calibrazione delle componenti già provata in SDR, con eccellenti risultati, almeno per quanto riguarda il bilanciamento del bianco lungo la scala dei grigi, che conferma comunque flusso luminoso e tone mapping già viste nella modalità predefinita HDR-Cinema. Purtroppo, come già era successo in SDR, la modalità User porta con sé errori di tinta e saturazione nella riproduzione dei colori che non possono essere corretti: manca un CMS e gli strumenti di calibrazione sono comunque limitati. Anche in questo caso il consiglio è di limitarsi alla modalità HDR-Cinema che offre prestazioni più che accettabili.
Visione e ascoltoIl test sul campo del BenQ GV50 è durato purtroppo poche settimane e sarebbe stato più divertente iniziarlo subito, all'inizio dell'estate. Ammetto anche di aver creduto poco alle possibilità dell'oggetto e di aver capito quali fossero le reali capacità del proiettore quando l'estate era quasi terminata. Ho avuto quindi poche possibilità di utilizzarlo all'aperto, assieme ad uno schermo Provis trasportabile da 100", con cui ho seminato tanta meraviglia tra amici e conoscenti. Certo, non tutti riescono a nascondere in macchina uno schermo a carta geografica da 2,2 metri di larghezza; però ammirare le facce delle persone che assistono alla magia della proiezione, montando il tutto in pochi secondi, nel nulla assoluto e senza bisogno di alimentazione, davvero non ha prezzo! La maggior parte del test l'ho condotta in laboratorio, illuminando uno degli schermi di "ordinanza", uno Screenline con superficie Home Vision, con rapporto d'aspetto in 16:9 e diagonale da 105". In queste condizioni, grazie al guadagno dello schermo, ho raggiunto una luminanza di circa 45 NIT e una buona colorimetria che è stata già esaminata nei capitoli precedenti dedicati alle misure in SDR e HDR. Non c'è zoom e il rapporto di tiro è di 1,2:1 (per proiettare immagini larghe 2 metri il proiettore deve stare a 2,4 metri) ma fortunatamente c'è un off-set che permette di allineare la base dove poggia il proiettore alla base dello schermo. In questa configurazione, non ci sono distorsioni geometriche e la qualità d'immagine è ottima, con un bel dettaglio e una buona uniformità, anche della messa a fuoco. La visione dei contenuti, quando non si esagera con le dimensioni - come nel mio caso - riesce a farti dimenticare di essere in presenza di un proiettore portatile, veramente portatile poiché dotato di batteria. Inoltre, impostando la potenza all'80% e producendo 200 lumen di flusso, l'autonomia supera di misura le due ore ma un powerbank collegato alla porta USB-C permette tempi decisamente più lunghi. Peccato che non ci sia un controllo della carica residua ad "alta risoluzione": c'è solo il pulsante di accensione che da verde diventa poi giallo e infine rosso oppure un'icona nel menu impostazioni alla voce batteria con tre segmenti... L'audio è sorprendente per equilibrio e pressione sonora: è un piccolissimo sistema 2.1, con woofer da 10W e due satelliti con altoparlanti a per lo spettro medio alto da 4W ciascuno. Il risultato è piacevole, comprensibilmente limitato in gamma bassa, ma equilibrato e soprattutto molto potente.
Conclusioni e pagellaIl piccolo BenQ GV50 ha una qualità d'immagine al pari di molti videoproiettori dedicati all'home cinema. Se collegato all'alimentatore, nell'ottima modalità predefinita "Cinema" è in grado di generare un flusso luminoso di almeno 360 lumen, per riempire superfici di proiezione anche fino a 2 metri e mezzo di base, per un livello di luminanza superiore a 30 NIT, più che sufficiente se siete quasi completamente al buio. In ambienti con un po' di luce residua, consiglio di rimanere entro i 2 metri di base, in modo da avere una luminanza di almeno 50 NIT. Tutti questi consigli sono completamente inutili se si comincia ad usare il proiettore in condizioni estreme, quindi con angolazioni elevate e proiettando su muri colorati, situazioni che possono arrivare a ridurre in maniera drastica l'area utile di proiezione e/o il flusso luminoso realmente disponibile. Con alimentazione a batteria, i lumen scendono del 30% quindi, a parità di condizioni, bisogna ridurre anche le superfici da riempire. Impostando la potenza ad 8 su un massimo di 10, si generano ancora 200 lumen, appena sufficienti per riempire anche schermi da 2 metri di base, purché bianchi e con guadagno unitario. attenzione perché i teli in tessuto che in questo periodo vengono proposti online a prezzi bassissimi, hanno un guadagno troppo basso. La compatibilità con segnali HDR e l'ottimo tone mapping non bastano però a coonsigliare il prodotto per riprodurre contenuti con gamma dinamica elevata, poiché bisognerebbe ridurre ulteriormente le dimensioni delle immagini proiettate: difficile andare oltre i 70 pollici (1,6 metri di base) per avere una luminanza al di sopra di 80 NIT. Con alimentazione a batteria è necessario scendere a 60", quindi a 1,35 metri di base. Al di là dei compromessi necessari per coniugare portabilità totale, potenza luminosa e autonomia, il BenQ GV50 stupisce per la qualità video generale, per quella costruttiva, per la versatilità e anche per la generosa pressione sonora che riesce a riprodurre, anche con discreta estensione in frequenza e distorsioni contenute. Si tratta di un prodotto affascinante, non privo di qualche limite che potrebbe essere comunque risolto, come la mancanza di indicazioni più chiare sull'autonomia residua o la gestione dei colori nelle modalità "User". Inoltre, per le buone prestazioni alle misure in SDR e in HDR e per il rapporto qualità prezzo, abbiamo consegnato al BenQ GV50 il nostro 'Editor's choice' come miglior proiettore mobile del 2025. La pagella secondo Emidio Frattaroli; voto: 7,1
Per maggiori informazioni: benq.eu/it-it/projector/portable/gv50.html
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