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Musica in Blu-ray: Agosto 2013
Musica in Blu-ray: Agosto 2013
Marco Cicogna - 26 Agosto 2013
“Apriamo con i fasti sonori dei “Pianeti” di Holst, raccontati da 37 telecamere che seguono ogni dettaglio della partitura, proseguiamo con lo storico teatro di Oxford in cui è protagonista la Filarmonica di Berlino e concludiamo con la Quarta di Mahler diretta da Chailly”
Pagina 1 - I Pianeti di Holst: 37 telecamere e DTS MA

Universe of Sound è parte di un progetto interattivo realizzato dalla Royal Philharmonic Society che ha lo scopo di far penetrare i visitatori del Museo della Scienza di Londra all'interno della grande orchestra. La pubblicazione di questo Blu-ray Disc fa entrare nel dettaglio di una partitura affascinante, eseguita dalla Philharmonia Orchestra di Londra diretta da Esa-Pekka Salonen. C'è ben più di un audio di alto profilo con un multicanale lossless di straordinaria trasparenza. Punto di forza una regia video che con 37 telecamere riesce a seguire ogni frase musicale senza far perdere l'omogeneità della struttura. La qualità audio del DTS Master Audio offre poi una dinamica inesauribile, con la quale prima o poi anche gli audiofili dovranno di confrontarsi. Tecnologia al servizio dell'educazione musicale quindi, attraverso un video che analizza ogni frase senza perdere il senso unitario della narrazione. La seconda parte del programma contiene ancora l'esecuzione dei Pianeti così come visti dalla prospettiva di alcune delle prime parti dell'orchestra (tromba, corno, violino, timpani, fagotto). Questa sezione è disponibile anche con la funzione “immagine in immagine, con il commento di ciascun protagonista che accompagna lo svolgersi della partitura, illustrando il pezzo in base alla percezione di ciascun protagonista.

The Planets costituisce una atipica sinfonia in sette movimenti, che alterna episodi brillanti a pagine dai toni delicati ed intimistici. Molto nota l'introduzione sul timbro cupo delle tube di “Marte”, scandito dal ritmo ossessivo dei timpani. E' un crescendo che al culmine impiega una nutrita sezione fiati, un balenio di ottoni sorretto dalle percussioni e dallo scrosciare fragoroso del tam-tam, compreso il supporto dell'organo. Gli accordi in staccato, forti ed imperiosi nella conclusione, sono quanto di più dirompente possiamo ascoltare nel grande repertorio orchestrale. Troverete molte affinità, non a caso, con alcune parti della musica di Guerre Stellari di John Williams. Più distesa l'atmosfera con Venere, oasi di quiete alla quale segue il breve e veloce “Mercurio”, scherzo sinfonico collocato prima di Giove, altro pezzo “forte” di questa pagina. Ascoltate qui la splendida sezione corni della Philharmonia, con la graziosa “principal” in primo piano. Saturno si dipana con solennità, preparando al micidiale attacco sugli ottoni e timpani che segna l'entrata in campo di Urano, pezzo forte di questa pagina e qui ripreso con tutti i dettagli del caso.

Da qui si avvia una sorta di rondò orchestrale che può ricordare l'Apprendista Stregone di Dukas, ma la strumentazione è ben più massiccia. I toni si alzano sempre di più per arrivare ad un momento in cui due timpanisti si impegnano in un duello a sovrastare il fortissimo dell'orchestra, sino ad una parossistica conclusione esaltata da un raggelante. glissando sull'organo. L'esecuzione di Salonen risulta piuttosto convenzionale, tempi distesi e concertazione attenta, anche se manca l'emozione del concerto dal vivo. In ogni caso la Philharmonia ha questa pagina nel proprio DNA ed ogni parte risulta impeccabile, con una notazione particolare alla sezione ottoni, spesso chiamati in primo piano e al timpanista, che in alcuni tratti “conduce” il gioco da autentico solista. Alla qualità e dettaglio della ripresa video si affianca un audio trasparente dai toni brillanti ed incisivi. Appena in secondo piano la grancassa, ma l'ascolto soprattutto a volumi “disinvolti” è pienamente godibile.

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Pagina 2 - Europakonzert 2010

 

Gli Europakonzert rappresentano da qualche decennio una splendida tradizione per la Filarmonica di Berlino, puntualmente documentati in video e affidati a interpreti di grande prestigio. Ogni primo maggio successivo alla caduta del Muro, in occasione del compleanno dell'orchestra fondata nel 1882, i Berliner suonano in una città Europea diversa, che li accoglie in una location musicalmente ed acusticamente suggestiva. Ricordiamo che qualche anno fa era stata la volta del Teatro Massimo di Palermo, con un Abbado in ottima forma di cui potremo raccontarvi a breve. In questo Blu-ray Disc la grande orchestra tedesca si è recata sul suolo inglese, protagonista ad Oxford di una serata di grande musica dedicata a Wagner, Elgar e Brahms con la direzione di Daniel Barenboim. Suggestiva cornice è quella dello Sheldonian Theatre, un ambiente abbastanza raccolto che offre un supporto acustico naturale a questa incisione. Anche in veste di eccellente pianista, Barenboim è stato ben presente sulla scena musicale, come racconta la discografia in audio video ed in particolare il suggestivo Blu-ray Disc in cui affronta, come solista, i due concerti per pianoforte di Liszt. Riesca a passare con disinvoltura da un ruolo all'altro, peraltro convincendo in entrambi, autorevole nelle pagine classiche di grande repertorio ed evidentemente apprezzato dagli orchestrali che ne seguono il gesto con sincero entusiasmo.

Ad Oxford il programma si apre un pezzo tranquillo e particolarmente seducente di Wagner, il Preludio al Terzo Atto dei Maestri Cantori, che mette in luce il colore brunito e il tratto espressivo degli archi berlinesi, finemente calibrati e non privi di un senso di “calore” che il mezzo tecnico ripropone con efficacia. A seguire non può mancare un brano del grande repertorio inglese, il concerto per violoncello di Elgar che rappresenta una delle più belle pagine dedicate al violoncello. La scelta non è casuale. La violoncellista Jaqueline du Prè, prematuramente scomparsa per una sclerosi multipla era nata infatti ad Oxford e fu considerata la più grande interprete proprio del concerto di Elgar. Appena ventenne, la sua registrazione con la direzione di Sir John Barbirolli del 1965 dopo tanti anni è ancora considerata un assoluto riferimento. Ma non basta. Proprio in quel periodo conobbe Daniel Barenboim, allora giovane e talentuoso pianista. Lo seguì in Israele al termine della guerra dei Sei Giorni e si converti all'ebraismo per poterlo sposare. La loro unione continuò sino agli ultimi anni della sua vita, quando ormai da tempo non poteva più suonare per la tragica progressione della sua malattia che prima di ogni cosa le tolse sensibilità proprio alle dita.

Inutile dire allora quanto Baremboim qui sia particolarmente sensibile al concerto di Elgar e con una straordinaria partecipazione emotiva controlla l'orchestra nel suo supporto alla notevole violinista americana Alisa Weilerstein, giovanissima interprete che fa sua questa pagina con naturale talento e maturo senso di musicalità. Dopo l'intervallo il programma prosegue con la Sinfonia n. 1 di Brahms, pagina poderosa che, immancabilmente, i Berliner affrontano con piena autorevolezza. Ma non ne siamo sorpresi. Tecnicamente di alto profilo la ripresa video può contare su una regia musicalmente preparata che segue con fluidità il percorso musicale. Notevole la cura riservata alla Weilerstein, il cui violoncello riceve le migliori attenzioni.

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Pagina 3 - Mahler: la Quarta Sinfonia a Lipsia

Dopo la possente Ottava (la mitica sinfonia dei Mille) e la splendida Seconda, il ciclo avviato da Riccardo Chailly si arricchisce con la pubblicazione della Quarta. In attesa della Nona che andremo a sentire dal vivo a Lipsia in occasione di IFA 2013 (nel corso peraltro della registrazione di un Blu-ray Disc che dovrebbe uscire ad inizio del 2014), ci godiamo in questo Blu-ray Disc le sonorità raffinate della più delicata e raffinata tra le sinfonie di Mahler. La Quarta è infatti una pagina intima che impiega con discrezione i mezzi espressivi della grande orchestra, ispirata a canti infantili e dotata di tratti cantabili seducenti. Nella sua lunghezza “standard” e nei tradizionali quattro movimenti sembra un ritorno alla forma “classica”, con movenze quasi mozartiane ed una bellezza timbrica che non mancherà di farsi apprezzare in questa esecuzione che si avvale del nobile smalto della formazione di Lipsia.

Ancora una volta la lettura è quella energica e tuttavia equilibrata del nostro Chailly, un direttore che non manca di convincere anche in questa sua integrale che sembrerebbe per il momento destinata al solo formato video. Dopo aver realizzato una pregevole integrale delle sinfonie di Mahler in casa Decca con il Concertgebouw di Amsterdam (quella invece solo in audio), dalla passata stagione sta mettendo a frutto la sua collaborazione con la prestigiosa orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Sono proprio gli straordinari affreschi sonori di Mahler a beneficiare del supporto delle immagini e del formato audio multicanale non compresso. Lo avevamo già detto nel corso delle nostre recensioni dell'edizione diretta da Abbado a Lucerna e ne siamo ancora più convinti dopo aver ascoltato e visionato le prime due uscite di questa integrale Chailly, con la Seconda e l'Ottava.

La sala di Lipsia è dotata di un'ottima acustica e di un eccellente organo “vero”, un bonus non sempre presente in tante sala da musica blasonate (Roma è un esempio di quelli negativi). La musica in Blu-ray Disc si propone ormai come la frontiera attuale della riproduzione musicale domestico e le possenti partiture della Seconda e dell'Ottava (non ditemi che non le avete ancora nella vostra discografia) hanno stabilito un primato per coinvolgimento musicale come avremo modo di dimostrare prossimamente a Milano assieme a marco Lincetto ed Emidio Frattaroli. Tutto quello che avreste voluto chiedere ad una grande orchestra Mahler lo ha già scritto per voi. Ora non vi resta che andare ad ascoltarlo dal vivo, o, in mancanza, ascoltare al più presto uno di questi BD con un bell'impianto HT. Il resto, son barzellette.

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