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Denon AVR 3310
Denon AVR 3310
Nicola D'Agostino - 05 Maggio 2010
“Abbiamo testato con piacere questo prodotto che è in grado di offrire buone prestazioni con una dote di funzionalità veramente complete: un prodotto senza compatibilità 3D ma che resta sicuramente valido e che potrebbe garantire al futuro acquirente la possibilità di spuntare un prezzo sicuramente molto vantaggioso”
Pagina 1 - Introduzione e scheda tecnica

Una volta deciso di acquistare un sistema audio-video, ecco che subito compare un piccolo tarlo che inizia a perforare il cervello ripetendo allo sfinimento la seguente domanda: i miei acquisti potranno durare almeno qualche primavera o li dovrò considerare obsoleti con l’arrivo del prossimo inverno? Sono veramente pochi i consumatori che si ammalano, senza via di guarigione, della frenesia del prodotto all’ultimo grido, abbandonandosi a continue sostituzioni degli stessi, gli altri si ammalano una sola volta, rimanendo delusi e abbandonando la folle corsa. Ma chi ci rimette in tutto questo? Secondo noi, soprattutto le aziende, forse convinte che il mercato dell’audio-video di qualità in casa sia paragonabile a quello della telefonia. Allora cosa fare? Non resta che effettuare scelte oculate, che possano durare il tempo giusto, quello necessario a far crescere le proprie reali esigenze per un prodotto di qualità superiore.

Insomma anche il mondo dell’Home Entertainment deve posizionarsi su un mercato non drogato, ove gli utenti possano riscoprire la gioia di vedere crescere il proprio impianto audio-video, con la giusta gradualità nel tempo, come avviene nel piccolo mondo dell’audio a due canali di qualità. L’importante contrazione del mercato avvenuta negli ultimi tre anni non lascia spazio a ulteriori risposte: le case costruttrici devono scegliere la strada di una produzione in linea con le reali esigenze dei compratori e, se necessario, con l’eventualità di prevedere nelle loro linee di produzione la possibilità di upgrade SW e HW per gli stessi prodotti. Dovessimo dare un voto a Denon per il caso in esame, sarebbe una sufficienza scarsa, poiché le intenzioni si sono dimostrate buone, ma queste si sono evidentemente scontrate con le esigenze di marketing.

Denon, in verità, si è sempre distinta per la presentazione su vari amplificatori di upgrade che hanno fatto la gioia di migliaia di utenti, i quali pagando il giusto prezzo, hanno visto crescere le funzionalità e le prestazioni della propria macchina. In passato abbiamo però assistito ad assurde e sterili polemiche da parte di chi pretendeva aggiornamenti gratuiti, polemiche che lasciano il tempo che trovano se si tengono nella giusta considerazione i costi a cui va incontro il costruttore (licenze SW e investimenti in ricerca e sviluppo) e gli evidenti vantaggi per i possessori del prodotto, il cui valore si mantiene più elevato per un periodo più lungo. La scelta quindi di un prodotto upgradabile o almeno che possa garantirne una minima possibilità, fa sì che la stessa possa essere intrapresa con maggior tranquillità, molto utile quando si pone mano al portafoglio.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

produttore Denon mch pre in/out 7.1/7.1 (pin RCA)
modello AVR 3310 stereo pre in/out 12/2
listino € 1.399,00 TOSlink in/out 3/1
potenza stereo 160W x 2 (6 ohm) S/PDIF in/out 3/-
potenza mch 120W x 7 (8 ohm) component in/out 3/1
rapporto S/N 102 dB (A, line in) S-video in/out 7/3
autocalibrazione si (Audissey) CVBS in/out 7/2
TrueHD/MA si/si zone (pre/amp) 2 zone (2/1)
compatibile 3D no trig/RS232/USB 2/1/1
upscaling video sì (ABT2010) dimensioni 434x171x414 mm
tuner AM/FM (40 preset) peso 12,9 kg
HDMI in/out 5/1 (1.3) consumo 670W (0,1W)
Note e ulteriori informazioni
Ingresso phono MM, RS232 compatibile AMX/Crestron, microfono in dotazione
GUI 1080p (HDMI), elaborazione Dolby ProLogic IIz
Distribuito da: Audiodelta - www.audiodelta.it
Link alla scheda: www.denon.it/scheda.php?codpro=288#
Pagina 2 - Upgrade Audissey e compatibilità 3D


Le due principali possibilità di configurazione disponbili, con 7.1 canali

Nel caso dell’AVR 3310, Denon ci ha stupito rendendo disponibile, quasi contemporaneamente al prodotto stesso, la nuova versione del sistema Audissey il DSX, (www.denon-upgrade.eu), un aggiornamento, naturalmente a pagamento (100 euro IVA inclusa). Questo potrebbe spiazzare chi dovesse essere intenzionato all’acquisto del prodotto ma, crediamo non sia così, poiché la scelta che l’utente ha di fronte è fra quella di un prodotto con la gestione, a 7.1 canali tradizionali o a 5.1 con i canali surround frontali aggiuntivi, con quello che offre in più una nuova visione sia per quanto riguarda il sistema di auto equalizzazione e per l’elaborazione nata in casa Audissey per il superamento dei limiti dei sistemi a 5.1 canali (www.audyssey.com). 

La breve disanima che seguirà si basa su un’analisi del prodotto sia tecnica che di uso utile per comprenderne, ove possibile, le reali capacità. Prima però che vi avventuriate, un consiglio: qualora interessati, sarebbe di aiuto leggere la brochure e i manuali d’uso del prodotto, per meglio comprendere potranno capire meglio alcune delle considerazioni che seguiranno. I link di sicuro aiuto:

www.denon.it/upload/pdf_prod/AVR3310_E2.pdf
www.denon.co.uk/site/download.php?datei=datadir/pdf/ba/AVR-3310E2_ENG_IM.pdf

www.denon.co.uk/site/download.php?datei=datadir/pdf/ba/Bed_AVR-UPEN3310.pdf

www.denon.it/scheda.php?codpro=288#

Abbiamo appena finito parlare di upgrade, quindi ci sembra giusto affrontare ora una questione che sicuramente potrebbe essere affrontata alla fine della nostra disanima: la questione 3D. Il prodotto non è compatibile con i segnali video 3D e a quanto ci è dato sapere non sarà upgradabile verso tale sistema. E’ un problema? Secondo noi non lo è poiché crediamo saranno disponibili sorgenti con due uscite HDMI, una destinata all’audio e una al video o altrimenti si potrà ricorrere a banali splitter 1.4 compatibili (quando disponibili). Problema risolto alla radice: non utilizzerò il mio amplificatore come switch e processore video ma, mandando il segnale direttamente al mio display 3D, lo utilizzerò esclusivamente per l’elaborazione e amplificazione audio. Soluzione molto semplice, che salvaguarda tutti gli amplificatori non 3D sul mercato. 

Parliamo di questo, poiché la febbre del 3D sta salendo, anche se siamo ancora lontani dalla reale disponibilità di prodotti e del più importante SW in quantità. Certo, in questi giorni Denon ha annunciato per il mercato statunitense l’imminente disponibilità della nuova versione dell’apparecchio in esame e questo non fa cambiare la nostra idea su quanto appena affermato. Il prodotto senza compatibilità 3D resta sicuramente valido e questo inoltre potrebbe garantire al futuro acquirente del prodotto la possibilità di spuntare un prezzo sicuramente molto vantaggioso. Detto questo si parte!

Pagina 3 - Aspetto e funzioni principali

Il DENON in esame rappresenta, nella fascia di appartenenza, uno dei prodotti più completi che si possano incontrare, la distinta delle funzioni disponibili riempirebbe pagine e pagine, come viene puntualmente fatto sul manuale. Insomma tutti i sistemi di decodifica audio oggi disponibili sul mercato sono supportati accompagnati da un sistema di amplificazione a 7 canali a componenti discreti. Ci sono tutti i Dolby, compreso il nuovo Z che offre anch’esso i canali aggiuntivi frontali, tutti i DTS compreso il nuovo Express per la gestione di bassi bitrate e infine il citato sistema Audissey upgradabile alla nuova versione DSX, che offre i canali frontali aggiuntivi anche per sistemi di decodifica non predisposti (leggi DTS e Dolby non Z).


Un paio di schermate dell'ottima GUI, a 1080p (attraverso l'uscita HDMI)
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Un prodotto quindi molto complesso per chi si avvicina per la prima volta al mondo del multicanale domestico ma, che è, di fatto, come tutti i prodotti di ultima generazione, molto semplice da utilizzare con l’auto set up e con il naturale auto riconoscimento dei segnali audio in ingresso. Per i neofiti quindi un’accurata lettura del manuale (in inglese nel link allegato, in italiano allegato al prodotto) e un “disegno” di quello che si vuole realizzare, consente di approcciare con buoni risultati un prodotto così completo. Le decine di funzioni disponibili aprono un quesito interessante: effettivamente quante di tutte queste saranno mai utilizzate dall’utente finale? L’abbondanza è sicuramente meglio dell’insufficienza ma, a volte un uso difficoltoso fa sì che un prodotto venga abbandonato. Ne sanno qualcosa gli utenti dei telefonini, che in situazioni analoghe raggiungono il massimo, abbandonando il prodotto con un’ulteriore spesa per un altro.


la coppia di telecomandi a diposizione
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In casa Denon, hanno però seriamente pensato a questo problema infatti oltre a dotare il prodotto di auto calibrazione (cosa comune a molti altri prodotti), hanno cercato di migliorare l’on screen display e fornire due telecomandi, uno più completo utilizzabile su due lati (main remote) e uno (sub remote) che presenta solo i più frequenti pulsanti più utilizzati. Ma esiste una soluzione ancora più efficace ed è quella di affidarsi al proprio rivenditore di zona che potrà fornire oltre dei buoni consigli anche ottimi aiuti nel set up del sistema appena acquisito. Questo è il vero valore aggiunto che i rivenditori sono in grado di offrire rispetto alla grande distribuzione, una spesa di qualche euro in più a volte può trasformarsi in un corretto, duraturo e fruttuoso utilizzo del prodotto acquistato.


Il pannello anteriore con i comandi principali per il completo accesso alle funzioni
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L’AVR-3310 si presenta nella “classica” ed elegante veste di tutti prodotti di casa Denon, eleganza che riesce ad abbinare la giusta dose di funzionalità. Per chi ama il contatto con i prodotti, diciamo immediatamente che il 3310 si può usare senza telecomando e senza on screen display, sfruttando i numerosi comandi posti sotto lo sportello e il funzionale display, leggibile anche a una buona distanza. In questo campo la pluriennale esperienza di Denon è garanzia dell’effettiva usabilità dei prodotti. Il pannello posteriore non è da meno, e offre una discreta capacità connettiva, certo con i limiti che le dimensioni dell’apparecchio stesso pongono. Per chi quindi decidesse di utilizzare il prodotto con molteplici connessioni, analogiche e digitali, audio e video, il consiglio è quello di posizionare il 3310 in maniera tale da rendere facilmente accessibile il pannello posteriore per le relative attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Pagina 4 - Connessioni e versatilità


Il pannello posteriore con le connessioni
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Il 3310 offre connessioni che vanno dall’USB all’Ethernet, consentendo quindi non solo di fruire di audio proveniente dai soliti supporti (CD, DVD, Blu Ray, SAT, Radio FM ecc.) ma anche quindi da internet (Internet Radio) o da file ospitati su media device. Insomma i veri smanettoni avranno pane per i loro denti. Noi però ci siamo concentrati maggiormente sulle funzioni standard, dalle quali è più semplice risalire alle reali performance audio-video dell’apparecchio. Il sistema di Auto Set up Audissey, qui nella versione base e quindi non upgradata alla versione DSX, offre all’utente un’importante funzionalità, vedere il proprio sistema completamente tarato e pronto all’uso. All’utente spetta solo il compito di effettuare i collegamenti, impostare i parametri di base e lanciare la funzionalità.

Il sistema, ormai conosciuto dai più, permette di effettuare in modo automatico il riconoscimento dei sistemi di altoparlanti connessi, l’impostazione delle frequenze di taglio fra gli stessi, la regolazione dei livelli e l’equalizzazione. Naturalmente queste funzionalità possono essere o non essere utilizzate dall’utente a seconda della qualità dei diffusori e della bontà dell’ambiente. Il sistema Audissey nel corso del tempo è stato perfezionato e i classici errori che si incontravano nel suo utilizzo sono sempre meno frequenti. Qualora l’utente non fosse attratto da un sistema audio con un’equalizzazione tendente al flat, potrà affidarsi alle regolazioni manuali dello stesso. Naturalmente come tradizione in casa Denon, il sistema può funzionare anche in modalità Direct e Pure Direct al fine di poter ascoltare sorgenti a due o più canali senza l’intervento del DSP e con un path dati estremamente ridotto, con lo spegnimento della circuitazione ritenuta inutile. La lettura del manuale e della brochure avranno definito ampiamente cosa è in grado di offrire il 3310.

Ci permettiamo una critica, rivolta a tutti i produttori di HW similare: la quasi totalità delle funzioni offerte sarà usata ben poche volte dagli utenti anche quelli più evoluti, proprio per la disponibilità di SW ad hoc e per l’impossibilità temporale di utilizzarle. Gli utenti più attenti sono perfettamente coscienti di questo ma, dall’altro canto, quando si spendono “fior di quattrini” i prodotti devono essere completi di tutto il disponibile, anzi devono offrire “qualcosina” in più. Quei pochi invece che non si lasciano tentare dalle “quantità” si lascerebbero facilmente tentare da prodotti con meno funzioni, magari aggiungibili nel corso del tempo, ma decisamente votati alla riproduzione di qualità. Oggi tutto ciò è possibile grazie all’applicazione di soluzioni tecniche conosciute e ampiamente disponibili ma, ahinoi scarsamente utilizzate.

Pagina 5 - Interno: pre, conversione A/D e DSP audio


Interno razionale e ben suddiviso, con trasformatore e dissipatore ben dimensionati
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Per riuscire a dare un giudizio completo su un prodotto conviene analizzare il path dei dati, dagli stadi di ingresso a quelli di uscita, così da comprendere la qualità della componentistica utilizzata e le intenzioni dei progettisti. Come più volte sottolineato, non basta l’utilizzo di un’ottima componentistica per fare un buon prodotto, certo qualcuno direbbe che con questa si è a metà dell’opera ma, è indispensabile anche un ottimo layout e un altrettanto bravo progettista che sappia dove poter incidere, nel rispetto del budget assegnatogli. In casa Denon sono sempre riusciti in questo abile mix, realizzando prodotti essenzialmente equilibrati e che cercano di rispettare l’equazione prezzo prestazioni.


La struttura principale dell'elettronica è disposta su tre grandi schede principali
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La sezione analogica del 3310 è, come detto per la sezione di amplificazione, a componenti discreti e assemblata tramite schede indipendenti, il che consente, se utilizzata con una solida alimentazione, di offrire buone prestazioni anche in presenza di 7 diffusori collegati. La sezione di preamplificazione e regolazione del volume si basa sull’IC NJW 1299, un 8 canali in grado di effettuare la funzione di selector, di routing e di regolazione di volume, (distorsione 0,001%, rumore -118 dB e separazione dei canali di -120 dB ), mentre sulle zone secondarie si utilizzano classici operazionali 4580 a cui seguono per la regolazione del livello degli NJW1194, bassa distorsione 0,0015%, basso rumore -117 dB e separazione dei canali di ben -120 dB, degli ottimi prodotti se consideriamo che si tratta di uscite secondarie.


La scheda principale con i numerosi convertitori e DSP di elevata qualità
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Il segnale audio analogico in ingresso, se destinato all’elaborazione, deve essere prima convertito in digitale e per questo, qui, viene usato il classico Texas PCM 1803, in grado di offrire una conversione sigma delta a 24 bit con frequenza di campionamento di 96 Khz massimi, una THD+Noise di -95 dB, un rapporto segnale rumore e un Dynamic range di 103 dB, un pass band ripple di +/- 0,05 dB. Caratteristiche ampiamente sufficienti e soddisfacenti per convertire i segnali analogici che si desiderano elaborare, provenienti a esempio da videoregistratori, ricevitori sat o terrestri ecc.


A sinistra i ricevitori digitali Sanyo; a destra il PLD Altera serie MAX II
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I segnali digitali audio provenienti dagli ingressi coassiali od ottici vengono presi in carico dal ricevitore digitale LC89058 della Sanyo che a sua volta lo invia al PLD (Programmable Logic Device) Altera EPM240T100 (matrice a porte logiche, CPLD non volatile della famiglia MAX2) che si occupa di effettuare l’instradamento dei segnali digitali verso il DSP, per l’elaborazione/decodifica dei segnali digitali e verso i convertitori D/A. L’Altera è programmato per poter gestire i 7.1 canali dei canali primari e i 4 destinati alle due zone secondarie.


Il DSP Shark 21367 della Analog Device con core a 400 MHz
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IL DSP (Digital Signal Processor) utilizzato è un Analog Device, lo SHARC ADSP-21367, un oggetto nato espressamente per l’elaborazione audio con il suo “core” in grado di “pulsare” fino a 400 MHz e con in dote receiver e trasmitter SPDIF e ben 4 ASRC (asynchronous sample rate converter) da utilizzare alla conversione di sample prima di inviare i dati ai D/A converter. La qualità dei sistemi integrati e dei tool disponibili e quelli sviluppabili, consentono di ottenere prestazioni di altissimo livello e giustificano l’utilizzo di tale famiglia di processori in prodotti di livello assoluto.

Pagina 6 - Interno: conversione D/A e DSP video


Al centro il convertitore DA Asahi Kasei AK4350 ad 8 canali
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La sezione di conversione è affidata in questo caso interamente ai prodotti di casa Asahi Kasei, con il multichannel AK4358 e gli stereo AK4424 per le zone secondarie. Il primo è come detto un multichannel con 8 dac integrati disegnato per avere bassa sensibilità al jitter, con prestazioni interessanti per un multichannel, e cioè THD+N di -94 dB, un Dynamic Range e S/N di ben 112 dB, uscite in tensione con regolazione indipendente del volume tramite attenuatore digitale. L’AK4424 è invece una soluzione che integra anche il buffer di uscita e il low pass filter, un prodotto quindi ideale per la realizzazione di uscite secondarie. Un D/A converter sempre a 24 bit con valori tipici di THD+N pari a -92 dB e di Dynamic Range e S/N di 105 dB.


In alto lo switcher HDMI Analog Devices ADV 3002
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I 7.1 canali utilizzano per il filtraggio di uscita gli AZ4580, un classico operazionale duale con bassa distorsione 0,0005% e uno slew rate di 7 V/us. Per i canali frontali gli operazionali sono usati uno per singolo canale, quindi anche con la funzione di buffer. La sezione video è senza alcun dubbio molto complessa ed è quella che di fatto impedisce un semplice upgrade a una versione 3D, senza per questo doverla cambiare per intero con notevoli costi. Da qui deriva la scelta di non proporre un upgrade e rimandare tale compatibilità con un prodotto ad hoc. Il segnale digitale video viene preso in gestione dallo switcher ADV 3002 (Analog Device, 4 ingressi 1.3 con massima banda fino a 2,25 Gbps) disegnato per accettare segnali anche provenienti da lunghi cavi grazie all’equalizzazione del segnale in ingresso e al buffer di uscita.


A sinistra il ricevitore HDMI 1.3 ADV7840; a destra l'FPGA XILINX
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Una volta selezionato il segnale viene passato al receiver HDMI 1.3, sempre di casa Analog, ADV 7840 che si occupa in unione al precedente anch’esso di effettuare la funzione di switch così da aumentare il numero di HDMI in ingresso disponibili. Questo chip offre la ricezione dei segnali digitali ma anche la conversione di quelli analogici provenienti da tali ingressi tramite A/D converter a 12 bit. Rispetto all’ADV 3002, l’ADV7840 offre un livello di equalizzazione per i segnali ingresso migliore arrivando a gestire cavi lunghi fino a 30 metri. Il segnale video viene quindi smistato da una FPGA (Field Programmable Gate Array) XCS400 della Xilink verso gli eventuali stadi di uscita analogici, digitali o verso il sistema di conversione/elaborazione video.


A sinistra l'ADV 7510; più a destra il trasmitter ADV7340
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Quest’ultimo è il modello ABT 2010 (Anchor Bay Technologies) che offre i suoi servigi per la conversione I/P, lo scaling, la riduzione del rumore e le classiche regolazioni video. Per le uscite digitali la scelta del progettista è caduta sull’ADV 7510 (Analog Device) mentre per quelle analogiche sull’ADV7340 a cui segue un Sanyo LA73062 per la funzione di video Driver. Il path video viene in gran parte occupato da prodotti Analog e gli ultimi due sono in grado di offrire la trasmissione di segnali HDMI 1.3 e conversione in analogico tramite DAC noise shaped a 12 bit. A quest’ultimo il progettista ha inserito un video driver della Sanyo con la funzione anche di filtro multiplo per le eventuali spurie digitali provenienti dai clock. In definitiva un’architettura e un disegno audio-video molto complesso a supporto delle numerose funzioni disponibili. 

Pagina 7 - La prova all'ascolto

Le prestazioni del 3310 sono state rilevate in connessione a un sistema audio di livello sensibilmente superiore alla fascia di appartenenza sia in modalità due canali che multicanale. In modalità stereo, il 3310 ha offerto prestazioni interessanti con una capacità di decodifica di segnali digitali di buona levatura con una tendenza, naturale per la fascia di appartenenza del prodotto, a rappresentare le strumentazioni e le voci in maniera fredda e distaccata, senza quel fuoco e palco tipico delle grandi prestazioni. L’articolazione del messaggio musicale stesso è leggermente deficitaria in gamma medio bassa di quella trama tipica dei prodotti di livello assoluto. Stiamo confrontando il 3310 con un sistema di riferimento, che utilizza un Esoteric come sistema D/A converter e con amplificatori che hanno rappresentato e rappresentano, delle eccellenze in assoluto nel campo delle amplificazioni: Pioneer Exclusive M6 e Onkyo Grand Integra M510.

Riportando il confronto del prodotto a elementi più consoni alla fascia di appartenenza, se abbinato a diffusori con un buon pedigree e una discreta efficienza, si potranno avere soddisfazioni, poiché il 3310 ha dimostrato di essere pienamente equilibrato in tutte le sue sezioni, dal sistema di conversione, all’amplificazione. La sezione di potenza ha dimostrato di essere solida e in grado di affrontare molte ore di ascolto anche a livelli elevati, il carico dei diffusori però deve essere scelto con attenzione, suggeriamo sia superiore ai 4-5 ohm. I 160 W dichiarati su 6 ohm, con due canali in funzione, si sono fatti sentire e ci sono realmente tutti. Passando al multicanale, le sensazioni di equilibrio sono confermate a pieni voti, con una decodifica sempre precisa e che offre un senso di fuoco complessivo ben centrato.

Il senso di partecipazione all’evento è molto elevato, facendo raggiungere immediatamente al regista e al creatore degli effetti speciali gli obiettivi che si erano posti, vale a dire far immergere pienamente lo spettatore nella rappresentazione. Il consiglio per l’utente finale è quindi quello di abbinare il 3310 a diffusori di elevata qualità, con un sub decisamente ben dimensionato per l’ambiente, le performance in quel caso saranno assolutamente garantite. Un piccolo accenno alle performance video. Molto interessante la possibilità di avere molte connessioni HDMI in ingresso, utili per l’utilizzo con le tante sorgenti che iniziano ad invadere le case degli utenti finali.

L’I/P converter/scaler fa bene il suo mestiere e riesce senza difficoltà a trattare i segnali video provenienti da Sky con una riduzione del rumore sufficientemente efficace, che fa però perdere leggermente di dettaglio. Il video del 3310 è quindi in linea con le performance audio, anche se avremmo preferito disporre di due uscite HDMI video, una magari da destinare a un TV e un’altra ad un Videoproiettore; prodotti del costo del 3310, dovrebbero poter offrire sempre questa feature.

Pagina 8 - Conclusioni e pagella

Abbiamo testato con piacere questo prodotto che è in grado di offrire buone prestazioni con una dote di funzionalità veramente complete. Il prodotto nella fascia media si inserisce nello stretto novero di quelli consigliati a tutti coloro che non volendo spendere una fortuna desiderano entrare in possesso di un prodotto completo e ben suonante.

Ciò detto riteniamo comunque il prezzo, decisamente considerevole, anche se in linea con le prestazioni, le funzionalità, l’upgradabilità del sistema Audissey ed il servizio di assistenza del distributore. Il costo dei prodotti è forse l’unico elemento su cui in casa Denon devono ancora lavorare per raggiungere l’optimum per l’utenza finale, vale a dire prestazioni eccellenti a un prezzo decisamente molto concorrenziale.

La pagella secondo Nicola D'Agostino:

Costruzione 8
Versatilità 9
Prestazioni audio 8
Rapporto Q/P 7