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Pagina 1 - Introduzione: il ritorno di Technics
Milano, Aprile 2015. La scorsa edizione dell'IFA di Berlino sarà ricordata soprattutto per un avvenimento che ha sorpreso parecchie persone. Nel gigantesco tritacarne di smartphone, fotocamere, TV 4K ed elettrodomestici, Panasonic ha annunciato il ritorno del glorioso marchio Technics che era stato messo in stand-by ormai da quasi 10 anni e che dal 2010 era completamente fermo, dopo lo stop della produzione del giradischi di riferimento SL-1200. E non si è trattato soltanto di un annuncio. A Berlino furono mostrati due sistemi a componenti separati, entrambi già pronti all'ascolto in tre salette dedicate. Due sistemi molto diversi tra loro e con quasi un ordine di grandezza di differenza per quanto riguarda il prezzo di listino: quasi 40.000 Euro per il sistema più importante e 4.500 Euro per il sistema più piccolo. Si tratta in realtà di componenti che possono essere acquistati anche separatamente, con prezzi che partono da 900 Euro per lettore CD e network player serie C700 per arrivare a circa 13.000 Euro per il finale stereo serie R1. Il breve video in alto si riferisce proprio alla presentazione dello scorso settembre a Berlino.
Al di là della composizione e dei prezzi, nei componenti dei due sistemi troviamo alcuni dei cavalli di battaglia di Technics ulteriormente migliorati, come l'alimentazione a "batteria virtuale", affiancati da nuove soluzioni tecniche come l'auto calibrazione della fase elettrica di qualunque diffusore venga collegato. Non solo: grazie allo stesso circuito vengono modificate anche parte reale e parte immaginaria del carico, variando opportunamente la tensione ai morsetti del diffusore in funzione della frequenza. In linea di massima, viene condotto l'ampli ad operare come se lavorasse su un carico puramente resistivo. Il tutto avviene utilizzando potenti DSP che sono all'interno dei due amplificatori che lavorano in classe "D". Oltre a questo segnalo anche circuiti per la riduzione del jitter e la compatibilità con sorgenti DSD anche 2X via USB da parte dei due network player.. I due diffusori utilizzano nuovi trasduttori coassiali, con membrana del mid-woofer planare, basata su un sandwich a nido d'ape di alluminio e copertura in tessuto di carbonio, il tutto racchiuso in mobili rigidi, con massa importante e con finiture egregie, come tutti i componenti del sistema.
Il breve ascolto del sistema più piccolo all'IFA di Berlino mi conquistò totalmente, mentre per il sistema più importante rimasi meno colpito, probabilmente per un'interfacciamento non ottimale con l'ambiente. Infine, ad otto mesi di distanza dall'annuncio di Berlino e dopo aver già iniziato la distribuzione in altri paesi europei come Inghilterra, Francia e Germania, da Maggio i prodotti Technics saranno disponibili anche in Italia, presso un ristretto numero di punti vendita, selezionati tra i migliori sul territorio italiano, che verranno comunicati a partire da Maggio. Ed ora vediamo insieme le caratteristiche dei due sistemi prima di un giudizio all'ascolto in occasione della presentazione a Milano dello scorso 14 aprile. Pagina 2 - Il sistema Premium Class C700
Il sistema Premium Class C700 completo si compone di quattro componenti: l'amplificatore integrato SU-C700 (1.400 Euro), il Network Audio Player ST-C700 (900 Euro), il lettore CD SL-C700 (900 Euro) e il sistema di altoparlanti a due vie SB-C700 (1.300 Euro), per un totale di 4.500 Euro.
L'amplificatore SU-C700, totalmente digitale, è dotato di ingresso phono MM e un solo ingresso per segnali di linea analogici ad alto livello, Ci sono poi ben quattro ingressi digitali, di cui tre di tipo coassiale e compatibili con segnali fino a 24bit e 192kHz. Non manca un ingresso USB asincrono per riprodurre, da computer, file DSD fino a risoluzione 2X (5,6 MHz). L'ampli è in grado di erogare fino a 45W su carico resistivo di 8 ohm e fino a 70W su carico di 4 ohm. Oltre al già citato circuito LAPC (Load Adaptive Phase Calibration) per l'autocalibrazione di fase e "linearizzazione" del carico, segnalo una presa cuffia sul frontale, il generatore di clock alimentato a batteria, una costruzione impeccabile con massa di più di 8 kg e un telecomando per il controllo totale, compresa la possibilità di modulare l'illuminazione degli indicatori ad ago che sono sul frontale. Maggiori info su SU-C700 sono a questo indirizzo.
Il network player ST-C700 è una sorgente molto interessante. Oltre alla possibilità di leggere file digitali, anche DSD 2X via LAN, via USB da supporto di memoria (solo anteriore) o anche da computer con collegamento USB asincrono (posteriore), il Technics ST-C700 è anche un sintonizzatore radio analogico e digitale, compatibile con i sistemi DAB e DAB+, oltre che con le stazioni analogiche in modulazione di frequenza. Tra le caratteristiche più interessanti segnalo la compatibilità DLNA, Bluetooth e AriPlay, l'architettura "Digital Noise Insulation", per la soppressione dei disturbi che possono arrivare dai collegamenti audio digitali e dall'interfaccia LAN, il circuito "Virtual Battery" che scollega di fatto l'alimentazione attraverso un circuito basato su condensatori, e una sezione analogica di qualità, con DAC Burr-Brown. Maggiori info su ST-C700 sono a questo indirizzo.
Il modello SL-C700 è un lettore CD "puro", quindi è in grado di leggere quasi esclusivamente dischi secondo il formato "Red Book", a cui aggiunge la compatiblità con CD-R e CD-RW che possono contenere anche file MP3 e WMA. La costruzione sembra eccellente, con doppio telaio in metallo ad elevata rigidità. All'interno c'è una disposizione simmetrica dei circuiti analogici per eliminare sbilanciamenti tra i canali e per ridurre al minimo la lunghezza dei percorsi di segnale. I componenti chiave, come i condensatori a film, sono stati selezionati scrupolosamente con sessioni di ascolto. Inoltre, la meccanica di lettura gira rigorosamente a velocità 1X, in modo da minimizzare vibrazioni e fluttuazioni dell'alimentazione. La sezione digitale si basa sul ricampionamento simmetrico, fino a 176,4 kHz e 32 bit. Le uscite sono tre: una analogica sbilanciata e due digitali, coassiale e ottica. maggiori info sul lettore SL-C700 a questo indirizzo.
Il sistema si conclude con i due pregevoli diffusori da stand SB-C700 a due vie e carico reflex posteriore. La fattura di questi piccoli diffusori è straordinaria già a partire dal mobile, progettato e costruito per smorzare al meglio le risonanze e offrire una elevata rigidità. Lo spessore dei pannelli arriva ad un massimo di 42 mm e nell'interno si fa ampio uso di materiale assorbente, anche attorno al condotto reflex che si affaccia sul pannello posteriore. Il tubo di accordo ha un profilo a “parabola” per ridurre sia le turbolenze all’uscita che le irregolarità di flusso all’interno del foro.
L'altoparlante è un ottimo componente coassiale, con tutti i vantaggi delle sorgenti puntiformi. Il tweeter a cupola in fibra di carbonio estende la sua risposta fino a 100kHz e può contare su un potente motore con magneti in neodimio, con taglio a 2.5 kHz. La membrana del trasduttore per le mediobasse è un sandwich con core a nido d’ape in alluminio e superficie in tessuto di carbonio, particolarmente rigido e leggero. Dietro c'è un doppio magnete, un cestello pressofuso con dispersione delle risonanze e una bobina con avvolgimenti ad alta densità. Maggiori info sui diffusori SB-C700 a questo indirizzo. Pagina 3 - Il sistema Reference R1
Il sistema Reference R1 si compone di soli 3 componenti: il generoso amplificatore finale stereofonico SE-R1 da 13.000 Euro, il Network Audio Player & Controller SU-R1 da 7.000 Euro e i grandi diffusori da pavimento SB-R1 a 3 vie (e mezza), con sei altoparlanti, di cui 4 woofer da 16cm a lunga corsa e carico reflex posteriore, da 20.000 Euro la coppia.
Il finale sterofonico SE-R1 è un mostro con massa da ben 54kg, ha un involucro di alluminio da 7mm di spessore ed è in grado di erogare 150 watt per canale su carico resistivo di 8 ohm, potenza che raddoppia dimezzando il carico a 4ohm, per 300 watt su ciascuno dei due canali. L'architettura, come per il piccolo integrato SU-C700, è completamente digitale, con un inedito circuito di conversione PWM di cui cercheremo di approfondire i particolari prima possibile. La costruzione è dual-mono e perfettamente simmetrica, con particolare cura nella rigidità, nello smorzamento delle vibrazioni e nel ridurre al minimo il percorso dei segnali.
Il circuito di alimentazione è molto sofisticato e utilizza un raddrizzatore di tipo LC (choke-input) più un alimentatore stabilizzato a componenti discreti. Nello stadio che pilota gli altoparlanti, Technics ha adottato un driver FET GaN (a nitruro di gallio), caratterizzato da una bassissima resistenza, con il vantaggio di abbreviare il tratto di segnale dove ci sono le correnti più elevate. In più, anche nel grande SE-R1 troviamo il circuito LAPC (Load Adaptive Phase Calibration) per l'autocalibrazione di fase e "impedenza" dei diffusori.
A disposizione ci sono due ingressi analogici, di tipo bilanciato e sbilanciato. Se invece l'ampli è usato con il player/controller SU-R1, si può usare una connessione completamente digitale mediante due cavi di rete separati, uno dedicato esclusivamente al canale destro e l'altro al canale sinistro più i codici di controllo. La nuova interfaccia, chiamata Technics Digital Link, supporta segnali audio fino a 384kHz/32bit e permette di sfruttare al massimo la tecnologia PWM dell'amplificatore. Maggiori info a questo indirizzo.
Il Network Player SU-R1 è in realtà anche un pre con due ingressi analogici sbilanciati e cinque ingressi digitali, di cui uno ottico, tre coassiali e uno di tipo AES/EBU. Non mancano ovviamente le interfacce USB per la riproduzione da supporti di memoria (solo davanti) e anche di tipo asincrono per la connessione ad un computer. C'è ovviamente anche una presa LAN oltre che la compatibilità DLNA, Bluetooth e AriPlay.
Due sono le uscite analogiche, bilanciate e sbilanciate, e quattro le uscite digitali: AES/EBU, coassiale, ottico e Technics Digital Link per interfacciarsi con il finale stereo SE-R1. Le le altre caratteristiche degne di nota sono molto simili a quelle del piccolo network player ST-C700, come l'architettura "Digital Noise Insulation" e il circuito "Virtual Battery". Maggiori info a questo indirizzo.
Il grande sistema Reference R1 si conclude con i due importanti diffusori da pavimento SB-R1, un sistema a 3 vie e mezza e ben 6 altoparlanti, con accordo reflex posteriore e unità medio-alti di tipo coassiale, simile ma non identica a quella dei piccoli diffusori SB-C700. Ogni diffusore, alto 126cm, ha un peso di 72kg, un pannello anteriore con spessore di 50mm e pannelli laterali curvi di MDF a 8 strati. Il volume interno è diviso in due volumi distinti, con ulteriori inserti di rinforzo, per smorzare onde stazionarie e per ridurre le vibrazioni, con ampio uso di materiale assorbente.
L'unità medio-alti condivide la maggior parte delle caratteristiche di quella usata nella serie C700 e lavora all'interno di un volume separato, mentre i quattro woofer da 16cm sono a lunga corsa e con riduzione efficiente della distorsione armonica. Il filtro crossover, con tre rami distinti, si occupa del taglio a 300Hz e 3kHz. Ogni diffusore ha una sensibilità di 88dB e copre un range di frequenze compreso tra 28Hz e 90kHz entro -10dB e da 20Hz a 100kHz entro -16dB. Pagina 4 - Ascolto e conclusioni
La presentazione dello scorso martedì 14 Aprile si è svolta in una bella saletta all'interno del Park Hyatt Hotel di Milano, adiacente alla galleria Vittorio Emanuele II e a Piazza del Duomo. L'ambiente era mediamente assorbente, grazie soprattutto alla massiccia presenza di colleghi giornalisti e di personale di Panasonic Italia e di Technics e con tre pannelli assorbenti sulla parete di fondo per meno di due metri quadrati complessivi. All'ingresso della sala, con un balzo felino insospettabile - vista la mia stazza - ho conquistato agevolmente la posizione centralissima in prima fila, la migliore per l'ascolto del primo sistema: il C700.
I diffusori erano posizionati su stand un po' bassini vista l'altezza delle poltroncine su cui eravamo seduti, ben distanti dalle pareti laterali e a circa 40cm da quella di fondo, con poco più di due metri di "aria" tra i due diffusori, spazio occupato da tre stand centrali su cui erano posizionate le tre elettroniche che completano il sistema: ampli, network player e lettore CD. Il repertorio utilizzato prevedeva tre brani, di cui due in 24bit e 96 kHz: All or Nothing at all di Diana Krall e soprattutto Warrior del Trio Project di Hiromi (con Jackson e Phillips), due brani che conosco molto bene e che mi hanno aiutato con qualche buon riferimento. Il volume d'ascolto era un po' inferiore alle mie esigenze ma non ho chiesto di aumentarlo poichè pensando alla bassa sensibilità dei diffusori (solo 85dB) e alla potenza non proprio elevatissima dell'amplificatore integrato (70W su 4 ohm), ho pensato di fidarmi degli esperti e mi sono concentrato sull'ascolto. Un ascolto molto interessante, piacevole e a tratti sorprendente, sia per equilibrio timbrico generale che per dimensioni della scena sonora, non solo in larghezza ma anche in profondità e in altezza, nonostante gli stand un po' bassi: aspetti che di solito si ritrovano in sistemi ben più costosi rispetto al Technics C700 e con molte meno funzioni. Ho apprezzato anche una insospettabile estensione in gamma bassa, veloce e molto ben smorzata. La gamma altissima è forse la porzione più esaltante di tutto lo spettro sonoro, ben articolata e mai affaticante. L'ascolto in buona sostanza, dopo il primo buon impatto di Berlino, mi ha convinto ancora di più. Dopo l'ascolto del C700, ci hanno chiesto di ruotare le sedie di 90 gradi, in modo da prepararci all'ascolto del sistema più grande. In questo caso, la mia posizione, che prima era centralissima, si è trasformata in una mediocre terza fila, in posizione laterale ma comunque ben distante dalla parete. In queste condizioni, con uno dei due diffusori coperto quasi completamente dai colleghi nelle file più avanti, ho cercato di contrentrarmi sulla dinamica e sulla gamma bassa, sperando di avere la possibilità di un secondo ascolto in posizione più avanzata. I tre brani scelti per l'ascolto del sistema R1 erano Hotel California degli Eagles, la bella Anything Goes della fantastica coppia Bennet -Gaga e un'opera con l'inconfondibile Pavarotti, l'unico dei tre brani che non conoscevo, proposto in formato 24 bit e 192 kHz. Sul primo brano non ho fiatato ma all'arrivo di Anything Goes ho preteso almeno tre dB in più, guadagnandone forse meno di due... Dalla posizione in cui ero posso dire ben poco sulla scena, giusto sulla timbrica che sembrava perfetta nonostante fossi parzialmente coperto. Purtroppo il pomeriggio era dedicato ai rivenditori e non ho potuto ripetere l'ascolto in condizioni migliori. Appena avrò informazioni sulla disponibilità del sistema presso uno dei rivenditori, tenterò nuovamente un ascolto. Se per il sistema più costoso il giudizio preliminare è sospeso, per quello più piccolo è molto positivo: sono convinto che sarà apprezzato da molti, sempre che si trovino rivenditori capaci e interessati a farlo ascoltare nelle migliori condizioni e non per poggiarlo su uno scaffale a prendere la polvere. E il problema è solo questo: il numero di rivenditori con la preparazione necessaria e - soprattutto - con gli spazi adeguati, in Italia sono rimasti in pochi. In più, in questa fascia di prezzo, la concorrenza è tanta e Technics dovrà battersi con marchi ben più blasonati e che sono "di casa" presso i rivenditori tradizionali. La carta che si gioca Technics in Italia è proprio questa: riuscire ad entrare in un numero congruo di punti vendita "giusti" e far ascoltare il prodotto nelle migliori condizioni.
In attesa della lista di punti vendita (ad oggi ancora nessuna notizia), ci siamo messi pazientemente in coda per un test più approfondito con misure, sul sistema C700 contando soprattutto sull'aiuto del Matarazzo per l'analisi dei diffusori. Aggiungo che dal 14 al 17 Maggio, i due sistemi Technics saranno in dimostrazione all'High End di Monaco, dove saremo presenti quest'anno più che mai. Per maggiori informazioni: www.technics.com/it |
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