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Pagina 1 - Il film
- click per ingrandire - La guerra tra robot senzienti Autobot e Decepticon è finalmente giunta al termine ma qualcuno sulla Terra ha tradito. Da tempo un'unità ombra al servizio della CIA setaccia il pianeta in cerca dei rimanenti alieni ancora in circolazione, compresi gli Autobot che avevano combattuto al fianco dell'umanità per scongiurare i rischi di invasione e sottomissione. Cade Yeager (Mark Walhberg) è un inventore texano, sull'orlo della bancarotta e con grossi problemi familiari, che si ritroverà coinvolto suo malgrado proprio nella caccia ai robot dopo avere acquistato una scassata motrice sotto le cui mentite spoglie si cela nientemeno che Optimus Prime, leader degli Autobot. I due stringeranno un'alleanza che porterà alla luce il diabolico complotto tra una potente multinazionale e poteri occulti del governo americano in combutta col Transformer Lockdown, cacciatore di taglie legato da sempre ai Decepticon. Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Terminata senza troppa lode la prima trilogia cinematografica dedicata ai trasformabili Hasbro il regista Michael Bay ci riprova con un reboot della saga da 210 milioni di dollari e una scommessa certo vinta ai botteghini con un incasso che solo in Nord America ha superato i 245 milioni di dollari. Cast nuovo di zecca tra cui anche Mark Wahlberg che nel recente passato ha interpretato il debole “Pain & Gain” al fianco di Dwayne “The Rock” Johnson sempre diretto da Bay. In questo capitolo della saga ritroviamo tutto il cinema tanto caro al regista californiano, almeno nella struttura e nel concept cinematografico di cui abbiamo memoria sin dall'opera di debutto “Bad Boys” (1995) con esponenziale enfasi nelle successive produzioni: inquadrature, colori e ritmo da videoclip musicale (terrificante il carrello all'imbrunire verso un Mark Walhberg che guardando la volta celeste si rivolge alla moglie defunta mentre una stella cadente segna con la sua scia l'unica porzione di cielo non occupata da alberi), immancabili machistici ralenty a enfatizzare l'epica del momento o dilatare l'azione per non perdere anche il minimo dettaglio ordito da questo re dei re del tendone a tre piste della settima arte. Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Un fantascientifico e fracassone Circo Barnum con pirotecniche degne della miglior festa del 4 luglio e un montaggio ipercinetico al punto che la trama stessa perde ben presto di significato con soffocante product placement mentre sfilano in parata 'beni emozionali di consumo' tra cui la Pagani Huayra e la Lamborghini Aventador. Affascinano (almeno tecnicamente) le meraviglie del CGI curate tra gli altri dalla Industrial Light & Magic, qui più che mai al servizio di un blockbuster a dir poco deludente. Per Transformers 5 pare che Michael Bay sarà unicamente produttore esecutivo. Pagina 2 - Qualità AV Qualità video Il BD-50 col film in versione 2D ha aspect ratio fisso 2.40:1, codifica AVC/MPEG-4 (1080/ 23.97p). Al suo interno il solo film dal momento che l'opera ha la considerevole durata di 165 minuti. La compattezza dei frame non ha evidente stabilità, alternando momenti di solidità ad altri in cui una pesante grana imperversa anche in primo piano lasciando un senso di spiacevole discontinuità, un esempio potrebbe essere la fuga di Yeager con la figlia e il fidanzato a bordo della Chevrolet da rally di quest'ultimo, il riferimento l'inquadratura dell'auto in corsa per i campi (min. 40.14/cap. 6). Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - A peggiorare ulteriormente la situazione un sovraccarico colori con eccessi di contrasto arrivando a 'bruciare' elementi in background con porzioni di bianco. In questo senso è sufficiente osservare il cielo sullo sfondo nelle numerose inquadrature all'interno della fattoria di Yeager con l'azzurro del cielo e il fortissimo giallo. Neri convincenti ma il risultato d'insieme è alquanto al di sotto delle aspettative. Analisi del bitrate disco 3D (sx) e della versione 2D (dx) La situazione peggiora ulteriormente col BD-50 3D (codifica video MVC), specifico per catene digitali compatibili che anche in questo caso contiene il solo film. All'origine l'opera è stata in parte girata in formato 1.90:1 IMAX (3D nativo) e la scelta della produzione home video di non fissare un unico aspect ratio ha complicato non poco la situazione: da una parte le riprese 1.90:1 hanno favorito un quadro verticale più ampio dando ulteriore spazio alla composizione stereoscopica (riducendo il rischio di errori stereografici) dall'altra è (quasi) impossibile non rimanere disturbati dai continui convulsi passaggi tra 1.85:1/ 2.20:1/2.40:1 con disturbo inversamente proporzionale alle dimensioni dello schermo impiegato. Certo il senso di profondità di campo grazie alla stereoscopia nativa aiuta a coinvolgere ancor più lo spettatore nonostante la produzione non equamente suddivisa tra riprese analogiche 35 mm e digitali, queste ultime non solo 2K dato che questo è il primo film ripreso con cineprese 4K IMAX dual-strip 3D ma sono state impiegate anche le Red Epic Dragon con risoluzione 6K in parte dual-strip 3D (fonte IMDB, ndr). Le lusinghiere recensioni tecniche relative alla controparte americana lasciavano pensare a un risultato del tutto simile anche per la versione centralizzata europea e noi, contrariamente alle critiche positive piovute anche dalla stragrande maggioranza dei siti paneuropei, ci troviamo ancor più in disaccordo dopo le conferme avute dal nostro direttore editoriale che ha visionato non solo l'edizione USA ma anche il DCP cinema. Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Qualità audio Per una roboante e fracassona opera di fantascienza come questa fondamentale l'apporto di una colonna sonora tecnicamente all'altezza. La solita traccia AC-3 5.1 canali in italiano (640 kbps assieme a tedesco, spagnolo e francese) offre un buon ascolto sentendo costantemente la mancanza di maggiore presenza scenica dai due canali rear. Questo è di fatto il primo blu-ray al mondo a offrire la traccia originale inglese nell'innovativa codifica Dolby Atmos 5.1 canali, che Emidio ha già avuto modo di testare proprio con questo film e di cui troverete qui di seguito le sue riflessioni. In assenza del decoder Atmos l'ascolto passa a un eccellente Dolby TrueHD 5.1 canali (core @640 kbps) che non manca di sorprendere per sonicità, direzionalità, effetti panning e maggiore corposità del canale LFE. Pagina 3 - L'ascolto in Dolby Atmos di Emidio Frattaroli Trasformers 4, nonostante abbia un soggetto interessante, è uno dei peggiori fanta-action che sia mai stato costretto a vedere negli ultimi anni. L’ho visto per la prima volta al cinema in 2D, in una buona sala digitale della mia città, con proiettore Barco tarato dal sottoscritto e molto vicino allo schermo. E posso confermare che tutte le pecche segnalate da Cineman (colori, gamma elevato, grana e sovra-esposizioni) sono sia nel DCP originale, sia nella copia del Blu-ray USA che ho visionato qualche mese fa. Ebbene, del disastroso film di Michael Bay posso salvare solo il mix audio, sia in lingua italiana che in lingua originale, quest’ultimo particolarmente riuscito anche in Dolby TrueHD. Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - In attesa di terminare un aggiornamento della mia sala home theater, ho verificato la codifica Dolby Atmos all’interno della sala Home Theater di un noto punto vendita bolognese, con impianto 11.2 canali MK Sound, ampli Yamaha Aventage 3040 e lettore Oppo BDP- 103. In particolare, il valore aggiunto dalla codifica Doby Atmos non è solo per i pochi ma roboanti effetti a sviluppo verticale (elicottero, missili ed esplosioni varie) ma è presente in tutto il film e si traduce in un migliore posizionamento delle sorgenti sonore (anche in alcuni dialoghi) e riesce a dare una gradevole dimensione verticale che fino a ieri non era certo sconosciuta ma sicuramente meno evidente. Rimane la cocente delusione della mancanza della traccia Dolby Atmos localizzata in lingua italiana. Questo è un vecchio problema che viviamo già da tempo con le attuali edizioni loss-less (Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio) e che continuerà molto probabilmente anche con quelle Dolby Atmos. Pagina 4 - Extra e pagelle Extra (HD) Tutti presenti su BD-50 dedicato. 11 minuti in cui seguire il regista per i set scoprendo la sua visione del film, molto interessante il documentario di 123 minuti dedicato alla produzione: dalla scelta dei nuovi personaggi e cast con focus su location, i doppiatori dei Transformers, auto, la ricreazione di Honk Kong al centro di Detroit, interventi dei creativi, la storia, immagini di pre-visualizzazione, gli stunt, Dinorobots, il montaggio. Altri 10 minuti sulle sequenze pirotecniche e stunt, 15 minuti sul design dei trasformabili Hasbro e l'ispirazione legata alla legacy dei Transformers. 20 minuti in compagnia del simpatico attore T.J. Miller a caccia di parte del cast e coinvolto dallo stesso regista in una sorta di divertente candid camera. Due trailer del film e due ulteriori clip dei Kreo-o Transformers e Angry Birds Transformers. Sottotitoli in italiano. Frame capture esemplificativi a paragone tra 2D (dx) e 3D (sx), non si tratta dello stesso identico frame - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - La pagella secondo CineMan
La pagella secondo Emidio Frattaroli
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