![]() |
||||||||||||||||||||||||
Stampa | ||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||
Pagina 1 - Introduzione Los Angeles, Dolby Theatre. È tutto pronto per l'86esima edizione degli Oscar, i premi assegnati dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences che anche quest'anno decreteranno il massimo riconoscimento - almeno come prestigio - del settore cinematografico. A guidare la serata l'attrice/presentatrice Ellen DeGeneres, alla seconda conduzione dopo l'esordio nel 2007. - click per ingrandire - Il film favorito sembra essere 12 anni schiavo, candidato a ben nove nomination, anche se la pellicola di Steve McQueen sembra aver perso quella spinta iniziale mostrata fino a qualche settimana fa, trasformandosi gradualmente in una di quelle pellicole date per favorite alla vigilia ma che a fine serata raccoglie solo le briciole (e a volte neanche quelle). Lo spazio lasciato libero da 12 anni schiavo potrebbe essere occupato essenzialmente da due pellicole: quell'American Hustle che ha conquistato gli americani (e la critica) e il capolavoro tecnico Gravity di Alfonso Cuarón. Resta da capire come questi tre film si spartiranno i maggiori premi e quanto l'etichetta "tecnico" di Gravity possa aver pesato nel corso della votazione per le singole categorie. - click per ingrandire - Guardando alle restanti cinquine, sembrano in cassaforte le due statuette per l'interpretazione maschile di Dallas Buyers Club. È chiaro però che i nostri occhi saranno puntati anche sulla categoria Miglior film straniero, con il nostro La grande bellezza di Paolo Sorrentino che sembra essere l'occasione migliore da 15 anni a questa parte per riportare la statuetta in Italia. Ma ora basta con le chiacchiere e le supposizioni, il red carpet sta per cominciare. Pagina 2 - Il red carpet Parte il red carpet, con i soliti primi venti minuti di calma relativa e assenza di star. Il pubblico si comincia a scaldare con Viola Davis e Olivia Wilde, mentre i pirati di Captain Phillips vagano per il tappeto rosso in maniera alquanto disinvolta. Comincia ad arrivare qualche nome interessante. Steve McQueen concede sornione le interviste, mentre alle sue spalle arriva all'improvviso Alfonso Cuarón. Il tutto sembra essere un segnale...
Viola Davis, Amy Adams, Pharrel, Jane Squibb - click per ingrandire - Oh cavolo. Arriva Pharrell Williams, candidato per il brano Happy di Cattivissimo Me 2, praticamente in pantaloncini. Da contraltare la giovane Lupita Nyong'o candidata come attrice non protagonista per 12 anni schiavo ma con poche possibilità di vittoria. Jared Leto si presenta in giacca bianca (probabilmente lo vedremo sul palco per ritirare il suo primo Oscar), di bianco anche Naomi Watts. Siamo a metà red carpet. L'anziano Harrison Ford guadagna la scena, seguito a ruota da Benedict Cumberbatch, dagli Arcade Fire (colonna sonora di Her) e da Jessica Biel. Mancano solo trenta minuti all'inizio della cerimonia e sono ancora tanti i big che non si sono fatti vedere. Si prevede una grande ammucchiata.
Jennifer Lawrence, Anne Hathaway, Meryl Streep, Jared Leto - click per ingrandire - Eccoli. In sequenza Matthew McConaughey (anche lui in bianco), la sempre bella Charlize Theron, Christoph Waltz e Jennifer Lawrence di rosso vestita: pubblico e fotografi in delirio! Arriva anche Leonardo DiCaprio, mentre di Sorrentino non c'è traccia. Ultimi arrivi con Julia Roberts, Meryl Steep, Sandra Bullock, i Brangelina e un invecchiato Bill Murray. Si procede spediti, con un sempre simpatico Will Smith che cattura l'attenzione. Ora qualche minuto di pausa per accomodarsi in sala e poi si comincia. Pagina 3 - Inizio, attore non protagonista, costumi e trucco Si alza il sipario e comincia la lunga serata. Ellen DeGeneres guadagna il centro del palco e scalda il pubblico con la consueta presa in giro dei nominati e della ripetitività delle nomination (rispetto all'edizione di sette anni fa da lei presentata). Ritmo spedito e battute graffianti. Un ottimo inizio. - click per ingrandire - Si comincia con Anne Hathaway che sale sul palco per premiare il Miglior attore non protagonista. Questo dovrebbe essere uno degli Oscar più sicuri, con Jared Leto premiato per Dallas Buyers Club. Previsione confermata, Leto vince il suo primo - meritato - Oscar, ricordando nel suo discorso di ringraziamento l'incredibile numero di vittime dell'AIDS. Una scatenata DeGeneres introduce Jim Carrey, chiamato a presentare una clip di riassunto dei grandi film d'animazione (da Biancaneve e Dumbo della Disney ai più recenti cartoon Pixar e Dreamworks). Si rientra in teatro, ma non c'è il premio di categoria. Parte invece il primo numero musicale con Happy. - click per ingrandire - Samuel L. Jackson e Naomi Watts premiano i Migliori costumi. Catherine Martin vince il suo terzo Oscar grazie al lavoro fatto per Il grande Gatsby, uno degli aspetti migliori del film di Luhrmann. Battuto il favorito American Hustle. Jackson e la Watts restano sul palco per premiare il Miglior trucco. Previsione confermata con la vittoria di Adruitha Lee e Robin Mathews per Dallas Buyers Club, in una terzina comunque non irresistibile completata da Jackass - Nonno cattivo e The Lone Ranger. Harrison Ford entra sulle note di Indiana Jones e presenta le prime tre pellicole (quest'anno sono nove) candidate nella categoria Miglior film. Si parte con le clip di American Hustle, The Wolf of Wall Street e Dallas Buyers Club. Pagina 4 - Corti, film animazione, effetti visivi e documentari DeGeneres ancora tra il pubblico, scherza e consegna a Bradley Cooper un gratta e vinci come premio di consolazione alla mancata vittoria come attore non protagonista (American Hustle). Salgono quindi sul palco Matthew McConaughey e Kim Novak per premiare il Miglior cortometraggio animato. L'Oscar va a Mr. Hublot, che precede il corto della Disney Get a Horse. - click per ingrandire - Si resta nell'ambito dell'animazione con la categoria Miglior film. Frozen vince la statuetta, festeggiando nel migliore dei modi il traguardo raggiunto oggi del miliardo di dollari incassato nel mondo (in precedenza per la Disney ci era riuscito solo Toy Story 3). Peccato comunque per il mancato premio a Hayao Miyazaki e al suo Si alza il vento. Ancora una clip celebrativa. Questa volta è Sally Field che introduce un omaggio agli eroi della vita reale. Una gran bella clip con numerosi grandi successi cinematografici. Si prosegue però con le premiazioni. È il turno di Joseph Gordon-Levitt ed Emma Watson per la categoria Migliori effetti visivi, con Gravity che dovrebbe portare a casa la statuetta a mani basse. Così è infatti. Primo Oscar per Gravity al primo colpo possibile. - click per ingrandire - Nuovo numero musicale. Karen O canta The Moon Song, brano candidato per Her. Si prosegue con tre categorie minori e i premi a Helium (corto live), The Lady in Number 6: Music Saved My Life (corto documentario) e 20 Feet from Stardom (documentario). Pagina 5 - Film straniero, sonoro, attrice non protagonista Viola Davis sul palco. È il momento, è il nostro momento. Si premia il Miglior film straniero? Riiuscirà Sorrentino a riportare l'Oscar in Italia? Ebbene si. La grande bellezza vince l'Oscar (link alla nostra recensione del Blu-ray). Dopo Fellini, De Sica, Petri, Tornatore, Salvatores e Benigni, Sorrentino riesce nell'impresa che ci mancava da 15 anni. Il premio di stasera chiude per il momento un'incredibile parabola di premi internazionali (tra cui il BAFTA e il Golden Globe), con i soli "fallimenti" del César e del Goya. Un po' freddo il discorso, con Sorrentino che ringrazia praticamente tutti (dagli attori ai genitori, passando per le città di Roma e Napoli) e anche Diego Armando Maradona. Citazione per Fellini e Scorsese. - click per ingrandire - Si procede spediti, con una nuova terzina di presentazione dei candidati al Miglior film formata da Nebraska, Her e Gravity. Al rientro in teatro gli U2 con Ordinary Love dal film Mandela: Long Walk to Freedom. Bel brano, l'esecuzione live un po' meno. Ancora DeGeneres in platea. Questa volta sposa la moda del selfie, con una gag preparata che prende un po' in giro Meryl Streep. Sul palco Charlize Theron e Chris Hemsworth (con intoppo nelle battute durante la presentazione) introducono i premi Miglior sonoro e montaggio sonoro. Anche in questo caso Gravity sembra essere in pole position, anche se nella categoria Miglior sonoro Captain Phillips sembra avere qualche chance. Niente da fare però. Gravity porta a casa la doppietta e sale per il momento a quota tre Oscar. Fino a questo momento non ne ha mancato neanche uno, ma erano tutti tecnici. Ora comincia il bello. - click per ingrandire - Christoph Waltz guadagna il palco per premiare la migliore attrice non protagonista. La battaglia dovrebbe restringersi tra Lupita Nyong’o (12 anni schiavo) e Jennifer Lawrence (American Hustle). Per quest'ultima attenzione però all'effetto "attrice più giovane al secondo Oscar consecutivo", per alcuni da evitare. Per tutti gli altri la Lawrence è la nuova Meryl Streep. Scelta coraggiosa dell'Academy, che premia la giovane Lupita Nyong’o. Emozionante il suo discorso di ringraziamento. Per 12 anni schiavo è invece il primo Oscar della serata (ne ha mancati due fino a questo momento). Intanto arrivano le pizze in sala e la DeGeneres le distribuisce in platea. Lo show sta perdendo però lo smalto iniziale. Pagina 6 - Fotografia, montaggio, scenografia Nuova coppia sul palco, si fa sul serio. Bill Murray e Amy Adams premiano la Migliore fotografia. Sarà ancora Gravity? Si, Emmanuel Lubezki vince il suo primo Oscar dopo cinque nomination. Gravity questa sera si presentava con in tasca il premio di categoria ASC e una serie di riconoscimenti internazionali. Roger Deakins, candidato per l'ottimo lavoro di Prisoners, resta ancora a quota zero Oscar dopo ben undici nomination (pesa la mancata premiazione dello scorso anno con Skyfall in favore di Vita di Pi). - click per ingrandire - Si prosegue con Miglior montaggio, con quello che dovrebbe essere un testa a testa tra Gravity e Captain Phillips. Cuarón prosegue nella sua cavalcata e Gravity si porta a casa un altro premio (5/5 fino a questo momento). A ritirare il premio direttamente Cuarón insieme a Mark Sanger, autori insieme del difficile montaggio della pellicola. Whoopi Goldberg introduce un omaggio musical a Il mago di Oz, giunto all'anniversario numero 75. Pink intona Over the Rainbow mentre sullo sfondo scorrono le immagini del capolavoro del 1939. Siamo alle scenografie, presentate da Jennifer Garner e Benedict Cumberbatch, coppia introdotta a loro volta dalla DeGeneres vestita da fatina. Il premio rispetta le previsioni e viene assegnato a Il grande Gatsby, che così porta a casa due Oscar su due nomination totali. Pagina 7 - Colonna sonora, canzone, sceneggiature In Memoriam 2014. Glenn Close introduce la clip che ricorda artisti, tecnici e produttori venuti a mancare nell'ultimo anno. Una clip quest'anno lunga, molto ricca di nomi conosciuti anche al grande pubblico: James Gandolfini, Roger Ebert, Paul Walker, Riz Ortolani, Shirley Temple, Elmore Leonard, Harold Ramis e in chiusura Philip Seymour Hoffman. Idina Menzel prosegue nella presentazione dei brani candidati come Miglior canzone originale e intona Let it go dal film Frozen. - click per ingrandire - Si ritorna quindi alla premiazione con la musica e le categorie Migliore colonna sonora e Migliore canzone. Nella prima cinquina lo scontro è abbastanza aperto, mentre per la canzone tutti puntano su Frozen. Sul palco presentano le nomination Jessica Biel e Jamie Foxx. Si parte dalla Migliore colonna sonora, premio assegnato a Steven Price per l'incredibile lavoro realizzato con Gravity, uno score che è una delle parti fondamentali della pellicola di Cuarón. Si prosegue con la Migliore canzone. Previsioni rispettate, Frozen mette in bacheca il secondo Oscar su due nomination. Missione compiuta per il cartoon Disney. - click per ingrandire - Che coppia sul palco. Penélope Cruz e Robert De Niro premiano le sceneggiature. 12 anni schiavo cerca di rimettere in carreggiata la serata e si porta a casa il premio come Miglior sceneggiatura adattata grazie allo script di John Ridley. Si passa quindi alla sceneggiatura originale, con un ballottagio che dovrebbe riguardare Her e American Hustle. Premio meritato per Spike Jonze e il suo incredibile Her. Il film di Jonze prende il suo primo Oscar della serata e quasi sicuramente resterà solo quello. American Hustle è intanto fermo ancora a zero. Mancano solo quattro Oscar ma decisivamente pesanti: i due attori protagonisti, regia e film. È il momento della verità, anche se in realtà Gravity ha già fatto una gran bella figura. Pagina 8 - Regia, attori protagonisti, film Angelina Jolie sul palco introduce Sidney Poitier. Dopo l'ovazione della platea si presenta la cinquina della Migliore regia. È ancora Cuarón ad alzarsi dalla poltrona, la statuetta è la sua. American Hustle e 12 anni schiavo accusano il colpo mentre - piccola nota a margine - la Jolie premia il regista messicano dopo aver rifiutato la parte poi andata a Sandra Bullock. Rifiuto avvenuto a quanto pare esclusivamente per motivi legati alle tempistiche di altri progetti. - click per ingrandire - Si passa alla Migliore attrice protagonista. La Bullock è candidata con Gravity, per l'Oscar dovrebbe andare a Cate Blanchett per Blue Jasmine. Ma a questo punto è lecito aspettarsi di tutto, anche se nella cinquina la Bullock è forse la meno meritevole, sorpassata da Judi Dench e la sua Philomena. Ma alla fine Woody Allen colpisce e consente alla sua attrice protagonista di vincere l'Oscar. Per la Blanchett è il secondo Oscar dopo quello del 2004 come attrice non protagonista in The aviator. Jennifer Lawrence presenta l'ultima cinquina rimasta: si premia il miglior attore protagonista. Tutti puntano su Matthew McConaughey, snobbando ancora una volta DiCaprio (The Wolf of Wall Street) e cercando di non confondere un premio a Bruce Dern (Nebraska) con un premio alla carriera. Previsioni rispettate. Dallas Buyers Club vince il premio e McConaughey vince il suo primo Oscar. Leonardo DiCaprio resta ancora a quota zero Oscar dopo quattro nomination.
- click per ingrandire - Ci siamo. Siamo all'ultimo premio, l'Oscar al Miglior film. Potrebbe essere il triondo di Gravity o il punto in zona Cesarini per 12 anni schiavo, due film che si sono divisi quasi equamente i premi di questa stagione cinematografica. Gli altri sette nominati sembrano onestamente molto indietro. Will Smith ha l'onore di consegnare il premio. Parte l'animazione con la presentazione delle pellicole. And the Oscar goes to... 12 anni schiavo! Steve McQueen ci mette lo zampino. Grande gioia in sala e grande commozione durante la lettura del discorso per il regista inglese. Pagina 9 - Considerazioni e classifica Si conclude così questa lunga maratona. Come di consueto abbiamo elaborato i risultati degli Oscar secondo il nostro procedimento che tiene conto per ogni film del numero di nomination, del numero di premi vinti e della tipologia (e quindi peso) delle statuette conquistate. Al di là della mera considerazione che Gravity ha vinto praticamente quasi tutto, perdendo "solo" la statuetta come Miglior film, andiamo a quantificare le distanze tra i vari film. Scopriamo così che Gravity ha quasi doppiato 12 anni schiavo, formando la base del suo valore con i premi puramente tecnici e sferrando il colpo di grazia con la doppietta regia/fotografia. Ottima la prova di Dallas Buyers Club, che eguaglia quasi il valore di 12 anni schiavo grazie alle due previste statuette agli attori protagonisti e a un "riempitivo" con il Miglior trucco. Chiudono la classifica in ex-equo Her, Blue Jasmine, La grande bellezza (ottima la prova di Sorrentino dopo il pasticcio - non per colpa sua - di This must be the place) e Il grande Gatsby. In sostanza comunque poche le sorprese, con qualche Oscar per Gravity che era dato per non sicuro (in particolare colonna sonora, montaggio, sonoro) che ha fatto la differenza nel trionfo della pellicola di Cuarón.
Assolutamente negativa la prova di American Hustle, che non raccoglie neanche una statuetta nonostante le dieci nomination. E pensare che nella nostra classifica (simile a questa nei calcoli, senza naturalmente il peso degli Oscar) il numero e la tipologia di nomination ricevute aveva fatto volare il film di David O. Russell in cima alla classifica, leggermente avanti rispetto a Gravity e 12 anni schiavo. Male anche Nebraska e The Wolf of Wall Street, anche se le reali possibilità di vincita per queste pellicole non sono mai state seriamente prese in considerazione. Questo è tutto. Nelle pagine seguenti l'elenco completo dei film nominati e vincitori raggruppati per titolo o categoria. L'appuntamento è per il prossimo anno, magari ancora con la DeGeneres che ha tutto sommato tenuto alto il ritmo della serata nonostante un momento di flessione nella parte centrale. Pagina 10 - Elenco per film In grassetto i premi assegnati. The Act of Killing
All is Lost
American Hustle
Aquel No Era Yo (That Wasn't Me)
August: Osage County (I segreti di Osage County)
Avant Que De Tout Perdre (Just before Losing Everything)
Before Midnight
Blue Jasmine
The Book Thief (Storia di una ladra di libri)
The Broken Circle Breakdown (Alabama Monroe - Una storia d'amore)
Captain Phillips
CaveDigger
The Croods (I Croods)
Cutie and the Boxer
Dallas Buyers Club
Despicable Me 2 (Cattivissimo Me 2)
Dirty Wars
Ernest & Celestine
Facing Fear
Feral
Frozen
Get a Horse!
The Grandmaster
Gravity
La grande bellezza
The Great Gatsby (Il grande Gatsby)
Helium
Her (Lei)
The Hobbit: The Desolation of Smaug (Lo Hobbit: la desolazione di Smaug)
The Hunt (Il sospetto)
Inside Llewyn Davis (A proposito di Davis)
The Invisible Woman
Iron Man 3
Jackass Presents: Bad Grandpa (Jackass - Nonno cattivo)
Karama Has No Walls
The Lady in Number 6: Music Saved My Life
The Lone Ranger
Lone Survivor
Mandela: Long Walk to Freedom
The Missing Picture
Mr. Hublot
Nebraska
Omar
Philomena
Pitääkö Mun Kaikki Hoitaa? (Do I Have to Take Care of Everything?)
Possessions
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall
Prisoners
Room on the Broom
Saving Mr. Banks
The Square
Star Trek Into Darkness
12 Years a Slave (12 anni schiavo)
20 Feet From Stardom
The Voorman Problem
The Wind Rises (Si alza il vento)
The Wolf of Wall Street
Pagina 11 - Elenco per categorie In grassetto i premi assegnati. Miglior film
Miglior attore protagonista
Miglior attrice protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice non protagonista
Miglior film d'animazione
Migliore regia
Miglior film straniero
Miglior sceneggiatura originale
Miglior sceneggiatura adattata
Miglior fotografia
Miglior montaggio
Migliori effetti visivi
Miglior montaggio sonoro
Miglior sonoro
Miglior colonna sonora
Migliore canzone originale
Migliore scenografia
Migliori costumi
Miglior trucco
Miglior documentario
Miglior corto documentario
Miglior corto
Miglior corto animato
|
||||||||||||||||||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |