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Pagina 1 - Introduzione, l'Italia e gli esclusi Manca davvero poco agli Oscar 2012, edizione numero 84 dei prestigiosi Academy Awards. La notte più importante del mondo del cinema, che si ferma per scoprire i 24 vincitori dell'ambita statuetta. Le nomination sono state comunicate circa un mese fa, ma nel frattempo The artist ha consolidato la sua posizione vincendo premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Il sorprendente film muto francese ha letteralmente sbancato i festival, portando a casa premi - in ordine sparso - ai BAFTA, a Cannes, ai Directors Guild of America, agli European Film Awards, ai Golden Globes, ai Goya, agli Independent Spirit Awards, ai Screen Actors Guild Awards, ecc... Gli Oscar (10 nomination) potrebbero essere l'ultimo tassello di un'incredibile performance festivaliera. Nella Notte del cinema c'è poca Italia. Dopo l'esclusione come Miglior film straniero di Terraferma (candidato dall'Italia a dispetto di Habemus Papam, Noi credevamo e Vallanzasca), il nostro tricolore è nelle mani artistiche di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, candidati per l'incredibile scenografia di Hugo Cabret di Scorsese, con il quale hanno già vinto un Oscar nel 2004 per The aviator. In realtà in corsa per la statuetta c'è anche Enrico Casarosa, con la regia dell'atteso corto animato La luna che anticiperà il prossimo lungometraggio Pixar Brave. E' saltato anche Paolo Sorrentino con This must be the place, e insieme a lui anche Sean Penn. La distribuzione americana del film doveva essere curata dalla Weinstein Company, potente casa di distribuzione che aveva pensato ad una uscita nelle sale USA entro il 31 Dicembre, data ultima per un pass in questa edizione degli Oscar. La compagnia in seguito ha deciso di posticipare l'uscita a Marzo, escludendo di fatto il film di Sorrentino da questi Oscar e promettendo il massimo sforzo per la prossima edizione. In realtà si fa presto a fare due conti. La Weinstein è in corsa con My week with Marilyn e - soprattutto - con The artist e difficilmente avrebbe disperso i voti dell'Academy con un altro film. Stritolato da logiche di mercato, This must be the place si affida al riscontro in sala per una candidatura nell'edizione 2013, anche se in realtà sono pochi i casi di film premiati con una distribuzione molto anticipata rispetto alla consegna dei premi (l'ultimo è stato nel 2000 Erin Brockovich, distribuito proprio a Marzo). Scorrendo la lista delle nomination sono molte le esclusioni importanti. Come film spiccano tra gli assenti Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno (splendido esempio di animazione), il particolare Drive e Millennium - Uomini che odiano le donne, orfano anche di una candidatura come regia per David Fincher. Tra gli attori mancano soprattutto Michael Fassbender per Shame e Tilda Swinton per ...e ora parliamo di Kevin, mentre anche il poker di ottime prestazioni in Carnage avrebbe meritato qualche segnalazione. Assente J. Edgar di Eastwood, Cars 2 della Pixar (non è granché ma magari è meglio de Il gatto con gli stivali), mentre l'Academy continua a snobbare la recitazione unita alla tecnologia dimenticando l'incredibile prestazione di Andy Serkis con il suo Cesare ne L'alba del pianeta delle scimmie. Tra le sceneggiature infine ricordiamo 50/50 e The help. Pagina 2 - Il Red Carpet Si apre ufficialmente l'edizione numero 84 degli Oscar. Il Red Carpet porta le star al Kodak Theatre attraverso la celebre passerella. La calma dura poco. Il tempo di scorgere le candidate attrici femminili Octavia Spencer, Glenn Close e Rooney Mara, la rivelazione maschile Jean Dujardin di The artist ed ecco che gli spazi sono intasati e pieni di star, addetti ai lavori e personaggi noti. George Clooney si prende il suo momento di notorietà con tempismo perfetto: sul tappeto rosso arriva il dittatore Sacha Baron Cohen, vestito in alta uniforme, che promette spettacolo dopo le pressioni che lo volevano escluso dalla cerimonia per motivi "precauzionali". M. Jovovich, E. Casarosa, G. Close, C. Plummer, R. Mara, J. Dujardin - click per ingrandire - Mentre Dujardin si esibisce prima in una intervista muta e dopo in un improvvisato balletto (è abbastanza sicuro del premio?), sul Red Carpet spunta a sorpresa S.A.S. Alberto di Monaco in ottima compagnia. Sfilano Jennifer Lopez, Michelle Williams, Emma Stone e Nick Nolte, mentre l'inizio della cerimonia si avvicina. Red Carpet sottotono comunque, decisamente. Mancano circa 15 minuti e arriva qualche nome forte: Brad Pitt, Angelina Jolie, Sandra Bullock. Un susseguirsi di abiti e firme a favore di fotografo. Gli Oscar, in fondo, sono anche questo... A. Jolie e B. Pitt, S. B. Cohen, J. Lopez, M. Streep, C. Diaz, N. Portman - click per ingrandire - Mancano 8 minuti, siamo finalmente dentro il Kodak Theatre. Natalie Portman ci introduce la serata, mentre Tom Hanks porta le telecamere dietro le quinte. Varie interviste flash al produttore Brian Grazer, al regista della serata e all'ex presentatore degli Oscar Chris Rock. Un'anteprima decisamente deludente. Per fortuna siamo all'ultimo break prima dell'attesa diretta. Pagina 3 - Presentazione e primi Oscar Morgan Freeman apre ufficialmente la serata presentando un video celebrativo del cinema. In pura tradizione Oscar, Billy Crystal sale in cattedra con una parodia di diverse pellicole candidate all'Oscar: da The artist a Paradiso amaro, passando per Le avventure di Tintin, Mission: Impossible, Moneyball, Midnight in Paris e altre. Infine il conduttore si materializza sul palco, per la nona volta in carriera, e continua con uno sketch musicale. Inizio riuscito, con un Crystal in grande forma che prende di mira Scorsese. L'ultima sua edizione da presentatore risale al 2003. Si parte con i premi. Prima categoria per la migliore fotografia, introdotta da Tom Hanks. Una categoria ostica che vede molti validi pretendenti in lizza per la statuetta. E' Hugo Cabret ad inaugurare i premi, con l'Oscar (il terzo), assegnato a Robert Richardson. Brevissimo discorso di ringraziamento e Tom Hanks prosegue con la categoria Migliore scenografia. Hugo Cabret raddoppia, con il premio assegnato ai nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, anche loro al terzo Oscar. Ferretti, visibilmente emozionato, ringrazia il compagno di viaggio Scorsese e i suoi collaboratori leggendo un bigliettino. Sua moglie rincara il ringraziamento al regista e dedica il premio - semplicemente e magnificamente - all'Italia. Pagina 4 - Costumi, trucco, film straniero e attrice non protagonista Vestite con tonalità chiare, Cameron Diaz e Jennifer Lopez guadagnano il centro del palco per consegnare la statuetta per i Migliori costumi. Ennesima vittoria per Hugo Cabret? La sua collaboratrice Sandy Powell deve rinunciare alla sua quarta statuetta. Il premio va nelle mani di Mark Bridges per The artist. Con la Lopez sul palco è ovvio che la categoria successiva è il trucco. Tra le tre nomination Albert Nobbs, The iron lady e Harry Potter, con le quote che indicavano il film con Meryl Streep come favorito. Previsione rispettata. L'Oscar è assegnato a Mark Coulier e J. Roy Helland per The iron lady. Per loro è la prima nomination in carriera. Per il film di Phyllida Lloyd è la prima delle due nomination messa in sicurezza. L'intera saga di Harry Potter è ancora senza Oscar. Sandra Bullock con una gag discutibile, introduce il premio per il Miglior film straniero. Anche in questo caso le aspettative sono confermate. L'Oscar vola in Iran per Una separazione, intenso film diretto da Asghar Farhadi che aveva già trionfato ai Golden Globes e al Festival di Berlino. Un premio storico! Christian Bale consegna l'Oscar come Miglior attrice non protagonista. The help ha due candidature che potrebbero rendere la vita facile a Bérénice Bejo con The artist. L'Academy decide meritatamente di assegnare la stuatuetta ad una emozionata Octavia Spencer per The help. Standing ovation, lacrime e tanta gioia per l'attrice statunitense, che vince sulla diretta rivale di film Jessica Chastain. Pagina 5 - Montaggio e categorie audio Un nuovo sketch registrato viene proiettato al rientro da un break pubblicitario. Il ritmo è veramente spedito: nei primi 45 minuti sono stati già assegnati 6 premi Oscar. Siamo al Miglior montaggio. Solita sfida The artist VS Hugo Cabret, ma attenzione alle possibili sorprese. Così accade, il premio è vinto da Millennium - Uomini che odiano le donne con il lavoro di Kirk Baxter e Angus Wall. The artist resta fermo a 1 Oscar, con il regista Hazanavicius che accusa il colpo in quanto montatore diretto insieme a Anne-Sophie Bion. Si prosegue senza sosta con i due premi per Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro. Attenzione, è sempre Hugo Cabret a vincere, che sale così a 4 Oscar mentre tutti gli altri sono fermi ad una sola statuetta, con Paradiso amaro e Moneyball ancora a secco. Trionfo per Scorsese e grande doccia fredda per The Artist? O semplice divisione tra premi artistici e tecnici? E' ancora presto per dirlo, ma Scorsese per il momento se la ride tutto contento... I Muppet introducono una nuova pausa nella premiazione. C'è il Cirque du Soleil. Sullo sfondo vengono proiettati fotogrammi di alcuni film, ma lo spettacolo è - letteralmente - sulla platea. Gli acrobati dal palco volteggiano sulle teste degli ospiti seduti. Un grande senso di profondità, inquadrature studiate e grande senso di frustazione per noi italiani che ci dobbiamo sorbire i telepredicatori, gli idioti e le quattro mosse coreografate e presentate come se fossero grandi balletti. Pagina 6 - Animazione, effetti visivi, attore non protagonista Robert Downey Jr. cattura gli sguardi guadagnando il palco in perfetto stile Tony Stark. Si premia il Miglior documentario. Ci dispiace per Wim Wenders e il suo Pina 3D, ma l'Oscar lo vince Undefeated. Chris Rock (che in lingua originale doppia la zebra Marty in Madagascar) torna sul palco del Kodak Theatre per consegnare l'Oscar come Miglior film d'animazione, categoria che ricordiamo in questa edizione è orfana della Pixar. Premio sacrosanto assegnato a Rango, incredibile sforzo tecnico del regista Gore Verbinski e della IL&M. Verbinski, nonostante la trilogia dei Pirati dei Caraibi, era alla sua prima nomination. E al suo primo film d'animazione. Un'esperienza geniale! Niente premio per la Dreamworks. Emma Stone e Ben Stiller introducono le nomination per i Migliori effetti visivi. E' l'ultima possibilità per la saga cinematografica di Harry Potter di portare a casa una statuetta, visto che le altre due nomination per l'ultimo capitolo sono andate. Ma la concorrenza è dura, con il visivamente riuscito Real steel, l'incredibile performance capture de L'alba del pianeta delle scimmie, Transformers 3 e Hugo Cabret. Scorsese prosegue la sua cavalcata tecnica con il quinto Oscar della serata. Premio francamente non condiviso. Siamo alla categoria Miglior attore non protagonista, con Melissa Leo che introduce le nomination. Applausi in sala per la clip di Moneyball che presenta Jonah Hill. Con lui in cinquina Kenneth Branagh, Nick Nolte, Christopher Plummer e Max von Sydow. Tra i due grandi del cinema, il riconoscimento va a Christopher Plummer per Beginners, unica nomination trasformata in statuetta. Per l'attore di Tutti insieme appassionatamente c'è la standing ovation e il primo meritato Oscar in carriera. Pagina 7 - Soundtrack e sceneggiature Nuovo intermezzo di Billy Crystal, che dopo il promettente inizio è praticamente sparito. Questa notte c'è poco spazio per lo show e le risate. Un'enorme partitura appare sul palco, con Penelope Cruz e Owen Wilson chiamati ad anninciare il vincitore della categoria Miglior colonna sonora. Clip presentate con i temi dei film riepilogano le cinquine, con Ludovic Bource che vince per The artist, confermando il pronostico. Raggiungendo il palco, il giovane Bource si ferma accanto al maestro John Williams, in concorso per le due soundtrack di War horse e Le avventure di Tintin, ringraziando sentitamente. The artist si schioda finalmente da quota 1 Oscar. Si prosegue con l'audio. Will Ferrell e Zach Galifianakis presentano gli unici due brani (scelta inspiegabile) in concorso. Rio non vince. L'Oscar è di Bret McKenzie per Man or Muppet. Facciamo il punto della situazione. Mancano i due premi per le sceneggiature, attore e attrice protagonista più i pesanti Miglior regia e Miglior film. Al momento Hugo Cabret guida la classifica con 5 premi, seguito da The artist con 2 statuette. Gli altri sono fermi a 1 premio: The help, Uomini che odiano le donne e The iron lady. Fermi a zero Paradiso amaro, Moneyball, Midnight in Paris e War Horse. Sul palco sale Angelina Jolie e lo spacco vertiginoso mostra buona parte della gamba in altezza. Urlo di giubilo in sala. Forse non hanno visto Sanremo... Per così poco... Miglior sceneggiatura non originale. Le idi di Marzo ha in questa categoria la sua unica candidatura, insieme all'adattamento realizzato per Hugo Cabret, Moneyball e La talpa. L'Oscar però è per Paradiso amaro, alla sua prima statuetta della serata. Ritirano il premio Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash. Payne è al suo secondo Oscar dopo lo script non originale di Sideways. La Jolie resta sul palco per la categoria Miglior sceneggiatura originale. Con tutto il rispetto, speriamo che la statuetta non vada tra le mani degli sceneggiatori de Le amiche della sposa. In questo caso The artist potrebbe avere vita facile, vista l'assenza di Hugo Cabret e una lotta quasi facilitata. Probabilmente il muto non ha aiutato, anche perchè in "silenzio", nella cinquina, c'è lo splendido lavoro di Woody Allen per il suo Midnight in Paris. L'Oscar è suo. Sarà posizionato in bacheca accanto ai precedenti tre. Allen è però assente in sala. Comunque primo Oscar per il suo film, altra statuetta persa per strada da The artist. Pagina 8 - Cortometraggi, regia e tributi Forse mi avranno sentito... Le attrici del film Le amiche della sposa salgono sul palco per premiare il Miglior cortometraggio. Il premio è vinto da The Shore, con la regia di Terry George e Oorlagh George. Si resta in tema, con l'Oscar come Miglior cortometraggio documentario assegnato a Saving Face, con la regia di Daniel Junge e Sharmeen Obaid-Chinoy. Ancora Le amiche della sposa con l'attesa categoria Miglior corto animato, che vede in lizza l'italiano Enrico Casarosa (scuderia Pixar) con La luna. Il nostro tifo è chiaramente per lui, ma niente Oscar. Onore ai vincitori William Joyce e Brandon Oldenburg con The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore. La Pixar perde l'unica possibilità di Oscar. Nuova pausa, ma siamo alle quattro categorie finali. E' un piacere vedere sul palco Michael Douglas, tornato finalmente in ottima forma dopo i problemi di salute di quelche anno fa. L'atmosfera si fa seria, si premia la Miglior regia. Hugo Cabret o The artist? Qualche sorpresa? Le clip presentano i candidati. Douglas apre la busta. And the Oscar goes to... Michel Hazanavicius! The artist non stecca il primo game point. Prima di procedere oltre, l'Academy consegna l'Oscar alla carriera. Come annunciato lo scorso Novembre, il riconoscimento è per James Earl Jones, prolifico attore (L'uomo dei sogni, Conan il barbaro, Caccia a Ottobre Rosso) ma soprattutto doppiatore di Darth Vader per Star Wars e Mufasa per Il re leone. Il mondo del cinema sulle note di What a wonderful world ricorda attori, tecnici, produttori e agenti scomparsi nell'ultimo anno. Un anno intenso, che ci ha tolto tra gli altri Peter Falk, Whitney Houston, Sidney Lumet, Steve Jobs e Liz Taylor. Pagina 9 - Attore e attrice protagonista, film Sulle note di Tchaikovsky, Natalie Portman, vincitrice lo scorso anno dell'Oscar come Miglior attrice protagonista con Il cigno nero, presenta le cinque candidature nella categoria Miglior attore protagonista. La lotta dovrebbe essere ristretta tra George Clooney (Paradiso amaro), Jean Dujardin (The artist), Gary Oldman (La talpa) e Brad Pitt (Moneyball), anche quote e rumor danno quasi scontato Dujardin. Avremo qualche sorpresa? No. Un emozionato Dujardin ritira il premio e ringrazia i suoi attori simbolo, prima di gridare impazzito per la gioia. The artist si prepara a mettere la freccia su Hugo Cabret? Mancano solo due Oscar, con Meryl Streep attrice protagonista che dovrebbe lasciare tutto nelle mani dell'Oscar come miglior film. E' lì che si decide il vincitore di questa notte. Come sempre le situazioni si invertono e l'attore vincitore lo scorso anno sale sul palco per premiare la migliore attrice protagonista. Ecco Colin Firth. Occhi puntati sulla Streep, ma attenzione a Glenn Close (Albert Nobbs), Viola Davis (The help), Rooney Mara (Millennium - Uomini che odiano le donne) e Michelle Williams (My week with Marilyn). La Streep è in tensione massima, mai vista così. E quando viene chiamata sul palco salta praticamente dalla poltrona. Terzo Oscar in carriera, trent'anni dopo La scelta di Sophie, con ben 17 nomination nel cassetto. Un giusto riconoscimento per la valida interpretazione e per una carriera da incorniciare. Semplicemente una delle migliori attrici di sempre. E adesso ci siamo. Tom Cruise presenta i 9 film in lizza per l'Oscar come Miglior film. Si prevedeva una lotta tra The artist e Paradiso amaro, ma il percorso di Hugo Cabret nella serata potrebbe rivelare qualche sorpresa. Silenzio in sala. L'Oscar 2012 come Miglior film è per The artist, che piazza così l'ultimo colpo disponibile. Nella pagina successiva la nostra particolare e consueta analisi dei risultati. Pagina 10 - Analisi dei risultati Inizialmente sembrava che questa potesse essere l'edizione di Hugo Cabret. In realtà il film di Scorsese ha raccolto soltanto Oscar tecnici, lasciando le categorie artistiche più pesanti (attore protagonista, regia e film) alla pellicola di Hazanavicius, che risulta così il vero vincitore della serata. Un cammino trionfale quello di The artist, come abbiamo detto nella prima pagina di introduzione, che con questa edizione degli Oscar mette la ciliegina finale sulla sua stagione festivaliera. The iron lady gioca pulito: due nomination, due Oscar, come ampiamente previsto, mentre ci rende felici il giusto riconoscimento a Woody Allen per la sceneggiatura originale di Midnight in Paris. Condivisibili i due premi come miglior film (straniero e d'animazione), mentre tra i grandi esclusi rimasti a secco ricordiamo Moneyball e War horse (6 nomination), The tree of life, La talpa e Albert Nobbs (3 nomination), con Millennium e Paradiso amaro che comunque vincono poche statuette (1) rispetto alla quantità di nomination (5). Abbiamo inserito i dati di nomination e di vittoria in una tabella pesata, con un'incidenza diversa dei premi e del coefficiente di realizzazione (numero di nomination rispetto al numero di premi vinti) in base all'importanza della categoria. Rispetto al trionfatore The artist, ecco come di piazzano gli altri film, con Hugo Cabret che resta parecchio indietro rispetto al film di Hazanavicius (quasi la metà). Nelle pagine successive l'elenco completo delle nomination e dei premi raggruppati per categoria e per film. In chiusura un omaggio dell'Academy al mondo del cinema. La lunga notte è terminata, con uno show non all'altezza delle aspettative riposte in Billy Crystal. L'appuntamento è per il prossimo anno. Buon Cinema a tutti.
Pagina 11 - Nomination e Oscar per categoria Ecco l'elenco delle nomination suddiviso per categorie. In grassetto il vincitore dell'Oscar. Miglior film
Miglior attore protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice protagonista
Miglior attrice non protagonista
Miglior film d'animazione
Miglior scenografia
Miglior fotografia
Migliori costumi
Miglior regia
Miglior montaggio
Miglior film straniero
Miglior trucco
Miglior colonna sonora
Migliore canzone
Miglior montaggio sonoro
Miglior sonoro
Migliori effetti visivi
Miglior sceneggiatura non originale
Miglior sceneggiatura originale
Pagina 12 - Nomination e Oscar per film Ecco l'elenco delle nomination suddiviso per film. In grassetto la candidature trasformate in Oscar. Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno
Albert Nobbs
Anonymous
The artist
Beginners
A better life
Le amiche della sposa
Rundskop
A cat in Paris
Chico & Rita
Paradiso amaro
Drive
Molto forte, incredibilmente vicino
Hearat Shulayim
Millennium - Uomini che odiano le donne
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
The help
Hugo Cabret
Le idi di marzo
In darkness
The iron lady
Jane Eyre
Kung Fu Panda 2
Margin call
Midnight in Paris
L'arte di vincere - Moneyball
Monsieur Lazhar
I Muppet
My week with Marilyn
Il gatto con gli stivali
Rango
Real steel
Rio
L'alba del pianeta delle scimmie
Una separazione
La talpa
Transformers 3
The tree of life
Edward e Wallis: Il mio regno per una donna
War horse
Warrior
Pagina 13 - Celebrare i film Nei giorni scorsi l'Academy ha diffuso 63 poster celebrativi per ricordare i grandi successi cinematografici di questi 84 anni. Con lo slogan comune "C'è una parte di film in ognuno di noi", l'Academy ci ricorda cosa ci hanno insegnato i film. Con loro abbiamo imparato a combattere, ad amare, a ballare, a essere liberi, a essere una famiglia (questa è geniale!). Ecco i 63 film utilizzati, da Via col vento a Una notte da leoni, passando per Arancia meccanica, Avatar, Il padrino e tanti altri. Buona visione!
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