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Pagina 1 - Introduzione È davvero la fine di un’era! Tutto è cominciato nel lontano 6 dicembre 2001 con Harry Potter e la pietra filosofale che ha registrato un incasso totale di 975 milioni di dollari, posizionandosi a suo tempo al secondo posto della classifica dei film più visti di tutti i tempi (oggi al nono). Il maghetto interpretato dall’allora undicenne Daniel Radcliffe conquista subito milioni di persone con quegli occhialetti strambi ed il sorriso a denti serrati. I 5 capitoli successivi fanno registrare incassi che superano tutti gli 850 milioni di dollari fino ad arrivare a Harry Potter e i doni della morte – Parte I che nel 2010 ha raggiunto i 955 milioni al box office internazionale. Calcolatrice alla mano, escludendo quest’ultimo capitolo, la serie di Harry Potter ha totalizzato ben 5,5 miliardi di incasso, più di James Bond e Star Wars! Complice del successo della saga cinematografica è la serie di romanzi firmati dalla penna di J.K. Rowling… Anziché di penna sarebbe più opportuno parlare di bacchetta magica visti i 480 milioni di copie vendute dal 1997 al 2008 e la traduzione dei libri in più di 65 lingue. Ma Harry Potter non è solo successo al botteghino o il numero di libri venduti. Harry Potter è un fenomeno che coinvolge milioni di persone di tutte le età con un condensato di emozioni e di valori che rappresentano la più grande e vera magia di tutto il racconto: come ricorda il regista David Yates "l’importanza della lealtà, dell’amore, dell’amicizia e il sapersi schierare contro l’intolleranza ed il male sono i valori che emergono dai libri e dai film". Harry Potter e i doni della morte - Parte II ritrova i tre amici Harry, Ron ed Hermione impegnati nella ricerca degli ultimi Horcrux, dove Lord Voldemort ha nascosto pezzi della sua anima nella ricerca dell’immortalità. Il loro obiettivo è distruggerli in modo da eliminare una volta per tutte il Signore Oscuro . Lord Voldemort nel frattempo entra in possesso della Bacchetta di Sambuco, che secondo la legenda dona potere a chi la possiede. La distruzione di alcuni degli Horcrux anziché indebolire il Signore Oscuro, lo trasforma in un animale ferito, disperato e feroce. Ha inizio così un grande battaglia tra le forze del bene e quelle del male che si conclude con lo scontro atteso tra Harry e Lord Voldemort. Pagina 2 - Il nostro giudizio Magica, fantastica, sarebbero questi gli aggettivi (forse troppo scontati) attribuibili alla saga di Harry Potter. Ma non bastano, ci sembrano limitativi perché non descrivono la genialità di quell’universo parallelo, la logicità di quel mondo, la caratterizzazione impeccabile di quei personaggi. J.K. Rowling ha creato un mondo magico e complesso, ricco di particolari che lo rendono così reale da farci venir voglia di correre alla stazione per provare a passare tra i binari 9 e 10 o di agitare una matita davanti ad una porta pronunciando il famoso incantesimo "Alohomora" . In questo ultimo capitolo l’azione fa da padrona ma senza sovrastare mai il cuore emozionale della storia. David Yates, per la quarta volta dietro la macchina da presa nella serie, segue le scene delle battaglie dando il giusto ritmo ai cambi di inquadratura e scegliendo una gamma di colori consona alla situazione (blu e colori freddi , sviluppati in gialli e rossi come emblema del fuoco e del sangue). Un plauso particolare va al team degli effetti visivi guidato da Tim Burke che ha dato vita in CGI al terribile drago alato (davvero impressionante) e ha abilmente prodotto l’effetto traslucido del campo di forza generato dalle bacchette. Per quanto riguarda il cast, è davvero difficile esprimere un giudizio disinteressato: chi ha seguito la saga dal 2001 può ben comprendere che è davvero difficile non affezionarsi a quegli attori che ha visto crescere nell’arco dei 10 anni. Senza dubbio possiamo affermare che Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson sono l’anima di tutta la saga e hanno saputo coinvolgere lo spettatore con performance mai sopra le righe. Ma non possiamo non elogiare l’inquietante Ralph Fiennes che ha dato corpo allo spietato Lord Voldemort e Alan Rickman bravo nel creare quella confusione che non ci permette di classificare il personaggio di Severus Piton. Il 3D, novità di questo episodio, complessivamente non guasta né migliora la visione: poco incisivo sulle panoramiche con velature che spengono i colori; con la giusta profondità la visione degli interni e ben utilizzati i pochi pop-up. Un finale all’altezza della più grande saga della storia del cinema che ci lascia un unico rimpianto… Tutto finisce qui!
Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero? (Albus Silente) Pagina 3 - I numeri di Harry Potter Diamo i numeri o meglio elenchiamo di seguito qualche curiosità relative alla saga di Harry Potter.
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