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Pagina 1 - Introduzione Finalmente le buste sono state aperte! Il 27 febbraio al Kodak Theater di Los Angeles sono stati assegnati i Premi Oscar per la 77° Edizione degli Academy Awards. La serata ha riservato molte sorprese, sancendo la vittoria di Million Dollar Baby di Clint Eastwood su The Aviator di Martin Scorsese. Il film del regista italo-americano ha vinto nel complesso una statuetta in più del diretto rivale, aggiudicandosi 5 Oscar: Miglior
attrice non protagonista, Tutti premi artistici, che sicuramente affermano la bontà della pellicola di Scorsese nel suo complesso. Ma le 4 statuette di Million Dollar Baby sono pesanti e si fanno sentire: Miglior film,
La serata degli Oscar, durata tre ore (più due ore e mezza di Red Carpet) è passata tranquilla. Le statistiche degli ascolti diramate in questi giorni dicono che la scelta di Chris Rock come presentatore ha premiato. Anche se rispetto allo scorso anno ci sono stati 2 milioni di spettatori in meno, il numero di giovani che hanno seguito la manifestazione è aumentato considerevolmente. La conduzione dell'attore comico afro-americano è risultata spigliata e piacevole, mai eccessivamente volgare. Il classico siparietto introduttivo non ha stancato ed è durato relativamente poco. Nei suoi interventi Chris Rock ha effettuato una mitizzazione di Fahrenheit 9/11 ed ha affossato senza pietà il presidente americano George Bush.
Le novità introdotte per le modalità di premiazione (già spiegate su AV Magazine nello scorso articolo) non hanno convinto eccessivamente, dato che hanno sottolineato in un certo senso la minore importanza delle categorie relative ai cortometraggi e al Miglior trucco (tutti premi assegnati direttamente in platea). Pagina 2 - Miglior Film, Regia, Attore Protagonista
Ma torniamo a parlare dei film in gara. Sembra quasi impossibile. Ci si aspettava la vittoria di Scorsese nella categoria Miglior film (come successo al Golden Globe), proprio per sancire quella bontà artistica totale del prodotto accennata sopra. E invece c'è stato il colpo di scena. Il film di Eastwood è assolutamente valido e merita comunque il premio. I pugni non vengono dati solo sul ring, ma anche allo spettatore, che rimane immobile, rapito e affascinato da quel mondo di sudore, amicizia e dolore ricreato. E' un film che tocca il cuore. Oscar meritati.
A consegnare il premio, come prassi, c'era la vincitrice come Miglior attrice protagonista dello scorso anno Charlize Theron. La statuetta è andata a Jamie Foxx (candidato tra l'altro anche come Miglior attore non protagonista per Collateral), terzo nero della storia a vincere la statuetta in questa categoria. Un delusissimo Leonardo DiCaprio, al contrario di tutta la platea, non si è alzato ad applaudire il vincitore. Pagina 3 - Miglior Attrice protagonista, Attore e Attrice non protagonista
Miglior attrice protagonista. Hilary Swank l'ha spuntata ancora una volta. L'attrice americana è al suo secondo Oscar su due nomination. Già vincitrice del premio nel 1999 per Boys don't cry, in questa edizione commuove con il suo ruolo in Million Dollar Baby. Escono sconfitte Annette Bening (già perdente nel confronto diretto con la Swank del 1999) per Being Julia, Catalina Sandino Moreno per Maria Full of Grace, Imelda Staunton per Il segreto di Vera Drake e Kate Winslet per Se mi lasci ti cancello.
L'Oscar alla Swank è sacrosanto. Dispiace però per la Winslet, alla sua quarta nomination e ancora senza Oscar. Dispiace perché la sua interpretazione nel film con Jim Carrey è davvero lodevole. Guardando al premio della categoria Miglior attore non protagonista torna però il sorriso. Finalmente il grande Morgan Freeman si è aggiudicato, con merito, il suo primo Oscar.
Già candidato in passato per Street Smart per le strade di New York (Miglior attore non protagonista - 1987), A spasso con Daisy (Miglior attore protagonista - 1989) e Le ali della libertà (Miglior attore protagonista - 1994) riceve finalmente il giusto riconoscimento per le sue capacità recitative. Freeman ha ricevuto il premio dalle mani di Renée Zellweger, vincitrice lo scorso anno come Miglior attrice non protagonista per Ritorno a Cold Mountain, e ha ringraziato Clint Eastwood per la possibilità offerta. Sono restati a mani vuote Alan Alda (The Aviator), Thomas Haden Church (Sideways) e Clive Owen (Closer).
Unico premio per The Aviator nelle categorie "importanti" è quello a Cate Blanchett come Miglior attrice non protagonista. Anche in questo caso Oscar meritato e in parte prevedibile. La concorrenza non era agguerrita: Laura Linney (Kinsey), Virginia Madsen (Sideways), Sophie Okonedo (Hotel Rwanda) e Natalie Portman (Closer). La Blanchett era alla sua seconda nomination, dopo quella per Elizabeth nel 1998 (anno del controverso trionfo del simile Shakespeare in love e della sua protagonista Gwyneth Paltrow). Pagina 4 - Sceneggiatura, Fotografia e Montaggio
Per le sceneggiature nessuna sorpresa. Samuel L.Jackson e Adam Sandler hanno consegnato i premi per la Migliore sceneggiatura originale e non. Charlie Kaufman si è confermato un ottimo sceneggiatore e, dopo essere stato candidato già per Essere John Malkovich (2001) e Il ladro di orchidee (2002), ha portato a casa la sua prima statuetta per la Migliore sceneggiatura originale (Se mi lasci ti cancello). Restano a bocca asciutta, come prevedibile, The Aviator e Gli incredibili. Nella categoria Miglior sceneggiatura non originale hanno vinto Alexander Payne e Jim Taylor con lo script di Sideways, tratto dal romanzo omonimo di Rex Pickett.
Kate Winslet ha premiato il vincitore della categoria Migliore fotografia. Lotta serrata, con ogni candidato della cinquina in buona posizione per l'Oscar. Rober Richardson (The Aviator), Zhao Xiaoding (La foresta dei pugnali volanti), Caleb Deschanel (La passione di Cristo), John Mathieson (Il fantasma dell'Opera) e Bruno Delbonnel (Una lunga domenica di passioni). Le diverse sfumature di The Aviator, i forti contrasti de La foresta dei pugnali volanti, le immagini cariche di luminosità e ombre tipiche dei quadri del Caravaggio de La passione di Cristo, il caldo Il fantasma dell'Opera e i colori pastello de Una lunga domenica di passioni: ognuno di questi film ha una fotografia degna di nota, unica e ricercata. La spunta The Aviator, va bene così.
Vincitrice del premio come Miglior montaggio è stata Thelma Schoonmaker per The Aviator, montatrice di fiducia di Martin Scorsese. Aveva già collaborato con lui infatti per Gangs of New York, Kundun, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi, ecc... Era stata candidata già 4 volte nel passato, vincendo nel 1980 l'Oscar per Toro scatenato. Nella recensione pubblicata da AV Magazine su The Aviator avevo già espresso il mio personale mancato apprezzamento per il lavoro di montaggio del film. Forse sarebbe stato più meritevole il lavoro di Jim Miller e Paul Rubell per Collateral. Pagina 5 - Scenografia, Costumi, Trucco, Film Straniero
Il premio per i migliori costumi è andato a Sandy Powell per The Aviator. La Powell, già vincitrice di un Oscar nel 1997 per Shakespeare in love, era alla sua sesta candidatura. Premio abbastanza prevedibile, vista la pochezza dei concorrenti. Confrontando infatti The Aviator con gli altri candidati (Neverland - Un sogno per la vita, Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi e Ray) emerge la grande quantità di lavoro che è stata realizzata per il film di Scorsese. Un commento a parte merita la candidatura di Troy, che con i suoi costumi ridicoli dal punto di vista storico forse non meritava neanche la nomination. A consegnare il premio c'era Pierce Brosnan aiutato da una simpaticissima assistente virtuale: Edna Mode, la costumista de Gli incredibili.
Con questa edizione degli Academy Award finalmente possiamo festeggiare il primo Oscar dell'italiano Dante Ferretti, aiutato dalla moglie Francesca LoSchiavo. Il lavoro premiato è quello fatto per The Aviator, lavoro sublime nel numero di ricostruzioni e nella dovizia dei particolari realizzati. Impossibile elencare il numero di film ai quali Ferretti ha lavorato. Ecco solo l'elenco dei film per i quali ha ricevuto una nomination, senza mai andare però oltre: Le avventure del Barone di Munchausen (1989), Amleto (1990), L'età dell'innocenza (1993), Intervista col vampiro (1994), Kundun (in questo caso candidato anche per i costumi - 1997) e Gangs of New York (2002). Oscar quindi meritatissimo per le realizzazione del film in concorso e per quelle dei suoi film precedenti.
La passione di Cristo perde un altro premio. Il Miglior trucco è andato infatti a Valli O'Reilly e Bill Corso per Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi. Il trucco utilizzato ha permesso a Jim Carrey di trasformarsi nel perfido Conte Olaf nel nuovo film di Brad Silberling, tratto dai romanzi di Daniel Handler. Chiudeva la categoria Mare dentro, che invece ha centrato l'Oscar come Miglior film straniero. Il film del regista spagnolo Alejandro Amenabar aveva già conquistato il Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile (Javier Bardem) all'ultima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, oltre al Golden Globe come miglior film straniero e numerosi premi spagnoli ed europei. Pagina 6 - Effetti speciali, Animazione, Colonna Sonora, Canzone, Montaggio sonoro Spider-man 2, candidato in 3 categorie, si è aggiudicato l'Oscar come Migliori effetti speciali, lasciando le statuette per Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro a film più meritevoli. Nella categoria Miglior film di animazione la battaglia era tra Shrek 2 (della Dreamworks Animation) e Gli incredibili (Pixar/Disney). Senza speranze Shark tale, sempre della Dreamworks Animation. L'Oscar è andato agli incredibili eroi della Pixar, che così conferma la sua buona salute dopo l'Oscar dello scorso anno de Alla ricerca di Nemo. La Dreamworks Animation invece resta a guardare, nonostante le due nomination, ricordando il 2001, quando vinse con il primo episodio di Shrek la statuetta della nuova categoria istituita.
Passiamo ora ad analizzare le "categorie sonore". Migliore colonna sonora originale è risultata quella di Jan A.P. Kaczmarek per Neverland - Un sogno per la vita. Con merito, il musicista già compositore di Unfaithfull - L'amore infedele, confezione una soundtrack dolce ed evasiva, che si sposa benissimo con il film di Marc Forster. Niente statuetta per il grande maestro John Williams (Harry Potter e il prigioniero di Azkaban). Meritevole di citazione inoltre anche il lavoro di John Debney per La passione di Cristo.
Il premio come Miglior canzone è andato a Jorge Drexler per il suo brano "Al otro lado del Rio" (I diari della motocicletta). Durante la serata i cinque brani candidati in questa categoria sono stati eseguiti dal vivo. I Counting Crows hanno cantato "Accidentally in love" (Shrek 2). Beyonce ha invece interpretato tre brani: "Learn to be lonely" (Il fantasma dell'Opera), accompagnata al piano dall'autore del musical originale Andrew Lloyd Webber, "Vois sur ton chemin" (Les choristes - I ragazzi del coro) e "Believe" (Polar Express).
Il brano vincitore è stato eseguito invece, in modo imbarazzante, da un acciaccato Carlos Santana e Antonio Banderas in versione cantante. La performance non è piaciuta a Jorge Drexler che, invece di ringraziare per l'Oscar ricevuto, ha eseguito una versione vocale live del suo brano... Il premio come Miglior sonoro è andato a Scott Millan, Greg Orloff, Bob Beemer e Steve Cantamessa per Ray, mentre il Miglior montaggio sonoro è stato assegnato a Gli incredibili. Pagina 7 - Tutte le nomination ed i premi Oscar Ecco l'elenco completo di tutte le nomination per ogni categoria. Il film o gli artisti vincitori dell'Oscar sono contrassegnati con il grassetto e il corsivo. Miglior film
Miglior attore protagonista
Miglior attrice protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice non protagonista
Miglior regia
Migliore sceneggiatura originale
Migliore sceneggiatura non originale
Migliore fotografia
Miglior montaggio
Migliore scenografia
Migliori costumi
Migliore colonna sonora originale
Miglior canzone
Miglior trucco
Miglior sonoro
Miglior montaggio sonoro
Migliori effetti speciali
Miglior film di animazione
Miglior film straniero
Miglior documentario
Miglior cortometraggio animato
Miglior cortometraggio
Miglior documentario cortometraggio Pagina 8 - Conclusioni Questi sono i premi assegnati. Grandi sconfitti sono risultati Neverland e The Aviator, che hanno dovuto rinunciare a ben 6 premi Oscar. Infatti The Aviator, a fronte delle 11 nomination, si è dovuto accontentare solo di 5 Oscar, mentre Neverland ne ha ricevuto solo 1 su 7 nomination. Nella stessa situazione Ray e Sideways che perdono 4 Oscar. E poi ci sono quei piccoli film rivelazione che hanno ricevuto 3 nomination: Hotel Rwanda, Il fantasma dell'Opera e Il segreto di Vera Drake. Per questi film, tornati a casa senza premi, c'è comunque la soddisfazione di aver superato (per numero di candidature) altri film più blasonati: Collateral, Closer, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, tutti film con due nomination e zero Oscar. Un discorso a parte merita il controverso La passione di Cristo di Mel Gibson, letteralmente snobbato dall'Academy. Gibson, ormai diventato potente e scomodo, non è stato neanche invitato alla serata, anche se il suo film aveva ricevuto 3 candidature. Per dovere di cronaca bisogna inoltre dire che Gibson non ha "pubblicizzato" il suo film presso i giurati dell'Academy, ritenendo la cosa di importanza secondaria. Dispiace però non vedere nelle alte categorie un film che, in ogni caso, meritava di esserci. |
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