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Leya è una giovane madre e vedova che lavora come cameriera ma sogna di diventare imprenditrice. Quando la sua startup viene abbandonata con l’inganno da un investitore che vuole rilevarne le quote, lei riesce a ottenere l’attenzione di un mago della new economy. Ma per ricomprare le azioni si vede costretta a ricorrere al cognato Ravy, un pericoloso criminale invischiato nel traffico della droga. È solo il primo passo verso qualcosa che Leya pensa di poter controllare e ricomporre ma che al contrario la porterà a mettere a repentaglio la sua carriera e la sua intera vita. Sequel del film omonimo del 2010, anch’esso basato sul romanzo di Jens Lapidus che è coautore della serie, Snabba Cash (soldi veloci) è ambientata nei quartieri periferici di Stoccolma, la cui crudezza spicca da subito perché contrapposta allo sfarzo che si vive nell’altra realtà, quella fatta di nuove tecnologie digitali applicate alla comunicazione globale. La protagonista si muove proprio tra questi due mondi, assumendoli come nettamente divisi tra loro senza accorgersi di quanto siano invece vicini e soprattutto simili. Leya lavora come cameriera per mantenere sé e il piccolo Sami, ma la sua ambizione è quella di diventare imprenditrice grazie a un’idea che può cambiarle la vita. La sua determinazione non si ferma mai, chiunque si metta fra sé e il suo sogno diventa sacrificabile. Tutti tranne suo figlio, che protegge dalle mani di Ravy che essendo lo zio di Sami pretende di instaurare un rapporto stabile col bambino. Rapporto sempre negato da Leya (con estrema gentilezza e cautela), che ha già dovuto affrontare la morte del marito ucciso. Fino a quando l’emergenza finanziaria non la porta a venire a patti con l’uomo e tutto il mondo sudicio che rappresenta. L’imprenditore Tomas Storm viene infatti catturato dalla caparbietà della donna, interessato a sviluppare la sua startup ma solo con la garanzia che nessun altro azionista ne abbia il controllo. Costringendo così Leya a chiedere un prestito a Ravy, sapendo di poterlo restituire in poco tempo. Ma le cose non andranno come lei ha pianificato. A rendere tutto ulteriormente complicato si aggiunge il destino, che le mette sulla strada Salim, un ragazzo appartenente alla banda di Ravy, che per caso la conosce e un po’ per volta se ne innamora. Quando entrambi scoprono di essere legati a doppio filo a Ravy e che quindi la loro storia non può che finire male è già troppo tardi. Nel racconto arriva anche Tim, un ragazzino che a causa di una bravata viene redarguito e minacciato da Nala, un’altra criminale dipendente di Ravy. Tim resta affascinato dal potere che si ha andando in giro con addosso una pistola, e dopo aver saldato il suo debito sceglie di restare a compiere lavori di vario genere all’interno dell’organizzazione, poco cosciente delle possibili conseguenze. Che di lì a poco esplodono in tutta la loro potenza. Come in altre serie uscite di recente sulle varie piattaforme streaming, anche qui la protagonista è una donna capace e ambiziosa che è pronta a tutto pur di farsi strada in un mondo, quello tecnocratico, in cui non sono più soltanto gli uomini a dominare. Il personaggio di Leya è molto ben costruito e sfaccettato. C’è la madre che cresce da sola suo figlio con amore e dedizione, la cameriera che non si ferma mai, l’imprenditrice corretta che per tenere in piedi la propria azienda è disposta anche a tradire, se necessario, i suoi più stretti collaboratori. E poi c’è la donna che ha bisogno di un uomo. Salim sembra riuscire a sua volta a coniugare il suo sporco lavoro a una sensibilità e dolcezza rare, che lo porteranno invece a non poterne più. Entrambi gli attori, come il resto dell’ottimo cast, date anche le evidenti provenienze etniche, sembrano aver vissuto sulla propria pelle le situazioni che rappresentano, annullando di fatto la distanza tra ciò che è reale e ciò che è pura messa in scena. Gli episodi di Snabba Cash seguono un andamento di costante escalation verso il disastro annunciato, una strada lastricata di buone intenzioni, costellata da violenza e sopraffazione. Il continuo confronto tra la periferia degradata e il mito del delle startup che creano nuovi fortunati tra quelli che sanno come migliorare il mare magnum della comunicazione digitale, viene raccontato dall’interno in maniera brutale e diretta. L’uso incessante della macchina a mano dona il realismo tipico del genere d’azione in una storia di crimine e corruzione. L’intreccio è composito e di qualità, niente viene lasciato al caso e la tensione crescente avvince ed emoziona. Quando si arriva al doppio finale - il primo decisamente scioccante e l’altro con un imprevisto cambio di rotta - il coinvolgimento messo in piedi fino a quel momento lascia lo spettatore dolente al pari dei protagonisti. La cui buona prova rende la serie un prodotto da vedere assolutamente. Sperando che venga annunciata al più presto una seconda stagione, visto il finale inaspettato che può evolvere in un nuovo mondo, in cui le forze che detengono il potere cambiano e creano alternative intriganti, in favore di un ulteriore passo in avanti in termini di qualità, di cui questa prima stagione è davvero densa. VALUTAZIONI soglia d’attenzione visione dal trailer all’intera serie Snabba Cash | stagione 1 ideatori Jens Lapidus, Jesper Ganslandt, Måns Månsson scritto da Oskar Söderlund, Michael Hjorth, Mona Masri, Mikkel Bak Sørensen, Jens Lapidus basato sull'omonimo romanzo di Jens Lapidus diretto da Måns Månsson, Jesper Ganslandt personaggi interpreti critica IMDB 7,5 /10 | Rotten Tomatoes nd | Metacritic nd aspect ratio 16 : 9 |
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