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300
300
Alessio Tambone - 28 Marzo 2007
“Campione di incassi in America, 300 arriva anche in Italia distribuito da Warner Bros. Un grande film costruito sull'omonima graphic novel realizzata nel 1998 da Frank Miller, diretto dal regista Zack Snyder e seguito da polemiche scatenate in Iran . Ecco il giudizio di AV Magazine”
Pagina 1 - Introduzione

Distribuito da Warner Bros. Italia arriva nelle nostre sale 300, trasposizione cinematografica dell'omonima graphic novel realizzata da Frank Miller. Siamo nel 480 a.C.: il re persiano Serse ha deciso di invadere la Grecia, proseguendo la massiccia politica di conquista iniziata da suo padre Dario I. Il film si concentra in particolare sulla battaglia delle Termopili, nella quale 300 coraggiosi spartani guidati dal loro re Leonida riuscirono a bloccare per qualche giorno l'immenso esercito persiano, dando modo agli alleati greci di organizzare una manovra difensiva.

Costato circa 60 milioni di dollari, il film è uscito in America qualche settimana fa, incassando nel solo week-end di apertura ben 70 milioni di dollari. Un'impresa eccezionale per un film tratto da un fumetto, che rappresenta uno degli incassi record per questa tipologia (gli Spider-Man di Sam Raimi restano comunque di un altro pianeta...). Anche in Italia gli incassi sembrano voler promettere bene, con un primo week-end di programmazione da guinness italiano.

Pagina 2 - Frank Miller e il contesto storico

Quella degli spartani è una delle civiltà più enigmatiche e crudeli - e per questo estremamente affascinanti - della nostra storia. Cresciuti con una rigida educazione militare, i bambini erano abituati sin da piccoli a non indietreggiare e non avere paura del nemico, pensando alla grandezza della polis Sparta come unico punto fermo della loro cultura. Gli spartani sono stati studiati da molti e hanno catturato diversi amanti della storia, tra cui anche il genio Frank Miller, autore dell'omonimo romanzo grafico al quale la pellicola si ispira. Una passione quella di Miller nata nella sua infanzia dopo la visione del film L'eroe di Sparta del 1962.


La copertina della graphic novel 300, illustrata da Frank Miller e Lynn Varley

"Mi colpì moltissimo e mi insegnò che gli eroi non sempre alla fine si guadagnano una medaglia, ma sono persone che fanno quello che è giusto perché 'è' giusto, anche se è necessario l'estremo sacrificio" dice Miller. "Ho sempre desiderato raccontare questa storia perché è la migliore in cui mi sia mai imbattuto. E, quando sono diventato un cartoonist, ho potuto finalmente farlo".

Il risultato è stata una stupenda graphic novel distribuita da Dark Horse Comics in cinque uscite nel 1998, assegnando ad ogni puntata un titolo: Onore, Dovere, Gloria, Combattimento e Vittoria. 300 di Frank Miller vinse nel 1999 tre Eisner Awards, premi assegnati per meriti artistici nel campo dei "fumetti", come Miglior serie limitata, Migliore scrittore/artista e Miglior colorazione (premio assegnato al collaboratore Lynn Varley). Nello stesso anno il romanzo fu pubblicato in un'unica uscita. Un grande lavoro quello di Miller, realizzato con tecniche simili a quelle apprezzate per Sin City e The Dark Knight Returns, altri suoi capolavori grafici leggendari.

Pagina 3 - La regia e il montaggio

Dietro la macchina da presa troviamo Zack Snyder, regista del remake L'alba dei morti viventi. Snyder ha realizzato personalmente gli storyboard del film, basandosi direttamente sul fumetto di Miller e chiedendo personalmente a lui consigli, dato che è stato sempre presente nelle varie fasi di lavorazione in qualità di produttore esecutivo. Il grande lavoro di coerenza con il fumetto si riesce ad apprezzare chiaramente e, nella maggior parte dei casi, i tagli registici sono identici a quelli scelti da Miller nel suo racconto grafico.


Il regista Snyder e le ultime indicazioni prima del ciak

La regia ci ha davvero impressionato e la riteniamo una delle più interessanti degli ultimi anni, anche guardandola in ottica futura. Merito degli effetti digitali, naturalmente, ma anche delle vecchie e sane tecniche registiche dei tempi d'oro. Un uso sapiente dei cambi di messa a fuoco, prediligendo un soft focus, è stato unito ad una sensazionale dilatazione dinamica del tempo, che rallenta e riaccelera continuamente durante tutta la durata del film. In previsione di questo, la maggior parte della pellicola è stata girata con una velocità che oscillava tra 50 e 150 fotogrammi al secondo (ricordiamo che la tecnica di ripresa standard prevede 24 fotogrammi al secondo). In questo modo lo slow-motion è stato reso in maniera pressoché perfetta, deliziando la vista degli appassionati. In più anche parvenze moderne di bullet time hanno contribuito a rendere estremamente interessante il pacchetto regia-montaggio.

 


Due fotogrammi della stupenda carrellata laterale con multipla variazione del tempo

Le riprese sono durate 60 giorni, mentre la fase di post-produzione ha necessitato di un anno di lavorazione. Il film è stato girato in pellicola 35 mm, con rapporto 2.35:1. Quindi i fotogrammi sono stati scansionati e lavorati con risoluzione 2K, montando il tutto con il sistema Avid e con qualche aggiunta realizzata in Final Cut Pro HD della Apple. Tutto il girato, senza alcuna elaborazione, ha richiesto l'ausilio di 15 Mac Pro G5, occupando 16 terabyte di spazio su disco.

Pagina 4 - Gli attori, la sceneggiatura e il doppiaggio

Dominatore assoluto della scena è re Leonida, interpretato dallo scozzese Gerard Butler (Il fantasma dell'Opera). Ottima la sua prova, ricca di carattere e presenza scenica, che dona il giusto spessore ad un personaggio - a tratti leggendario - come Leonida. Anche il resto del cast fornisce una buona prova, con una sensuale e audace regina Gorgo interpretata da Lena Headey, che rivedremo il prossimo anno in Vivaldi. Due piccole note: per il ruolo della regina Gorgo precedentemente erano state prese in considerazione Sienna Miller e Silvia Colloca. Santoro, che ha interpreta il re persiano Serse, avrebbe invece dovuto vestire i panni di uno dei 300 spartani.


Lena Headey e Gerard Butler nei panni della regina Gorgo e del re Leonida

Grande spazio è stato dato comunque alla regina Gorgo dagli sceneggiatori, tra i quali ritroviamo oltre a Michael Gordon e Kurt Johnstad, lo stesso regista Snyder. D'accordo con Miller e con l'aiuto della stessa attrice Headey, si è pensato di ampliare lo script di base fornito direttamente dal fumetto, spaziando in diverse ed interessanti direzioni. Buone aggiunte, che hanno contribuito a costruire il mondo attorno alla battaglia delle Termopili, senza distogliere troppo lo sguardo dall'evento bellico che comunque resta al centro della pellicola.

La buona prova del cast attori è stata però rovinata da un doppiaggio che giudichiamo decisamente scadente, che toglie molto del carisma che traspare visivamente dai personaggi. Per fortuna siamo riusciti ad apprezzare alcune parti del film in lingua originale e, che dire, aspettiamo con ansia l'uscita home video del film: Leonida è da paura!

Pagina 5 - Coreografie da stuntman

Tutto il cast si è immerso nella preparazione al proprio ruolo, cercando di entrare decisamente nella parte solo come si riesce a fare nelle "pazze" produzioni americane. Il regista voleva che realmente gli attori sembrassero la macchina da guerra spartana giunta a noi attraverso le testimonianze storiche. Per questo ha richiesto l'aiuto di due suoi vecchi collaboratori: Mark Twight, scalatore professionista con un record del mondo sulle spalle che ha aiutato gli attori a raggiungere una buona condizione fisica, e il cordinatore stunt Damon Care, che ha preparato il cast per le sequenze di lotta.

Twight, abituato all'addestramento delle più svariate categorie di uomini d'azione, ha cominciato con una dieta rigida unita ad un'intensa attività fisica, valutando un corretto programma nutrizionale che supportasse lo sforzo richiesto. Due mesi prima dell'inizio delle riprese, Twight ha rincarato la dose, organizzando sedute atletiche con sollevamento e lancio del peso, con esercizi faticosi da portare a termine con l'ausilio di pesanti palloni. Questi esercizi si sono presto trasformati in gare, con la suddivisione in squadre e l'assegnazione di punti e penalità. Tutto questo ha contribuito a fare nascere lo spirito di cameratismo, senza dimenticare l'importante raggiungimento della condizione fisica.

Damon Care si è occupato quindi delle sequenze di lotta che - direttiva del regista - non dovevano essere riprese da lontano, nella confusione. L'idea precisa era quella di simulare una vera e propria danza bellica, con affondi e risposte avvincenti e sopratutto realistiche, visti i primi piani ipotizzati da Snyder. L'impegno di tutto il cast è stato così proficuo che le riprese delle scene d'azione - in genere le più rognose - hanno richiesto meno tempo del previsto, fornendo comunque un lavoro di ottimo livello.

Pagina 6 - La scenografia e gli effetti speciali

Non ci ha convinto molto la scenografia curata da James Bissell, nomination all'Oscar nel 2005 per Good Night, and Good Luck. Non ci sentiamo però di addossare la colpa sullo scenografo che, alla fine, ha soltanto ripreso gli scarni ambienti creati da Miller nel suo fumetto. I set erano quindi essenziali e potevano essere utilizzati per diverse scene cambiando solamente l'angolo di ripresa. In questo modo il percorso da Sparta alle Termopili è stato ricreato in soli tre set. In teatro invece sono stati ricreati gli ambienti di Sparta, del valico dove si svolge la battaglia e la tenda di Serse. L'unica scena ripresa in esterni è stata quella in cui i messaggeri persiani cavalcano verso la macchina da presa.


L'imponenza fisica e digitale di Serse

Pochissimi elementi scenografici quindi, arricchiti in maniera decisa con la CG. Il 100% dei set infatti aveva pannelli per il Chroma key: porzioni di set sostituite in post-produzione con sfondi digitali. In particolare il 90% delle riprese è stato girato in bluescreen (sfondo blu), mentre nel restante 10% è stato utilizzato il greenscreen (sfondo verde). Questo perché gli elmi spartani con pennacchi rossi risaltavano più sul blu, facilitando così le fasi di elaborazione digitale.

Dieci società di CG sparse per il mondo hanno contribuito alla realizzazione degli effetti speciali. Questa grande varietà purtroppo si nota durante la visione del film, con una resa discontinua delle aggiunte digitali. Ottimi ad esempio tutti gli effetti utilizzati per i movimenti della macchina da presa, insieme agli interventi che hanno donato a Serse una presenza fisica sconosciuta all'attore che lo ha interpretato. Qualche dubbio l'hanno spesso suscitato i fondali, mentre critichiamo più decisamente la realizzazione degli animali.


Uno sfondo CG e la sua integrazione non proprio perfetta

Le elaborazioni 3D sono state effettuate utilizzando i software Maya, XSI e Lightwave, mentre per i ritocchi 2D si sono scelti programmi come Shake, Inferno, Fusion e Combustion. Per l'elaborazione degli effetti i tecnici della CG hanno utilizzato naturalmente il Macintosh, preferendo comunque saltuariamente l'ambiente Linux

Pagina 7 - La fotografia e la qualità A/V

Di grande impatto la fotografia, che caratterizza il film in maniera inconfondibile. Il regista Snyder, d'accordo con il direttore della fotografia Larry Fong al suo esordio cinematografico, è intervenuto in maniera decisa sull'equilibrio del colore attraverso un procedimento chiamato "crush". In particolare in ogni frame da elaborare si è intensificato il nero dell'immagine, aumentando la saturazione dei colori per modificarne il contrasto. Il risultato è stato davvero sorprendente: ha donato il giusto tratto epico alla pellicola, accentuando la vigorosità dei personaggi sugli sfondi. Tutto il colore è stato gestito con il sistema Truelight.


La caratteristica colorazione della pellicola

Non siamo invece per niente soddisfatti della qualità video della pellicola proiettata. Per tutta la visione del film un deciso rumore video ha distratto più una volta il nostro sguardo, rovinando in parte l'ottimo lavoro analizzato nelle pagine precedenti. In più segnaliamo diverse bruciature alle alte luci. Attendiamo ansiosamente l'uscita home video, per verificarne la qualità e capire, in questa analisi negativa, quanto peso hanno avuto il crush, la qualità della pellicola e quella della proiezione alla quale abbiamo assistito.

Decisamente migliore la qualità audio, che ha deliziato il nostro udito come in poche altre occasioni. Un missaggio decisamente superlativo ci ha impressionato positivamente, riuscendo ad essere precisamente caotico nelle scene di battaglia e altrettanto ben distribuito - colonna sonora spesso assegnata ai canali posteriori - anche nei momenti più tranquilli. Degno di nota anche il potente canale LFE.

Pagina 8 - La colonna sonora

Il regista Snyder ha voluto che la colonna sonora fosse composta da Tyler Bates, già suo collaboratore per L'alba dei morti viventi. Il risultato è uno score che segue l'intento principale del film: non rappresentare le Termopili in quanto evento storico, ma sottolinearne il significato insito. Ecco quindi che i consueti cori epici e l'orchestra classica sono stati affiancati da dure integrazioni elettroniche.

Per le parti vocali Bates si è affidato all'interprete iraniana Azam Ali, già apprezzata qualche mese fa in Nativity. La sua voce è stata utilizzata in diversi arrangiamenti: accompagnata da percussioni in Cursed by Beauty o da archi e corni in Goodbye My Love. L'interessante tracklist, formata da 25 tracce registrate presso i famosi Abbey Road Studios dei Beatles, si conclude con l'epico crescendo Remember us dedicato ai valorosi trecento spartani. Ecco la tracklist completa:

1. To Victory 
2. The Agoge 
3. The Wolf 
4. Returns a King 
5. Submission 
6. The Ephors 
7. Cursed By Beauty 
8. What Must a King Do? 
9. Goodbye My Love 
10. No Sleep Tonight 
11. Tree of the Dead 
12. The Hot Gates 
13. Fight in the Shade 
14. Come and Get Them 
15. No Mercy 
16. Immortals Battle 
17. Fever Dream 
18. Xerxes' Tent
19. Tonight We Dine in Hell 
20. The Council Chamber 
21. Xerxes' Final Offer 
22. A God King Bleeds 
23. Glory 
24. Message For the Queen 
25. Remember Us 

Pagina 9 - Conclusioni

Eccoci alle riflessioni conclusive. 300 era un film che attendevamo con interesse e le nostre aspettative non sono state affatto deluse. Anzi. Avevamo seguito con passione la produzione del film sul sito ufficiale, con vari blog e video giornali tenuti dagli addetti ai lavori. Ma non ci immaginavamo un capolavoro visivo di queste dimensioni. Merito è soprattutto del regista e del direttore della fotografia che hanno recepito ed elaborato in maniera seducente il già suggestivo capolavoro grafico di Frank Miller. Per la redazione di AV Magazine 300 si piazza sul podio dei migliori film realizzati tratti da un fumetto.

Segnaliamo purtroppo i problemi dell'edizione italiana. Qualche traduzione dall'inglese accompagnata da un inconcepibile estro artistico e un doppiaggio non all'altezza del ritmo e della recitazione originale. Additiamo invece con grande sdegno la mancanza - tutta italiana - di divieti alla visione per i minori. 300 è un film decisamente violento, con decapitazioni, sangue, violenza e incursioni erotiche sicuramente non adatte al piccolo pubblico.

Non mancano come sempre le polemiche. L'Accademia delle Arti di Teheran ha presentato una protesta ufficiale all'Unesco nella quale si parla del film come di un attacco all'identità storica dell'Iran (che corrisponde più o meno alla vecchia Persia), dipinto come uno stato assetato di sangue, incivile e brutale. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che ha protestato anche senza citare direttamente 300. E' la solita solfa: in un film di guerra, con buoni e cattivi, i cattivi si lamentano sempre...

Concludiamo la recensione con un piccolo episodio accaduto durante la visione del film in sala. Non è attinente al film, ma è un pauroso termometro della gioventù italiana. Una giovane coppia si è seduta sulle poltrone alle nostre spalle. Lei, dopo essersi accomodata, ha preso il cellulare per spegnerlo. Lui le ha detto: "Che fai, lo spegni? Non c'è bisogno, non siamo in chiesa!". Naturalmente durante la proiezione del film la ragazza ha ricevuto una telefonata, anticipata dalla simpatica suoneria. Ha comunque avuto il "buon senso" di esordire dicendo più o meno sottovoce: "Ora sono al cinema, non posso parlare. Ti richiamo dopo." Disgustorama!

Pagina 10 - La scheda del film


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Titolo: 300
Titolo originale: 300
Data di uscita: 23/03/2007
Durata: 117'
Paese: USA
Audio: DTS, Dolby Digital, SDDS
Genere: Drammatico, guerra, storico
Produzione: Warner Bros. Pictures, Hollywood Gang Productions, Atmosphere Entertainment MM, Legendary Pictures, Virtual Studios
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Tratto da: omonima graphic novel di Frank Miller e Lynn Varley
Regia: Zack Snyder
Soggetto: Frank Miller, Lynn Varley
Sceneggiatura: Zack Snyder, Kurt Johnstad, Michael Gordon
Attori principali: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Michael Fassbender, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin
Fotografia:  Larry Fong
Musiche: Tyler Bates
Montaggio: William Hoy
Scenografia: James D. Bissell
Costumi: Michael Wilkinson
Effetti speciali: Hybride, Animal Logic, Hydraulx, Pixel Magic, Scanline, Buzz Image Group, Screaming Death Monkey/At The Post, Lola Vfx, Technicolor, New Deal Studios
Sito internet ufficiale: www.300themovie.warnerbros.com
Sito internet italiano
: wwws.warnerbros.it/300