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Sony HDR-HC1
Sony HDR-HC1
Emidio Frattaroli - 20 Giugno 2005
“A poche settimane dall'annuncio fatto negli Stati Uniti, da Sony arriva una a nuova splendida notizia: la nuova videocamera HDR-HC1 in alta definizione per il mercato consumer sarà disponibile tra pochi giorni anche per il mercato italiano.”
Pagina 1 - Introduzione

L'alta definizione avanza inarrestabile. Negli Stati Uniti e in Asia orientale, quantità e qualità di programmi televisivi HDTV disponibili surclassano il vecchio continente: in Europa le emittenti si contano sulle dita di una sola mano ed il palinsesto di HD1 - la prima, vera emittente europea - inizia ad essere interessante solo a più di un anno dall'inizio delle prime trasmissioni.

Anche per il software preregistrato, lo standard D-Theater (D-VHS in alta definizione) in Europa non è mai arrivato e in USA e Giappone è confinato in una nicchia del mercato. In attesa dei nuovi supporti ottici in alta definizione (Blu-ray oppure HD-DVD), il formato Windows Media Video HD segna il passo, sopratutto per colpa dei distributori home video che - con rarissime eccezioni - sembra facciano a gara per rilasciare i titoli più insignificanti in catalogo.

Su una cosa soltanto Europa e resto del mondo sembrano essere in perfetta sintonia: la disponibilità delle videocamere in standard HDV di tipo consumer che registrano in alta definizione. In realtà è soltanto Sony che ha deciso di rendere disponibili le prime videocamere HDV consumer in contemporanea su tutto il globo terrestre.

Pagina 2 - Lo standard HDV: l'evoluzione del miniDV

Le videocamere "DV" a definizione standard presenti sul mercato utilizzano un nastro magnetico per la registrazione delle immagini in movimento. Il flusso video è composto da 50 semiquadri al secondo da 288 linee ciascuno che, a coppie di due, compongono i 25 fotogrammi da scansione interlacciata. Ogni semiquadro catturato dalle videocamere viene compresso singolarmente e la successione dei vari fotogrammi compressi viene registrata su un nastro magnetico a scansione elicoidale.

Il nuovo  standard HDV utilizza lo stesso tipo di cassette a nastro impiegate nelle videocamere miniDV. Il nuovo standard prevede tre modalità di funzionamento. Una modalità principale inclusa in tutte le videocamere HDV offre piena compatibilità al vecchio standard miniDV ed è quindi possibile registrare e riprodurre cassette a bassa risoluzione, sia in formato 4:3 che 16:9.

Per quanto riguarda l'alta definizione, le nuove videocamere HDV possono registrare in due formati: il 720p ed il 1080i. Il primo prevede una successione di 50 fotogrammi a scansione progressiva, ciascuno con risoluzione verticale di 720 linee. Il formato 1080i prevede la registrazione di 50 semiquadri a scansione interlacciata, ciascuno con 540 linee orizzontali. In riproduzione, il formato 1080i consiste in pratica in 25 fotogrammi da 1080 linee orizzontali.

La registrazione nei due formati in alta definizione è possibile grazie alla compressione MPEG2, dello stesso tipo di quella utilizzata nei DVD Video. In pratica, viene utilizzata la stessa identica cassetta miniDV, con stessa velocità e stessa durata. I fotogrammi non vengono però compressi singolarmente ma secondo uno schema ben preciso che tiene conto delle differenze tra i vari fotogrammi, ottenendo un'efficienza nettamente superiore.

L'aumento della risoluzione è devastante: dai poco più che 400.000 punti di un singolo fotogramma a risoluzione standard (720x576 = 414.720) si passa ad oltre due milioni di punti (1920x1080 = 2.073.600): in pratica 5 volte la quantità di punti del vecchio formato di registrazione!

Pagina 3 - Le prime videocamere HDV

La prima videocamera HDV disponibile in assoluto è stata introdotta da JVC già lo scorso anno. Si tratta di un interessante modello a singolo chip con CFA (Color Filter Array) rivoluzionario e con risoluzione di circa 1280x960 punti. La videocamera è in grado di registrare immagini a risoluzione HD di 1280x720 punti con 60 fotogrammi al secondo a scansione progressiva. Peccato sia disponibile solo per i mercati extraeuropei.

Il modello introdotto nel vecchio continente è in grado di acquisire immagini solo a risoluzione standard oppure - al massimo - a scansione progressiva: un prodotto talmente inutile al confronto con il modello originale da porre seri dubbi sull'intelligenza delle strategie di marketing del colosso giapponese per il vecchio continente. Una "filosofia" che ha fatto arrabbiare più di un appassionato.

Per la gioia degli appassionati videomaker che anelano l'alta definizione, dallo scorso anno Sony ha introdotto in Europa il modello HDR-FX1, la prima videocamera HDV che registra in alta definizione a 1080 linee a scansione interlacciata, dotata di tre sensori CCD e parecchie funzionalità da vero attrezzo per professionisti.

Il modello HDR-FX1 è affiancato da altre due ulteriori versioni leggermente modificate; il modello HVR-Z1U è dedicato al settore professionale mentre il recente modello Qualia 002 va ad arricchire la linea di prodotti dedicata al mercato High End senza compromessi. 

La risoluzione delle immagini acquisite dalla nuova videocamera Sony non è in realtà di 1920x1080 punti per fotogramma. La risoluzione reale è di 1440x1080 punti  in formato anamorfico che, in riproduzione, vengono riscalati in senso orizzontale fino ad arrivare alla risoluzione di 1920x1080 punti.

Pagina 4 - Sony HDR-HC1: caratteristiche principali

Le differenze tra la nuova Sony HDR-HC1 e la "sorella maggiore" FX1 sono davvero tante. La nuova HC1 è caratterizzata da dimensioni contenute in 71 x 94 x 188 mm. Anche il peso è limitato: assieme alla batteria standard non supera i 680 grammi. Il primo approccio è estremamente diverso rispetto al modello FX1: la linea è sobria ed il numero di bottoni a vista - davvero limitato all'essenziale - suggerisce una notevole semplicità d'uso.

Il mirino LCD a colori è affiancato da un display LCD con diagonale da 2,7" e con sensibilità al tocco. Attraverso questo display è possibile navigare attraverso il menu di controllo per governare la maggior parte delle funzioni della videocamera. In luogo dei tre sensori CCD utilizzati nella FX1, la nuova HDV Sony utilizza un sensore CMOS (presumibilmente in formato 4:3) da circa 3 milioni di punti che, in modalità "foto" cattura immagini con risoluzione di 2,7 Megapixel: 1920x1440.

 

In modalità "ripresa" invece, il sensore cattura fotogrammi a 1920x1080 punti che vengono registrati su nastro a scansione interlacciata. La vidocamera HDV può ovviamente registrare anche in formato miniDV, sia in formato 4:3 che in 16:9 a risoluzione standard. Non è invece prevista la modalità 720p con 50 fotogrammi a scansione progressiva. 

L'obiettivo zoom 10X è un Carl Zeiss Vario-Sonnar T con ingrandimento zoom fino a 120x, stabilizzatore elettronico d'immagine Super SteadyShot  e messa a fuoco che può essere controllata anche manualmente come anche il bilanciamento del bianco e la velocità dell'otturatore. 

Tra le modalità di registrazione, segnaliamo quella denominata "Cinematic" che dovrebbe permettere la registrazione di due semiquadri successivi a scansione progressiva, in modo da avvicinare il risultato dell'acquisizione alla pellicola cinematografica. 

Tra gli elementi di connettività, segnaliamo una porta i.LINK (IEEE 1394) per il trasferimento del flusso audio e video ed uno slot per Memory Stick PRO Duo per il salvataggio delle immagini in modalità fotografica.

Durante le riprese in alta definizione è possibile salvare contemporaneamente immagini da 1 Megapixel. Tra le funzionalità più interessanti, segnaliamo la modalità Super NightShot Plus con emettitore a raggi infrarossi per catturare immagini anche in totale assenza di luce.

Pagina 5 - Conclusioni

Con la disponibilità della nuova HDR-HC1, Sony apre una nuova era per l'editing video a livello planetario. Non paga dell'enorme successo del modello FX1 a 3 CCD, Sony questa volta ha davvero sorpreso tutto il mondo dell'elettronica di consumo, appassionati inclusi. Mentre i principali concorrenti rimangono alla finestra, tutti quelli che sognavano di avvicinarsi alla ripresa video in alta definizione, stavolta possono farlo ad un prezzo che fino a poco tempo fa non sarebbe stato neanche immaginabile.

Crediamo sia la prima volta che un prodotto così importante venga presentato in contemporanea su tutto il globo terrestre e con tutte le stesse funzionalità, indipendentemente dal paese. Ovviamente, i modelli per i mercati con standard televisivo NTSC (es. USA e Giappone) saranno a 60Hz di frequenza di quadro mentre i modelli introdotti in Europa, saranno a 50Hz.

Il prezzo annunciato negli Stati Uniti è di circa 2.000 Dollari mentre in Europa è di circa 1.915 Euro, senza considerare le tasse in entrambi i casi. Per il momento rimaniamo in attesa di un primo campione per un test che si annuncia estremamente interessante, sia per la reale definizione ma anche per fedeltà cromatica e funzionalità principali.

Per informazioni: 

www.sony.it

www.avmagazine.it/news/videocamere/198.html

www.avmagazine.it/news/videocamere/164.html