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Supertest TCL TS9030 Ray-Danz
Supertest TCL TS9030 Ray-Danz
Emidio Frattaroli - 02 Dicembre 2020
“Per misurare la soundbar Dolby Atmos di TCL, vincitrice dell'EISA Award come best-buy e dal rapporto qualità prezzo quasi irragionevole, abbiamo passato una intera giornata nella più grande camera anecoica pubblica che c'è in Italia: un'esperienza a dir poco esaltante!”
Pagina 1 - Introduzione: la camera anecoica


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La stragrande maggioranza di riviste di alta fedeltà effettuano misure elettroacustiche sui diffusori in regime anecoico simulato. In che modo? Il diffusore viene misurato all'interno di un ambiente ben definito, il più grande possibile e con poco rumore di fondo, analizzando il suono che arriva al microfono di misura prima dell'arrivo delle riflessioni delle pareti. Più volte mi sono chiesto perché mai queste riviste non hanno mai pubblicato misure dettagliate sulle soundbar. L'ho scoperto dopo aver investito parecchie centinana di ore nell'analisi e nella misura di alcuni prodotti coinvolgendo, suo malgrado, anche 'Sua Maestà' Gian Piero Matarazzo. Il risultato? Nelle soundbar l'invadenza dei DSP che vengono usati all'interno rendono quasi impossibile l'analisi in regime anecoico simulato. Per misurare le soundbar, soprattutto quelle più complesse, è più semplice utilizzare una camera anecoica. Ed è quello che abbiamo fatto.

 
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Per le misure ho chiesto aiuto all'amico Andrea Farnetani di Materiacustica, con cui ho condiviso una intera giornata all'interno della più grande camera anecoica 'pubblica' che c'è in Italia, all'interno del polo tecnologico dell'Università di Ferrara. Poi ho scelto il prodotto più interessante ma anche quello 'impossibile' da misurare in regime anecoico simulato: la soundbar TS9030, alias Ray-Danz prodotta da TCL, con generoso subwoofer wireless e rapporto qualità prezzo che ha dell'incredibile. La gigantesca camera anecoica di UniFE è costruita all'interno di uno spesso guscio di cemento armato, a sua volta disaccoppiato dal terreno e dalle costruzioni adiacenti in vari modalità, per ridurre ai minimi termini l'inquinamento acustico che arriva dell'esterno, soprattutto in bassa frequenza, come quello generato dal traffico dei veicoli più pesanti. Il rumore di fondo all'interno è di appena 15 dB con pesatura 'A'. 


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Al suo interno, le pareti sono coperte da poliedri a 5 facce in fibra di poliestere ad alta densità che assorbono completamente - o quasi - il suono incidente per evitare le riflessioni di un ambiente tradizionale. L'altezza  dei poliedri è inversamente proporzionale alla frequenza che sono in grado di assorbire: per la massima efficienza in gamma bassa, i 'cunei' in fibra di poliestere devono essere molto alti. Nel nostro caso, l'altezza dei cunei della camera di Ferrara è tale da assorbire quasi completamente già le frequenze a partire da 40 Hz. La camera è disponibile in due diverse configurazioni. Normalmente, è in configurazione semi-anecoica, con sole 5 pareti coperte dai poliedri assorbenti e pavimento 'spoglio'. In questo caso le dimensioni sono di 10,1 x 9,5 x 8,3 metri per un volume complessivo di circa 800 metri cubi. Nel nostro caso abbiamo utilizzato la configurazione anecoica completa, con dimension di 10,1 x 9,5 x 6,5 metri e un volume complessivo di 620 metri cubi.


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Per le misure, nonostante avessi portato il mio personale Audio Precision APx515 e microfono Aco Pacific 7012, mi sono affidato completamente al setup di Andrea Farnetani basato su una delle ultime versioni di Clio, non prima di averne messo alla prova l'incertezza di misua: ho chiesto ad Andrea di misurare prima di tutto un diffusore Dayton Audio B652-AIR (trovate le misure di Matarazzo in questo articolo). Passato l'esame a pieni voti, ho preferito utilizzare soltanto la sua strumentazione, anche per sfruttare l'automazione con la base rotante della 'Outline', comandata direttamente dal software della Audiomatica. L'esperienza è stata entusiasmante, soprattutto perché le misure rilevate in camera anecoica hanno confermato pienamente tutte le sensazioni all'ascolto. Prima delle misure, nella prossima pagina vediamo nel dettaglio il prodotto analizzato. Qui in basso un video con le misure nella camera anecoica.

 

 

Pagina 2 - TCL Ray-Danz: funzioni e caratteristiche


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La soundbar TCL TS9030 è un piccolo, grande miracolo del rapporto qualità prezzo. Il sistema prevede prima di tutto la soundbar vera e propria, molto sottile e leggera, con larghezza leggermente inferiore a quella di un TV con diagonale da 55"; c'è poi un piccolo ma generoso subwoofer wireless con struttura in legno, con driver da 16cm rivolto verso il basso, accordo reflex su uno dei lati più lunghi e amplificazione integrata. A corredo della confezione c'è una dima per l'installazione a parete con supporti, viti e tasselli, un piccolo manuale utente, le istruzioni di sicurezza e conformità su un piccolo pieghevole, cavi di alimentazione (un po' corti), cavo HDMI, cavo ottico e un piccolo telecomando.

 
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All'interno della soundbar ci sono tre diffusori; il primo è in posizione centrale ed emette direttamente in avanti. Gli altri due sono rivolti verso lateralmente e leggermente indietro ed emettono verso l'ambiente attraverso delle lenti acustiche dal profilo concavo, con il duplice obiettivo di allargare il fronte sonoro e dirigerne buona parte verso le pareti laterali. L'accensione del sistema è seguita dalla configurazione iniziale che è rapidissima, anche perché non c'è poi molto da fare.


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Le impostazioni possibili sono molto poche: ci sono quattro impostazioni predefinite che si chiamano 'Movie', 'Music', 'TV' e 'Boost', tutte con timbrica, presenza del subwoofer e compressioni dinamiche molto differenti l'una dall'altra. C'è anche il controllo di tono con alti e bassi e la funzione per attivare o meno la riproduzione della dimensione verticale. 

  
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Oltre alla selezione degli ingressi, alla modulazione del volume e al tasto 'mute', non c'è nient'altro. Da un certo punto di vista, l'interfaccia è essenziale ma soprattutto estremamente semplice ed intuitiva. Mancano però alcuni controlli come - ad esempio - il bilanciamento tra soundbar e subwoofer oppure il bilanciamento tra i tre canali principali, utile ad esempio per bilanciare il volume dei dialoghi rispetto al resto del messaggio sonoro oppure per 'rimettere al centro' una scena che potrebbe essere sbilanciata verso uno dei due lati per colpa dell'asimmetria della stanza, dove ci fosse ad esempio una libreria da un lato - quindi leggermente assorbente - mentre dall'altro un muro intonacato, quindi diffondente. 

 
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Gli ingressi HDMI sono soltanto due e sono più che sufficienti. Il primo (HDMI 1), grazie al collegamento ARC (Audio Return Channel), lascia al TV la selezione degli ingressi e la soundbar riproduce tutto quello che è collegato al TV. Per sfruttare le codifiche Dolby Atmos, è necessario collegare all'ingresso secondario della soundbar un lettore Blu-ray Disc e poi uscire dal connettore HDMI 1 verso il TV. In alternativa c'è la connessione ottica TOSLink con cavo in dotazione, che lascia però al palo le codifiche ad alta risoluzione, oppure l'ingresso analogico stereo con minijack a tre vie. La soundbar può essere utilizzata anche come 'smart speaker', attraverso il collegamento Bluetooth, è compatibile AirPlay , con Google Assistant ed ha anche il ChromeCast integrato.

Caratteristiche dichiarate 

Produttore: TCL
Modello: TS9030 Ray Danz
Sistema: configurazione 3.1 Dolby Atmos
Altoparlanti: 1x due vie (C), 2x banda larga (L+R), 1x subwoofer
Potenza: 540W max (4x 30W + 1x 150W)
Pressione sonora: max 100dB
Ingressi: HDMI 1 (ARC), HDMI 2, TOSlink, minijack stereo, Bluetooth
Codec audio: DD, DD+, Dolby ThrueHD, Dolby Atmos
Impostazione EQ: Film/Musica/TV/Boost
Prezzo: 399,00 Euro IVA inclusa
Info: tcl.com/it/it/product_soundbar/ts9030

 

 

Pagina 3 - Misure, ascolto, conclusioni e pagella


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Veniamo quindi alle rilevazioni in camera anecoica e all'ascolto. Nel grafico della risposta in frequenza che pubblichiamo qui in alto, abbiamo inserito le quattro curve con le rispettive impostazioni predefinite: rosso = 'boost', grigio = 'movie', verde = 'music' e blu = 'TV'. La risposta più regolare è quella con le impostazioni predefinite 'TV', soprattutto per il bilanciamento tra il subwoofer e il resto della banda audio. Per tutte le altre impostazioni, soprattutto per 'boost' e 'music', la gamma bassa e ultra-bassa sono esagerate e praticamente fuori controllo. Se fosse stato possibile controllare il volume del solo subwoofer, la modalità 'boost' sarebbe stata quella più regolare.


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Nel grafico qui in alto potete osservare cosa succede se si attivano le elaborazioni per l'aumento della scena in senso verticale. In rosso c'è la curva della modalità 'TV' senza le elaborazioni 'verticali' attivate mentre in verde il risultato con l'elaborazione attiva, con un sensibile peggioramento dell'equilibrio timbrico, soprattutto a causa di un avanzamento eccessivo della gamma media tra 500Hz e 1,5 kHz che rende le voci meno naturali. Per questo motivo consigliamo di utilizzare la soundbar in modalità 'TV' senza altre elaborazioni.


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Il grafico della direttività sul piano orizzontale in ottave ci fa capire invece in che modo vengono distribuite le varie frequenze nella stanza. Se per le frequenze fino a 500Hz non c'è nessuna sorpresa, per quelle medie e medio-alte osserviamo un picco a cavallo dei 60 gradi che viene utilizzato per allargare in maniera significativa lo stage e per gli effetti surround. In questo caso, per il buon funzionamento del sistema, sono necessarie pareti che diffondano il suono che si propaga in quella direzione. In una configurazione ideale, la soundbar è al centro ed equidistante dalle pareti laterali, queste ultime possibilmente senza tende o liberire. Se invece in quella posizione ci fossero degli elementi assorbenti, la riproduzione degli effetti surround sarebbe limitata.

 
L'inserimento di una spugna nel tubo reflex aiuta a contenere l'esuberanza del sub
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La nostra sala d'ascolto, con larghezza di 5 metri e lunghezza di 6,3 metri, ha la prima metà delle pareti laterali completamente libera e quindi si presta benissimo per esaltare il funzionamento della soundbar di TCL. Per il posizionamento del subwoofer abbiamo impiegato qualche minuto in più poiché la posizione classica lungo la parete frontale, sul pavimento e subito a lato del mobile su cui è poggiato il TV, finisce per caricare ulteriormente la gamma bassa, anche con le impostazioni migliori. Prima di perder ulteriore tempo nel cercare altre posizioni anche più lontane dalle pareti, abbiamo chiuso il condotto d'accordo con un tappo di spugna, con ottimi risultati in termini di equilibrio e con pochi effetti collaterali sulle frequenze all'incrocio tra sub e soundbar. 

 
La soundbar è compatibile anche con le tracce in Dolby Atmos
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L'ascolto è quindi proseguito con il condotto chiuso, con le impostazioni predefinite 'TV' e modulando leggermente il controllo di tono (+1 sulle alte e -1 sulla gamma bassa). Come rilevato in camera anecoica, l'inserimento dell'effetto di 'verticalità' della elaborazione Dolby Atmos introduce sensibili peggioramenti nella timbrica: meglio il multicanale 'classico' in 5.1 che la verticalità del Dolby Atmos con risposta in frequenza sicuramente meno precisa. In queste condizioni, il suono sorprende prima di tutto per la straordinaria pressione sonora, ben al di sopra delle più rosee aspettative, anche se dobbiamo segnalare una decisa compressione della gamma dinamica che non può essere disattivata. Merito sicuramente del buon mix tra i generosi altoparlanti inseriti nella soundbar e del piccolo ma 'cattivissimo' subwoofer con driver da 16 cm molto generoso che affaccia direttamente sul pavimento.

Per sfruttare le tracce Dolby Atmos, è necessaria una sorgente compatibile poiché al momento, non disponiamo di un TV con eARC funzionante per poter prelevare il Dolby Atmos dal servizio di streaming di Netflix. Abbiamo preferito utilizzare un lettore UHD4K  Panasonic UB9000 collegato direttamente sia alla soundbar che al TV. In questa configurazione, il lettore riconosce correttamente la soundbar e consente la selezione delle tracce 'Dolby Atmos' quando fossero presenti. Giova ricordare che le tracce Dolby Atmos di Netflix sono comunque con compressione 'Lossy' e con data-rate decisamente più contenuto rispetto a quelle presenti nei Blu-ray Disc. La TCL TS9030 RAY-DANZ è un prodotto semplice e con un rapporto qualità prezzo fuori dall'ordinario; il prezzo suggerito al pubblico è di 399 Euro ma non è difficile trovarla in vendita ad un prezzo compreso tra 349 e 299 Euro, sempre IVA inclusa.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,0

Costruzione 8,0
Design 9,0
Versatilità 7,0
Qualità Audio 6,5
Rapporto Q/P 9,5

Per maggiori informazioni sulla soundbar TCL TS9030 RAY-DANZ: tcl.com/it/it/product_soundbar/ts9030

Oltre all'ottima qualità costruttiva, la semplicità di utilizzo, la buona versatilità, una qualità audio generale più che soddisfacente e un rapporto qualità prezzo che ha quasi dell'incredibile, la soundbar TCL TS9030 RAY-DANZ riceve il nostro 'Editor's Choice' 2020 come soundbar dal miglior rapporto qualità prezzo.