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Pagina 1 - Introduzione
In questi ultimi anni, il rapporto tra produttori di televisori, distributori e riviste specializzate è cambiato, in parte per colpa dell'aumento delle dimensioni medie dei pannelli che diventano sempre pìù grandi: una caratteristica che rende sempre più costoso e rischioso movimentare i vari prodotti. Inoltre è sempre più difficile riuscire ad avere in prova, in anticipo rispetto all'introduzione sul mercati, modelli con qualità e caratteristiche pari a quelli che saranno effettivamente in vendita. Ci sono poi campioni di TV che arrivano in condizioni pressoché inutilizzabili, con frequenza molto più elevata di quanto possiate immaginare. In alcuni casi avere un TV in prova è praticamente impossibile e l'unico modo per effettuare un test è approfittare di alcuni eventi di presentazione, anche se sempre più spesso quelli che arrivano sono prototipi con prestazioni un po' lontane dai modelli che saranno effettivamente in vendita. In queste condizioni inizio a trovare sempre più interessante un test in un punto vendita, ammesso che l'ambiente sia adeguato e che il rivenditore sia disposto a lasciare in "ostaggio" il prodotto per parecchie ore e per almeno due giorni consecutivi. Ancora più interessante è il test nella casa di un consumatore, dopo un adeguato rodaggio e in condizioni d'illuminazione sicuramente più controllate rispetto a quelle di un punto vendita. anche in questo caso, presto vedrete novità su avmagazine. Tornando all'oggetto di questa preview, il caso ha voluto che un paio di amici mi abbiano proposto di misurare due diversi esemplari dello stesso TV: si tratta del Panasonic Viera TX-58DX900, con diagonale di 58", risoluzione nativa UHD 4K, certificazione UHD Premium e tra i più interessanti prodotti già disponibili sul mercato. La prima opportunità è arrivata la scorsa settimana, quando l'amicoi e collega Mario Mollo della rivista Digital Video HT che mi ha proposto di effettuare qualche misura sul TV Viera appena arrivato nella loro redazione. Opportunità che ho colto ovviamente al volo. Troverete un test con misure sul prossimo numero di Digital Video HT, all'interno del numero di Aprile di AudioREVIEW. La seconda opportunità arriverà invece tra qualche settimana, grazie a Salvatore Delle Femine - alias sasadf - che mi ha offerto la preziosa opportunità di strapazzare il suo nuovo TV con una approfondita sessione di misure che, manco a dirlo, si concluderà con almeno un paio di calibrazioni, una in REC.709 e l'altra in HDR e REC.2020 per la visione dei contenuti in Ultra HD Blu-ray. In attesa di visitare il TV di sasadf e con già in tasca le prime, incoraggianti misure effettuate nel laboratorio di AudioREVIEW (picco di luminanza che va ben oltre i 1.000 NIT, CR nativo di circa 4.000:1 e un buon mumero di zone per il local dimming), ho deciso di pubblicare il divertente e dettagliato resoconto che mi ha inviato Salvatore sull'arrivo del nuovo TV, con la promessa che provvederemo a realizzare un test più tecnico e con misure dettagliate, prima possibile. Nel frattempo, vi auguro una buona lettura. Emidio Frattaroli
Pagina 2 - Prologo
C’era una volta un Re, ma ora non c’è più: come ogni storia anche questa inizia con un momento drammatico, vissuto nel SasaDF Theater proprio in prossimità delle Feste di Natale, quando una sequenza di sette "blink" del led rosso di S.A.R. Panasonic ZT60 lasciava presagire sinistramente che da lì in avanti le mie iridi non avrebbero più goduto delle sue infinite doti di profondità analitica di immagine. Alla Vigilia di Natale, il "Regno Panasonic" aveva inviato un "Buon Messaggero", tale Messere Gianfranco del C.A.T. Panasonic VideoTec srl di Frosinone, tramite il quale aveva anche provato a far risuscitare Sua Maestà, l’Epigono dei Plasma: ma il Re decaduto, dopo un ultimo bagliore, mi dava il suo Addio. Tutto lo strazio che il mio cuore viveva lo potete facilmente avvertire prestando attenzione alla mia facciona gonfia, tutta crollata sotto il mento, nel lato sinistro della foto di addio. Passato un Natale condito da un senso di vuoto incolmabile, ho trascorso un inverno ricco di speranze, alimentato dalla missiva proveniente dal Lontano Regno della Panasonic, sempre per mezzo del suo Prode messo autoctono ciociaro, la quale mi preannunciava che il Principe, successore al regno della proiezione cinematografica anche nei TV casalinghi, avrebbe sicuramente alleviato il mio strazio, appena sarebbe stato possibile: il Principino sarebbe arrivato con la luce e coi colori della primavera, subito dopo le idi di Marzo. Puntualissimo subito dopo quelle succitate idi, ancora afflitto da acciacchi tipicamente invernali, il mio umore rinasceva al momento in cui ricevevo la tanto agognata scatola, che solo per poche ore restava ricoverata nelle stalle di Palazzo, solo per non cadere vittima di prematuri attentati da parte dei “diavoletti buoni” del SasaDF Theater. Pagina 3 - Unboxing
Partiamo dall’unpackaging, avvenuto con estrema facilità e con una installazione semplice e senza complicazioni sulla mia ultima staffa, per la quale devo spendere qualche parola in premessa. Sappiamo tutti che uno dei limiti di questi straordinari pannelli LCD VA è che la finestra ottica è alquanto ristretta: si parla di circa 20” gradi utili per la visione ottimale. Fuori da questo “sweet Spot” l’immagine perde mordente, contrasto e dunque profondità. Conscio di ciò, e sapendo che nelle mie nottate condite di patatine, NBA e Big Bang Theory, le vivo sbragato sul divano laterale della sala, che è decentrato probabilmente oltre quella soglia, ho avuto la felice intuizione di sostituire la staffa fissa ultra sottile della G&BL, perfetta per S.A.R. Zt60, ma inadeguata per il nuovo Principino. Con essa quando ci sarà lo sbrago sul divano laterale, basterà prendere delicatamente lo chassis del Dx900 per ruotarlo ad agio del fruitore, per continuare una visione ottimale e totalmente centrale. Il Televisore, svestito della sua plastica protettiva, si presenta con un livello di rifinitura eccellente: il bordo di un FALD (Full Array Local Dimming), è stato pensato dai designer del Regno Panasonic in modo intelligente: al cospetto dello spessore da carta di credito degli OLED LG, quello che poteva essere un punto debole, cioè un sostanzioso spessore, è stato posto in risalto, con una rifinitura in acciaio spazzolato e zigrinato, che al tatto offre quella sensazione di oggetto importante, o di Status Symbol, che rende il prodotto davvero gradevole. Lo schermo è altamente riflettente, molto più dello ZT 60. Della parte posteriore in plastica, che sagacemente qualcuno ha osservato guarderà solamente il muro, posso rilevare che il coperchio che copre la cavetteria è una ottima pensata per rendere tutto ancora più elegante. I due telecomandi sono bellissimi, in alluminio satinato: il passo in avanti rispetto allo ZT60 è evidente sia per il telecomando principale, meglio retroilluminato sui tasti più importanti, sia per il telecomando SMART, più completo e più a tenuta di mano Europea. C’è il tastino “NETFLIX”: il Principe ambisce evidentemente al Bollino che la Regina dello streaming rilascia solo a chi la seduce con tutte le blandizie simili, e invoglia il consumatore a fare l’abbonamento. Unica pecca per la retroilluminazione: si accende solo alla pressione di un tasto di quelli predisposti mentre lo ZT60 aveva un tastino laterale di comodo per attivare la luce. Alle prime volte che ho utilizzato questo telecomando, dunque, mi sono trovato nel buio ad armeggiare e a tappare nervosamente i tasti a caso prima di ottenere la retroilluminazione attivata per premere ciò che cercavo.
Pagina 4 - Prima accensione
Alla prima accensione, un piccolo singulto di nostalgia lo ho avuto: S.A.R. si presentava al fortunato fruitore con un eloquente e magistrale “Studio Master Panel” bianco sottilissimo su sfondo nerissimo: e già quello ti metteva KO. Qui il principe non poteva fare altrettanto: allora è andato semplicemente e umilmente altrove: il Regno della Panasonic ci regala una coloratissima Volpe che preannuncia che questo TV è corredato dal SO della Firefox. L’effetto non è lo stesso dello ZT60, ma è comunque grazioso e gradevole: ma la voglia di andare oltre con lecite aspettative cullate nei mesi di attesa spinge a pigiare nervosamente il telecomando per avere accesso al menu di setup iniziale. Dopo una veloce impostazione della rete in wi-fi, avvenuta in scioltezza, e una altrettanto inevitabile sintonizzazione dei canali via etere, l’impatto non poteva essere peggiore di questo: il faccione in primo piano di un Fabrizio Frizzi che presenta non so quale programma sulla ammiraglia Rai, mi ricorda l’arretratezza della pesante corazzata parastatale succhia soldi, la quale in pieno 2016, su digitale terrestre ancora propina immagini in un surreale 576i (e pochi mesi fa anche con rapporto d'aspetto quasi esclusivamente in 4:3).
La resa su un TV 4K, è sconcertante: è lo stesso effetto che si ha quando prendi una foto a bassissima risoluzione da internet, e la cerchi di ingrandire sullo schermo del tuo pc per vederla meglio, ed esce uno schifo, tutta sgranata e sostanzialmente inguardabile. Da questo punto di vista S.A.R. ZT60 faceva un lavoro ben diverso, probabilmente anche aiutato da un compito meno gravoso: una cosa è infatti scalare il vetusto formato PAL fino all’Alta risoluzione, un’altra è portarlo fino all’Ultra Alta Risoluzione. Fortunatamente questa sgradevolissima impressione iniziale viene subito stemperata dalle pressanti richieste di mia figlia Silvia che agita impazientemente un DVD in mano: la Principessina vuole vedere la collega Jasmin : dunque la prima prova pratica la vivo riguardandomi con lei Aladdin della Disney: anticipo qui che la prova con il DVD cartone animato viene superata brillantissimamente dal nuovo pannello Panasonic. Il cartone di Aladdin, il quale in molte scene mette in risalto soprattutto le tinte BLU, ha evidenziato una pastosità dell’immagine che francamente non avevo mai visto in nessun tv prima di questo. Il lavoro fatto nel Regno Panasonic, che si è avvalso della collaborazione di tecnici del colore che lavorano ad Hollywood, ha fatto si che il felice solco lasciato dal progenitore CX 800 e i suoi LED a fosfori rossi ad ampio gamut, coadiuvato dal pannello a 10 bit e con dunque la possibilità di maggiore variazione di possibili sfumature e una maggiore ampiezza dei colori primari, ha portato ad un quadro di insieme assolutamente gradevolissimo. Oltre la pastosità che rendeva davvero giustizia al lavoro dei disegnatori Disney per uno degli ultimi acquerelli veri della Casa Californiana, devo rilevare che era anche la corposità a stupire: il film usciva dal TV e acquisiva una tridimensionalità e una presenza fuori schermo mai da me vista prima. Un poco come la prima volta che ascoltai le due torri JBL Ti6K dopo anni di poco ambiziosi bookshelf di ben più basso lignaggio: l’audio usciva talmente fuori dalle casse al punto da invadere tutta la stanza; il suono assumeva una dimensione eterea dove i diffusori non erano più il limite, ma la porta per l’infinito. Anche qui, il limite del bordo del TV è stato solo il bordo della finestra infinita che scorreva dentro, vigorosa e potente, e che usciva ben oltre molto davanti al pannello. Semplicemente sbalorditivo: mai visto in nessun tv prima di oggi! Anche un segnale 576p, se fatto bene può essere scalato alla perfezione dal Principino DX900. E badate che il player che uso non è l’OPPO 105 (collegato a tutto l’impianto): in questo caso la prova è stata fatta con un modesto BDR player Panasonic Bdt 200. La prima visione di questo DVD è stata fatta con le impostazioni di Fabbrica e con la modalità di immagine “Normale”. In pratica acceso il TV, è partito così come stava.
Pagina 5 - Test in HD
La giornata passa in fretta e la stanchezza non mi ha permesso di procedere oltre: la domenica pomeriggio successivo vedeva protagonista in quel dello "Stadio Matusa" di Frosinone, la Viola. In città il fermento era palpabile e, lasciati i bimbi con la mamma andare a festeggiare - almeno all’inizio senza papà - il compleanno del secondo genito Giuseppe (detto “Distruttore I” ricorderete i tweeter JBL con lui che fine fecero…), finalmente in ciabattone mi sbraco sul divano laterale, non prima di aver compiuto l’ultimo sforzo, cercando di spostare il pannello ad agio e centralità del divano laterale. Accendo SKY, e mi sintonizzo su FROSINONE-FIORENTINA: e qui arriva la vera GODURIA di questo TV. La ricentratura della staffa mobile verso lo spettatore sbracato, ha contribuito, con il TV che era praticamente acceso lì solo per me, a un passo e mezzo da me. Ma la cosa stupefacente è stata sicuramente l’immagine proiettata dal DX 900, perché già il J5200 40” che ha fatto da muletto in questi mesi si girava solo per me. Lo Stadio MATUSA, orientato di traverso rispetto alla tratta solare, fa si che già attorno a fine primo tempo il sole e l’ombra tagliano il campo a metà tra luce e ombra, a causa dell’ampia copertura della Tribuna Centrale dello Stadio Comunale che si frappone fra il sole ed il campo di gioco. Questo sarà utile a spiegare la dinamica di questo TV. Iniziamo col dire che MAI nella mia vita avevo visto un TV così luminoso! Forse è la prima volta che la vera LUCE di un posto che bene conosco dal VIVO era perfettamente e fedelmente riprodotta nel pannello televisore! Sembrava davvero di avere una finestra sulla realtà! La luce, per un foto fobico come me, che dal vivo mi costringe a usare sempre occhiali da sole, l'ho sentita quasi necessaria per questo TV. Infatti ho preso il telecomando e ho finalmente switchato nelle varie modalità immagine: quella che ho trovato ottimale per lo sport è quella definita “Personalizzata”, che ha un livello di retroilluminazione medio basso (30 su 100), e un forte contrasto (70 su 100). Ho visto la partita meglio del meglio posizionato in Tribuna: ho pensato: “e chi ci va più al MATUSA? Si vede troppo bene così". La luce del sole che filtrava dalla finestra (si perché questa sensazione la ho avuta con la luce del sole che martellava la sala! Mica al buio!) era esattamente la stessa identica che usciva dal televisore, con l’unica interruzione del sottilissimo bordo del TV. Sbalorditivo! La fluidità dello scorrere del pannello, mi ha fatto poi controllare i settaggi dell’IFC: impostato al massimo rende ciò che nei film è sgraditamente definito da molti come “effetto telenovela”, qui fa il suo eccellente lavoro: l’immagine era esattamente non solo luminosa come dal vivo, ma soprattutto altrettanto fluida. L’IFC per tutta la partita è stato gradevole e funzionale allo scopo. Senza nessuna diagonale seghettata, e con solo qualche sparuta esitazione infinitesimale. Ultima cosa sulla dinamica: dicevo che da fine primo tempo si inizia a giocare dalla tre quarti in difesa della Fiorentina in una zona di ombra: ebbene, le poche volte che quelli del Frosinone si spingevano sino a lì, la luce scendeva clamorosamente, con lo stesso fastidio che si vive dal vivo, quando l’iride fa fatica a ricontrarsi prontamente per cogliere bene il dettaglio del dribbling in piena penombra: poi la palla spazzata nella zona di sole ti abbacinava di nuovo. Insomma la dinamica è assolutamente da primato! Pannello 10bit, Fosfori potenziati, Retroilluminazione Full Led: qui si esprimono nel loro terreno più consono. Debbo riconoscerlo: lo ZT60 non riusciva minimamente ad arrivare a tanto. Qui il DX900 è nettamente, e di molte lunghezze, superiore! Nella visione della NBA, vissuta in palazzetti immensi ma per questo anche bui, invece, la partita è stata sostanzialmente pareggiata dal DX900 rispetto allo ZT60, che viste le condizioni non sue predilette, può valere come un’altra vittoria. Dettaglio ottimale, resa fluida, e dinamica sbalorditiva. Non si finisce di godere a guardare le belle immagini di questo TV: e stavo guardando solamente una interessante sfida tra Nowitzki e Damien Lillard….Immaginate cosa sarebbe successo se avessi visto Steph Curry nella sua giallissima Oracle Arena! Non vedo l’ora! Pagina 6 - Test in 4K e HDR
In ultimo, a fine pomeriggio, mi sono ricordato di avere anche alcuni file Demo in UHD, alcuni dei quali anche in HDR-10. Partiamo con la visione di alcuni trailer sportivi: il passaggio all’UHD NATIVO aggiunge una ulteriore marcia in più a quello sopra detto, per cui non aggiungo altro. Vivere un Europeo così (Mamma Rai ce lo ha promesso), potrebbe essere un evento epocale per noi appassionati! Possiamo finalmente concentrarci coi trailer dei film. Elysium: mi ha lasciato di stucco per la dinamica e il dettaglio. Io al cinema non ho mai visto così tanti particolari. Qui semplicemente si vede TUTTO!!!! Interstellar: tutto sullo scuro, qui il TV fa il suo dovere, ma è come se percepissi che siamo davvero al limite minimo inferiore di questo TV. Secondo me anche la pellicola è alquanto deludente (lo scrisse anche Emidio nel suo articolo), quindi passo velocemente ad altro. Passiamo ai demo trailer di Film in HDR: MAD MAX Fury Road: stranamente non è il trailer che mi ha più colpito: tutto virato sull’ocra e sul polveroso, l’immagine non brilla per dettaglio. E le fiamme sparate fuori dagli scappamenti dei roadster fanno una certa impressione. Ma il realismo temo sia altrove: le scelte registiche e di fotografia, totalmente estreme di questa pellicola, in un tv così analitico vengono drammaticamente e sensibilmente mostrate. Il film che invece mi ha più colpito è “Vita di PI”. La scena al tramonto sulla barca è da smascellamento assoluto! Sembra di stare su una barca a fianco a quella della tigre! Il passaggio immediatamente successivo alla notte, poi, enfatizza le doti di dinamica e di micro dinamica di cui Vi parlavo. Filmone da avere assolutamente in UHD! Ultimo trailer, del quale Vi parlo è quello della Demo Samsung, segnatamente quella del J9500. Qui una stilettata al cuore me la sono presa: la scritta centrale iniziale “SAMSUNG SUHD” tutta bianca su sfondo nero, miete una clamorosa vittima! Il DX900 cade impietosamente con un Effetto HALO smaccato e abbastanza evidente: localizzato nella sola zona della scritta, ma talmente evidente che ti viene il sospetto che i grafici Samsung ce lo abbiano messo lì apposta per confondere le acque(foto 6): qualcuno ha un oled per offrire il confronto? Mi si perdoni la bassa qualità dello scatto, fatto con la fotocamera in mano. Ma rende abbastanza bene l’idea. A tal proposito, l’ultima nota va posta proprio sul suono che si sprigiona dallo châssis di questo Panasonic: gli do un 9 pieno; in una scala di valori dove io il 10 lo assegno ad un sistema HT. Così capite che quel “9” indica che una prestazione simile non la avevo mai ascoltata in un TV: mia moglie mi ha chiesto: “Perché hai acceso l’impianto se stai a prova’ solo il Televisore?”: era quello solamente ad essere acceso, e con il volume nemmeno tanto spinto. Ben conscio che le membrane col rodaggio miglioreranno e scenderanno maggiormente in profondità e aumenteranno in dettaglio, posso solo dirvi che in una scena di un cartone dove c’erano delle scimmie che battevano dei bonghi, la pienezza di questo strumento africano si percepiva in pieno! Stereofonia ben accentuata, e riproduzione delle medio alte molto rifinita. Ovvio che un sistema HT, non dico il mio, ma uno anche di più basso lignaggio potrebbe permettere all’immagine proiettata dal Principino di spiccare un ulteriore boost emozionale, ma quello che c’è a bordo è di assoluto rispetto. TV prodotto a pieni voti, con poche riserve e pochi difetti: SD da via etere riprodotto malino, effetto halo evidente e una leggerissima esitazione dell’IFC in momenti particolarmente difficili. Il TV ha anche tanti pregi: luminosità, dinamica e dettaglio ai massimi livelli oggi ottenibili in un TV, con menzione speciale per un eccellente sound a corredo. Chiaro che la controprova finale side by side con un Signature LG è di là da venire, ma solo confrontando il prezzo di listino (3.999,00 contro 5,499,00) e valutando che un 58” è maledettamente più grande di un 55”, ma di tanto, forse scegliere oggi una tecnologia rodata e affidabile, potrebbe lasciare molte soddisfazioni al cliente più prudente e meno propenso per tecnologie dell’ultimo minuto. Io questo TV me lo tengo… …e Vi consiglio di andare a levarlo dallo Scaffale del Vostro negozio di fiducia! Salvatore Delle Femine
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