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Pagina 1 - Nel campo della proiezione professionale per applicazioni cinematografiche si parla da più cinque anni di "Light Steering", una tecnologia introdotta da Barco - ancora in stado prototipale - che permette di 'concentrare" la luce sui chip DMD in modo da moltiplicare il rapporto di contrasto e il picco di luminanza dei proiettori con tecnologia DLP. Prima di entrare nel vivo, un piccolo riassunto. SOMMARIO
Proiettori DLP e Doppia ModulazioneIl rapporto di contrasto nativo "Full-on:Full-off" di un proiettore DLP di fascia alta è compreso tra 1.000:1 e 2.000:1 a seconda del chip DMD e della qualità del percorso luminoso. Questo rapporto di contrasto 'di partenza', può essere aumentato con l'impiego di diaframmi e/o con ottiche ad elevato contrasto; con queste soluzione è possibile arrivare a rapporti di contrasto totali tra 5.000:1 e 8.000:1. L'eccezione è rappresentata da alcuni costosissimi proiettori "Christie Digital" e "Dolby Cinema" che usano la doppia modulazione: l'utilizzo di coppie di chip DMD in cascata che permettono di moltiplicare fino a 1.000 volte il rapporto di contrasto, per arrivare in teoria sino a 1.000.000:1 di rapporto di contrasto reale, con costi elevatissimi in termini diefficienza e flusso luminoso complessivo. Trovate questi proiettori nelle sale Dolby Cinema, anche in Europa. Ne riparleremo molto presto.
Light Steering nei proiettori a tiro lungoPoi c'è la tecnologia "Light Steering" introdotta da Barco che va nella direzione opposta rispetto alla doppia modulazione e prevede un meccanismo ottico, basato su specchi e pannelli LCoS, che permette di concentrare e distribuire il flusso luminoso in ingresso nel nel sistema su una o più zone della matrice; questo permette di aumentare il picco di luminanza e allo stesso tempo di diminuire il livello di luminanza delle zone più scuro e del nero. Non esistono specifiche chiare sul sistema ma solo schemi più o meno dettagliati (come quello sul sito del SID) in cui però viene indicato che il rapporto di contrasto del sistema con "Light Steering" è superiore a 100.000:1, con picco di luminanza che può arrivare anche a 1.000 NIT. Senza un riferimento in lumen e in superficie dello schermo, i dati di luminanza non hanno alcun senso ma il dato di rapporto di contrasto massimo prescinde dai lumen e dai metri quadrati ed è straordinario. Il rovescio della medaglia del sistema con "Light Steering" è la complessità del sistema ottico che deve essere costruito per uno specifico rapporto di tiro. Senza entrare nello specifico, vi basti sapere che il proiettore DLP con "Light Steering" deve essere costruito su misura per una specifica sala cinema, con il proiettore in una precisa posizione e lo schermo, a distanza conosciuta e con area ben definita.
Il Light Steering nel Laser TVIl Laser TV è un sistema abbastanza "chiuso", soprattutto nella maggior parte dei prodotti Hisense che hanno l'ottica senza zoom e che possono essere usati solo per illuminare uno schermo con diagonale ben definita, tipicamente 100", 110" e 120". Inoltre un Laser TV di fascia alta può contare su sorgenti trilaser (perfette per la coerenza del fascio luminoso e per l'aumento del rapporto di contrasto) ed è anche basato su architettura con un singolo chip DMD e non su tre chip come nei proiettori cinematografici. Per riassumere, sembra proprio che il Laser TV, monochip e con sorgente luminosa trilaser, sia il campo di applicazione migliore per la tecnologia "Light Steering" di Barco. E infatti l'annuncio di ieri dal CES di Las Vegas sembra andare proprio in questa direzione, almeno stando a quanto è scritto nel comunicato ufficiale di Hisense, disponibile anche sul sito italiano. Nel comunicato, pubblicato ieri, si legge infatti che " [...] per ottenere luminosità e contrasto impeccabili, il Dynamic Light Steering Laser TV di Hisense, che utilizza la tecnologia Barco Bright, ha soddisfatto la domanda dei consumatori per un'immagine superiore indipendentemente dall'ambientazione: luminosa, buia e in ogni situazione intermedia". Sono parole quasi in fondo al comunicato, quasi 'nascoste' e infatti ingnorate da tutta la stampa, sia mainstream che specializzata..
ConclusioniCon il "Light Steering" i laser TV di Hisense potrebbero avere una spinta notevole per lasciarsi la concorrenza dei TV di grande formato alle spalle, oltre ovviamente a tutti gli altri concorrenti, poiché grazie alla maggiore efficienza di questa nuova tecnologia, al notevole aumento del rapporto di contrasto e del picco di luminanza, sarebbero in grado di riempire schermi fino a 3 metri di base, anche con le sorgenti luminose attuali di tipo trilaser, senza dover aumentare il flusso luminoso di partenza. Rimangono solo tre incognite, relative ovviamente al prezzo di un sistema del genere, alla qualità dell'ottica (a proposito di messa a fuoco e diminuzione delle aberrazioni cromatiche) e alla qualità d'immagine generale, asletto che al momento è ingiudicabile poiché al CES di Las Vegas il prototipo era installato - manco a dirlo - in presenza di luce, quindi con rapporto di contrasto assolutamente ingiudicabile. Ottime notizie invece dal picco di luminanza che sembra almeno triplo rispetto ad un Laser TV senza "Light Steering". L'annuncio di Hisense è al momento l'argomento decisamente più interessante di questo CES 2024 ma è stato completamente e incredibilmente ignorato da tutte le testate, soprattutto italiane. Noi ovviamente terremo l'argomento sotto controllo, pronti a darvi aggiornamenti prima possibile. Nel frattempo, potete trovare maggiori informazioni sul sito Barco e sul sito del SID Fonti: SID, Barco, Hisense, AVSforum, Nicola D'Agostino, AV Magazine.
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