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Hisense è un'azienda che il nostro pubblico conosce già molto bene grazie all'impegno nella produzione di laser TV in un settore che è decisamente in crescita e che presidia in ogni fascia di prezzo. Ricordiamo ad esempio il nuovissimo PX1-Pro, un trilaser RGB a tiro cortissimo e risoluzione 4K, che viene offerto ad un prezzo che ha quasi dell'incredibile: meno di 2.700 Euro e che analizzeremo nelle prossime settimane.
La serie di TV Hisense con tecnologia LCD si articola su vari livelli. Sul gradino più basso ma con rapporto Q/P molto alto, c'è le serie A6 con retroilluminazione LED tradizionale (WLED) e diagonali comprese tra 43" e 85". Sul gradino più alto ci sono le serie U8 e U9, con retroilluminazione mini LEDe diagonali di 55", 65" e 75". Il 55U8HQ fa parte proprio di questa categoria, è il 'fratello minore' del modello 65U8HQ che ha vinto quest'anno l'EISA Award come TV LCD Premium, è oggetto del nostro test ed è caratterizzato da un pannello LCD e una retroilluminazione con miniLED blu e quantum dots rossi e verdi. Rispetto alla retroilluminazione tradizionale con LED bianchi, costituita da LED di colore blu e un mix di fosfori gialli, i mini LED con 'quantum dots' sono composti sempre da LED di colore blu a cui vengono aggiunti quantum dots verdi e rossi con tre vantaggi: elevata efficienza, luminanza elevata e volume colore gigantesco. La differenza tra retroilluminazione miniLED e LED tradizionale è tutta nelle dimensioni. I mini LED sono più piccoli e consentono, almeno in teoria, di avere suddividere la retroilluminazione in più zone, in modo da elevare il rapporto di contrasto e avvicinarsi il più possibile alle prestazioni di un TV con tecnologia OLED ma senza i limiti ben noti al nostro pubblico:
Il nuovo Hisense 55U8HQ, che promette una luminanza di 1.500 NIT, è compatibile con tutti i profili HDR, quindi anche con HLG, Dolby Vision IQ e HDR10+ Adaptive, ha una sezione 'smart' molto curata e potente con sistema operativo VIDAA, c'è un parco ingressi esteso, con quattro HDMI di cui due di tipo 'HDMI 2.1' compatibili con segnali 4K fino a 120p, oltre a VRR, Auto Low Latency Mode e AMD Freesync Premium che faranno la felicità dei gamers: in altre parole, un prodotto aggiornatissimo e di fascia alta. Segnaliamo anche due porte USB, 2.0 e 3.0, un ingresso CVBS, l'uscita cuffie, l'uscita audio ottca TOSLink, gli ingressi per l'antenna terrestre e quella satellitare, uno slot per CI+ e la presa LAN. L'aspetto è quello di un TV di fascia molto alta e ci è piaciuta sia la qualità dei polimeri utilizzati che alcuni particolari, come il tessuto sulla barra inferiore. Il sistema audio ha una qualità sensibilmente superiore alla media con un sistema in configurazione 2.1.2 con un subwoofer posteriore e due altoparlanti in alto, rivolti verso il soffitto per le codifiche Dolby Atmos. Interessante anche il telecomando, non retroilluminato ma con ben 12 tasti ad accesso diretto ai principali servizi di streaming, compresi Rai Play, TIM Vision, Mediaset Infinity e Chili. Abbiamo misurato il comportamento del TV con il software Calman, disponibile anche in versione consumer, con generatore VideoForge PRO. Alla prima accensione, come sempre accade con qualsiasi TV, anche con quelli di fascia altissima dei marchi più blasonati, le prestazioni con segnali a gamma dinamica standard sono modeste, quindi con temperatura colore altissima, colori sovra-saturi, retroilluminazione con impostazioni troppo aggressive e l'attivazione di ogni tipo di elaborazione dell'immagine che rende la riproduzione delle immagini un po' artefatta: riduzione del rumore, interpolazione dei fotogrammi e contrasto adattativo. Rinunciando alle impostazioni standard e selezionando una tra le modalità predefinite 'Cinema Diurno', 'Cinema Notturno' o 'Filmmaker Mode' (questa stranamente quasi nascosta all'ultimo posto tra le impostazioni predefinite), le prestazioni migliorano notevolmente ma per ottenere il massimo bisogna fare qualcosa di più. Nelle immagini qui in alto, potete osservare le prestazioni nella modalità 'Cinema Notturno'. Se volete cimentarvi nella calibrazione, per la riproduzione dei contenuti televisivi ad alta definizione (REC BT.709) consiglio di partire dalla modalità 'Cinema Diurno' che ha un gamma medio più vicino a 2,2 quindi più in linea con le possibilità del pannello LCD IPS che è stato scelto dal costruttore. Nei grafici qui in alto potete osservare il risultato con la calibrazione di luminosità, contrasto, saturazione colore, bilanciamento del bianco e CMS (color management system). Ho anche disabilitato il local dimming, il sensore di illuminanza e ho selezionato 15/100 come potenza della retro-illuminazione, in modo da raggiungere 130 NIT. Con la retroilluminazione al minimo si ottengono 60 NIT e al massimo si arriva a 560 NIT, anche riempiendo con il 'bianco' tutta la superficie del pannello. Prima della calibrazione dei parametri ho disattivato ogni tipo di elaborazione digitale, quindi ho spento il contrasto adattativo, la riduzione del rumore e quella degli artefatti MPEG, ho disabilitato l'interpolazione dei fotogrammi (sono un 'talebano' del 24p) e ho selezionato la temperatura colore 'Caldo 2'. Nel video che abbiamo pubblicato sul nostro canale Youtube, trovate tutti i setting che valgono, ovviamente, su questo specifico prodotto ma che potrebbero andar bene anche per altri esemplari. La calibrazione è operazione piuttosto semplice e veloce. Gli strumenti a disposizione sono tanti e c'è il bilanciamento del bianco anche a 20 punti, utilissimo per 'piegare' il gamma secondo le nostre necessità. Con segnali HDR10, in modalità di fabbrica aspettatevi le 'solite' prestazioni, ben lontane dal riferimento. In questo caso però, selezionando le impostazioni predefinite Cinema Diurno, Cinema Notturno, Filmmaker Mode e IMAX Enhanced, la distanza dal riferimento si riduce sensibilmente di più rispetto alle prestazioni con segnali a gamma dinamica standard. La prima nota molto, molto positiva, è la potenza luminosa a disposizione che è piuttosto elevata. Con 'Cinema Diurno' si sfiorano i 1600 NIT con un'area al 25% ma la luminanza è già abbondatemente sopra ai 650 NIT con l'1% dell'area ed è ancora sopra i 600 NIT con il 100% dell'area. Il gamut è davvero gigantesco: 84% del REC BT.2020 e il 98% del DCI-P3 e ovviamente con un volume colore massimo. Anche in questo caso, per spremere il massimo dal nuovo Hisense, è necessaria una calibrazione, abbastanza semplice e piuttosto veloce nella sua realizzazione. Per segnali HDR10 consigliamo impostazioni di 'Local Dimming di tipo intermedio: la massima luminanza scende da 1.600 NIT a 1.000 NIT ma con una coerenza della rampa PQ decisamente più elevata. La calibrazione, di cui trovate tutti i riferimenti nel video già citato, consente una riproduzione dei colori con Delta E abbastanza contenuto e le differenze rispetto alle prestazioni con le modalità predefinite, sono sensibili. Il nuovo Hisense 55U8HQ è un mini LED con una 'doppia personalità', eccessiva e 'invadente' in condizioni di fabbrica, più composta e ragionevole dopo una calibrazione rispettosa delle raccomandazioni degli standard televisivi. Il TV ha una riserva di potenza luminosa piuttosto elevata ed è particolarmente indicato per riprodurre contenuti in ambienti luminosi. L'audio è una gradevole sorpresa: abituati alla pessima qualità media, sfoderata dai televisori tradizionali, le prestazioni e il coinvolgimento del sistema di produzione sonore di questo nuovo Hisense non sono passati inosservati, soprattutto per la creazione di una scena credibile anche in senso verticale, grazie ai due altoparlanti dedicati. Non aspettatevi bassi da cinema e distorsioni da impianti hi-end, ma un discreto equilibrio timbrico c'è e ad Hisense va riconosciuto. Per i consigli di calibrazione, i segnaliamo ancora una volta il video dedicato sul nostro canale Youtube. Nel frattempo, buona calibrazione a tutti.
La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,0
Per maggiori informazioni: hisense.it/tv-audio/tv/55-u8hq
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