![]() |
|||||||||||||||||||||
Stampa | |||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche
Durante gli ultimi tre anni, non sono pochi gli storici produttori di TV di fascia più alta che hanno 'sposato' la tecnologia AMOLED per i i modelli più costosi, con diagonale compresa tra 55" e 77". Philips non fa eccezione e propone TV caratterizzati da funzioni, caratteristiche tecniche e soprattutto prezzo, che non passano certo inosservati. Una delle caratteristiche distintive dei TV Philips di fascia più alta è la tecnologia 'Ambilight' che utilizza LED RGB che possono essere anche 'sincronizzati' con quello che appare sui bordi dello schermo per un effetto scenico molto potente, che estende virtualmente le immagini sulla parete di fondo. Il 934 è dotato di 'Ambilight' sui tre lati (superiore e laterale) e i piccoli LED riescono a illuminare molto bene la parete di fondo anche se l'ambiente non è oscurato completamente. Oltre all'Ambilight, l'altro elemento caratterizzante è la soundbar realizzata in collaborazione con Bowers & Wilkins che dona al TV un sistema audio, compatibile Dolby Atmos, con prestazioni così sorprendenti da meritare delle misure dedicate che troverete nell'ultima pagina. La costruzione è robusta, con finiture sobrie ed eleganti. La versatilità è ottima sia per la compatibilità con tutti i sistemi video HDR (HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision), sia per la buona integrazione tra il sistema operativo Android, con aggiornamenti puntuali e abbastanza frequenti. Gli ingressi HDMI sono 2.0, senza quindi e-ARC e VRR. Manca anche la compatibilità con segnali 4K 120p. Il pannello AMOLED è quello tradizionale con subpixel WRGB prodotto da LG Display, decisamente ben pilotato da un'elettronica che non lesina sulla potenza di calcolo, usata più che altro per numerosi filtri di maschera di contrasto e di interpolazione dei fotogrammi che, per quanto mi riguarda, continuano a lasciarmi abbastanza indifferente. La sezione di alimentazione sembra molto ben dimensionata e dovrebbe garantire al TV di raggiungere livelli di luminanza di picco sensibilmente superiori alla media. Caratteristiche dichiarate: Prezzo suggerito: 3.799,00 Euro IVA inclusa audiogamma.it/prodotti/philips-b-w_65oled934_12
Pagina 2 - Menu, funzioni e calibrazione
La navigazione tra i menu e le varie funzioni del Philips 934 è comoda e immediata e le informazioni sul funzionamento delle varie voci arricchiscono ulteriormente la navigazione e aiutano anche l'utente meno smaliziato per il miglioramento della qualità di riproduzione dei suoni e delle immagini. Qui in alto possiamo osservare ad esempio la grafica che spiega in modo chiaro ed efficace, l'azione della voce "nitidezza", oppure quella della "luminosità". Una parte molto importante del TV è la funzione "Ambilight", di cui abbiamo già parlato nella pagina di apertura, e che può essere richiamata anche da un tasto dedicato sul telecomando. I led RGB montati sul lato superiore e quelli laterali nella parte posteriore del telaio possono essere accesi in vari modi. Le modalità "Audio", "Bandiera" e "Colore", non mi hanno entusiasmato. Quella "Video" è la più interessante ed estende virtualmente lo schermo del TV alla parete retrostante, analizzando i colori sui tre lati dell'immagine e accendendo i LED con il colore corrispondente. Una funzione che per alcuni contenuti potrebe essere troppo "barocca" e distrarre troppo dalla visione dei contenuti.
All'accensione, nel TV viene selezionata la modalità 'Standard', con prestazioni insufficienti, bilanciamento del bianco troppo freddo, alcuni dei DSP attivati e prestazioni simili a quelle già viste purtroppo in tanti TV mediocri. La modalità 'Film' è decisamente più vicina al riferimento, anche se alcuni DSP sono comunque da disattivare. DSP e maschera di contrasto sono attivi anche nella modalità ISF "Giorno", con riduzione della risoluzione e impostazione troppo aggressiva della nitidezza, che può essere comunque riportata alla 'ragione' con semplicità. Il Menu con le voci principali per la calibrazione delle immagini è abbastanza complesso ma intuitivo, anche qui con elementi grafici a spiegazione dell'intervento. Segnalo a tal proposito la possibilità di calibrare il bilanciamento del bianco su due punti e poi anche su 20 punti, oltre a tinta, saturazione e livello sui colori primari e secondari. Interessante anche la possibilità di modulare la curva del gamma con alcune voci a corollario dei controlli tradizionali, specialmente nelle modalità HDR e HLG. Nel nostro caso, oltre alla calibrazione su due punti, si è resa necessaria la calibrazione su 20 punti ma soltanto per i primi tre step della scala dei grigi (5%, 10% e 15%), con prestazioni davvero esaltanti. Il TV è compatibile con i contenuti HDR10+ e Dolby Vision e la soundbar prodotta in collaborazione con Bowers & Wilkins è compatibile Dolby Atmos. Purtroppo il TV non è dotato di connessione HDMI con eARC quindi non c'è modo di consegnare lo stream Dolby Atmos ad un decoder esterno. La Soundbar, come vedremo nell'ultima pagina, ha prestazioni straordinarie da punti di vista timbrico e dinamico, ma la ricostruzione spaziale fornita è comunque limitata e la connessione eARC sarebbe stata molto utile.
Pagina 3 - Misure, visione e conclusioni
Le prestazioni con segnali SDR nella modalità 'Film' sono molto buone e la luminanza è allineata ai migliori TV OLED sul mercato, con punto del bianco che arriva fino ad oltre 380 NIT per piccole zone e fino a 156 NIT per il 100% della superficie dello schermo. In HDR10 il pannello ha mostrato una luminanza di picco decisamente più alta rispetto alla media, fino a sfiorare i 900 NIT per area del 2%. Al 10% scende a 720 NIT e al 100% si stabilizza a poco meno di 150 NIT. Con la calibrazione manuale per visione in ambiente totalmente oscurato, basta scendere al di sotto dei 200 NIT di luminanza massima per arrivare a prestazioni da riferimento, senza ABL apprezzabile e con gamma praticamente 'a spada' a cavallo del valore 2,3. In grafico con i valori del gamma qui in alto si riferisce proprio alle prestazioni dopo la calibrazione, con "bianco" a 180 NIT, misurato con area al 10% e APL pari al 25%. In default, con luminanza più elevata, il gamma scende un pochino sulle alte luci ma senza particolari effetti sulla visione. In modalità HDR10, il tone mapping utilizza il 'margine in più' rispetto ad altri OLED per spostare il clipping all'85% (quindi a cirva 2.500 NIT di riferimento) ma in modo intelligente: al 75% del segnale in ingresso siamo poco sotto i 600 NIT. In default, sempre in HDR, sulle basse luci c'è una leggera tendenza a chiudere un po' troppo ma basta davvero poco ristabilire una curva corretta con la calibrazione. Il bilanciamento del bianco in SDR nella modalità 'Film' è già molto vicino al riferimento, con deviazioni trascurabili. Per chi vuole il massimo delle prestazioni, c'è sempre la calibrazione manuale, prima su due punti e poi su 20 punti. In realtà, dei venti punti a disposizione si utilizzeranno quasi esclusivamente i primissimi punti tra il 5% e il 20% ed è quello che ho fatto sull'esemplare a disposizione, con interventi minimi. Con i contenuti HDR, sconsiglio di utilizzare le modalità ISF che sono un po' troppo 'conservative' sulla luminanza. Io sono partito dalla modalità 'Personale', con tone mapping molto efficace e che sa sfruttare il piccolo vantaggio sulle alte luci dato da quei 900 NIT che si raggiungono in particolari condizioni. D'altra parte, a confronto con altri OLED di fascia alta, il Philips rischia di apparire generalmente un po' meno luminoso, anche per l'intervento dell'ABL. La curva del gamma in HLG è meno 'entusiasmante' in default e c'è la tendenza a chiudere un po' troppo sulle bassissime luci. Anche qui, con pochi aggiunstamenti ai valori di luminosità, è possibile raggiungere ottime prestazioni. La riproduzione dei colori è ottima per il materiale video in SDR, anche in default. In HDR, la copertura dello spazio colore DCI è quasi totale (quasi il 98% dello spazio colore DCI-P3 su spazio CIE uv 1976). Vi ricordo però che i TV OLED con sub-pixel WRGB hanno una luminanza limitata al 50% sui colori alla massima saturazione e questo Philips non fa eccezione. La piccola, grande sorpresa di questo Philips arriva dalla soundbar, realizzata in collaborazione con Bowers & Wilkins, lo storico produttore inglese di diffusori che ha fatto la storia dell'alta fedeltà. La piccola soundbar ha sfoderato prestazioni insospettabili, soprattutto per estensione in frequenza - specialmente in gamma bassa - e per neutralità timbrica. Altrettanto interessante è la capacità della soundbar di creare le sorgenti virtuali con localizzazione più in alto rispetto alla sua posizione fisica, anche se la ricostruzione spaziale di un sistema Dolby Atmos con diffusori discreti è ancora troppo lontana. Per la visione ho preferito impostare il TV nelle modalità Film e Film HDR, eccellenti basi di partenza per una calibrazione piuttosto veloce e con ottimi risultati. Giova però ricordare che anche in condizioni di default, il TV è tra i modelli più vicini ai valori di riferimento, con prestazioni già molto buone e migliorabili soprattutto nella gestione del gamma e del bilanciamento del bianco sulle alte luci. Dopo la calibrazione, le prestazioni hanno raggiunto sotto molti punti di vista i nostri migliori riferimenti, con un leggero vantaggio sulla gestione dei particolari sulle altissime luci. Insomma: qualità video e audio decisamente soddisfacenti, ad un prezzo adeguato per chi cerca una soluzione completa e non appariscente, soprattutto per la riproduzione audio. La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,3
Per maggiori informazioni: audiogamma.it/prodotti/philips-b-w_65oled934_12 |
|||||||||||||||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |