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Garman presenta JVC DLA-NX9
Garman presenta JVC DLA-NX9
Fabio Angeloni - 17 Febbraio 2020
“Il punto vendita di Garman ha finalmente consentito agli appassionati romani di vedere in azione il videoproiettore top di gamma di JVC, macchina prestazionalmente sofisticata e al momento anche unica presente sul mercato in grado di visualizzare materiale a risoluzione 8K. Vi abbiamo incuriosito abbastanza?”
Pagina 1 - Introduzione e descrizione del set


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Il bel punto vendita romano di Garman ha un bell'atout da spendere, risultando al contempo centrale sia rispetto alla città di Roma che lo ospita sia rispetto alla più generale conformazione geografica del Paese. Da tempo Garman è divenuto un punto di riferimento certo per gli appassionati dell'area più popolata d'Italia non solo per la vasta disponibilità materiale dei prodotti, ma anche per la cordialità del titolare, Fulvio Cecconi, e per la competenza del mediatore tecnologico, Claudio Milana. Trovo peraltro piuttosto interessante la possibilità di prenotare demo personalizzate di prodotti cui si è interessati compilando un apposito form presente sul sito, particolarmente utili a dipanare le matasse dei dubbi che regolarmente ci attanagliano poco prima di ogni acquisto. (Recentemente Garman ha anche aperto una succursale pieno di altre delizie audiovideo, di cui però parlerò senz'altro in altra occasione.)


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Nella sala principale del negozio storico, sito in Via Boezio, è stato messo alla sbarra un set composto dal nuovo videoproiettore JVC DLA-NX9, top di gamma della prima serie a risoluzione 4K del brand nipponico da sempre sinonimo di elevatissimo rapporto di contrasto ed attualmente unico al mondo ad offrire una risoluzione e-shiftata di 8K. L'HDMI dispone di una banda passante di 18Gbps, ha microdisplay LCD riflettenti da 0,69', un blocco ottico di grandissima qualità con 18 elementi disposti in 16 gruppi e lente anteriore in vetro di diametro di 10 cm. La lampada al mercurio da 265 Watt produce 2.200 lumen, copre un gamut che arriva al DCI-P3 (con filtro colore inserito, che determina però un certo decadimento percentuale della potenza luminosa), ha il supporto ad HDR10 e HLG. Possiede inoltre la funzione di clear motion drive per la fluidità di movimento, garantisce una bassa latenza per il gaming, prevede la compatibilità 3D, ha un comodo lens shift che arriva al 100% di escursione in verticale e al 43% in orizzontale, possiede funzioni di autocalibrazione e di ottimizzazione della luminanza in HDR operata dall'Auto Tone Mapping grazie all'interpretazione dei valori di Max CLL (Maximum Content Light Level) e Max FALL (Maximum Frame Average Light Level) presenti sul video.


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A dimostrazione di quanto sia valido il supporto a questa nuova serie di VPJ da parte del marchio giapponese, segnalo che dalla sua messa in commercio ha potuto godere di due upgrade di notevole portata. Il 15 marzo 2019, infatti, è stato rilasciato il firmware 2.01, che consente una ottimizzazione dell'HDR nei casi in cui il VPR venga utilizzato in unione con un lettore Panasonic DP-UB9000: sfruttando l'HDR optimizer presente sul lettore, infatti, nel menu del 9000 compaiono i due nuovi profili colore “Pana_PQ_HL” o “Pana_PQ_BL”; con il firmware 3.10 del 9 ottobre 2019, invece, è stata implementata la preziosa funzione "frame adapt HDR", un'accurata elaborazione dinamica del tone mapping operata grazie all'analisi istantanea del picco di luminanza di ogni frame che costituisce una innovazione davvero considerevole per il settore.


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Il videoproiettore era abbinato ad un set per l'audio immersivo configurato in 7.1.4 composto frontalmente dall'ultimo modello "S2" delle Bowers & Wilkins serie 702 (poste solo un gradino sotto alla serie top 800), uno speaker a 3 vie con 3 woofer Aerofoil da 16,5 cm, un midrange Continuum da 15 cm e un tweeter da 25 mm con cupola di carbonio (meccanicamente disaccoppiato in quanto posto in posizione esterna al mobile principale e dalla foggia che lateralmente ricorda il loro famoso speaker "Zeppelin"), con 90dB di sensibilità, 8 Ohm di impedenza (con un modulo che scende fino a 3.1 Ohm) e tenuta in potenza fino a 300 Watt. Per garantire uniformità sonora al fronte anteriore era presente lo speaker centrale dello stesso brand e della medesima serie, un Bowers & Wilkins HTM71 S2 con due woofer in Aerofoil da 16,5 cm, un midrange da 10 cm in Continuum e un tweeter con cupola in carbonio da 25mm, per 89dB di sensibilità, 8 Ohm di impedenza (con un modulo che scende fino a 3 Ohm) e tenuta in potenza fino a 200 Watt. I restanti speaker surround, surround back e 2 coppie di ceiling erano della Canton. Il set era completato da un subwoofer REL HT/1205 con driver da 30 cm a lunga corsa vitaminizzato da un finale in classe D da 500 Watt. Gli speaker erano pilotati da un preprocessore immersivo Anthem AVM60, da un finale multicanale Anthem MCA 525 (5 canali da 225 Watt) e da un finale dedicato ai canali ceiling, mentre le fonti erano costituite da un lettore UHD Panasonic DP-UB9000 e un lettore mutimediale Zidoo X8.

Pagina 2 - L'evento


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Il mediatore tecnologico era Gian Luca Di Felice, che in questi lidi non ha certo bisogno di presentazionoi e che ci ha proposto per lo più spezzoni filmici a risoluzione UHD con HDR. La dimostrazione ha avuto inizio con alcune strabilianti immagini di Attacco al potere 3 in edizione americana, con le avvincenti e spettacolari scene dell'attacco dei droni. Si è proseguito con il Re Leone, con il quale abbiamo potuto apprezzare le bellissime scene iniziali ricche di sfumature, le uniche effettivamente "girate" e non create con la computer grafica. All'improvviso si sono appalesati il Patron di AVMag, Emidio Frattaroli, che ha iniziato a scattare foto a gogo, e il magister, Andrea Manuti, salutati e riveriti da tutti i presenti, come si conviene a personaggi di spicco del settore, ed hanno così realizzato la presenza nella saletta romana dei tre massimi esperti di video del Paese che peraltro per anni hanno anche scritto sulla medesima rivista di settore.


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Per glorificare la parte audio ha fatto seguito il da me particolarmente amato "The Greatest Showman". Nella scena centrale del film, quella in cui la protagonista si esibisce nel suo primo spettacolo americano, quasi sempre la sua fronte viene più o meno lievemente solarizzata dai display. Solitamente il fatto non viene notato per via della eccellente qualità sonora (che - attenzione! - in lingua inglese, come spesso avviene, possiede un bitrate ben più elevato) dell'esibizione canora, che inevitabilmente cattura tutta la nostra attenzione, ma in questo caso - invece - visivamente tutto fila perfettamente liscio, sicuramente grazie alla calibrazione fine fatta da Gian Luca. L'immagine appariva compattamente ben definita e l'audio dava buona prova di sé in entrambi i casi, a guardare il capello con un centrale forse sonicamente lievemente indietro.


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Abbiamo poi visto alcune scene tratte dall'UHD HDR di Grease, con cui si è voluto evidenziare il fattore aggiunto dell'HDR, in grado di riprodurre l'originale colorimetria "analogica" e un po' satura tipica di un film del 1978 girato con una pellicola Kodak da 35 mm (con un dettaglio, quindi, inferiore a quello garantito dal 4K) con emulsione Technicolor, che peraltro creava un verde particolarmente intenso. Ha fatto seguito "The Meg", ehm "Shark - Il primo squalo" noto per raggiungere elevatissimi picchi di luminanza (4.000 nits) sulle nuvole e sul sole, su cui il JVC (che pure non arriva a quei valori di luminanza) non ha mostrato incertezze di sorta: particolarmente utile si è rivelato il confronto effettuato su alcune scene topiche con o senza il salvifico "HDR Frame Adapt", per verificare con i propri occhi il netto aumento di intelligibilità delle porzioni chiare delle immagini, altrimenti visualizzate in modo del tutto indistinto.


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Si è passati ad Oblivion. Artisticamente si tratta di un buon film, ma tecnicamente non lo amo particolarmente per essermelo dovuto sorbire infinite volte a risoluzione FHD in qualità di demo (chi di noi non ricorda la scena del barattolo "vegetato" o del punto luce causato dalla estremità in combustione del sigaro acceso di Morgan Freeman nella completa oscurità?), ma soprattutto in quanto la versione UHD (upscalata, in quanto non a risoluzione originaria UHD/4K) mi è sempre sembrata meno nitida della versione disponibile su bluray, forse a causa di un uso non ottimizzato di una qualche maschera di contrasto. Sia come sia, ci veniva proposto il confronto del protagonista con gli Scavenger. Le immagini fluivano meravigliose, naturalissime, ma vivide e luminose, senza alcun cenno di digitalizzazione. Il commento audio mostrava una presenza che non esorbitava mai dal proprio ruolo servente e che mai intendeva sostituirsi all'esperienza visiva, ma supportava - accrescendolo - l'impatto emozionale del narrato.


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Per questo particolare parterre de roi la sessione è terminata con la visione (ma soprattutto l'ascolto) dei bluray jazzeggianti "Hit Man" di David Foster & Friends, notoriamente dotato di una eccellente qualità audio, e "Live on soundstage" della bella Katharine McPhee, che hanno rafforzato nei presenti le impressioni di grande naturalezza visiva e, in questo caso, soprattutto sonora del set.

Terminato l'evento, abbiamo impiegato qualche minuto per dare un'occhiata alla sala adiacente, normalmente non oscurata, dove facevano bella mostra di sé un prezioso ed ormai introvabile lettore universale Oppo UDP-205 nuovo di zecca (che ha raggiunto sul mercato quotazioni da capogiro), una coppia di altoparlanti Focal Chorus 726 da pavimento, un media server Kino-4, un amplificatore integrato Denon PMA-2500NE, un sintoampli AV Denon AVC-X8500 e un CD Marantz 6006.


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Per garantire una visione luminosa anche a stanza non oscurata erano presenti due VPJ di colore bianco, a tecnologia DLP ed alta luminosità. Si trattava di un Vivitek HK288 a lampada da 2.000 lumen con matrice DMD bivobulata da 0,66" e di un JVC LX-NZ3(W) laser da 3.000 lumen con matrice DMD quadrivobulata da 0,47”. Mi soffermo solo per un attimo sul più recente VPJ JVC, la cui sorgente laser fosfori "blu-escent" consente di ottenere ben il 50 per cento di luminosità in più del precedente modello LX-UH1 a lampada, garantendo 3.000 lumen complessivi e una vita di ben 20.000 ore, oltre ad una HDMI "piena" a 18Gbps, ruota colore RGBRGB (perfetta per l'uso HT), alle compatibilità HDR e HLG, all'auto tone mapping e ad una possibilità di lens shifting ben più ampio del solito, limitatissimo, presente sui DLP, vale a dire un +/-60% in verticale e un +/-23% in orizzontale.


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Sul bancone che dà sulla grande finestratura che guarda all'interno del negozio occhieggiava sornione un ulteriore quartetto di VPJ Sony, JVC et cetera.

Gran bell'evento, insomma. Rivolgo un ringraziamento a Garman per l'ospitalità, indirizzandogli un a rivederci a presto!