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Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche
Il mercato dei TV in questi ultimi anni sta subendo modifiche sostanziali. La fascia più alta è praticamente dominata dalle tecnologie OLED ed LCD con Quantum Dots, con modelli che, per la diagonale da 55", hanno un prezzo suggerito al pubblico che supera in alcuni casi 2.500 Euro IVA inclusa. Il mercato "main-stream" è ancora saldamente in mano alla tecnologia LCD e alle due declinazioni IPS (In Plane Switching) e VA (Vertical Alignment) con caratteristiche leggermente differenti ma con cui vengono sfornati prodotti con prezzi molto contenuti. Tra la fascia più economica e quella più alta, c'è una zona non ben definita, ancora monopolio della tecnologia LCD ma con caratteristiche che di solito ritroviamo solo nei TV di fascia più elevata, come ad esempio unità di elaborazione potenti e veloci, funzioni e algoritmi di miglioramento delle immagini di ultima generazione, qualità video che non fa troppo rimpiangere quella dei primi della classe. la serieSM8200 NanoCell di LG Electronics si inserisce proprio in questa fetta di mercato: è basata su tecnologia LCD IPS, ha una buona potenza luminosa ed ha un prezzo suggerito al pubblico che vale meno della metà rispetto ad un modello con tecnologia OLED oppure Quantum Dot. L'aspetto è quello di un TV di fascia alta, con cornice sottile, profondità estremamente ridotta, pannello posteriore pulito e plastiche di qualità elevata. Il piedistallo ha disegno e finiture molto interessanti: peccato che l'aggancio al TV renda la struttura un po' troppo elastica, con il pannello che traballa per qualche secondo quando si cerca di spostarlo. Questo però non ha effetti sulla stabilità che invece è perfetta. Per aumentare le dimensioni del gamut colore, invece che usare costose soluzioni con "quantum dots" oppure LED bianchi con fosfori rossi e verdi, LG Electronic ha scelto una unità di retroilluminazione con LED bianchi con miscela di fosfori gialli, la soluzione più economica sul mercato ma con gamut più limitato (di solito non supera l'80% del DCI-P3). Nel pannello LG, oltre al tradizionale filtro colore RGB per ogni sub-pixel, stavolta c'è un ulteriore filtro di "notch" che va a togliere il colore "giallo" con picco di frequenze a circa 595 nanometri. Il nuovo nano-filtro colore funziona molto bene anche fuori asse, con gamut che mantiene le sue dimensioni anche ad angolazioni importanti. VI anticipo che, nelle migliori condizioni, viene raggiunto il 92% del gamut DCI-P3. Magari si potrebbe discutere sulla possibilità di parlare di "nano-particelle" ma la bontà della tecnologia è fuori discussione. Per chi volesse approfondire, segnalo questo articolo dello scorso anno su Display Daily. Il pannello posteriore è ricco di ingressi, concentrati in due piccole zone. Dei quattro ingressi HDMI, tutti di tipo 2.1 con HDCP 2.2, i primi due sono ad accesso laterale, nella stessa area che ospita anche la CAM CI+ fino a REV 1.4 e una porta USB. Tutti gli altri ingressi sono ad accesso posteriore, situazione che potrebbe creare qualche difficoltà per il montaggio a parete. Il sistema operativo è il webOS 4.5, rapido e affidabile, con app ad avvio veloce e stabilità invidiabile. Il menu è ben articolato ed è praticamente lo stesso di tutti i TV LG di fascia alta degli ultimi anni, con impostazioni avanzate per la calibrazione delle immagini, menu di calibrazione ISF e tante voci che faranno la felicità degli smanettoni. Caratteristiche dichiarate:
Per maggiori info: www.lg.com/it/tv/lg-55SM8200PLA-tv-led
Pagina 2 - Misure in REC BT.709
Il menu di impostazione delle immagini è quello "classico" dei TV LG delle ultime generazioni ed ha ben 9 differenti impostazioni predefinite, molte delle quali personalizzabili in tutte le impostazioni, scegliendo ovviamente il menu avanzato. In particolare, segnaliamo la possibilità di calibrare il bilanciamento del bianco fino a 22 punti e la presenza di un Color Management System a 6 assi (RGBYCM) con calibrazione di tinta, saturazione e livello. Consigliamo comunque l'impostazione predefinita "cinema", invitando a disabilitare tutti i vari "filtri digitali" che sono molto aggressivi e rendono le immagini innaturali. Le prestazioni del bilanciamento del bianco nella modalità "standard" sono, come al solito per la quasi totalità di TV del settore consumer, decisamente mediocri, con dominanti così fredde da aver dovuto spostare i limiti del nostro grafico delle componenti RGB. Nella modalità "cinema" le cose vanno decisamente bene, anzi benissimo, così tanto da non dover richiedere una calibrazione manuale. La curva del gamma nella modalità standard è molto vicina al riferimento di 2.2 e i primissimi gradini fino al 4% sono limitati dal rapporto di contrasto nativo che vale appena 1.000:1. Nella modalità cinema i valori del gamma sono generalmente più bassi, situazione che - visto il rapporto di contrasto molto contenuto - lascia "più spazio" per la riproduzione dei primissimi gradini della scala dei grigi, quindi il risultato è sensibilmente superiore. Le dimensioni del gamut sono leggermente più grandi rispetto al REC BT.709 ma il vero problema è cosa succede ai colori secondari e alle tinte a saturazione intermedia nella modalità "standard", viziata - come abbiamo visto più in alto - da un bilanciamento del bianco decisamente "bluastro". Nella modalità "cinema" invece le prestazioni rasentano la perfezione per buona parte dei colori primari e secondari. In buona sostanza, selezionando la modalità "cinema", il TV ha prestazioni ottime. In modalità REC BT.709 abbiamo anche verificato il tempo di lag, ovvero quanti millisecondi passano tra l'ingresso del segnale e la sua effettiva riproduzione, utilizzando come generatore il piccolo "input lag tester" di Leo Bodnar, con segnale in ingresso 1080p e 60hz di frequenza di quadro, con risultati a dir poco eccellenti: mai visti tempi così ridotti su un TV: le prime linee di scansione arrivano dopo appena 5,3 millisecondi, mentre le linee che sono più o meno al centro dell'immagine arrivano dopo 13,5 millisecondi.
Pagina 3 - Misure in HDR10 e conclusioni
Con segnali HDR abbiamo saltato a piè pari le impostazioni predefinite con prestazioni inadeguate, concentrando l'attenzione su quelle più interessanti. Nel menu scompaiono le due voci "ISF" e si rimane con sole sei impostazioni predefinite, più che sufficienti per trovare un ottimo compromesso tra luminanza, colorimetria e rispetto della curva del gamma PQ. Tra i vari "filtri digitali", oltre che invitarvi a disabilitare praticamente tutto, segnaliamo invece le ottime prestazioni della "Mappatura dei toni dinamica" che approfondiremo appena più avanti. Le due impostazioni con prestazioni migliori sono quelle "Home Cinema" e "Cinema", quest'ultima con risultati molto vicini a quelli con segnali REC BT.709. Giova ricordare che con gamma PQ, la luminanza al 10% di intensità del segnale in ingresso vale quanto un 20% con gamma 2.2: ecco spiegate le deviazioni verso il "blu" al di sotto del 20%, più vicine al livello minimo di cui è capace un LCD IPS. I due grafici della curva di luminanza con ordinate logaritmiche e riferimento con clipping a 1.000 NIT in verde, ci consegnano un display sostanzialmente corretto, con il "bianco diffuso" (segnale in ingresso al 50%) che sfiora i 90 NIT. Il picco di luminanza vale poco meno di 500 NIT, con "roll-off" tra il 75% e 80% del segnale in ingresso. Variando i metadati con MaxCLL a 4.000 NIT, il TV varia correttamente il clipping, con roll-off oltre il 90%. Attivando invece gli algoritmi di intelligenza artificiale, viene attivato una sorta di "gamma dinamico" che dà più spazio alle modulazione dei primissimi gradini della scala dei grigi, riguadagnando quindi la dinamica che è inevitabilmente più indietro per tutti i limiti della tecnologia LCD IPS. I due gamut, catturati per le relative impostazioni predefinite fin qui analizzate, hanno dimensioni più contenute rispetto ai limiti dello spazio colore DCI-P3 ma generalmente più estese (specialmente su blu e verde) rispetto ai TV con tecnologia OLED. La modalità home cinema non convince ed è una diretta conseguenza del bilanciamento del bianco che vira verso il blu. Nella modalità "cinema" invece, la precisione di tinta, saturazione e livello dei colori primari e secondari è encomiabile ed è uno degli aspetti più interessanti di questo TV. Con la visione di contenuti in HDR10 di riferimento in modalità "Cinema" (Sicario, Soldado, Animali Fantastici 2, Aquaman), ho apprezzato una buona qualità generale, con una precisa riproduzione del colore e con una ricchezza di sfumature che non riesce ad esprimersi al massimo sulle basse luci, a causa soprattutto di un rapporto di contrasto nativo che è pur sempre ingabbiato all'interno dei limiti della tecnologia IPS. D'altra parte, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'efficienza della modalità "Mappatura dei toni dinamica" che misura con precisione la composizione delle immagini e riesce a modulare una curva del gamma che non snatura la dinamica dei contenuti dati in pasto al TV ma che riesce in effetti a dare un bel po' più di respiro alle informazioni sulle basse luci. Nelle immagini qui in alto, una scena da "The Wandering Earth" (Netflix, HDR) al minuto 24... In più, con scene molto scure con elevata dinamica, bisogna fare i conti con le poche zone verticali di retroilluminazione (sono probabilmente 8 anche se con sole 6 combinazioni, ovvero a gruppi di tre) che nelle fasi finali di "Sicario", con i sottotitoli "hard coded" che creano parecchi problemi, innalzando il livello del nero a livelli imbarazzanti. Quando invece ci sono contenuti luminosi, il gap rispetto ai TV con tecnologia "LCD VA" è praticamente invisibile e si apprezzano di più altri aspetti, come l'eccellente uniformità e la buona rapidità di risposta, utilissima anche per i videogiocatori. In buona sostanza, siamo davanti ad un TV che dà il meglio di sè sicuramente con segnali SDR ma che non disdegna segnali video ad elevata dinamica e che è caratterizzato da un gamut con dimensioni più generose rispetto ad altri display con tecnologia LCD e retro-illuminazione tradizionale. Il prezzo suggerito al pubblico, pari a 1.199,00 Euro IVA inclusa, è sicuramente elevato in assoluto, anche in considerazione del prezzo di alcuni display OLED dello stesso produttore lanciati lo scorso anno che oggi hanno costi ben inferiori ai 1.500 Euro. D'altra parte, il TV in oggetto è già disponibile presso alcuni market online a meno di 900 Euro, con alcuni rivenditori affidabili che hanno fissato il prezzo a poco più di 800 Euro. La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 7,3
Per maggiori informazioni sulla serie Nanocell LG: www.lg.com/it/tv-nanocell Per maggiori informazioni sul modello 55SM8200: www.lg.com/it/tv/lg-55SM8200PLA-tv-led
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