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First Look Sony VPL-VW570ES 4K HDR
First Look Sony VPL-VW570ES 4K HDR
Emidio Frattaroli - 23 Ottobre 2018
“Tempo di misure preliminari anche per il nuovo VPL-VW570ES di Sony, con ingressi a 18 Gbps, Motionflow anche su segnali 4K e prestazioni sensibilmente superiori rispetto al modello entry level che avevamo già analizzato due settimane fa.”
Pagina 1 - Introduzione e descrizione del sistema


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Lo scorso sabato 13 ottobre sono stato ospite a Bologna, nel punto vendita Audio Quality, per continuare il "roadshow" partito lo scorso 6 ottobre Ottobre e che prevede dimostrazioni dei nuovi proiettori, il Sony VPL-VW270ES e il Sony VPL-VW570ES, presentati lo scorso settembre all'IFA di Berlino e di cui vi avevamo già parlato in un articolo disponibile a questo indirizzo. L'appuntamento di Bologna è stato estremamente interessante per due motivi. Prima di tutto ho potuto ammirare e ascoltare la nuova saletta home theater di Audio Quality, rinnovata nell'estetica, nell'acustica e anche in buona parte dei componenti, con l'arrivo - ad esempio - dei diffusori Wisdom Audio, con unità a nastro per la sezione medio-alti e filtro crossover con taglio a 350 Hz tra woofer e unità a nastro. Si tratta di una sala con prestazioni audio e video a dir poco entusiasmanti che avrebbe bisogno di un articolo dedicato, magari anche con misure... Il secondo motivo è il mio primo contatto con il nuovo proiettore Sony VPL-VW570ES, che ho potuto analizzare e calibrare per la prima volta proprio qui a Bologna.

 
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Oltre che a Bologna, i due proiettori VPL-VW270ES e VPL-VW570ES erano in dimostrazione anche a Segrate, presso Spazio 2M, ovvero nella dépendance milanese di Audio Quality, anche quest'ultima rinnovata con diffusori Wisdom Audio e correzione dell'acustica ambientale con pannelli Artnovion. A Milano lo schermo a disposizione è un Dark Star 9 da 3,2 metri di base, con rapporto d'aspetto in 21:9. A Bologna invece lo schermo è da 3,5 metri di base, sempre con rapporto d'aspetto in 21:9.

 
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Il venerdì mattina presto, dopo il fondamentale pellegrinaggio alla pasticceria Condorelli di Idice (assaggiate le ciambelle fritte, le mie preferite a livello interplanetario) sono arrivato nella nuova sala di Audio Quality con un livello di glicemia sufficiente a calibrare come minimo qualche decina di proiettori. Il VPL-VW270ES in realtà è lo stesso identico modello già calibrato a Milano per l'evento da Videosell (in questo articolo c'è il first look con misure) e ho solo verificato e ottimizzato qualche particolare, in modo da concentrarmi totalmente sul nuovo VPL-VW570ES.

 
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Per quanto riguarda le differenze tra 270 e 570 vi rimando all'articolo pubblicato lo scorso settembre a questo indirizzo. VI ricordo soltanto cinque aspetti fondamentali che differenziano le due macchine. Il 570 ha una lampada che è il 20% più potente, quindi ha un flusso luminoso più elevato del 20% (1.800 lumen contro 1.500 del 270), ha un diaframma meccanico utilissimo per modulare il flusso luminoso, anche in automatico per un rapporto di contrasto sequenziale più elevato, è dotato di memorie sulla posizione delle ottiche (utile solo per schermi in 21:9 oppure a mascheratura variabile) ha un paio di trigger per l'automazione elementare ed ha un colorimetro all'interno del percorso luminoso che serve per mantenere bilanciamento del bianco e colori anche con l'invecchiamento della lampada.

C'è però un'altra cosa che distingue le due macchine, 270 e 570 e che non c'è scritta da nessuna parte: il 570 ha un rapporto di contrasto nativo sensibilmente più elevato, molto vicino a 20.000:1, contro il valore di circa 15.000:1 rilevato sul 270. Si tratta di una caratteristica che avvicina moltissimo il VPL-VW570ES al modello "laser" VPL-VW760ES che costa quasi il doppio. Visto che l'elettronica è la stessa del modello laser, come anche l'ottica, buona parte delle caratteristiche di colorimetria, fino al rapporto di contrasto (praticamente identico), sembra quasi che il nuovo "570" sia un "760" sotto mentite spoglie, ovvero con lampada invece che con il laser e addirittura con un elemento in più: un diaframma meccanico che è assente nel "760"...

 

Pagina 2 - Misure e calibrazione in BT.709


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Il test è stato effettuato nella sala home theater di Audioquality, con lente del proiettore a circa 7 metri dallo schermo con quest'ultimo che ha una base di 3,5 metri in formato 21:9. In altre parole, ho misurato il proiettore con l'obiettivo più o meno a "metà strada" tra la posizione "wide" e quella "tele" e con più precisione con rapporto di tiro di 2,0:1. Le prestazioni in termini di flusso luminoso sono leggermente superiori a quelle del VPL-VW270ES mentre la colorimetria è perfettamente sovrapponibile. La massima luminanza a schermo invece è di 82 NIT e viene raggiunta con lampada in alta potenza e con obiettivo in posione tele, riempiendo lo schermo solo in senso verticale con base che scende da 3,5 metri a 2,7 metri e rapporto d'aspetto in 16:9.

La prima parte della calibrazione è ovviamente legata alle raccomandazioni BT.709, alias "alta definizione", per quanto riguarda spazio colore, curva del gamma e massima luminanza. In questo caso ho selezionato la lampada in modalità ECO (42 NIT in 21:9), ho selezionato il gamma 2.2 e lo spazio colore in modalità totalmente automatica. I valori del gamma sono praticamente perfetti e costanti lungo tutta la scala dei grigi. Il rapporto di contrasto misurato è di circa 19.000:1, senza modificare il diaframma. Ed è questa la grande sorpresa: il rapporto di contrasto del nuovo VPL-VW570ES è quasi sovrapponibile a quello del VPL-VW760ES.


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Come al solito, nelle primissime ore di vita della lampada c'è sempre una predominanza dello spettro "blu" ma la calibrazione su due punti è comunque piuttosto semplice e veloce. Per i perfezionisti, la correzione anche del 5% della scala dei grigi è comunque possibile attraverso un software "Projector Calibration Pro" con la calibrazione delle curve del gamma di ogni singola componente cromatica fino a 64 punti di precisione. 


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Della calibrazione delle tre componenti RGB, ne hanno beneficiato ovviamente anche i colori. Il risultato è ottimo, con tinta, saturazione e livello ottimi già in default e valori di "Delta E uv" al di sotto di 3 anche per tutti i colori primari e secondari, alle varie saturazioni con passi al 25%.

 

Pagina 3 - Misure e calibrazione in HDR10


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Con il passaggio ai contenuti HDR ho impostato la lampada alla massima potenza, diaframma completamente aperto e, come già detto nella pagina precedente, con una massima luminanza a schermo pari a 82 NIT in formato 16:9 (con ampiezza dello schermo di 2,7 metri).  Per il bilanciamento del bianco, la situazione è molto simile a quello che è successo in "709": il proiettore è molto lineare e può essere calibrato velocemente e senza sorprese.


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Il gamut è più limitato rispetto a quello DCI-P3, esattamente come il VPL-VW270. D'altra parte, rispetto a quanto osservato lo scorso anno con VPL-VW260ES e VPL-VW360ES, c'è un leggero ma evidente miglioramento sull'ampiezza del gamut nel vertice "verde".L'unica nota perfettibile è la luminanza dei colori, leggermente più indietro rispetto a quanto atteso. Si tratta ovviamente di un parametro, quello della luminanza dei colori, legato soprattutto alla curva del gamma del proiettore che abbiamo analizzato nel dettaglio qui di seguito.


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I grafico qui in alto è relativo alla curva della luminanza normalizzata a 100 NIT e dopo la calibrazione, con luminosità a 55 e contrast HDR a 76. Vi ricordo che 100 NIT è il valore di riferimento per i contenuti HDR con videoproiettore. In queste condizioni, quindi con 100 NIT di picco, la situazione è molto buona con "bianco diffuso" al 50% che vale quasi 25 NIT, ottima dinamica e immagine abbastanza luminosa. Se si coprono schermi più grandi invece - e si scende sotto le 70 candele su metro quadrato o anche meno, l'immagine risulta complessivamente troppo scura e con scarse possibilità di comprimere ulteriormente il gamma per ristabilire una luminanza corretta.

Si ripropone insomma il piccolo limite già noto per i proiettori Sony della passata stagione, con gamma "troppo vicino al riferimento" (sembra assurdo ma è così) che finisce per penalizzare chi vuole proiettare su grandi superfici. In realtà una possibilità di comprimere ulteriormente la dinamica ci sarebbe e prevede la modifica delle curve del gamma con il software Projection Calibration Pro che ho già citato nella pagina precedente. Il problema in questo caso è che il software viene dato ufficialmente soltanto agli installatori e necessita di una conoscenza approfondita degli elementi di calibrazione in HDR.

Al di là di questo, quando si hanno a disposizione almeno 80 NIT - come è successo a Bologna - e quando si riesce ad evidenziare il grande rapporto di contrasto di cui è capace la macchina, la soddisfazione è massima e si finisce per apprezzare ancor di più aspetti fondamentali delle immagini, come risoluzione e dettaglio, ricchezza dei colori e gamma dinamica. Per questi motivi, tra il panorama dei proiettori al di sotto dei 10.000 Euro, probabilmente il nuovo VPL-VW570ES è la macchina da battere.

Il prossimo appuntamento con i proiettori Sony è previsto presso la show-room di Cinema & Sound a Casalnuovo (Napoli) il prossimo sabato 27 ottobre.

Per maggiori informazioni: audioquality.it  - sony.it