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Test Sony KD-55XE9005 HDR 4K
Test Sony KD-55XE9005 HDR 4K
Emidio Frattaroli - 30 Aprile 2017
“La nuova serie XE90 di Sony, composta da quattro modelli con diagonale compresa tra 49" e 75", propone un paio di caratteristiche di sicuro interesse, come la tecnologia di retro-illuminazione "diretta" con local dimming e la presenza di una sezione DSP utilizzata nei TV di fascia pių elevata del costruttore giapponese...”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche dichiarate


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Già dal giorno della prima presentazione, la nuova serie XE90 di Sony ha catturato subito il mio interesse per un paio di caratteristiche che potrebbero decretarne il successo commerciale. Per i più distratti la serie XE9 di Sony di compone di quattro nuovi TV, con diagonali da 49", 55", 65" e 75"; tutti dotati di pannello con tecnologia LCD-VA, 10 bit per componente, risoluzione nativa 4K, spazio colore ampio e compatibilità HDR. 

Fin qui, tutto sembra simile a tanti altri TV, non soltanto con marchio Sony. La prima caratteristica interessante riguarda la tecnologia di retroilluminazione che è di tipo LED-FALD (Full Array Local Dimming), ovvero con LED bianchi disposti dietro al pannello LCD e non sulla cornice. Questa soluzione è generalmente più costosa rispetto alle soluzioni con retroilluminazione LED-edge (LED sui bordi) ed è causa di uno spessore superiore del TV. 

Tra le due soluzioni però quella FALD consente di modulare in maniera più precisa e con più zone la retroilluminazione, in modo da aumentare il rapporto di contrasto all'interno della stessa immagine. Ripeto: da un lato aumentano i costi e lo spessore. Dall'altro dovrebbe aumentare la qualità generale dell'immagine. Vedremo tra poco se la teoria verrà confermata...

Oltre alla retroilluminazione, l'altra caratteristica di sicuro interesse è la presenza della stessa unità di elaborazione delle immagini presente nei TV Sony di fascia più elevata. Il processore X1 è accreditato di una notevole potenza di calcolo e una gestione sopraffina degli aspetti più critici della qualità d'immagine come lo "scaling" (ridimensionamento), denoise (riduzione rumore video), color processing (correzione colore) e MotionFlow (inserimento di nuovi fotogrammi per l'aumento del dettaglio nelle immagini in rapido movimento).

Il TV è basato su sistema operativo Android TV, aggiornato poco prima di effettuare il test, ha già in dote applicazioni per lo streaming HDR e 4K, come Netflix e Amazon Video, ha un buon numero di collegamenti e anche una eccellente versatilità dei collegamenti: c'è anche un ingresso component analogico con pin RCA!

Caratteristiche dichiarate

produttore   Sony OS   Android TV 6.01
modello   KD-55XE9005 WiFi / BT    si / si
listino   € 1.990 IVA inclusa rotazione   no
risoluzione nativa   3840 x 2160 analog in   mini-jack / component
tecnologia   LCD-VA DVI in   no
B.L.U.  LED FALD HDMI in   4 (2.0)
diagonale   54,6" DP in   no
DSP video   Sony X1 SDI in   no
luminanza max   n.d. HDCP   2.2
contrasto max   n.d. USB   3 
bit nativi / LUT   10 / n.d. automazione   n.d.
calibrazione bianco   2 punti / 10 punti dimensioni solo TV   1228 x 707 x 60 mm
gamma / CMS   10 punti / no peso solo TV   22 kg
HDR   2084 (HDR10) watt max/std/st.by  230 / 129 / 0,5 watt
 Note e ulteriori informazioni

Spazio colore impostabile REC.2020, DCI; gamma HDR 10; DVB-T2, DVB-S2, HEVC; spazio archiviazione interno 16GB (Android); dim. con piedistallo: 1228 x 772 x 259 mm; peso con piedistallo: 23,2 kg; link alle caratteristiche.

 

 

Pagina 2 - Costruzione, funzioni e menų


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I pannelli LCD della nuova serie XE90 sono di tipo VA (Vertical Alignment), quindi con rapporto di contrasto nativo nettamente più elevato (fino a 5.000:1) rispetto ai pannelli con tecnologia LCD-IPS (tipicamente 1.000:1), con scansione 100 Hz e compensazione dei movimenti MotionFlow XR1000. Adottano il processore 4K HDR X1 con tecnologie 4K X-Reality Pro e X-Tended Dynamic Range Pro per incrementare la dinamica alle alte e basse luci. Come già detto nell'introduzione, la retro-illuminazione è di tipo Full LED Local Dimming con tecnologia Triluminos RGB, per garantire un gamut molti esteso anche nei vertici rosso e verde dello spazio colore e non soltanto nel vertice blu.

Il processore X1, adottato anche nei TV di fascia più alta, consente di migliorare anche la reattività della piattaforma Android. La serie XE90 dispone anche di alcune tecnologie applicate per la prima volta nel modello di punta ZD9: l'algoritmo Object-Based HDR Remaster per rimappare la curva di luminanza preservando i dettagli sulle alte luci e il Super Bit Mapping 4K HDR che esegue la conversione 14 bit dei segnali FHD/UHD, per una transizione più graduale tra le varie tonalità cromatiche. Al momento la compatibilità con i contenuti HDR è limitata al formato HDR-10. ma è probabile che nei prossimi aggiornamenti arriverà anche la compatibilità con il formato HDR HLG (Hybrid Log Gamma), di cui vi parleremo in maniera estesa in uno dei prossimi approfondimenti.


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Dopo alcune esperienze passate con altri TV Sony, posso dire che il sistema operativo Android è finalmente stabile: in tutte le due settimane di test serrati, non siamo mai riusciti a farlo "piantare". Nonostante la piattaforma hardware dovrebbe avere la stessa potenza dei TV di fascia più alta, la rapidità dell'interfaccia di Andoid non è ancora un fulmine di guerra. In questo senso due sono le cose: potrebbe essere fatto qualcosa di più per ottimizzare e rendere più snello il sistema operativo. Oppure sarebbe ora di donare a questi TV una sezione di elaborazione più in linea con le richieste di sistema non solo presenti ma anche future. Al di là di qualche "incertezza" nella risposta, il menu e l'interfaccia mi hanno convinto pienamente. Le applicazioni di default che più mi interessano sono già incluse (Netflix, Amazon Video, Infinity e compagnia) e c'è finalmente anche un browser (Opera) che ci ha permesso (più o meno) anche di provare un paio di benchmark "web-based" che comunque, visti i risultati a dir poco incerti, abbiamo deciso di non pubblicare.

  
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Il menu di calibrazione delle immagini è quello "solito" dei TV Sony degli ultimi due anni ed è raggiungibile anche attraverso il pulsante "Action Menu" sul pratico e leggero telecomando. C'è un primo menu con le impostazioni principali per scegliere una delle 12 impostazioni predefinite, davvero troppe: Brillante, Standard, Personale, Cinema PRO, Cinema CASA, Sport, Animazione, Foto Brillante, Foto Standard, Foto Personale, Gioco e Grafica. Si tratta comunque di varie combinazioni delle varie impostazioni più approfondite, come il bilanciamento del bianco, saturazione colore, gamma, potenza della retroilluminazione, sharpness e così via.

  
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Tra le impostazioni più approfondite troviamo buone possibilità di calibrazione. C'è ad esempio il bilanciamento del bianco su 2 e su 10 punti. Alcuni hanno storto il naso perché alcuni costruttori offrono già molti più punti. In realtà, i 10 punti che offre Sony in questi nuovi TV Bravia sono dove più servono, con i primi 5 punti entro il primo quarto della scala dei grigi e con "Q" della curva di equalizzazione che è il giusto mezzo tra precisione e modulazione con gli step successivi. Lo vedrete nel dettaglio più avanti cosa è possibile fare con i "soli" 10 punti del menu Sony. Manca però ancora la possibilità di calibrare i colori: dopo anni e al contrario di quanto succede nei proiettori Sony, sui TV il CMS ancora latita, mentre nei TV concorrenti ci sono ormai controlli sempre più precisi e sofisticati. Ce ne dovremo fare una ragione: anni fa Sony quasi dettava le regole mentre oggi sembra quasi rincorrere affannosamente...

 

 

Pagina 3 - Misure e calibrazione in REC.709

Il "nuovo" setup di misura prevede l'utilizzo del software Calman 5 e del generatore video AV Lab TPG della DVDO, affiancati per alcune misure ancora da altri due software (HCFR e Spectrasuite di Ocean Optics) e da una scheda Blackmagic Design per generare segnali 4K a 10 bit per componente per le misure in HDR. A valle della scheda Blackmagic c'è la "matrice" HD Fury Integral, utilizzata per generare EDID e metadati per abilitare nei TV la EOTF (Electro-Optical Transfer Function - funzione di trasferimento elettro-ottica) SMPTE 2084 da somministrare al TV per l'analisi in modalità HDR e REC.2020. Come sonde di riferimento utilizziamo sempre Minolta LS100 (illuminanza) e Ocean Optics USB2000 VIS-NIR (colore), quest'ultima con risoluzione FWHM di 2 nm, mentre come sonda di acquisizione c'è l'ottima x-rite i1 Display Pro che viene correttamente profilata con i due riferimenti citati prima di ogni sessione di misura. Il TV è inoltre alimentato con tensione di 230V stabilizzata. Benché per le misure sia stato utilizzato Calman 5, per le rappresentazioni grafica del gamut, per il momento continueremo ad utilizzare HCFR.

 
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Come per buona parte dei TV Sony, c'è da evitare come la peste le impostazioni predefinite "Brillante" che sono a dir poco vergognose: un brand come Sony dovrebbe fare educazione e non abbassarsi ad inseguire quello che hanno sempre fatto altri produttori. Anche le impostazioni cosiddette "standard" non vanno bene. Nel grafico a sinistra, c'è il bilanciamento del bianco così vergonognoso da constringerci a cambiare la scala dei valori delle componenti RGB. Sulla destra osserviamo invece il gamut e i colori primari e secondari con saturazione crescente: in questo caso le prestazioni sono forse ancora peggio, con tinte assolutamente errate e sovra-saturazioni inqualificabili. Le rilevazioni che vedete sono state registrate con la retroilluminazione al massimo e dopo aver disattivato il "local dimming" che potrebbe falsare l'acquisizione. In queste condizioni il rapporto di contrasto nativo del pannello è di circa 5.000:1 (il più elevato con tecnologia VA) mentre la massima luminanza è di 987 NIT in HDR (nativo o "simulato"). Con la retroilluminazione al minimo, la illuminanza scende invece a meno di 100 NIT.

 
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Quelle che si avvicinano di più sono nel profilo chiamato "Cinema Pro". Non siamo ancora vicini alla perfezione ma chi non ha esperienza di calibrazione potrà essere più che soddisfatto. Il risultato è sostanzialmente corretto ma migliorabile, sopratutto nel bilanciamento del bianco sulle alte luci. Sulla destra osserviamo anche qui il gamut e i colori primari e secondari con saturazione crescente: la situazione è molto buona ma anche in questo caso sicuramente migliorabile con una calibrazione mirata.

 
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Ed ecco invece il risultato con la calibrazione, partendo dal profilo "Cinema PRO", limitando la retroilluminazione in modo da portare il livello di luminanza a 120 NIT e accendendo anche il local dimming anche se con le impostazioni meno aggressive. Calibrando il bianco e modificando leggermente la satuazione generale ne beneficiano anche i colori: il quadro generale stavolta è davvero molto più vicino al riferimento, il cosiddetto "near black" (i livelli prossimi al nero) sono praticamente perfetti il rapporto di contrasto sale soggettivamente a livelli prossimi a quelli di un OLED ma con in più una ricchezza di sfumature difficilmente eguagliabile.

Per la calibrazione ho agito come al solito, partendo quindi dalle impostazioni predefinite "Cinema PRO" e calibrando prima di tutto luminosità, contrasto e gamma. In seguito ho iniziato la calibrazione del bilanciamento del bianco a 2 punti e poi ho rifinito il tutto con quella a 10 punti. Aggiungo che i 10 step per il controllo del bilanciamento non si riferiscono agli "IRE" della scala dei grigi: il primo punto agisce allo step del 4%, il secondo a circa l'8% e il terzo al 15%... Insomma: anche se ci sono soltanto 10 punti di controllo e non 20 come altri TV (LG e Samsung per citarne un paio), quelli imposti da Sony si trovano dove più serve. Per i feticisti del "copia-e-incolla" delle voci del menu per la calibrazione sia ben chiara una cosa: c'è sempre una certa variabilità nella linearità dei pannelli LCD montati nei vari TV, a cui vanno sommate le differenze introdotte da diverse revisioni del firmware del TV. In pratica sconsiglio vivamente il "copia-e-incolla" dei valori. L'unico modo è calibrare il proprio display da zero, seguendo le indicazioni che trovate in numerose discussioni nella sezione "calibrazione" del nostro forum di discussione. Il senso di queste misure è un altro: il nuovo TV Sony Bravia KD-55XE9005 può essere calibrato con semplicità, le prestazioni finali con materiale HD sono ottime e il "local dimming" nella modalità meno invasiva funziona benissimo.

 

Pagina 4 - Visione, conclusioni e pagella


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Per l'analisi conclusiva delle prestazioni di questo nuovo TV Sony ho utilizzato come al solito i miei abituali riferimenti, mostrati anche in numerose occasioni all'interno dei vari eventi legati per lo più alla videoproiezione: Sicario, Lucy, Oblivion e Deadpool. Stavolta ho inserito anche Sully, tutti film sia in versione Blu-ray HD che in versione UHD-BD 4K. Ho utilizzato anche Netflix con "Marco Polo", "Ridicolous 6" e anche "Santa Clarita Diet", querst'ultimo per l'utilizzo di colori più profondi del normale - ma con incarnati naturali - e per la presenza di una gran quantità di rumore digitale piuttosto fine, quest'ulitmo visibile di più proprio a risoluzione 4K. Per l'analisi delle immagini in movimento ho usato alcune clip di partite di calcio a risoluzione 4K e con frequenza di quadro 50p e 60p che purtroppo non sono in distribuzione e che provengono direttamente da un paio produzioni televisive. Tutti i miei commenti si riferiscono con il TV impostato nelle migliori condizioni, quindi dopo la calibrazione descritta nell'articolo. Come sorgente ho utilizzato il nuovo Oppo 203 (in attesa del modello 205 da poco annunciato) che è - dopo gli ultimi aggiornamenti firmware - il mio nuovo riferimento assoluto, sia tra le sorgenti HD che tra quelle UHD-BD 4K.

La curiosità della "prova del fuoco" di questo nuovo Sony serie XE con local dimming era per me molto elevata e in parte soddisfatta con le misure che sono molto interessanti in numerosi aspetti. Per la visione di materiale REC.709 vi ricordo che ho impostato la retroilluminazione in modo da non superare 120 NIT e in ambiente completamente oscurato. In queste condizioni il nuovo Sony è eccellente sotto ogni aspetto, soprattutto per la spietata precisione nel riprodurre tutte le sfumature che sono quasi adiacenti al livello del nero. Il confronto con l'OLED 55B6V di LG perfettamente tarato che abbiamo a disposizione è stato divertente: la differenza nel rapporto di contrasto tra i due TV non è poi così elevata, anche se l'OLED è chiaramente ancora in vantaggio. La capacità di riprodurre le sfumature che ha il TV Sony è invece impareggiabile e anche misurabile, in maniera oggettiva. Un altro aspetto dove il Sony primeggia è il dettaglio delle immagini in movimento: evidentemente il DSP (Digital Signal Processing) usato da Sony è più potente ed è programmato in maniera più efficiente. Il vantaggio di Sony in questo caso si evidenzia con la quasi totale assenza di artefatti introdotti dal DSP quando deve "inventare" nuovi fotogrammi.

In modalità HDR, testata prevalentemente con contenuti da UHD-BD 4K e lettore Oppo 203, La situazione cambia leggermente. Il nuovo TV si distingue sempre per la precisione e la ricchezza delle sfumature. Sull'ampiezza del gamut e sulla precisione dei colori la situazione è meno vicina al riferimento di quanto visto con materiale full HD e in REC.709. Si tratta però di differenze poco apprezzabili poiché riguardano soltanto i colori ad elevata saturazione che sono presenti solo raramente e solo in alcune produzioni cinematografiche. Poiché, parliamoci chiaro: i film con colori che raggiungono gli estremi del gamut DCI-P3 del cinema digitale si contano forse sulle dita di una sola mano. Sui colori meno "estremi", la coerenza del nuovo Sony XE90 è quella di sempre, anche in modalità HDR e in REC.2020. Certamente, se ci fosse anche un CMS (Color Management System), ovvero se ci fossero nel menu gli strumenti per poter calibrare anche i colori, come ormai fanno quasi tutti (Panasonic, LG e Samsung su tutti), le prestazioni potrebbero ulteriormente migliorare. Ma siamo già a buon livello con gli incarnati molto naturali e un quadro generale ottimo.

Eppure, anche con la calibrazione migliore possibile e con il local dimming impostato in maniera conservativa, il numero di "zone" del local dimming del nuovo TV Sony non sono abbastanza per rivaleggiare con un OLED in termini di rapporto di contrasto percepito. Modulando la potenza della retroilluminazione a valori più vicini a 600 NIT piuttosto che a 1.000, la situazione migliora sensibilmente e, a parità di condizioni, il Sony è sensibilmente più luminoso di un pannello OLED di attuale generazione. Sulla carta tutti e due arrivano a 600 NIT eppure l'OLED ci arriva soltanto con immagini con APL molto basso mentre il Sony digerisce tutto, anche immagini con APL elevatissimo. Sempre da Sicario, le inquadrature più luminose sul ponte tra le due dogane, sul Sony acquistano una "realtà" senza pari: fa caldo davvero, il sole brucia e sembra di sentire le radiazioni che provengono dall'asfalto rovente. I colori più saturi e metallizati delle macchine sul ponte, riprese dall'elicottero, sono un piacere per gli occhi. Tutte le differenze di tonalità tra le varie vetture sono ben presenti, senza appiattimenti e con ottima dinamica.

Dove il nostro XE90 mostra un po' la corda è nelle scene particolarmente scure in HDR. Anche in questa occasione, l'edizione 4K di Sicario è un test praticamente perfetto. Nelle fasi finali del film ci sono scene che sono state riprese quasi esclusivamente con luce naturale. Ci sono inquadrature con APL inferiore anche al 2% ma con sottotitoli codificati in maniera errata (con bianco troppo luminoso, quasi fastidioso). Ebbene, in queste condizioni il local dimming del Sony va in crisi e non riesce a raggiungere le prestazioni del nostro OLED di riferimento oppure di un TV LCD con un numero di "zone" nettamente superiore, come nel Panasonic. Si tratta comunque di situazioni limite, come le scene finali di Sicario o l'interrogatorio di Oblivion al capitolo 9. Per il resto le prestazioni del Sony XE90 sono ottime anche se diventano tali soltanto dopo un'attenta calibrazione. Ed è forse solo questo il problema: mentre con materiale in REC.709 con le impostazioni "Cinema PRO" la situazione è già ottima, quando si "gioca" con materiale in HDR in default le cose vanno un po' peggio e la calibrazione è praticamente necessria. C'è anche da dire che non ho ancora trovato un TV che in HDR, in condizioni di default, andasse in maniera accettabile. Ed è un vero peccato. Oppure una fortuna, per chi si occupa di calibrazione... Ed è proprio per questo motivo che dedicheremo alle misure e alla calibrazione del Sony XE90 in HDR un capitolo a parte.

Analizzando la qualità video possibile con questa nuova serie Sony XE90, soprattutto in modalità REC.709, considerando anche la versatilità generale, la solidità (finalmente!) del sistema operativo Android TV, la qualità costruttiva e quella delle finiture, il giudizio generale non può essere che estremamente positivo, soprattutto per alcuni aspetti della qualità d'immagine discusse qualche rigo più in alto. Mi sono piaciute meno alcune soluzioni, anche costruttive, come l'angolazione delle prese pin, HDMI e l'uscita audio TOSLink al centro del pannello posteriore che renderanno difficoltoso l'aggangio del TV a muro, se si vorranno usare questi ingressi. Anche la reattività del sistema operativo non è certo esaltante ma l'avvio è comunque molto rapido, come anche lo zapping o l'avvio delle applicazioni principali. Sul rapporto qualità prezzo c'è invece una distinsione da fare: analizzando i prezzi di mercato disponibili già su alcuni negozi online, per il modello con diagonale da 75" sembra quasi difficile dare meno di 10 per il rapporto Q/P che sembra quasi esagerato. Molto interessante è anche il rapporto Q/P del modello da 49" poiché non esiste un altro TV così piccolo con pari caratteristiche. E dove lo spazio è importante, questo TV potrebbe essere l'unica scelta possibile. Altrettanto elevato è il rapporto Q/P del modello da 65", già a meno di 2.500 Euro. Il TV con taglio da 55" è forse il meno conveniente, in attesa che qualche "offerta" inizi a far scendere come al solito il prezzo finale.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale da 8,3 a 8,6

Costruzione 8,5
Versatilità 9,0
Menu e taratura 8,5
Prestazioni in SDR 9,0
Prestazioni in HDR 7,5
Rapporto Q/P 55" 7,5
Rapporto Q/P 65"/75" 9,0

Per maggiori informazioni sul Sony Bravia KD-55XD9005: www.sony.it/electronics/televisori/XE9005-Series