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Pagina 1 - Introduzione
Ben quattro anni fa, durante una convulsa settimana tra la fine di novembre e i primi di dicembre, ci fu un brevissimo e intenso roadshow per la presentazione del primo videoproiettore di Sony a risoluzione nativa 4K (4096x2160) in quattro punti vendita a Perugia, Roma, Bologna e Milano. In quell'occasione, vista la cronica mancanza di materiale a risoluzione nativa 4K, d'accordo con Sony procedemmo noi stessi alla realizzazione di un breve timelapse che mettesse in luce la maggior parte degli elementi che compongono la qualità d'immagine di un proiettore o di un display, con particolare attenzione a risoluzione e dettaglio: due cose molto diverse che spesso vengono confuse.
Il timelapse fu realizzato ad ottobre qui in provincia di Teramo, dall'alba sulla costa a Roseto degli Abruzzi fino al tramonto sul Gran Sasso. Ermanno Di Nicola, il "Deus ex machina" che si è occupato di buona parte della realizzazione, è riuscito a comporre delle scene così ricche di dettaglio e risoluzione da mettere in crisi gli encoder del tempo (parliamo di quattro anni fa). Per fare un esempio, per codificare in H.264 le scene dal tempo 0':55" a 1':06" (l'alba sul Gran Sasso e i cavalli al pascolo, con la luce radente del sole sulle rocce e i cespugli) dovemmo alzare il bitrate fino ad oltre 300 Mbps (trecento megabit per secondo).
Il timelapse, che all'inizio doveva servire soltanto nelle quattro tappe italiane e realizzato grazie alla collaborazione di Blackmagic Design e Intel, piacque così tanto a Sony che fu utilizzato anche nelle altre tappe, in giro nell'intero globo terracqueo. Ancora oggi, nel piccolo corto ci sono elementi molto semplici per evidenziare la capacità risolutiva di un display o di un proiettore. Purtroppo però ci siamo resi conto che vanno spiegati poiché qualche volta vengono presi come riferimento della risoluzione elementi di secondo piano. Ecco il motivo di questa brevissima guida in cui, non soltanto segnaliamo la disponibilità del nostro timelapse su Youtube ma forniamo anche qualche indicazione su come verificare la risoluzione reale del vostro display o proiettore. L'articolo con la guida per realizzare il Timelapse è invece a questo indirizzo.
Pagina 2 - Risoluzione: istruzioni per l'uso
Il piccolo "corto", realizzato in fretta e furia in meno di una settimana, rendering compreso, è molto lontano dall'essere perfetto. Nella sequenza dell'alba, ad esempio, c'è un salto di fotogramma (si inceppò il comando remoto della 5D Mark II) ma nei giorni seguenti non riuscimmo a ripetere l'acquisizione per "mancanza" di sole, quindi fummo costretti ad adattare il materiale così com'era. Eppure, incertezze a parte, ci sono scene perfette per analizzare alcuni aspetti chiave di un prodotto a risoluzione nativa 4K: primo fra tutti proprio la risoluzione. Dal tempo 1':57" al tempo 2':04" c'è la "famigerata" edicola di Piazza Martiri della Libertà a Teramo, ripresa da Ermanno al crepuscolo, con elementi ad elevata risoluzione e ad alto contrasto fuori dall'ordinario.
Il nostro riferimento per la risoluzione è stato (ed è ancora) il "Lanciarazzi di Scooby-Doo!" (che ho ovviamente acquisato): si tratta della pubblicazione che è in basso a sinistra, evidenziata dalla freccia rossa qui in alto. Qui in basso invece, c'è una simulazione di come dovrebbe essere la riproduzione su un display o proiettore perfetto, con risoluzione nativa UHD 4K (3840x2160) e come invece dovrebbe presentarsi su un display o proiettore a risoluzione nativa full HD (1920x1080). Nonostante l'elevata compressione effettuata da Youtube, con una media di circa 15 Mbps e codec AVC, la scena dell'edicola contiene tutte le informazioni necessarie e le tre scritte del "Lanciarazzi" sono ben visibili se si possiede un display nativo 4K.
Con la disponibilità su Youtube del nostro piccolo timelapse in 4K, speriamo di fare cosa gradita ai nostri lettori in un momento in cui display e videoproiettori 4K (o presunti tali) stanno iniziando a diffondersi sempre di più, fornendo elementi per l'analisi di numerosi aspetti della qualità d'immagine che non si limitano a risoluzione e dettaglio ma che continuano con gamma ed elementi sui primissimi gradini di luminanza, oltre che naturalezza dei colori e bilanciamento del bianco. L'unica cosa che non può essere analizzata con questo timelapse è la ricchezza di sfumature: purtroppo l'elevata compressione effettuata da Youtube va a limitare proprio il numero di livelli su quegli elementi dell'immagine più critici, come il cielo e l'evidenza di "banding" (alias solarizzazioni) è una certezza.
Come già detto qualche tempo fa, nell'articolo dedicato al "making of" pubblicato a febbraio del 2012, abbiamo a disposizione il timelapse per i nostri lettori in vari formati. Io stesso porto sempre con me la versione in H.264 da 1,6 GB e quella in H.265 da 560 MB nei numerosi eventi come shoot-out e fiere di settore: un file che non raggiunge la perfezione del formato DPX a 10 bit per componente oppure di quello in JPEG2000, dedicato alla proiezione nelle sale digitali. Eppure, la versione in H.264 realizzata con Adobe Media Encoder in doppia passata è un bel passo in avanti rispetto al file da 280 MB che rimane dopo la compressione di Youtube. Se siete interessati, al prossimo evento portate con voi un supporto di memoria adeguato e chiedete al sottoscritto una copia: sarete accontentati. Per l'elenco dei prossimi eventi: avmagazine.it/news/4K/proiezione-prossimi-eventi-av-mag_10515.html |
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