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Uno sguardo ai biopic del futuro
Alessio Tambone - 15/03/2006, 08:39
“Una breve rassegna sui più importanti film biografici previsti per la prossima stagione. Temi religiosi e politici, con qualche buona idea e qualche intenzione che, al solo pensiero, fa accapponare la pelle. Vediamo insieme perché ”


Nelson Mandela, a sinistra, durante un colloquio con
Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite

Il cartellone della prossima stagione cinematografica conterrà diversi film biografici, la cui realizzazione è prevista nel corso di questo anno o nei primi mesi del prossimo. Billie August, regista di un paio di episodi de Le avventure del giovane Indiana Jones, dirigerà Dennis Haysbert (Lontano dal paradiso), Joseph Fiennes (Il mercante di Venezia) e Diane Kruger (Il mistero dei templari) in una pellicola drammatica ispirata alla vita del grande Nelson Mandela, leader sudafricano che ha combattuto senza armi e con la forza delle parole contro l'apartheid nella seconda metà del secolo scorso. In particolare il film si concentrerà sul rapporto che Mandela ebbe con una sua guardia nei lunghi anni di prigionia. La pellicola avrà alle spalle una co-produzione sudafricana ed Europea, con l'Italia in prima linea attraverso l'Istituto Luce.

Sul grande schermo troveremo anche Morgan Freeman (Batman begins) nelle vesti di Duke Ellington. La New Line Cinema avrebbe infatti intenzione di produrre The Jazz Ambassadors, un film che si dovrebbe soffermare in particolare sulla discussa tournée che il grande jazzista portò avanti nei primi anni '60. Al centro della sceneggiatura dovremmo trovare la tournée del 1963 in Iraq e le voci che vorrebbero la CIA infiltrata nella band di Ellington con spie che dovevano seguire movimenti sospetti nei paesi considerati ostili all'America. Le domande affrontate nello script dovrebbero riguardare la conoscenza di Ellington dei piani di queste spie (e la conoscenza della loro vera natura) e l'apporto che queste offrirono nel colpo di stato che, proprio in quei mesi, spianò la strada al partito Baath e al suo leader Saddam Hussein verso la dittatura. Non abbiamo notizie certe sull'autore della sceneggiatura, mentre possiamo già confermarvi il nome del regista. Si tratta dell'americano Antoine Fuqua, autore del recente King Arthur.


Una scena del film 'The Yacoubian Building' presentato alla 56° Festival di Berlino

Restiamo in Medioriente e parliamo quindi del film Al Qaeda, produzione araba curata dal ricco imprenditore egiziano Imad Adeeb, visto di recente alla Berlinale per la promozione di The Yacoubian Building (film che ha segnato il record per una produzione araba con l'importo di quattro milioni di dollari). Il film descriverà gli eventi che hanno trasformato Osama Bin Laden e al Zawahiri in terroristi. "Finora abbiamo storie su Bin Laden che vengono dall'Occidente" ha dichiarato Adeeb "ma gli arabi e i musulmani non hanno mai espresso il loro punto di vista su questi personaggi".

Torniamo quindi nella vecchia Europa e precisamente in Inghilterra. La casa di produzione Vision In Production si è assicurata i diritti del libro The Hidden Evidence, scritto da Jon King e John Beveridge. L'opera letteraria presenta una serie di indagini che dimostrerebbero il complotto dei servizi segreti inglesi con l'aiuto della CIA per l'uccisione della principessa Diana. Secondo le prime indiscrezioni le riprese di quello che sarà un thriller dovrebbero cominciare a breve e vedranno dietro la macchina da presa Simon Fellows. Non si conoscono ancora i nomi degli attori interessati.

Chiudiamo questo breve resoconto con una notizia che non vorremmo mai dare e che speriamo venga presto smentita (in realtà comincia a diventare sempre più insistente). Un ricco imprenditore indiano ha intenzione di realizzare un film su Madre Teresa di Calcutta, suora cattolica vincitrice del premio Nobel per la pace. Fin qui niente da strano, ma il bello viene adesso. Secondo le dichiarazioni rilasciate da questo genio del cinema l'attrice ideale per interpretare questo ruolo sarebbe la ricca ereditiera Paris Hilton, famosa forse quanto Madre Teresa ma sicuramente per altri motivi... Il problema è che la Hilton, intervistata a riguardo, si è montata la testa e ora si crede un'ottima attrice, al pari di altre sue "colleghe" come Jennifer Lopez (parole sue). Non c'è mai fine alla pazzia umana...