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La Grande Bellezza, in versione integrale

di Riccardo Riondino, pubblicata il 26 Maggio 2016, alle 15:58 nel canale CINEMA

Per la prima volta e in esclusiva, dal 27 al 29 giugno, arriva nelle sale italiane la versione integrale del film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, vincitore del premio Oscar e del Golden Globe, oltre a numerosi altri riconoscimenti internazionali

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A tre anni dall’uscita, arriva al cinema "La Grande Bellezza" in versione integrale, con trenta minuti di scene inedite (elenco sale a breve su www.nexodigital.it). Una delle nuove scene è quella in cui Jep Gambardella, il disilluso scrittore e giornalista interpretato da Toni Servillo, incontra Giulio Brogi nel ruolo di un anziano regista che immagina di poter girare un ultimo film. Il "Maestro del cinema" racconta a Jep quello che definisce il suo primo “incanto”: l’accensione del primo semaforo installato a Milano tra piazza Duomo e via Torino.


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Mi pare che fosse il 12 aprile 1925. Mio padre mi mise sulle spalle perché c’era una gran folla, ma capisce? Una folla, radunata per vedere un semaforo. Che bellezza! Che grande bellezza!”. E quella con Fiammetta Baralla nel ruolo della madre di Ramona (Sabrina Ferilli).


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Presentato al Festival di Cannes 2013, "La Grande Bellezza" ha ottenuto l'Oscar come Miglior Film Straniero, il Golden Globe e il premio BAFTA, quattro European Film Awards, nove David di Donatello, cinque Nastri d'Argento e numerosi altri premi internazionali. La versione integrale del film di Paolo Sorrentino sarà nei cinema solo dal 27 al 29 giugno, presentata da Indigo Film, Medusa Film e Nexo Digital assieme ai media partner Radio DEEJAY e MYmovies.it e in collaborazione con Sky Cinema HD.

Accanto a Toni Servillo un cast straordinario: Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka, Massimo De Francovich, Giusi Merli, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio, Isabella Ferrari, Franco Graziosi, Sonia Gessner, Luca Marinelli, Dario Cantarelli, Ivan Franek, Anita Kravos, Luciano Virgilio, Vernon Dobtcheff, Serena Grandi, Lillo Petrolo.



Commenti (9)

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Commento # 1 di: FFaabbiioo75 pubblicato il 26 Maggio 2016, 16:36
Sinceramente già la versione cinematografica non vedevo l'ora che finisse, figuriamoci con 30 minuti in più! Naturalmente è un parere esclusivamente personale, ma non sono proprio riuscito a farmelo piacere questo capolavoro.....
Commento # 2 di: g_andrini pubblicato il 26 Maggio 2016, 22:50
Non mi attira l'argomento trattato da questo film, la vittoria dell'Oscar, di questi tempi, non è di buon auspicio. Spero che la statuetta come miglior film venga d'ora in avanti assegnata con più rigore qualitativo.
Commento # 3 di: Bane pubblicato il 27 Maggio 2016, 02:14
Un film così inutile e privo di contenuti ha anche una versione integrale? bah solo in Italia si chiama Cinema mediocrità così.
Commento # 4 di: Magnus pubblicato il 28 Maggio 2016, 08:30
Originariamente inviato da: Bane;4578889
solo in Italia si chiama Cinema mediocrità così.


A dire il vero, il film è stato apprezzato in tutto il mondo; tranne che dagli italiani pecoroni.
Commento # 5 di: IukiDukemSsj360 pubblicato il 28 Maggio 2016, 09:39
Originariamente inviato da: Magnus;4579368
A dire il vero, il film è stato apprezzato in tutto il mondo; tranne che dagli italiani pecoroni.


immagino perché prima di questo film, all'estero in pochi sapessero chi fosse Sorrentino, se si guarda alla sostanza, Il Divo è sicuramente più riuscito, ho trovato più godibile un film come L'amico di famiglia, probabilmente l'estetica ed i rimandi a Fellini, hanno catturato il gusto del pubblico elite estero, ma se proprio si voleva premiare un film italiano da critica e pubblico, film come The Legend of 1900 o La Migliore Offerta sono opere accessibili ad un pubblico più vasto e meno elitario radical chic.
Commento # 6 di: revenge72 pubblicato il 28 Maggio 2016, 09:56
Un film che mi è piacito, ha un ritmo lento ma di contenuti ce ne sono, certo ci sono scene disturbanti ma sono necessarie.
Commento # 7 di: revenge72 pubblicato il 28 Maggio 2016, 10:09
Originariamente inviato da: IukiDukemSsj360;4579393
...ad un pubblico più vasto e meno elitario radical chic..........[CUT]


Non mi definisco di elite e meno che mai radical e tutto meno che chic ... anzi pensa alla feroce, esplicita critica anche alla elite radical chic... (non so se ti ricordi come viene stroncata Stefania che è parte della elite radical chic ).
Commento # 8 di: IukiDukemSsj360 pubblicato il 28 Maggio 2016, 10:55
Originariamente inviato da: revenge72;4579403
Non mi definisco di elite e meno che mai radical e tutto meno che chic ... anzi pensa alla feroce, esplicita critica anche alla elite radical chic... (non so se ti ricordi come viene stroncata Stefania che è parte della elite radical chic ).


il fatto che sia piaciuto poco alle masse, è perché solo in pochi si riconoscono o si sentono attratti-incuriositi da quel mondo decadente che contrasta l'estetica del film e del paesaggio Romano.

Il livello di cultura medio ed istruzione della popolazione, nella nostro paese è tra i più bassi d'Europa, anche per le nuove generazioni; uno riflesso del nostro paese è che Fellini è più amato e compreso all'estero che non Italia, Sorrentino è un po' il Fellini dei poveri scugnizzo, la parte finale del film quella dove cè Verdone, gli elefanti, e la scena dei Gabbiani fatti palesemente in digitale, sono probabilmente la parte meno riuscita del film, e la meno comprensibile al grande pubblico, si può essere poetici ma anche essere più comprensibili e meno tedioso, anche perché di Fellini in Italia ce ne stato uno solo, probabilmente il regista più visionario ed incomprensibile che l'Italia abbia mai avuto.
Commento # 9 di: revenge72 pubblicato il 28 Maggio 2016, 16:26
Originariamente inviato da: IukiDukemSsj360;4579422
il fatto che sia piaciuto poco alle masse, è perché solo in pochi si riconoscono o si sentono attratti-incuriositi da quel mondo decadente che contrasta l'estetica del film e del paesaggio Romano.


Ci può stare che non sia piaciuto, se non si comprende di partenza che il film [U]è surreale[/U] e rappresenta con punto di vista (distorto in quanto singolare) di Gambardella sia alla umanità varia e trasversale che nel paesaggio architettonico artistico (l' incanto dell' immutabile Roma di notte ripreso con una fotografica meravigliosa... tanto bella da essere irreale).
Se non si parte/accetta questo punto di partenza agli abitanti di Roma (e chiunque sia rappresentato anche indirettamente) potrebbe risultare offensivo ... a chi è esterno alla descrizione potrebbe venire la nausea a vedere la rappresentazione iperbolica della decadenza morale.
Si tratta invece di un viaggio individuale di riscatto, lo sguardo del critico che giudica con superbia intellettuale le grettezze delle persone, abbagliato dall' arte dalla architettura immutabili ... è rimasto cieco ed inaridito per decenni alla Grande Bellezza che lo circonda nei piccoli gesti, ricordi luoghi.

Il principale limite commerciale al film è comunque nella lentezza a cui gli spettatori non sono più abituati e un paio di scene che IMHO potevano essere risparmiate.
Fellini ... mah.. sinceramente penso che tirarlo in ballo sia stata una trovata pubblicitaria/giornalistica per l' estero e per scrivere qualche titolo.
Non è un film perfetto, è un film di nicchia ma non è affatto malvagio, anzi lo sguardo fustigatore di Gambardella è persino spassosamente cinico anche se inevitabilmente malinconico.
Non andrò comunque a vedere al cinema questa versione nuova versione estesa (poi magari se capiterà in l' occasione in BD ci farò un pensiero).