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Mr. & Mrs. Smith | stagione 1 | la recensione
Mr. & Mrs. Smith | stagione 1 | la recensione
Un uomo e una donna, dopo essersi sottoposti a un questionario virtuale, entrano a far parte di un’organizzazione che recluta agenti segreti. Quando il loro rapporto di coppia solo come copertura muta in qualcosa di più intimo e profondo, i due si espongono a un confronto tanto esplosivo quanto necessario.
TEST INDIANA LINE Nota 550 X
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Storico marchio prodotto nelle vicinanze di Torino che da sempre produce diffusori di costo non elevato ma dalle prestazioni eccellenti, tanto buone che spesso sono stato costretto a chiamare l’azienda per avere conferma che il prezzo fosse inteso per una coppia e non per un singolo diffusore.
Test ampli/streamer Yamaha R-N2000A
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Discussione: B&W cinese!?!

  1. #1
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    Jan 2012
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    B&W cinese!?! Ma dove?


    A quanto ne so B&W assembla la sola serie 6 in Cina ma con altoparlanti costruiti in UK.
    Riguardo le altre serie..... Io nei video non vedo elementi che possano dar da pensare che i diffusori siano costruiti in Cina (senza nulla togliere ai cinesi).

    http://www.youtube.com/watch?v=6mNgY...v=uRTVGcBwgkA; http://www.youtube.com/watch?v=gFQKG...v=Iu7W21_-LHM; http://www.youtube.com/watch?v=1Dn2K...?v=vkPFNFpybHA

    Ciao, Enzo
    Ultima modifica di enzo66; 25-06-2012 alle 01:03
    Sorg.:MSB UMT Plus+Nuforce MSR-1;cavi digit.:RCA Viablue NF-75 x MSR-1+MSB cat 6 x MSB UMT; DAC: MSB Diamond DAC IV+MSB Femtosecond Galaxy Clock+input pro MSB network I2S; pre: Classè CP-700; finali: 4 x Classè CA-M400;diffusori: 2xB&W 801 D o 2XAvalon Eidolon Diamond; cavi potenza: su B&W 4xViablue SC4F silver non terminati in //; su Avalon 2xViablue SC4F; cavi segnale: 6xBespeco Python PYMB100 alim: cavi in dotazione
    Le foto dell'impianto

  2. #2
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.475
    Ma anche fosse?

    Ormai sono pochissimi i costruttori, non soli di elettronica e dintorni, che non fanno realizzare i propri prodotti in quel Paese (o limitrofi), semplice questione di costi di manodopera, le fabbriche sono ad alto livello e lo stesso dicasi per i componenti che sono quelli che il committente dice di utilizzare o che fornisce, non vuol dire automaticamente che sia porcheria.

    Molti anni fa era il Giappone, poi Taiwan, ora è la Cina oltre che Tahilandia e dintorni, domani sarà probabilmente l'India, successivamente sarà l'Africa.

    Man mano che nei vari Paesi aumenta il costo del lavoro si va a cercare quelli ancora arretrati in quel momento.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
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    Dec 2009
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    176
    allora se vuoi ti recupero foto dello scatolo delle mie ex pm1 - sperando che il rivenditore cui le ho mollate mi permetta di farne uno scatto - sul quale troneggia scritta a caratteri cubitali MADE IN CHINA con tanto di stemma della democraticissima repubblica popolare cinese. peraltro sulla questione ho personalmente interpellato b&w mediante email chiedendo qualk fossero gli altri prodotti realizzati dalla multifunzionale e costosissima manodopera cinese
    [SIZE=1]2CH ampli Gryphon Diablo, diffusori Sonus Faber Liuto Wood, lettore Gryphon Scorpio, Denon Dcd A100, Olive 03HD, MULTICH ampli Denon AVR4810, lettore Denon DVD-BD 3800, VPR JVC RS45, telo Adeo screen Line Elegance

  4. #4
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    Ti prego non paragoniamo la manodopera giapponeee convqiella cinese! Ricordo a me stesso che il giappone -paese democratico ed uscito sconfitto nel recente conflitto mondiale - sono perlomeno cento anni che opera nel settore industriale, segnatamente quello elettronico ed hi fi. Mi viene in mente denon oppure luxman
    [SIZE=1]2CH ampli Gryphon Diablo, diffusori Sonus Faber Liuto Wood, lettore Gryphon Scorpio, Denon Dcd A100, Olive 03HD, MULTICH ampli Denon AVR4810, lettore Denon DVD-BD 3800, VPR JVC RS45, telo Adeo screen Line Elegance

  5. #5
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    Per quello che ne sapevo io (e c'era un video qualche anno fa molto molto esaustivo al riguardo) la B&W assembla in Cina tutta quella che è la sua produzione, ad eccezione delle 800 fino alla 802.

    Che sia un Brand che vive di (uno strepitoso) marketing è un dato di fatto, che tutti i suoi distributori worldwide siano anche in parte compartecipati dalla Casa Madre anche.

    Ma quindi ?

    Avere la produzione in Cina non è sinonimo di "scarso" o scandalo a prescindere ...se paghi quello che serve otterrai un prodotto di qualità, se vuoi marginarci sopra il 1300% con pochi spiccioli di investimento otterrai quello che hai "potuto". Sono concetti antitetici.

    Come ha detto Nordata oggi l'Asia ed il Far East sono territori ancora da colonizzare per tantissimi Brand, ora che poi il potere d'acquisto di qualcuno di questi paesi è anche molto superiore al nostro (in determinate classi sociali e proporzioni) sono diventati veri e propri terreni di conquista .... Ma non solo la Cina o HK, anche la Malesia, l'India e persino il Vietnam .....
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  6. #6
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    Citazione Originariamente scritto da nordata Visualizza messaggio
    Ma anche fosse?[CUT]
    Se fosse nessun problema. Buona parte della componentistica delle nostre beneamate e blasonate elettroniche proviene proprio da lì; la Quad i suoi splendidi 2805 e 2905 li fa costruire in Cina, altrimenti non potrebbe mantenere prezzi così bassi.
    Solo, però, una parte della produzione B&W proviene dalla Cina come ho letto in un thread e non tutta. Ritenevo opportuno precisare questo.

    @Vpappacena
    Le 801D, no: 801D-1.JPG 801D-3.JPG e, dai video, pare che la serie 800 diamond nemmeno.
    Le 686 (le uso per l'HT) sì: 686-1.JPG 686 - 2.JPG
    Le PM1, se ricordi così, allora provengono dalla Cina anche loro.
    Ciao, Enzo
    Ultima modifica di enzo66; 25-06-2012 alle 09:19
    Sorg.:MSB UMT Plus+Nuforce MSR-1;cavi digit.:RCA Viablue NF-75 x MSR-1+MSB cat 6 x MSB UMT; DAC: MSB Diamond DAC IV+MSB Femtosecond Galaxy Clock+input pro MSB network I2S; pre: Classè CP-700; finali: 4 x Classè CA-M400;diffusori: 2xB&W 801 D o 2XAvalon Eidolon Diamond; cavi potenza: su B&W 4xViablue SC4F silver non terminati in //; su Avalon 2xViablue SC4F; cavi segnale: 6xBespeco Python PYMB100 alim: cavi in dotazione
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  7. #7
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    15.626
    Ciao Enzo,

    non è elegante auto quotarsi, ma:

    Citazione Originariamente scritto da Alberto Pilot Visualizza messaggio
    Per quello che ne sapevo io (e c'era un video qualche anno fa molto molto esaustivo al riguardo) la B&W assembla in Cina tutta quella che è la sua produzione, ad eccezione delle 800 fino alla 802.
    te l'ho già scritto prima.
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  8. #8
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    Grazie Alberto,
    l'avevo letto ma, visto che si parlava di quanto scritto sulle scatole, ho messo le foto.
    Comunque a me piace come suonano e, anche se le avessero costruite in Cina, non me ne sarebbe importato di meno. Anzi, magari.... le avrei pagate di meno anche se non ritengo giusto lo sfruttamento della manodopera che è consuetudine da quelle parti.
    Ciao, Enzo
    Sorg.:MSB UMT Plus+Nuforce MSR-1;cavi digit.:RCA Viablue NF-75 x MSR-1+MSB cat 6 x MSB UMT; DAC: MSB Diamond DAC IV+MSB Femtosecond Galaxy Clock+input pro MSB network I2S; pre: Classè CP-700; finali: 4 x Classè CA-M400;diffusori: 2xB&W 801 D o 2XAvalon Eidolon Diamond; cavi potenza: su B&W 4xViablue SC4F silver non terminati in //; su Avalon 2xViablue SC4F; cavi segnale: 6xBespeco Python PYMB100 alim: cavi in dotazione
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  9. #9
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    secondo me si ha un concetto un po' distorto della manodopera cinese.
    aziende al pari di B&W costruiscono (o si avvalgono di) stabilimenti altamente tecnologici al pari di quelli europei (se non di più) e utilizzano manodopera locale a basso costo, seguendo le leggi locali, pertanto lo "sfruttamento" è un concetto alquanto lontano o pertinente ad altri tipi di attività

  10. #10
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    Difatti Ale.

    Se si paga anche in Cina, si ottengono ottimi risultati ..... mi pare che anche una certa Apple non faccia mistero di costruire proprio li, anzi, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti ......

    aprite un server Lenovo recente e controllateci dentro .... perfetto !! Eppure NON è costruito negli USA, anzi, e via dicendo.

    Enzo, hai perfettamente ragione .... se suonano come ti piace, se ti soddisfano a livello estetico e di materiali/finiture e se hanno un prezzo che reputi ragionevolmente commisurato alle loro qualità overall ..... che siano fatte a mano dall'artigiano sotto casa, in una cantina nel Bangladesh o in un modernissimo stabilimento cinese con controllo qualità accurato e lavorazioni a regola d'arte ..... chi se ne frega ??
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  11. #11
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    Citazione Originariamente scritto da stazzatleta Visualizza messaggio
    pertanto lo "sfruttamento" è un concetto alquanto lontano ..........[CUT]
    Molto bene! Ti ringrazio per averlo specificato.
    Mi son lasciato andare ad un luogo comune (e questo va un po' meno bene!).
    Comunque, se vien men lo sfruttamento, tutto il mondo è più contento.
    Ciao, Enzo
    Ultima modifica di enzo66; 25-06-2012 alle 12:25
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  12. #12
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    Mi dispiace ma non condivido affatto la Vostra opinione. La manodopera qualificata - e solo in europa e stati uniti esistono - è un valore aggiunto per un prodotto, non un escamotage per ridurre i prezzi e pretendere di offrire un prodotto di elite. Dato per assurdo che io possa avere la possibilità economica di comprarmi una vettura da 500.000 euro, credete che acquisterei una Murcielago sapendo di essere prodotta in cina, oppure mi "limiterei" a prendermi un bel ferrari fatto interamente in italia e da sapienti mani italiane? Parimenti, se avessi le tasche sfondate e, dunque potessi scegliere in maniera assoluta, perché dovrei comperare un prodotto cinese sapendo che, allo stesso prezzo o forse poco più, ci sono prodotti mille volte superiori? B&W è ormai entrata nella catena dei prodotti di massa, tra poco la troveremo anche nei mediamondo. Viceversa, i prodotti di nicchia, quelli artigianali, pensati e creati non per essere prodotti su scala industriale - perché i prezzi non reggerebbero su quei numeri - ma per offrire al pubblico un oggetto unico - o quanto meno limitato - e certamente originale. Ciò che viene prodotto a livello industriale tutto può avere tranne che originalità. Vedi iphone. Ormai siamo tutti iphonizzati. Un buon prodotto, certo, ma non vale certo il prezzo che costa. Ugualmente dicasi per le PM1, tornando al mio discorso iniziale. Buon diffusori, per carità. Ma le PM1 al netto dei costi di trasporto -oltreoceano, la Cina si trova grazie a Dio dall'altra parte del globo - e dei dazi doganali, spese di distribuzione e tanta, ma tanta tanta pubblicità, non valgono più di 1000 euro, stand compresi. Ma mi chiedo e vi chiedo: ma se vogliamo giustificare il prezzo delle PM1 in rapporto alla loro indiscussa qualità - ma fino ad un certo punto, trattasi pur sempore di un mini e non può fare miracoli ma solo dare un ascolto accettabile, nulla di + - allora quanto dovrebbero costare le pro-ac prodotte interamente in inghilterra? Oppure le SF Aida, Cremona, oppure le stesse Liuto, fatte interamente in italia e senza i costi di cui sopra?
    [SIZE=1]2CH ampli Gryphon Diablo, diffusori Sonus Faber Liuto Wood, lettore Gryphon Scorpio, Denon Dcd A100, Olive 03HD, MULTICH ampli Denon AVR4810, lettore Denon DVD-BD 3800, VPR JVC RS45, telo Adeo screen Line Elegance

  13. #13
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    Il problema vero imho non e' la qualita' circa il discorso cina si cina no.

    Il problema e', e ognuno dovrebbe ficcarselo in testa, che quando compriamo qualcosa fatto al di la' delle nostre frontiere (specifico europee), esportiamo ricchezza (perche' paghiamo il prodotto) importando poverta' (perche' il valore aggiunto e' stato fatto altrove)
    Questo in genere, per qualsiasi cosa si compri.

    Se poi cio' che si compra e' un bene durevole, ovvero prima o poi si avra' bisogno di assistenza, forse e' meglio comprare qualcosa di un produttore raggiungibile con l'auto.

    Per capirci: ho delle vecchie torri Chario, si erano fessurati i bordi in neoprene dei woofer.
    Portati a Chario, che me li han ribordate, e gia' che c'erano mi han fatto una "manutenzione straordinaria".
    Risultato: Diffusori datati 1994 che dureranno altri 10 anni, per la modica cifra di 200 e passa euri.
    Secondo voi una cosa del genere era ottenibile anche dal produttore al di la' della frontiera?

    Terzo punto.
    Se un oggetto non e' di consumo "comune", il fatto che sia assemblato tra le nostre frontiere, gli "dona" un aura di prodotto di "alto artigianato". Se invece c'e' scritto made in china, puo' essere pure la roba piu' bella, ma la gente te lo colleghera' sempre con i negozi "tutto ad un euro"

    ED E' GIUSTO COSI' !!!

    Questa cosa quelli del marketing l'hanno capita benissimo, e infatti scrivono a carattere 24 "Engineered in XXXX"... e poi sotto a caratteri minuscoli "assembled in China" e poi un poco piu' grande "according to our high quality standard".....
    In altre parole: RIDICOLI!
    5.1 --> Karletto_HT
    2.0 --> Karletto_HiFi

  14. #14
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    Anch'io storgo il naso quando vedo marchi storici europei o americani con loghi "Made in China" o cmq assemblati in Cina o altri Paesi orientali. Mi viene ancor più tristezza vedere altri marchi storici addirittura di proprietà cinese come nel caso del gruppo Iag. Un sorta di manifesto di questo cambiamento, a dir poco ecclatante, è l'acquisizione da parte di Tata, marchio indiano, di Jaguar e Land Rover, storici orgogli nazionali inglesi. Tuttavia non bisogna fare di tutta un erba un fascio o farsi dei pregiudizzi troppo assolutistici. Chi di voi conosce Lian Li? E' un produttore cinese di fama mondiale di case per computer di altissima qualità (http://www.lian-li.com/v2/en/contact_us/index1.php). Tra l'altro il prezzo medio di questi case è anche un 20% superiore al prezzo medio dei case per pc. Questo per dire che le eccellenze ci sono ovunque così come le mediocrità. Non solo in Giappone, ma anche a Taiwan, Singapore o Malesia ci sono tra i poli tecnologico-industriali tra i più avanzati al mondo. Sono nazioni che hanno per ora mano d'opera a basso costo ma non durerà molto.

  15. #15
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    Enzo,ma dietro il 686 che sta scritto?parlo del diffusore stesso,non l'imballo.grazie

    PS:anche l'ampli che ho in firma viene assemblato in China,pero io ho smontato e dentro ho trovato tutto made in England(e forse anche giappone ma non mi ricordo)
    B&W 804S,ROTEL RB-1582/RC-1580,Pioneer PD-50S, VSX-LX55,FOCAL CC800V, B&W DM603,, Diezel VH4-Mesa Recto 2x12,PS3,Samsung UE40D6500
    cavo alimentazione:furutech.cavi segnale:audioquest king cobra-thender,cavi potenza:viablu sc4silver


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