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Maxrenn te lo confesso va ... sto guardando sulla baia se trovo un BD player usato region free
Ho dato un occhiata al catalogo criterion .. un pochino di inglese lo capisco pure e .. insomma sarà anche colpa tua (e di Pyoung) se mia moglie si vede arrivare un altro bussolotto ...
;)
M
P.S. concordo assolutamente sul valore del film che putroppo possiedo solo in DVD.
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:D :D :D grande Marcolino!!
Vedrai che non ti pentirai dell'acquisto!
Se dai un'occhiata al catalogo Criterion gia pubblicato e a quello in uscita,c'e' da restare senza fiato.Altro che uscite nostrane...:rolleyes:
Due prossimi titoli imperdibili saranno i Kubrick citati prima (Orizzonti di gloria con l'AR finalmente giusto e Rapina a mano armata che e' uscito in dvd orribili). E poi questo Thin red line ti riconcilia proprio con la nostra passione.
Ho appena finito di guardare il contenuto speciale sulla colonna sonora con intervento di Hans Zimmer e ancora una volta sono rimasto sbalordito dalla completezza delle informazioni e dal ritmo mai noioso che hanno gli extra creati da Criterion.;)
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Maxrenn ma ci sono i sottotitoli nei BD della criterion?
Per l'inglese che ho io, soprattutto se i dialoghi sono serrati, mi diventa indispensabile e dal sito della criterion avrei già visto almeno una dozzina di titoli sui quali sto già sbavando, ma non è scritto da nessuna parte se ci siano i sottotitoli (quelli in inglese intendo non pretendo quelli in italiano)
grazie
M
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Tutto il catalogo Criterion è sottotitolato,
e solo ed esclusivamente in Inglese :)
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Come ti ha gia risposto il buon Salmon,vai tranquillo,i sottotitoli in inglese ci sono sempre nei BD Criterion.Mettono sempre la traccia audio originale ( se e' un film di Pasolini ci sara' l'italiano,se e' un film di Bergman lo svedese) il piu' delle volte restaurate e poi aggiungono i sottotitoli in inglese.Non come molti BD francesi assurdi che ti offrono solo la traccia francese...
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senza parole..un disco da riferimento in tutto e per tutto,definizione sempre ai massimi livelli,praticamente mai un calo,nemmeno nelle scene con poca illuminazione,mai una sfocatura,resa cromatica spettacolare,c'è dettaglio,tridimensionalità,alcuni primi piani e sequenze bucano lo schermo,incarnati porosi.
Audio potente ,pulito ,nelle sequenze con esplosioni tira fuori tutta la sua potenza e la sua dinamica,panning fronte-retro,destra-sinistra continui,il sub svolge ottimamente il suo lavoro,fantastico! :)
video:10
audio:9.5
film:9.5
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Cosa dici Micky,anche per te Bd dell'anno? Io direi che si gioca il primato con il Gladiatore nuova edizione.;)
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Dopo le vostre attendibilissime recensioni, se si considera in qualche misura anche il lato artistico...beh, non c'è alcun dubbio sulla scelta del vincitore...:Perfido:
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secondo me potrebbe essere Dany;),non ho ancora visto il Gladiatore ,poi farò un confronto visto che l'ho già ordinato,c'è da dire che il Gladiatore ha dalla sua ,il fatto che sia un film più recente;),ma sul lato artistico La linea rossa stravince :D,nemmeno un Oscar,una cosa a dir poco scandalosa :mad:
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Lasciamo stare il lato artistico,altrimenti il film del povero Scott ne esce polverizzato.:D ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da maxrenn77
altrimenti il film del povero Scott ne esce polverizzato.:D ;)
Quando uscì in sala lo odiai.
Oggi considero il Gladiatore un film -bellissimo-. Viscerale, intenso, visionario, girato da dio e "cazzaro" il giusto. Con almeno tre attori che forniscono un'interpetazione eccezionale. Pieno d'archetipi efficaci, e di retorica che però funziona. Assieme a una dimensione ultraterrena integrata in modo impeccabile. Il film di Scott è un'odissea meravigliosamente "falsa" che racconta una delle storie più "giuste" che esistano. Cioè quella dell'eroe che lotta per ritornare a casa. Almeno in senso spirituale e senza rinnegare i suoi valori. Chi si ferma alla mistificazione storica (comunque favolosa e con uno slancio quasi "futuribile") imho si perde tutta l'essenza del film. Poi vabbè, la musica di Zimmer sembra venire dal cielo e Russel Crowe è magistrale, perfetto.
Ovviamente ha meriti molto diversi da quelli del film di Malik (di cui comunque preferisco "La rabbia giovane"). Ma è una pellicola che merita -tutto- il successo che ha avuto. Esattamente come Avatar.
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Non ho mai asserito che il Gladiatore e' un brutto film,anzi,e' un grande spettacolo con alcuni momenti alti e un'interpretazione (quella di Phoenix) davvero eccezionale.Pero' IMHO La sottile linea rossa e' un film talmente potente e delicato allo stesso tempo,quasi pittorico nei suoi squarci naturalistici,da poter essere considerato migliore artisticamente rispetto al film di Scott.Anche io di Malick preferisco la Rabbia giovane (che dovrebbe essere nel catalogo Criterion),ma qui nel caso specifico ci troviamo di fronte a uno dei piu' intensi e commoventi film di guerra mai girati.E infatti il mio confronto con il Gladiatore era solo in termini di resa video per assegnare una virtuale palma di miglior BD dell'anno.Se parliamo di confronti piu' pertinenti allora lo paragoniamo al tanto decantato Soldato Ryan,che io considero artisticamente (non tecnicamente badate bene)assolutamente sopravvalutato e anche un po retorico e piagnone.E qui IMHO non c'e' davvero partita con il capolavoro di Malick,parecchie spanne avanti avendo dalla sua attori che non tentano di fare le star come invece fa Tom Hanks nel film di Spielberg,ma che si adattano a fare da corollario alle potentissime immagini della natura evocate da Malick.Con il risultato che il Soldato Ryan e' stato un successo planetario,mentre quello di Malick non se lo e' filato nessuno,nemmeno l'Academy...:rolleyes: :mad:
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Citazione:
Originariamente scritto da maxrenn77
Se parliamo di confronti piu' pertinenti allora lo paragoniamo al tanto decantato Soldato Ryan,che io considero artisticamente (non tecnicamente badate bene)assolutamente sopravvalutato e anche un po retorico e piagnone.E qui IMHO non c'e' davvero partita con il capolavoro di Malick
Anche in questo caso non sono d'accordo ;)
Avevo scritto un post lunghissimo ma è scaduta la sessione... e non ho la forza di ricominciare... per cui riassumo.
Per me in Ryan la tecnica -è- arte. Il film ti cala nella guerra come NESSUN altro ha saputo fare. Te la fa vivere, odiare, temere ma anche "desiderare", in un modo tutt'altro che scontato. Ed anche la sua retorica ha un senso, imho. Riassume le contraddizioni e lo spirito del periodo. E non è idelogica ma calata in un contesto umano. Direi che in questo senso Thin red line è un film più "astratto" e meno realista. Anche se molto più filosofico.
La scena iniziale di "Ryan" è ancora oggi incredibile, idem quella finale, a cominciare dai -preparativi-. Mentre il "viaggio" che c'è in mezzo è pieno di momenti tesi o disturbanti. Imho la pellicola suscita emozioni profonde, "seminali". In più, sfrutta il "mezzo cinema" in modo iper-visuale. E quando un film riesce a far questo (Ryan lo fa in un modo, TRL in un altro) per me è -artisticamente- un capolavoro.
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Confronto e disamina davvero interessanti Marco,sarebbero da approfondire ;)
Di sicuro il Soldato Ryan e' un film piu' "materico",teso e viscerale.Di contro TRL e' molto piu' filosofico,lento e quasi silenzioso.