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l'europa sfida Hollywood
ho trovato questa notizia molto interessante su libero.it
riporto parte dell'articolo...
Un gruppo di dimensione paneuropea puntato sulla produzione e distribuzione di audiovisivo per il cinema e la televisione. Un progetto di respiro internazionale che vede la partecipazione di un fondo canadese, di finanziarie europee, ma soprattutto della Goldman Sachs, una delle più grandi e affermate banche d'affari del mondo. E che al vertice in qualità di trait d’union e di capofila ha il finanziere tunisino Tarak ben Ammar. Si, proprio lui, l’amico di Berlusconi, di Murdoch e di decine di altri potenti della terra. Il “grande negoziatore” che in Italia si è costruito un ruolo apicale in quello snodo di poteri e contropoteri che è il mondo che ruota attorno a Mediobanca, le Generali, l’industria e le banche. In un affollata conferenza stampa milanese Ben Ammar ha spiegato l’architettura di questa operazione importante e complessa. Che ha il suo centro nell’acquisizione di Alliance Atlantis, un nome che forse qui dice poco, ma che in Canada e nel mondo anglosassone detta legge nel settore della produzione e distribuzione di audiovisivo.
Cinquecentoventicinque milioni di dollari canadesi, questo il prezzo pagato dalla cordata, sono soldi ben spesi, spiega Ben Ammar (che controlla il 30% delle quote), perché da questo ceppo prenderà vita la capogruppo europea, Alliance Film Europa, il fulcro del nuovo progetto. Alliance Film Europa sarà un grande contenitore che avrà al suo interno diverse controllate, una per ciascun Paese europeo. L’obiettivo è radicarsi in fretta in tutto il vecchio Continente. Ma non si parte da zero. Alliance Atlantis porta in dote due grandi società di distribuzione, Aurum in Spagna e Momentum in Inghilterra, seguito dallo stesso Ben Ammar con un doppio annuncio: l’acquisizione della casa di produzione e distribuzione cinematografica Eagle Pictures dei fratelli Dammicco (grazie ad un finanziamento di Interbanca a Prima Tv, la sigla cui fanno capo le sue attività televisive in Italia), l’aumento della quota nella Lux, la casa di produzione di Bernabei. La capogruppo ha poi in corso trattative ben avviate in Francia, un cantiere aperto in Germania, e un accordo già fatto con un grande distributore in Scandinavia, che, dice Ben Ammar, “chiuderemo a gennaio”.
il resto dell'articolo è qui...
http://canali.libero.it/affaritalian...nammar2311.htm