Buonasera
visto che nella rete c'è scritto di tutto di più il contrario e l'inverso, su questo benedetto apparecchio si può mettere qualche punto fermo e certo?
grazie
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Buonasera
visto che nella rete c'è scritto di tutto di più il contrario e l'inverso, su questo benedetto apparecchio si può mettere qualche punto fermo e certo?
grazie
Buonasera, provo ad avventurarmi nel dare una definizione estremamente deficitaria del componente in questione, conseguentemente correggete ogni mio errore scusandomi in anticipo per le inesattezze.
Il DAC (acronimo di Digital to Analog Converter) è, come evidente dalla sigla, un circuito che permette la conversione di un segnale digitale (quindi un insieme di bit) in un segnale analogico (segnatamente tensione e corrente che poi diventeranno suono).
Questo avviene perchè il segnale digitale viene creato attraverso la cosiddetta "campionatura" del segnale analogico, ovvero una sua misurazione in determinati intervalli di tempo. La digitalizzazione di un segnale è caratterizzata da una "risoluzione", ovvero una misurazione del segnale analogico espressa in bit (es. un segnale viene misurato con una risoluzione di 16 bit, quindi la grandezza fisica del segnale analogico sarà espressa da una stringa di 16 bit. Ovvio, più bit si usano e maggiormente fedele all' originale sarà il segnale digitale) e da una "frequenza di campionamento", ovvero il numero di volte al secondo che si andrà a misurare la grandezza del segnale analogico da digitalizzare.
Come si può comprendere, questo conmponente compie l' operazione inversa della digitalizzazione: ossia, a partire dal segnale digitale, prova a ricostruire il più fedelmente possibile il segnale analogico. Quindi è di fondamentale importanza in quegli strumenti che, nel nostro caso, servono a riprodurre un' informazione sonora a partire da un' altra "digitalizzata", come ad esempio il CD oppure i diversi file audio (MP3, WMA, FLAC, ecc.). Questa è ovviamente un' operazione delicata e difficile, dipendente anche dall' estrapolazione del segnale e da numerosi altri fattori, che rendono arduo il compito ed elevata l' importanza di questo componente.
Quanto al suo funzionamento, purtroppo non ho le necessarie conoscenze per continuare, quindi lascio la parola agli altri utenti interessati.
ma al termine delle operazioni, il suono ritrasformato in analogico, è superiore in qualità al digitale di partenza?
@ Newentry
Complimenti per la definizione che hai dato. Mi è piaciuta sia in termini di qualità di linguaggio che di semplicità ed immediatezza.
@ MachineHead 2012
Alla partenza c'è sempre il segnale analogico campionato in fase di mastering (nei casi di masters digitali) o registrato su nastro e campionato in seguito per avere un master digitale.
E' chiaro che il segnale è sempre degradato più o meno in funzione della qualità del sistema di riproduzione.
Nessun anello di una catena, purtroppo, migliora il segnale dell'anello che lo precede.
Ciao,
Enzo
quindi il dac è utile solo se si hanno registrazioni e o file audio di qualità?
Il DAC è indipensabile sempre quando si ha a che fare con una sorgente digitale. Può essere interno al lettore CD/DVD/BD, interno all'ampli/sintoampli o essere esterno, ma deve sempre essere presente.
ma indispensabile....per quale necessità?
è indispensabile perchè alla fine devi avere un segnale analogico che va ai diffusori!
correggetemi se sbaglio ma anche un amplificatore in classe d o t è a tutti gli effetti un dac giusto?
Perché le orecchie, e ciò che ci sta a valle, decifrano solo segnali analogici, pertanto, prima o poi, il segnale deve essere convertito in analogico.
Ciao,
Enzo
Mi permetto di aggiungere che c'è ambiguità sul termine DAC.
Con questa parole si può intendere sia il singolo chip che fa la conversione, che una scatola dedicata con amplificazioni ingressi e uscite. Ovviamente il DAC dedicato al suo interno contiene un chip DAC (a volte pure 2).
In un lettore CD, in una TV digitale, in un dvd player è sempre presente un chip dac per permettere di convertire il suono in analogico e portarlo alle uscite anlogiche.
Un DAC dedicato invece è una scatola con ingressi digitali e uscite anlogiche e che di solito fa solo quello, e si collega magari all'uscita digitale di una delle periferiche di cui sopra scavalcando il (chip) DAC interno alle stesse.
Un chip DAC è necessario per udire in analogico, ma già presente in tutte le periferiche che "trattano" dati digitali e hanno uscite analogiche.
Un DAC dedicato non è invece affatto encessario, ma di solito lo si compra perché può migliorare la resa audio.
La cosa curiosa è che i DAC di solito si apprezzano soprattutto per la loro parte analogica: ovvero anche un chip DAC economico corredato di una una sezione analogica di uscita di qualità può rendere molto meglio del dac a bordo di molte unità CD/dvd economiche.
Il vero motivo per cui un DAC ti serve per forza è legato al fatto che i tweeter e i woofer sono macchine elettriche che funzionano applicando ai loro capi una differenza di tensione o facendo scorrere una corrente al loro interno. E' intevitabile he il digitale diventi analogico.
La qualià del dac influenza la precisione di questa ritrasformazione. Anche nelle TV son presenti dei DAC, nella playstation è presente un dac: nell'elettronica di consumo, tolta la Radio e il Giradischi tutto ha bisogno di un DAC
ok ma prendendo in esame un pc portatile dotato di una buona scheda audio se collegato ad un amplificatore buono a sua volta collegato a due casse buone, il dac in quale posizione si inserisce? un mp3 a 320 bps ricavato da un cd passando da un dac può essere convertito e migliorato? fino a quanto può diventare migliore in termini di ascolto?
e perdonate le mie immense lacune: cosa è un ampli di categoria d o t?
Se esci in analogico dalla scheda audio non hai bisogno di dac percé usi quello della scheda audio.
Gli ampli d o t sono ampli digitali in cui i finali lavorano solo in saturazione (pertanto con dissipazione minima), a frequenza molto alta variando il ciclo di servizio dell'onda quadra in uscita, quindi, la tensione effettiva e la potenza. Con opportuni filtri in uscita si simula il segnale analogico. (spero di non aver detto troppe mi@%&$£te)
Ciao,
Enzo