[Giradischi] Pro-ject RPM 5
Dopo averne installato più di uno ed averne apprezzato le caratteristiche, ho deciso di acquistare per il mio impianto un RPM 5. Scrivo una piccola recensione sperando possa tornare utile agli altri forumer.
Confezione L'RPM 5 viene fornito nella confezione tipica della Pro-ject, quindi una scatola di dimensioni non eccessive in cartone bianco. Al suo interno, protetto da polistirolo espanso rivestito, troviamo il giradischi con il braccio montato, il piatto, l'alimentatore, le tre punte coniche. Sono poi presenti alcuni accessori, come il centratore per i 45 giri, due chiavi a brugola, una dima e l'immancabile manuale in lingua inglese e tedesca.
In generale l'imballo è ottimo: tutti i componenti delicati sono ben protetti da eventuali urti, e lo spazio a disposizione è sfruttato in maniera ottimale, il tutto senza costringere l'acquirente a doversi caricare uno scatolone enorme.
La sola nota negativa è rappresentata secondo me dal manuale: non perchè sia realizzato male (è essenziale ma spiega tutto il necessario), ma perchè sarebbe stato opportuno prevedere anche la lingua italiana, in particolare su un prodotto che non è "plug'n'play" come un lettore CD e richiede una procedura di setup ed ottimizzazione.
Estetica Il primo RPM 5 che ho installato mi ha colpito immediatamente per la sua particolare forma a goccia. Si tratta di un giradischi "naked", e quindi privo del classico telaio rettangolare a cui siamo abituati.
Le fotografie non rendono secondo me pienamente giustizia all'estetica di questo apparecchio, minimalista ma proprio per questo affascinante.
La base in MDF laccato grigio scuro appoggia su tre piedini a cono con un disaccoppiamento in gomma, che possono essere regolati in altezza in modo da livellare il piatto. Quest'ultimo è di notevole spessore, realizzato in MDF, e verniciato in argento. Vengono forniti due tappetini, uno in feltro e l'altro in sughero, di uguale spessore.
Una volta montato, bisogna riconoscere che l'RPM 5 fa una bella figura anche come "oggetto di arredamento" (importante ai fini del WAF :) ).
Tecnica Lo schema costruttivo dell'RPM 5 segue la filosofia Pro-ject: trazione a cinghia, base rigida, completamente manuale. Il motore è alloggiato nel telaio, ma è completamente disaccopppiato da quest'ultimo tramite una sospensione ad elastico. La trazione viene effettuata tramite una cinghia piatta che viene fatta scorrere su un
contropiatto in plastica. Il cambio di velocità viene effettuato spostando la cinghia sulla puleggia del motore (piccola per i 33 giri, grande per i 45 giri), usando un apposito strumento fornito nella confezione. Eventualmente è possibile installare un variatore di velocità elettronico, ma lo ritengo necessario solo nel caso si ascoltino spesso 45 giri.
Il piatto è realizzato in MDF riverniciato, e il perno sul quale poggia il contropiatto è un piccolo cpaolavoro di tecnologia, quasi incredibile da trovare in un appaecchio che costa poco meno di 500 Euro.
Il braccio è il Pro-ject 9c: a bassa massa e dotato di canna di carbonio e shell fisso, è un modello a snodo cardanico e regolazione del VTA e dell'azimuth. Il primo viene regolato agendo su due viti poste alla base del braccio, il secondo tramite una pivvola vite vicino al contrappeso. L'antiskating è realizzato -come in tutti i bracci Pro-ject- con un piccolo contrappeso ancorato al braccio con un sottilissimo filo di naylon.
Per la connessione, viene fornito un cavo di ottima qualità a bassa capacità, mentre i connettori RCA per i contatti sul giradischi sono placcati in oro.
L'alimentatore è forse il componente meno pregiato: un semplice trasformatore 12V a corrente alternata, che ha comunque il pregio di tenere lontana una quasi certa fonte di disturbi elettromagnetici.
Setup Essendo un giradischi a telaio rigido, il setup è relativamente semplice. Considerate comunque che i piedini dell'RPM 5 hanno un'anima in gomma, e quindi richiedono un certo assestamento. Io ho preferito fare una prima messa in bolla del piatto, per ripeterla poi dopo 24 e 48 ore. Questo inoltre mi ha permesso di far girare il piatto per un poco di tempo, in modo da eseguire un necessario rodaggio.
La regolazione del VTA del braccio è molto agevole, e la linea parallela serigrafata sul braccio 9c rende molto semplice renderlo parallelo al disco. Idem per la regolazione dell'Azimuth, anche se nel mio modello quest'ultimo era già perfettamente allineato. A proposito di entrambe queste regolazioni, ricordo che va evitato di stringere troppo le viti di serraggio, questo per evitare di danneggiare le componenti.
Una ultima cosa a proposito della messa in bolla: l'RPM 5 appoggia su 3 punte coniche, il che rende il suo livellamento relativamente semplice. Per evitare di spostare la bolla continuamento sul piatto, ho comprato da un ferramenta 4 piccole livelle da 2 euro l'una. Ho tolto il tappetino dal piatto e ho collocato una bolla alle ore 12, una alle 3, una alle 6 e l'ultima alle 9. In questo modo, potevo avere in "tempo reale" la visione di ogni minima modifica fatta. Considerando che la messa in bolla andrebbe verificata almeno una volta al mese, penso che 8 euro siano un ottimo investimento. :)
In generale l'RPM 5 è un giradischi piuttosto semplice da preparare: considerate che il setup nel mio impianto era terminato in circa 4 ore.
Ascolto Ho installato il mio RPM 5 su un mobile autocostruito molto rigido. Sul mobile ho poi poggiato una base in marmo da 2 cm molto pesante, dotata di 3 piedini a camera d'aria che la disaccoppiano dal mobile. La testina utilizzata è una Grado Gold, che si adatta alla perfezione al braccio Project 9c. L'ascolto è iniziato solo dopo aver fatto girareil piatto per 48 ore in modo da permettergli di "sciogliersi" ed assestarsi.
La prima cosa che colpisce del dell'RPM 5 è il silenzio, anche durante l'ascolto: fate leggere a questo giradischi un vinile di elevata qualità e avrete l'impressione di ascoltare un CD, per quanto è silenziosa questa macchina.
Dal punto di vista sonoro, sono rimasto colpito da due aspetti dell'RPM 5: la definizione straordinaria delle voci e la plasticità della scena sonora. Le prime sono naturali, prive di asprezze, rotonde, definite e collocate alla
giusta altezza. Le voci sono un parametro per me importantissimo, e sono quindi rimasto veramente entusiasta del modo in cui vengono riprodotte da questo hardware. Manca quella leggera punta di cupezza che caratterizzava il Debut III, la naturalezza è disarmante. L'ariosità è molto elevata, gli estremi della gamma sono definiti ma non invadenti. Le basse sono rotonde e coerenti, senza presentare code o fragilità. Le alte sono dolci, ma non per questo morbide o arrotondate: semplicemente non stancano, si potrebbero ascoltare dischi per ore.
La scena -come dicevo- è l'altro elemento che mi ha colpito: plastica, ferma come una roccia anche ad alti volumi di ascolto, solo nei momenti in cui il messaggio sonoro diventa concitato perde qualcosa in compattezza, ma si tratta di un peccato veniale.
La ricostruzione del paesaggio sonoro è sviluppata in senso orizzontale, ma è la collocazione dei vari piani nella terza dimensione che colpisce, dato che è pari (se non superiore) a giradischi di prezzo molto superiore. Un eccellente riproduttore di vinile, che sembra quasi impossibile possa essere venduto ad un prezzo così conveniente: un ottimo prodotto di classe media, che personalmente ritengo superiore al suo concorrente Rega P3.
Conclusioni L'RPM 5 costa di listino 560 euro, ma si facilmente trova a 100 euro in meno senza testina. Per quanto mi riguarda, lo ritengo un vero "best buy" nella sua fascia di prezzo, e penso possa impensierire anche concorrenti di fascia più elevata. Un eccellente accoppiamento base/braccio, dotata di una straordinaria musicalità. Essenziale nella (bellissima a mio parere)) estetica ma dotato di tutte le regolazioni necessarie (importantissima quella del VTA), semplice nelle regolazioni e stabile nel tempo, l'RPM 5 vale molto di più del prezzo richiesto per inserirlo nel proprio impianto.