Guida: il mio (futuro) amplificatore è Future-Proof?
Aggiornamento del 9/4/2010
L'introduzione di tecnologie e standard 3D (particolarmente dello standard HDMI 1.4) ha reso parzialmente obsoleto questo thread. Mentre alcune considerazioni (come quelle relative al Bass Management) conservano piena validità, la filosofia generale della guida (non è strettamente necessario avere l'ultima versione di HDMI) non è più valida.
Anche se mancano ancora conferme sul campo del comportamento degli amplificatori non HDMI 1.4 che ricevano un segnale 3D, l'opinione più diffusa è che non saranno in grado di riconoscerlo, nè di effettuare il passthrough, nè (quel che è peggio) di estrarne la parte audio.
La situazione è quiindi mutata. Mentre l'assenza della HDMI 1.3 poteva essere superata con l'utilizzo dell'output LPCM 5.1/7.1 su HDMI 1.1, tutto lascia pensare che gli amplificatori con HDMI inferiore a 1.4 non saranno in grado di riprodurre alcun suono inviatogli tramite HDMI insieme ad un video 3D. Rimane naturalmente la possibilità di inviare il video 3D direttamente al display e (con una seconda HDMI, disponibile su alcuni player BD 3D), mandare il solo audio HD all'amplificatore.
Mentre mi ripropongo di rivedere la guida quando saranno stati confermati sul campo i comportamenti temuti descritti sopra, nelle more non posso che consigliare a chiunque sia in procinto di acquistare un amplificatore e lo voglia "Future Proof" di accertarsi che monti una HDMI 1.4 (non importa se sia dichiarata 1.4 o 1.4a, è lo stesso).
Approfondimenti
Fine aggiornamento del 9/4/2010
Quanto segue è stato tradotto da qui alla data del 2/3/07.
Introduzione
Con la recente introduzione di codifiche audio ad alta risoluzione (N.d.T. – lossy: DD Plus, DTS HD; lossless: DD TrueHD, DTS HD Master Audio) fornite sia da lettori Blue-Ray che HD DVD, molte persone hanno cominciato a porsi il problema di comprare un amplificatore future-proof (a prova di futuro), cioè uno in grado di gestire i formati HD, anche se privo di HDMI 1.3. Sembra esserci molta confusione su questi argomenti, perciò ho dedicato un pò di tempo a scrivere queste delucidazioni.
Prima di tutto: non è necessario che l’amplificatore abbia una HDMI 1.3; tutto ciò che vi serve è un amplificatore future-proof con HDMI 1.1.
Alcune note cautelative:
1) Solo alcuni degli amplificatori dotati di HDMI attualmente sul mercato trasmettono l’audio su uscita HDMI; gli altri semplicemente ignorano il segnale audio e agiscono come uno switcher (es. Pioneer 1016tx);
2) Le colonne sonore dei film sono registrate con il canale .1 (LFE) 10dB più basso degli altri canali. E’ compito dell’amplificatore incrementare il canale .1 di 10dB, quando riceve un segnale Dolby o DTS. Alcuni amplificatori non applicano questo incremento di 10dB ai segnali PCM multicanale su HDMI, riproducendo i bassi molto più sommessi del resto della colonna sonora. Per maggiori informazioni, vedi qui; include la lista che dice quali amplificatori fanno cosa (N.d.T.: questo approfondimento è tradotto nel seguito: vedi LFE, Subwoofer e connessioni. Vi si apprende che il problema è anche peggiore di quello citato in questa nota e che potrebbe essere risolto aumentando il volume del subwoofer amplificato; infatti molti amplificatori sommano in maniera errata LFE e bassi reindirizzati, creando un problema che non è più possibile risolvere in nessun punto della catena audio).
Livelli degli amplificatori
1) Amplificatori 5.1 dotati di SPDIF, ingressi analogici 5.1, e che effettuano tutti e tre gli stadi di elaborazione.
Esempi: Virtualmente tutti gli amplificatori 5.1.
2) Amplificatori 7.1 dotati di SPDIF, ingressi analogici 5.1, e che effettuano tutti e tre gli stadi di elaborazione.
Esempi: Virtualmente tutti gli amplificatori 7.1.
3) Amplificatori 7.1 dotati di SPDIF, ingressi analogici 5.1, ingresso HDMI PCM 5.1, ma che non sono in grado di effettuare l’elaborazione surround sull’ingresso digitale PCM multicanale.
Esempi: Panasonic XR57.
4) Amplificatori 7.1 dotati di SPDIF, ingressi analogici 7.1, ingresso HDMI PCM 5.1, ma che non sono in grado di effettuare l’elaborazione surround sull’ingresso digitale PCM multicanale.
Esempi: Onkyo 604 e superiori. Panasonic XR700 (7.1 HDMI PCM). Sony STRDG1000 (7.1 HDMI PCM).
5) Amplificatori di livello 4 che consentono tutti e tre i tipi di elaborazione sui formati HDMI PCM 5.1 non compressi.
Esempi: HK 645 e superiori. Marantz SR7001 e superiori. Sony 5200ES.
6) Amplificatori di livello 5 che elaborano 7.1 canali in formato HDMI PCM.
Esempi: tutti gli ultimi Denon con HDMI. Yamaha RX-V1700 e superiori. Pioneer Elite 81TXV e superiori. (forse altri, vedi nota).
LFE, Subwoofer e connessioni
Quanto segue è stato tradotto da qui alla data del 2/3/07.
E’ noto che l’introduzione dei formati HD ha spinto molti a collegare i propri lettori HD DVD/BluRay al loro amplificatore con una connessione multicanale. Ciò li ha introdotti al calvario della calibrazione del canale LFE (Low Frequency Effects). Molti avevano già vissuto questa esperienza con i SACD e DVD-Audio, ma adesso il problema si è allargato ad una folla di non esperti che necessita aiuto.
Perciò, ecco il mio tentativo di guida definitiva all’eccitante mondo del canale LFE.
Executive summary
Molti amplificatori recenti non gestiscono correttamente il canale LFE su HDMI. Vedi in fondo per una lista di amplificatori buoni e cattivi (N.d.T.: sono riportati anche amplificatori quasi buoni e strani, che soddisfano alcuni criteri, ma non tutti o non a sufficienza). Vengono considerati anche i lettori. Per una spiegazione dei criteri di classificazione, leggi il seguito.
Introduzione
Inizialmente, considererò il canale LFE in un sistema senza gestione dei bassi (bass management).
Il canale LFE fu introdotto inizialmente nei formati di registrazione dei film multicanale, come il Dolby Stereo 70 mm Six Track. Lo scopo era dare maggior risalto alle forti esplosioni, ai rombi, etc... I canali audio normali erano calibrati in modo da produrre fino a circa 105dB SPL (N.d.T.: SPL = Sound Pressure Level = Livello di Pressione Sonora; è l’aumento, rispetto al “silenzio”, della pressione ambiente causato da un’onda sonora, misurata in scala logaritmica) di output. 105dB è dunque il “fondo scala”. Abbastanza forte, ma non abbastanza per quel genere di effetti sonori a bassa frequenza che potete avvertire con il corpo oltre che udire con le orecchie.
Perciò, per accrescere questo tipo di impatto, venne aggiunto un canale extra, dedicato agli effetti a bassa frequenza, da inviare ad un subwoofer dedicato. Questo canale fu calibrato per suonare 10dB più forte degli altri: poteva emettere 115dB SPL. E 10dB di differenza è tanto: significa un segnale la cui ampiezza è oltre il triplo (la scala è logaritmica).