La musica degli audiofili...al servizio dell'impianto!
L'altro giorno ero con un amico del forum ad ascoltare un impianto di alto livello (intorno ai € 30.000) e lui ha chiesto al commesso di poter ascoltare un cd di Max Gazzè, l'ultimo, appena acquistato nel negozio.
Molto gentilmente ha acconsentito dicendo che un paio di brani ce li faceva sentire, non di più perchè non è musica per quell'impianto.
E la stessa storia la sento da molti appassionati, non dico di musica a questo punto, ma di impianti.
Mi chiedo perchè non si possa ascoltare la musica invece di ascoltare l'impianto. Bisogna per forza sentire pezzi che ci permettano di sentire il piatto in alto a destra, il piano sullo sfondo, il cantante (quando c'è poi) avanzato e il nero infrastrumentale di contorno.
Poi quando ascolto grandi voci che hanno fatto o che fanno la storia della musica, mi sento dire che non sono adatte o che non si intonano con la catena.
Non stiamo forse esagerando, spinti dal vortice consumistico che anche in questo settore ormai impera anche a discapito della vera qualità?
La mia vuole essere una provocazione ma al tempo stesso un spunto di riflessione.