Hdtracks e Linn, personalmente, li ritengo i migliori.
Mau98, un altro "spettacolo" è Tommy dei The Who!!!
Visualizzazione Stampabile
Hdtracks e Linn, personalmente, li ritengo i migliori.
Mau98, un altro "spettacolo" è Tommy dei The Who!!!
Si, sembra che il riversamento in flac 24/96 sia fantastico a dire di un noto forumer di altra rivista:) ma c'è un problemino che HD Tracks non ha ancora risolto.
Manca L'ultimo pezzo see me feel me/listening to you" dalla durata
di 3.32.:confused:
Vediamo che succede
Verissimo.Citazione:
Originariamente scritto da Avenger
Il problema che vedo io è che non si può avere la certezza di come è stato registrato un brano.
Si possono tranquillamente produrre file da 24/96 partendo da un normale CD, che poi ci possono spacciare per "alta risoluzione".
Un po' come alcuni film in Blu-ray che si vedono praticamente come i DVD.
Sarebbe bello se ci fosse una sorta di certificazione della sorgente e della gamma dinamica dei brani (vedi loudness war).
Per avere un brano in alta risoluzione, la registrazione deve essere fatta a risoluzione uguale o superiore.
Oppure deve essere "digitalizzato" partendo da nastri con registrazioni di ottima qualità.
Insomma, non é proprio una questione banale, considerando che fin'ora lo "standard" è stato la risoluzione del CD "perchè tanto non sentiamo più di 20kHz... :asd: "
Ciao,
Edo.
Credo che ormai lo standard negli studi di registrazione sia ben superiore al 16/44.1 Anzi è proprio grazie alla musica liquida che si potrebbe aggirare in tempi rapidi il collo di bottaglia dello standard CD.
Presumo (ripeto, presumo!) che ormai tutti i master delle registrazioni recenti siano almeno 24/96. Da valutare con attenzione invece le riedizioni di roba vecchiotta, specie se il master analogico non era granché...
Comunque nell'altro thread mi hai letto nel pensiero...:) alludevo proprio al quel SACD di Pink Floyd...
Mi spiace dirlo ma presumi male :)
In ambito rock/pop (quindi praticamente nulla di qualitativo) registrano ancora in 16/48, almeno in italia (parlo dello studio italiano riconosciuto come tra i più prestigiosi).
E la cosa peggiore è che si registra così perché "tanto l'orecchio non sente più di 20kHz" e per motivi di costi di archiviazione.. :(
Francamente vedo più facile che siano le piccole produzioni a registrare in formati ad alta definizione.
Vedi ad esempio i dischi prodotti da abeat records. Escono su CD, ma presumo che le registrazioni siano fatte a bitrate più elevate.
Il disco dei pink floyd... :D grande!
Comunque aggiungo una piccola nota OT.
Dopo essere stato da Roberto Delle Curti, mi sono reso conto che i limiti che andiamo cercando nel CD (che indubbiamente ci sono), stanno spesso altrove..a casa nostra.. :)
@ EdoFede
la musica HD non ha lo scopo di registrare oltre i 20KHz e gli storage continuano a diminuire di prezzo aumentando la capacità.
la mancanza di materiale rock pop in alta definizione secondo me è da attribuire al mercato che tiene da troppo tempo il costo della musica e dei lettori troppo alti per questo target.
le cose stanno cambiando in questo periodo proprio grazie alla musica liquida che può essere riprodotta adeguatamente senza privarsi di un rene.
Lo so benissimo questo, riportavo solo le dicerie più comuni tra i fonici del mondo pop/rock (tra l'altro pure inesatte dato che due suoni oltre la gamma udibile possono generare altri suoni in gamma udibile: i battimenti). ;)Citazione:
Originariamente scritto da uainot
Io appoggio in pieno i formati "liquidi".
Basta un semplice software, ad esempio Audacity, e analizzando lo spettro puoi verificare se c'è musica oltre i 20 kHz o ti hanno venduto un semplice upsampling.Citazione:
Originariamente scritto da EdoFede
Sicuramente è un buon indicatore ma secondo me non è una certezza assoluta.
Troppe variabili: l'ambiente di registrazione, i microfoni usati, il posizionamento degli stessi, i cavi microfonici, i pre, gli adc...troppa roba che potrebbe comunque portare attenuazioni notevoli.
Anche gli stessi strumenti, a seconda del tipo e di come vengono suonati, potrebbero avere o non avere armoniche oltre i 20k.
Il senso della mia frase è che una registrazione con poco o nullo contenuto oltre i 22kHz, potrebbe essere stata comunque fatta ad alta definizione. :)
Buona comunque come prima prova per capire cosa compriamo.
Se mi capita l'occasione, farò sicuramente una prova di registrazione e successiva analisi dello spettro.
grazie
ciao,
edo
non a caso mi è capitato di leggere delle review in cui si faceva un'analisi spettrale e poi, anche quando c'era del segnale sopra i 44 KHz (non sempre vero a sentire i revisore), si trattava di capire se non si trattasse di rumore aggiunto per fare finta che il segnale fosse stato registrato a quel rate.Citazione:
Originariamente scritto da EdoFede
Sull'utilità del segnale sopra i 44 KHz del CD io sono agnostico :confused: ma tendente all'ateo :D.
Il cd arriva fino a 22kHz (freq massima = metà della frequenza di campionamento ;) ).
Il fatto è che, oltre al dibattito sull'effettiva udibilità di suoni oltre i 20kHz (l'esame dell'udito lo facciamo con sweep sinusoidali, ma non è detto che con segnali impulsivi e combinati il cervello si comporti allo stesso modo..anzi!!), suoni oltre lo spettro udibile, se combinati in ambiente tra loro (es. un strumento che suona) possono generare altri suoni in gamma udibile.
E' il fenomeno dei battimenti, ben conosciuto tra i musicisti ma molto poco noto tra i tecnici audio (compresi progettisti e molti tecnici del suono).
Quindi, qualunque sia la verità sul nostro udito, tagliare le frequenze non udibili porta comunque una non ricostruzione di alcuni battimenti (invece presenti dal vivo).
Oltretutto i battimenti si generano in ambiente, quindi molto raramente vengono registrati (parlo di quelli in gamma udibile).
Ovviamente, anche assumento che tutto ciò non esista, l'aumento di risoluzione porta comunque dei benefici udibili. Questo è indubbio e non è certo legato alla massima frequenza ricostruibile. :)
Spero veramente che non si mettano ad introdurre rumore oltre i 20kHz per far sembrare "HD" delle registrazioni normali...
ciao,
edo.
Lincetto della Velut Luna dice che molte registrazioni, specie con molti microfoni, non si possono praticamente fare a 96KHz ma comunque nelle fasi finali in studio è bene lavorare a 96KHz perchè usando i vari "effetti" qualcosa oltre i 22KHz si trova, fa bene all'ascolto anche se questo rende difficile capire se effettivamente la registrazione sia stata fatta a 96KHz o meno.
Ecco, io penso che i file a 96KHz se non sono di registrazioni native a 96KHz se lo possono anche tenere.
Se attualmente certe registrazioni non si possono fare a 96KHz....le facciano a 44.1 o 48KHz ma le vendano come tali.
Ciao.
il cd contiene delle informazioni fino a 44 KHz poi dai 44 KHz tu ricostruisci il segnale originale a metà della frequenza.Citazione:
Originariamente scritto da EdoFede
io mi fido del mio impianto e del mio orecchio e finché non sento differenze tra un file a 44 e uno 88 per me quella differenza ai fini sperimentali (del mio orecchio) non esisteCitazione:
Il fatto è che, oltre al dibattito sull'effettiva udibilità di suoni oltre i 20kHz ....
Si ma l'informazione "utile" che registri è metà della frequenza di campionamento.
O meglio...per campionare in modo coerente un'onda di una certa frequenza massima, la frequenza di campionamento deve essere doppia.
Vedi teorema di Nyquist-Shannon:
http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema...yquist-Shannon
Però tutto quello oltre i 20-22kHz viene filtrato, sia in conversione A/D (per evitare aliasing) che in conversione D/A.
Un punto di riflessione: se non senti differenze tra due file a campionatura differente, potrebbe esserci un collo di bottiglia nel tuo impianto o in quello che stai ascoltando. ;)
Ho scritto "potrebbe", ma non sottovalutiamo questo aspetto.
Ovviamente per "impianto" intendo tutto, compresa la sezione di riproduzione "liquida".
Ciao,
Edo.