Gotik
11-06-2002, 07:53
Intervengo a proposito di un post precedente in cui citavi un articolo di GP Matarazzo apparso su Digital Video riguardante la schermatura magnetica di un altoparlante "fai da te" da effettuarsi cioè su diffusori esistenti dotati di trasduttori non schermati .
Sono rimasto perplesso (diciamo così) riguardo ai consigli che venivano dati al lettore (era la rubrica della posta se non sbaglio) per effettuare questa operazione, riassumendo il tutto consisterebbe nel reperire il magnete di un woofer bruciato o non più utilizzato, incollarlo a quello del nostro diffusore ma in opposizione magnetica tramite colla bi-componente e quindi ricoprire la nostra opera con una calotta metallica a completamento (si consigliava mi pare l'utilizzo di una pentola metallica in acciaio) .
Detto questo sembra che le uniche difficoltà di un certo rilievo sino reperire dei magneti uguali (se si vuole ripetere l'operazione su più di un diffusore) e procedere all'incollaggio degli stessi contrapposti a quelli originali.
Francamente sono rimasto deluso da come una rivista che spende pagine intere di recensioni per prove su diffusori HI-END che costano a volte dai 5 ai 6 stipendi di una persona comune possa dare un consiglio del genere. Un operazione come questa equivale infatti allo smontare l'altoparlante originale del nostro diffusore ed a sostituirlo con un di uguale diametro ma di caratteristiche COMPLETAMENTE diverse.
L'applicazione di un secondo magnete infatti varia i parametri elettrici dell'altoparlante, parametri oltretutto che non siamo in grado di ricavare ed in sostanza il diffusore avrà un suono diverso (dubito migliore) da quello a cui siamo abituati.
Non tutto quello che viene scritto in alcune riviste specializzate è da prendere come oro colato, mi ha francamente stupito che un "consiglio" del genere venisse da Gian Piero Matarazzo .
Gotik
Sono rimasto perplesso (diciamo così) riguardo ai consigli che venivano dati al lettore (era la rubrica della posta se non sbaglio) per effettuare questa operazione, riassumendo il tutto consisterebbe nel reperire il magnete di un woofer bruciato o non più utilizzato, incollarlo a quello del nostro diffusore ma in opposizione magnetica tramite colla bi-componente e quindi ricoprire la nostra opera con una calotta metallica a completamento (si consigliava mi pare l'utilizzo di una pentola metallica in acciaio) .
Detto questo sembra che le uniche difficoltà di un certo rilievo sino reperire dei magneti uguali (se si vuole ripetere l'operazione su più di un diffusore) e procedere all'incollaggio degli stessi contrapposti a quelli originali.
Francamente sono rimasto deluso da come una rivista che spende pagine intere di recensioni per prove su diffusori HI-END che costano a volte dai 5 ai 6 stipendi di una persona comune possa dare un consiglio del genere. Un operazione come questa equivale infatti allo smontare l'altoparlante originale del nostro diffusore ed a sostituirlo con un di uguale diametro ma di caratteristiche COMPLETAMENTE diverse.
L'applicazione di un secondo magnete infatti varia i parametri elettrici dell'altoparlante, parametri oltretutto che non siamo in grado di ricavare ed in sostanza il diffusore avrà un suono diverso (dubito migliore) da quello a cui siamo abituati.
Non tutto quello che viene scritto in alcune riviste specializzate è da prendere come oro colato, mi ha francamente stupito che un "consiglio" del genere venisse da Gian Piero Matarazzo .
Gotik