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Zetabyte Seform LCD 7
Zetabyte Seform LCD 7
Emidio Frattaroli - 07 Dicembre 2005
“Il display Seform con tecnologia LCD, a dispetto del prezzo molto basso, ha una risoluzione elevata, ingressi video ed RGB ed una insospettata qualità video: scopriamone tutte le caratteristiche con le nuove misure di AV Magazine sui display presentate in anteprima. ”
Pagina 1 - Introduzione

Negli ultimi anni il Car Entertainment sta scoprendo una seconda giovinezza anche grazie all'ingresso del video, utilizzato sia come monitor per i dati del navigatore satellitare ma anche per il videogaming, per la riproduzione dei contenuti multimediali, dei segnali televisivi ma anche per controllare un computer o per la navigazione nel world wide web.

Ecco quindi che accanto ai display inseriti direttamente nelle sorgenti sono arrivati anche i prodotti per l'integrazione di sistemi. Questi ultimi sono pensati per chi non vuole porre limiti alla propria fantasia e alle necessità di qualità o versatilità del sistema completo.

Il piccolo display LCD Seform proposto dal distributore Zetabyte ha una diagonale da 7" ed è orientato proprio a questo tipo di applicazioni. Alcune delle caratteristiche che analizzeremo nel corpo dell'articolo ne consigliano l'utilizzo anche come monitor per HTPC, oppure come miniTV, oppure ancora per l'integrazione in impianti di automazione.

Il test del piccolo Seform è l'occasione per presentare le nuove misure video che caratterizzeranno tutte le prove sui display che verranno effettuate dalla redazione di AV Magazine.

Pagina 2 - Costruzione e funzioni principali


Immagini del display LCD privato del supporto orientabile
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Il display Seform è racchiuso un contenitore plastico di colore nero piuttosto solido. Davanti sono presenti i tasti per l'accensione e per il controllo del menu. Il tasto di accensione comanda anche la selezione dei tre ingressi. I connettori sono presenti su due cavi volanti


L'ingresso RGB assieme al connettore per alimentazione e ingressi video

Il connettore hd-sub 15 poli prevede il passaggio dei soli segnali RGB. Il connettore a 9 poli è utilizzato sia per l'alimentazione ma anche per il passaggio dei due segnali video composito.


La confezione è piuttosto ricca: telecomando IR, supporto e cavi molto lunghi
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Nella ricca confezione, oltre al display vengono forniti un supporto orientabile con annesso biadesivo, un telecomando ad infrarossi, il cavo di collegamento da 2,5m per alimentazione e per i due ingressi video fornito anche di fusibile. A corredo c'è anche un cavo di connessione hd-sub 15 poli sempre da 2,5m. 

Pagina 3 - Interno: componenti e caratteristiche


L'interno del display: al centro l'elettronica principale; in alto l'alimentatore
della lampada e a
sinistra si intravede il pannello della lampada di retroilluminazione
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L'apertura del guscio plastico del display è piuttosto semplice. Al contrario, le operazioni di "ricucitura" si sono rivelate piuttosto difficoltose a causa della gran quantità di componenti e connettori stipati all'interno che non ne volevano sapere di rientrare al loro posto.


Il pannello LCD di produzione Hitachi serie TX18 con risoluzione WVGA
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Il componente chiave del display - il pannello LCD - si è rivelato di altissima qualità. Si tratta di un modello Hitachi TX18 con risoluzione Wide VGA da 800x480 punti in formato 16:9,6 e con profondità di 6 bit per componente cromatica per un totale di 262k colori riproducibili. Tra le caratteristiche del pannello citiamo anche un rapporto di contrasto dichiarato pari a 200:1.


Sulla destra possiamo osservare il convertitore AD Video Philips SAA7114
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Le buone notizie non finiscono al pannello. Anche alimentatore e lampada sono di ottima qualità, come anche il circuito che provvede alla conversione dei segnali video in ingresso. Stiamo parlando di un Philips SAA 7114 utilizzato anche in molto display LCD di rango elevato.

Pagina 4 - L'ingresso RGB

Il display proposto da Zetabyte ha il grande vantaggio di avere un ingresso RGB attraverso il classico connettore hd-sub 15 poli, chiamato erroneamente da molti "VGA". L'elettronica interna permette di visualizzare numerose risoluzioni e frequenze di scansione, fino a 1280x1024 a 60Hz. Le operazioni di scaling sono discrete e permettono una visione sufficiente dei particolari anche alla risoluzione SXGA.

Purtroppo non siamo riusciti a visualizzare un segnale 800x480 punti senza scaling. Dopo parecchie ore di verifiche e modifiche incrociate dei vari parametri dell'immagine, attraverso Power Strip oppure con le utility di una Matrox G550, il miglior compromesso è stato raggiunto impostando una risoluzione di 800x600 punti.


Risoluzione 800x600
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In questo caso (immagine in alto) la risoluzione in senso orizzontale è massima e gli 800 pixel vengono visualizzati interamente senza alcun artefatto. Nel particolare nell'angolo in alto a sinistra, le linee verticali bianche e nere di un singolo pixel vengono visualizzate correttamente. Più in basso le linee orizzontali caratterizzate da artefatti di scaling. Nella stessa immagine potete osservare i parametri di PowerStrip utilizzati.


Risoluzione 800x480
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Provando ad impostare la risoluzione nativa del pannello (800x480 punti), non c'è stato verso di far riconoscere al display la risoluzione orizzontale. Nella foto in alto la situazione si ribalta: le linee orizzontali sono riprodotte correttamente mentre quelle verticali soffrono di evidenti artefatti di scaling. Dopo numerose ore passate ad incrociare i valori del segnale RGB con i parametri di "clock" e "phase" da parte del display abbiamo gettato la spugna anche se non è detto che il risultato possa essere raggiunto.

Pagina 5 - Ingresso video: geometria e overscan

Tutti i display, benché siano caratterizzati da rapporti d'aspetto diversi (4:3, 16:9 etc.) dovrebbero permettere una corretta visualizzazione delle immagini, almeno per quanto riguarda la geometria delle stesse. Se le immagini del DVD contengono un cerchio, il display non deve trasformarlo in una ellisse.


In configurazione 16:9 il display tende a comprimere l'immagine in senso verticale

Per verificare la corretta riproduzione della geometria, utilizziamo alcune immagini prese dal nostro DVD test che si riferiscono ad una griglia con reticolo quadrato ed un cerchio al centro. La prima verifica della corretta visualizzazione delle immagini l'abbiamo effettuata impostando dal DVD un display 16:9. In questa configurazione il display LCD mostra un'immagine troppo schiacciata in senso verticale e le opzioni del menu non bastano a riportare le proporzioni alla modalità corretta.


In configurazione 4:3 il display tende a stirare l'immagine in senso verticale

Selezionando nella sorgente un display in formato 4:3, l'immagine è espansa in senso verticale e anche in questo caso i tre livelli di zoom non consentono di ottenere un rapporto d'immagine perfetto. D'altra parte, impostando la sorgente in 4:3, le proporzioni non sono poi così distanti dal riferimento e nell'utilizzo normale non vengono evidenziati problemi di sorta.

L'analisi dell'overscan conferma l'errata geometria: in 16:9 mancano 23 pixel a destra, 17 a sinistra mentre i lati superiore e inferiore sono completi fino all'ultimo pixel. In 4:3 in alto mancano 8 pixel mentre in basso ne mancano 20; ai lati stessa situazione verificata con le impostazioni 16:9.

Per ulteriori informazioni su geometria e overscan:

www.avmagazine.it/articoli/dvd/53/index.html

Pagina 6 - Le misure sui display di AV Magazine: introduzione.

Il test di questo monitor LCD è l'occasione per presentare le nuove misure sui display di AV Magazine, effettuate con strumentazione ad alta precisione. La maggior parte delle misure verranno inoltre presentate in modo comparativo, selezionando i concorrenti che, per fascia di prezzo o settore di impiego, si avvicinano di più al prodotto in esame.

Il display LCD da 7" proposto da Zetabyte, benché sia indicato per applicazioni "CAR" siamo certi che verrà utilizzato anche come piccolo monitor personale. Per questo motivo, abbiamo selezionato come comparazione una coppia di computer palmari con display LCD QVGA (320x240) ma anche due notebook con display rispettivamente da 15" e 10", dedicati anch'essi ad applicazioni "mobile".

Tutti i display "stand alone" vengono misurati utilizzando come sorgente una Matrox G550 Dual DVI opportunamente misurata con il nostro oscilloscopio Tektronix, in modo da verificare che i livelli di tensione delle uscite RGB siano corretti. Per i test di compatibilità vengono utilizzate anche schede video ATI e nVidia com anche lettori DVD I-O Data, Pioneer e Toshiba.

Le misurazioni vengono effettuate in condizioni di default ma in particolari occasioni vengono ripetute dopo le operazioni di calibrazione, occasione che servirà per dare utili indicazioni per la taratura del prodotto.

Pagina 7 - Misure: luminanza, contrasto e livello del nero

La luminanza, misurata in cd/mq (candele su metro quadrato) è un valore che evidenzia la luminosità del display ed è utilissima per verificare la possibilità di utilizzo del prodotto nel suo campo di applicazione. In particolare, ricordiamo che un display per computer che sia molto vicino agli occhi, dovrebbe avere una luminosità compresa tra 60 cd/mq e 100 cd/mq mentre un TV color osservato da qualche metro di distanza, dovrebbe avere una luminosità ben superiore.

Normalmente, un display CRT per PC ha una luminanza di circa 90 cd/mq; un display LCD di un notebook ha una luminosità inferiore anche alle 70 cd/mq. In alcuni casi la luminosità può essere superiore alle 150 cd/mq, troppe considerata la distanza di visione.

Il display Seform di Zetabyte ha una luminosità davvero elevata che ne consente l'utilizzo sia in ambienti molto illuminati che in automobile. I due valori del Seform si riferiscono all'utilizzo dell'ingresso video composito (197 cd/mq) e a quello RGB (182 cd/mq) che hanno mostrato dati differenti. Non è possibile variare la potenza della lampada di retroilluminazione.

La luminosità del display Seform può essere comunque attenuata diminuendo i valori di contrasto e luminosità ma in questo modo viene diminuito anche il rapporto di contrasto che abbiamo misurato più avanti. Tutti gli altri valori dei prodotti in comparazione sono riferiti alla massima e minima potenza della lampada di retroilluminazione.

Pagina 8 - Misure: livello del nero e rapporto di contrasto

Il livello del nero dovrebbe essere il più contenuto possibile. Nella realtà, e specialmente per quanto riguarda display di piccole dimensioni, il livello del nero è mediamente piuttosto elevato ed il conseguente rapporto di contrasto ne risulta fortemente penalizzato.

La misura viene effettuata con il quadro completamente nero. Il livello del piccolo LCD Seform è molto buono e nettamente inferiore (quindi migliore) dei piccoli display LCD dei palmari. Il dato appare ancora più interessante potendo verificare i valori del rapporto di contrasto.

Anche il rapporto di contrasto del piccolo Seform si è rivelato piuttosto elevato, confermando le ottime sensazioni generali alla visione dei segnali test. In particolare, il vantaggio rispetto ai display dei palmari è devastante ma regge dignitosamente il confronto anche con due ottimi display LCD integrati in altrettanti ottimi notebook.

Pagina 9 - Misure: linearità della scala dei grigi e gamma - introduzione

L'immagine test che vedete più in alto è una simulazione della famigerata scala dei grigi che è composta dalla successione di 11 sezioni con intensità crescente da sinistra a destra, a partire dal nero fino al bianco assoluto. Tra un gradino e l'altro della scala c'è una differenza del 10% di intensità del segnale.

Un display deve essere in grado di riprodurre fedelmente i vari gradini della scala dei grigi in modo che i vari livelli, le sfumature, siano ben distinguibili gli uni dagli altri. Tra il segnale video e le immagini riprodotte dai display c'è una correlazione precisa che non è assolutamente lineare. Il livello di luminosità di un display con segnale al 50% non è uguale alla metà della luminosità massima con segnale al 100%.

La relazione tra i vari gradini della scala dei grigi riprodotti dai display è regolata dal "Gamma": quel coefficiente che regola appunto la luminosità del display in base al segnale in ingresso. I display per PC ma anche quelli per l'alta definizione, dovrebbero essere caratterizzati da un gamma pari a 2,2.

L'immagine qui in alto presenta tre scale di grigi differenti che dovrebbero simulare altrettanti coefficienti del Gamma. Nella scala al centro c'è la curva del gamma ideale. In alto viene simulato un gamma più elevato che si traduce in una espansione delle basse luci: i gradini più bassi sono via via più scuri. L'ultima scala dei grigi è caratterizzata da un gamma piuttosto basso che si traduce in un aumento di luminosità generalizzato.

Pagina 10 - Misure: linearità della scala dei grigi e gamma

Qui in alto c'è quella che potremo descrivere come "curva" ideale di una scala dei grigi con luminosità massima pari a quella del display Sefor che abbiamo misurato. Quello che abbiamo rilevato in realtà è molto differente.

Il display Sefor ha un gamma generalmente inferiore a 2.2 ed è anche irregolare, specialmente agli estremi della scala dei grigi: ai livelli più bassi e a quelli più elevati. Nell'ultimo grafico abbiamo sovrapposto la curva ideale alla scala misurata.

La risoluzione dei grafici con questo tipo di rappresentazione non permettono di capire, al di là della curva del gamma, la capacità di un display di riprodurre tutte le sfumature. Ecco il motivo per cui abbiamo deciso di introdurre un approccio leggermente differente.

Pagina 11 - Misure: linearità basse luci e alte luci

Senza utilizzare scale logaritmiche o rapporti pesati più o meno azzardati, abbiamo deciso soltanto di focalizzare l'attenzione solo ai primi ed ultimi gradini di luminosità.

Il primo grafico riporta l'analisi dettagliata della scala dei grigi fino al 20% di luminosità del segnale in ingresso. In giallo c'è la curva misurata con i valori in cd/mq nel dettaglio. Sullo sfondo c'è la curva di riferimento di colore grigio, calcolata con gamma 2,2 e con riferimento al valore di massima luminosità espresso dal display. Il gamma del display LCD Sefor è piuttosto elevato ma i vari livelli della scala dei grigi sono sempre ben distinguibili ed è questa la cosa più importante.

La prestazione ai livelli più alti è nettamente diversa. Il gamma qui è ancora più basso. La brutta notizia è che i livello al di sopra del 94% di intensità del segnale in ingresso non sono più distinguibili neanche riducendo pesantemente il valore del contrasto.

Si tratta comunque di una prestazione ottima, superiore a molti dei display di generose dimensioni attualmente in vendita e lo scarso controllo sui valori a più alta luminosità si dimentica presto in relazione al prezzo richiesto per questo prodotto.

Pagina 12 - Misure: Gamut e colori

Uno dei principali parametri nell'analisi della qualità di un display è la correttezza nella riproduzione dei colori e delle varie tonalità della scala dei grigi. I colori, misurati con la strumentazione opportuna, possono essere tradotti in coordinate cromatiche per poi essere rappresentati su uno spazio colore per le opportune verifiche.

Qui in alto possiamo osservare lo spazio colore CIE 1931 che utilizzeremo per la rappresentazione dei colori riprodotti dai display, videoproiettori e stampanti e che riassume tutti colori visibili dall'occhio umano. Il piccolo triangolo al centro identifica i colori all'interno dello spazio HDTV che utilizzeremo come riferimento.

I vertici del triangolo rappresentano le coordinate delle componenti RGB di un display ideale per riprodurre programmi in alta definizione. Il triangolo di gamut HDTV è molto simile a quello sRGB utilizzato nel mondo informatico.

Più in basso abbiamo disegnato sullo spazio di riferimento le coordinate cromatiche dei tre colori primari del display LCD che disegnano il triangolo di gamut. Lungo i lati del triangolo abbiamo disegnato anche le coordinate dei colori ciano, magenta e giallo.

Il triangolo di gamut del display Seform è leggermente più piccolo. La saturazione dei colori quindi sarà inferiore a quella del riferimento. Si tratta comunque di una prestazione eccellente e superiore a molti display dal costo superiore.

I colori complementari sono discretamente riprodotti anche se giallo e magenta tendono sensibilmente verso tinte più calde. Al centro, il quadrato nero identifica il punto del bianco del display che è un po' distante dal riferimento indicato dal pallino bianco ed ha deviazioni verso il giallo e il rosso.

Pagina 13 - Misure: bilanciamento del bianco

Torniamo per un attimo alla scala dei grigi. Nelle misure sulla linearità abbiamo verificato le differenze di luminosità tra un gradino e l'altro. Ora invece analizziamo di "che colore" sono le scale di grigio riprodotte dal display. Nella simulazione più in basso riportiamo una scala dei grigi di riferimento (Ref) e subito sotto la scala dei grigi riprodotta dal display Seform (Mis).

Nella scala sono rappresentati 5 gradini (10%, 30%, 50%, 70% e 90%). A destra, ammesso che il vostro display sia tarato correttamente (selezionate - se possibile - il bianco a 6500° kelvin oppure una temperatura "calda"), l'ultimo gradino a destra del Seform rispecchia le deviazioni verso il giallo e il rosso evidenziate dal punto del bianco al 100% disegnate sul triangolo di gamut della pagina precedente.

Nella tavola che segue, abbiamo riportato le coordinate cromatiche dei 5 gradini di riferimento all'interno di piccole sezione dello spazio CIE 1931, senza dimenticare di indicare le coordinate cromatiche in calce.

Appare evidente come il "colore" dei vari livelli di grigio siamo distanti dal riferimento (il pallino bianco al centro del triangolo). Nei primi tre gradini c'è una deviazione verso il magenta che si riduce nettamente nel gradino al 70%. Al 90% il punto si sposta verso il rosso e il giallo. Le deviazioni dal riferimento possono essere calcolate in molti modi. Per iniziare abbiamo scelto il metodo più semplice.

Nel grafico abbiamo riportato le deviazioni in decimi di punto sul piano CIE 1931 del display Seform comparato con un palmare Dell Axim X30 e con un Sony Vaio T150P. Il Display Sony (verde) è quello con le deviazioni più contenute. Solo nel grigio al 10% mostra deviazioni più sostanzione ma comunque trascurabili visto il livello così basso.

Il display del palmare Dell ha deviazioni estremamente esagerate. Il Display Seform ha una prestazione pienamente dignitosa che potrebbe essere facilmente corretta per mezzo di una calibrazione che deve essere effettuata dal PC o comunque dalla sorgente video.

L'ultimo grafico traduce nelle componenti RGB le varie deviazioni dal riferimento dei cinque gradini della scala dei grigi evidenziate dalle coordinate CIE 1931 del primo grafico. Per correggere le deviazioni sui livelli più bassi basterebbe aumentare leggermente il guadagno della componente verde. Ai livelli più alti (90% ed oltre), andrebbe aumentata leggermente anche la componente blu.

Pagina 14 - Conclusioni

Il piccolo display Seform proposto da Zetabyte ci ha veramente sorpreso per l'alta qualità del pannello utilizzato e per le prestazioni che lo pongono come vero riferimento tra i display di piccole dimensioni per applicazioni "CAR" e non solo.

La confezione, piuttosto ricca, è orfana soltanto dell'alimentatore da 12 volt. Sia in auto che nel PC i 12 volt non mancano e possono essere prelevati con estrema semplicità. Per chi vorrà utilizzare il display come piccolo TV, dovrà acquistare un piccolo alimentatore da almeno 1 Ampere.

L'analisi approfondita del prodotto è stata anche l'occasione per presentare le capacità del laboratorio utilizzato da AV Magazine che è finalmente a pieno regime e che nei prossimi giorni inizierà a divulgare analisi e comparazioni anche su display HD-Ready e su videoproiettori.

La nota ancora più positiva riguarda il prezzo: 169 Euro + IVA sono davvero pochi considerando sia la qualità e la solidità dl prodotto ma anche le prestazioni che non sono poi così lontane da display LCD di marchi più blasonati.

Per informazioni sulla reperibilità del display: www.zetabyte.com