AV Magazine - Logo
Stampa
Trends Audio TA-10.2
Trends Audio TA-10.2
Emidio Frattaroli - 10 Giugno 2013
“Il piccolo ampli digitale TA-10.2, con potenza fino a 10W e basato sempre sul celeberrimo circuito integrato Tripath TA2024, rappresenta la terza generazione di ampli Trend Audio e promette alcuni piccoli miglioramenti rispetto al modello precedente che non è più in produzione”
Pagina 1 - Introduzione

Sono passati più di otto anni dal nostro primo test sull'amplificatore delle meraviglie che ha segnato un'epoca. Mi riferisco al piccolo T-Amp prodotto da Sonic Impact e che, per poche decine di euro, ha permesso a molti appassionati di acquistare un vero amplificatore HiFi, in grado di pilotare anche diffusori impegnativi, con l'energia sprigionata da otto piccole batterie AA e con una qualità musicale insospettabile, almeno a giudicare dall'aspetto e dal prezzo. Nonostante il rapporto qualità prezzo elevatissimo, il T-Amp in alcuni casi è stato un po' sopravvalutato; l'ampli delle meraviglie aveva parecchi limiti, tra cui ricordiamo una timbrica non proprio neutrale e una diafonia piuttosto bassa, soprattutto a causa di componenti di scarsa qualità. Il nostro test del T-Amp è disponibile a questo indirizzo.

Sulla scia del T-Amp, negli anni sono arrivati alcuni prodotti con simili caratteristiche, sempre basati sullo stesso circuito integrato Tripath TA2024 (presentato nel lontano 2001), ma con progetti, schede e componenti di qualità più elevata, purtroppo con costi che in alcuni casi sono più che quadruplicati rispetto all'economico capostipite. Nel corso del 2007 Trends Audio, dopo aver letto il nostro test sul T-Amp - uno dei pochissimi disponibili online con misure di laboratorio - ci contattò proponendo di testare il modello TA-10.1, un "clone" con sensibili miglioramenti rispetto al progetto originale. Il test del modello TA-10.1, pubblicato nel 2007, è disponibile a questo indirizzo.

A più di sei anni di distanza, Trends Audio è tornata alla carica, proponendoci per il test l'ultima evoluzione del progetto TA-10. La terza generazione TA-10.2 promette alcune ulteriori migliorie, sia nei componenti che nella disposizione dei connettori sul pannello posteriore, ora finalmente in posizione più razionale. Incuriosito dalla proposta e con la voglia di testare la nuova strumentazione del nostro laboratorio, ho accettato l'invito. Il nuovo TA-10.2 è presente in catalogo anche in versione "SE", con in più un controllo volume con potenziometro ALPS e un alimentatore maggiorato, con uscita a 12V e 4 Ampere.

Pagina 2 - Caratteristiche e costruzione

Il nuovo TA-10.2 è quasi identico al modello precedente e le differenze sono davvero minime. Dimensioni e materiali sono gli stessi, con telaio portante in alluminio (naturalmente amagnetico). Cambia esteticamente pochissimo: il corpo ora è di colore nero, il logo sul frontale è stato aggiornato e il potenziometro del volume è in posizione leggermente diversa: chissà che non abbiano cambiato proprio questo componente chiave che, nel vecchio modello, non mi era per niente piaciuto.

Sul pannello posteriore i connettori sembrano identici ma finalmente disposti in maniera razionale, con gli ingressi RCA al centro, in modo da distanziare il più possibile le due coppie di connettori di potenza anche se lo spazio a disposizione è comunque molto limitato. I connettori di potenza accettano cavo spellato di dimensioni generose, banane, forcelle e sono anche molto robusti.

All'interno si accede allo stesso modo, svitando solo due delle quattro viti dei pannelli anteriore e posteriore. Ad un'analisi superficiale sembra non sia cambiano quasi nulla, se eccettuiamo i due condensatori principali (stessa capacita, pari a 2,2 uF) e il potenziometro di volume che, almeno dall'aspetto, fa ben sperare rispetto al modello precedente. Approfitto per ricordare che sul modello "SE" è presente un potenziometro ALPS.

La scheda madre comunque è identica. Infatti il cambiamento della disposizione dei connettori sul pannello posteriore è stata ottenuta semplicemente allungando di qualche millimetro la corsa dei cavetti, con saldature - bisogna ammetterlo, di ottima qualità, come anche i connettori RCA utilizzati. Rimane anche la possibilità di bypassare il controllo volume, cambiando la disposizione dei ponticelli vicino al potenziometro, trasformando quindi il TA-10.2 in un finale.

Ecco infine le caratteristiche tecniche dichiarate, che non cambiano neanche di una virgola rispetto al modello precedente. La potenza disponibile con distorsione limitata all'uno per centro vale appena 6W su carico di 8 ohm e 11W su carico di 4 ohm. Con limiti di distorsione al 10 per cento (praticamente inaccettabili), il costruttore dichiara fino a 10W su 8 ohm e 15W su 4 ohm.

Caratteristiche dichiarate:

Potenza max 8 ohm: 6W x 2 @ THD+N 0,1%; 10W x 2 @ THD+N 10%;
Potenza max 4 ohm: 11W x 2 @ THD+N 0,1%; 15W x 2 @ THD+N 10%;
Efficienza: 81% @ 15W, 4ohm; 90% @ 10W, 8ohm;
Rapporto S/N: 98dB
Ingressi
: 2x RCA;
Uscite: 4x connettori di potenza 3 vie
Alimentazione: DC 12V~13.2V
Dimensioni: 76x46mmx114 mm (150mm max con connettori e manopola)
Peso: 500g
Alimentatore in dotazione: Universale da AC100V-240V / 50~60Hz to DC 12V / 3A (36W)
Dimensioni alimentatore: 117x48x33 mm
Peso alimentatore: 300g
Accessori: 1x Alimentatore (IEC / Shuko); 1x Connettore + cavo DC

Pagina 3 - LAB: Le misure di laboratorio

L'analisi con l'Audio Precision a cui ho sottoposto il Trends Audio TA-10.2 è stata molto interessante. Peccato che il vecchio TA-10.1 non sia più funzionante, a causa di una vecchia sessione di misure un po' troppo impegnativa. Iniziamo dai valori di potenza massima in regime continuo e impulsivo, su carichi di 8 ohm e 4 ohm e con THD+N massima pari all'1% sul canale sinistro e con il rapporto segnale rumore (L + R):

carico resistivo 8 ohm: 5,6W + 5,7W rms -  7,8W +  7,9W max
carico resistivo 4 ohm: 8,9W + 9,2W rms - 12,4W + 12,7W max

Rapporto S/N @ 5,6W 8 ohm: 95,9dB + 96,2 dB


- click per ingrandire -

La misura della risposta in frequenza, con 2,83 volt in uscita è praticamente sovrapponibile a quella del modello precedente, con una leggera enfasi alle alte frequenze con carichi più elevati: con carico di 8 ohm, a 20 kHz abbiamo circa 0,5 dB in più, mentre con carico di 4 ohm perdiamo quasi 0,8 dB sempre a 20 kHz.


- click per ingrandire -

La diafonia è buona anche se con qualche dB in meno sulle alte frequenze rispetto al TA-10.1 che aveva fatto registrare una prestazione leggermente superiore, con quasi 10 dB in più a 20 kHz.


- click per ingrandire -

L'andamento della distorsione + rumore (THD+Noise) ad 1 kHz, in funzione del livello in uscita, si riferisce al carico resistivo di 4 ohm. La distorsione scende progressivamente fino al minimo dello 0,03% a circa 9W per canale per poi risalire rapidamente fino a lambire i 13W per canale con THD+N pari all'1%. Da qui in poi l'aumento della distorsione è rapido e ben udibile. Con THD+N pari al 10% si arriva fino a circa 15W per canale.


- click per ingrandire -

I grafici qui in alto si riferiscono all'andamento della distorsione e rumore (THD+Noise) in funzione della frequenza a due livelli distinti. Sulla sinistra osserviamo l'andamento relativo alla potenza in uscita di 1W su carico di 8 ohm. Lo stesso andamento rimane pressoché costante fino a circa 5W per canale, sempre su 8 ohm. Il grafico più a destra si riferisce al limite del clipping, per THD+N dell'1%, sempre riferita a 1 kHz.


- click per ingrandire -

Ecco infine il grafico del fattore di smorzamento, misurato su carico resistivo di 8 ohm. Il valore appare piuttosto basso e molto simile a quello di un valvolare. Sulle alte frequenze, oltre i 5 kHz tende a scendere in maniera regolare, per assumere valori molto bassi in assoluto, al di sopra dei 10 kHz.

Pagina 4 - La prova all'ascolto

Descrizione del sistema:

Sorgenti: Oppo BD103; Asus Xonar Essence One (Basic);
Ampli: Trends Audio TA-10.2; Yamaha A-S2000;
Diffusori: B&W DM601; Boston M25; Sonus Faber Cremona Auditor M;
Cavi potenza: DIY 3,5m (quadripolare 10 AWG x 4);
Cavi segnale: HiDiamond Diamond 4; AudioTechnica

Ho condotto il test all'ascolto del nuovo TA-10.2 con tre diversi sistemi e con un comune denominatore: un lettore Blu-ray Disc Oppo BD103 e l'ottimo DAC Asus Xonar Essence One di cui leggerete prossimamente su queste pagine. Come riferimento ho utilizzato un amplificatore integrato Yamaha A-S2000 che mi ha aiutato non poco nell'analisi del prodotto. Purtroppo l'ambiente d'ascolto è cambiato rispetto a qualche anno fa. Ho una sala molto grande (più di 50mq) ma non molto assorbente. Come diffusori, per l'occasione ho usato sia le Boston M25 che le Sonus Faber Cremona Auditor M, ancora in ostaggio dopo lo Shoot-out dello scorso Marzo.

Per il confronto mi sarebbe piaciuto moltissimo avere un TA-10.1 funzionante. Ho provato a contattare il distributore Audio Azimut - tra le altre cose a pochi km dal mio laboratorio - ma senza successo. Quindi, per verificare le eventuali differenze ho potuto contare soltanto sugli appunti presi in occasione degli ascolti del 2007. Come brani, sono partito dalla selezione di Matarazzo proposta per il recente shoot-out a cui ho aggiunto altri brani di genere pop, prog-rock, jazz e sinfonico a me più familiari, tra cui alcune nuove ri-edizioni in formato 24/96 presenti su hdtracks.com.

L'ascolto è stato piacevole, divertente e anche molto interessante. Mi sono ritrovato con quasi tutte le note di ascolto che scrissi a proposito del TA-10.1 soprattutto per la gamma bassa e per la ricostruzione della scena. Procediamo con ordine. Il nuovo TA-10.2 è molto silenzioso: nessun fruscio o ronzio ha turbato le pause tra un brano e l'altro, anche esagerando col volume; inoltre quei 10-12  watt su 4 ohm non poi così pochi e si sente. Anche se non sono (ancora) in grado di passare all'istante tra due amplificatori (in questo caso tra Trends e Yamaha), ho voluto preparare seriamente questo confronto, calibrando con molta attenzione i due controlli volume, in modo da avere la stessa, identica erogazione in potenza (10W rms su carico di 4 ohm ad 1 KHz), con un margine più che abbondante per evitare distorsioni udibili .

Ho iniziato il test con quella che mi è sembrata l'accoppiata più riuscita, ovvero quella con le Boston M25, non solo per una questione di prezzo: il suono è potente ma equilibrato con tutti e due gli ampli. La gamma bassa sembra possedere una estensione notevole in entrambi i casi, anche se con lo Yamaha l'articolazione sul medio-basso sembra più elevata. Differenze più piccole si hanno in gamma più alta, leggermente più in evidenza con il TA-10.2. Anche la scena è ben riprodotta in entrambi i casi, soprattutto in senso orizzontale mentre risulta più compressa in profondità. Ed è la cosa che mi fa più rabbia, poiché è una delle (tante) cose che dalle misure non si riesce a capire.

L'ascolto con le Sonus Faber Cremona Auditor M ha quasi dell'incredibile poiché le differenze in gamma più bassa diventano siderali, non tanto per l'estensione quanto per articolazione e dinamica. Le note di contrabasso in "My Love is" di Diana Krall con quei pochissimi watt giapponesi è a dir poco strepitoso. Il piccolo Trends Audio accusa il colpo, probabilmente per "colpa" delle Sonus Faber: chissà, forse i diffusori italiani prediligono un ampli con fattore di smorzamento elevato... Anche la gamma media e quella più alta, sia per solidità che per precisione, sono nettamente diverse tra i due ampli, con lo Yamaha che è sempre - e sottolineo SEMPRE - riconoscibile per naturalezza. Con le Sonus Faber il piccolo Trends Audio sembra quasi più aggressivo anche se con meno controllo: una sensazione difficile da descrivere ma che ho trovato molto interessante e che cercherò di ricreare in uno dei prossimi shoot-out.

Pagina 5 - Conclusioni e pagella

Il piccolo Trends Audio TA-10.2 è una piacevole conferma che non cambia praticamente una virgola rispetto al suo predecessore. Ed è un bene, credetemi. Il miglioramento più sensibile riguarda soltanto la disposizione dei connettori, ora in posizione nettamente più comoda, poiché per le qualità sonore non mi sembra di aver trovato differenze rispetto al TA-10.1. C'è anche da dire l'ascolto del modello TA-10.1 è di parecchi anni fa ma quello che ho potuto ritrovare nei vecchi appunti è ancora attuale.

Il suono è piacevole, con buona estensione e dinamica sorprendente per un 10W per canale. In buona sostanza, il nuovo TA-10.2 è un ottimo prodotto che conferma sotto ogni aspetto l'ottima fama dei migliori amplificatori basati sull'integrato Tripath TA2024. A questo ounto, l'unica nota stonata è il prezzo che oggi è fissato a 215 Euro, IVA inclusa. Forse un po' troppi guardando alle alternative con chip Tripath, anche nettamente più potenti e sempre rimanendo all'interno dei prodotti distribuiti da Audio Azimuth.

Per maggiori informazioni: audioazimuth.it - playstereo.it - trendsaudio.com

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto medio 6,8

Costruzione 8
Versatilità 6
Misure 7
Ascolto 7
Rapporto Q/P 6