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Sistema NHT - Home Theater Basic
Sistema NHT - Home Theater Basic
Emidio Frattaroli - 22 Giugno 2005
“Audio Video Astigiano presenta un sistema multicanale NHT con subwoofer amplificato caratterizzato da un rapporto qualità/prezzo estremamente favorevole: un ottima occasione per introdurre le prime misure di AV Magazine sui diffusori acustici”
Pagina 1 - Introduzione

Per riprodurre il sonoro di un film o per ascoltare musica in configurazione multicanale (SACD, DVD Audio, DTS o DPL II), stiamo assistendo ancora oggi ad una sfida tra formati, configurazioni e numero di altoparlanti da disporre in sala che finirebbe di scoraggiare anche il più attento degli appassionati. Senza addentrarci in considerazioni sui formati audio, decodifiche e sistemi di amplificazione, dobbiamo ricordare che il componente fondamentale di tutto il sistema è rappresentato dal diffusore acustico.

Rimanendo nel campo prettamente audio, è il sistema di altoparlanti il vero componente chiave dell'impianto, il maggiore responsabile, assieme all'ambiente, delle prestazioni acustiche. Per verificare questa affermazione basterebbe ascoltare le differenze tra diffusori differenti, rispetto a quelle che possono essere notate tra amplificatori o sorgenti audio diverse ascoltate con lo stesso sistema di diffusori acustici.

Un buon diffusore deve essere equilibrato nella risposta, deve essere capace di sopportare potenze elevate e deve potersi esprimere ad alti livelli senza distorsione. Per raggiungere l'obiettivo possiamo prendere cinque diffusori uguali a patto che siano piccoli, sistemarli in sala con attenzione e farli lavorare in unione ad un buon subwoofer. Oppure è possibile anche scegliere due grossi diffusori da pavimento per i due canali frontali, un centrale dedicato e due canali effetti di dimensioni minori.

Inutile dire che entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi, qualità che non discuteremo in questo test, ma che sono facilmente intuibili. In questo articolo ci concentreremo solo sulla seconda soluzione, spiegando cosa cercare in un diffusore di piccole dimensioni, aiutati da nuove misure in ambiente con testa artificiale con microfoni posizionati opportunamente, che sono il risultato di una lunga ricerca.

Pagina 2 - Sistema NHT Home Theater Basic

In un sistema di piccole dimensioni si rinuncia sin dall’inizio alla gamma bassa: non puoi avere un diffusore con un volume di tre litri ed avere le basse frequenze. La matematica non ce lo concede e chiunque vi vuole far credere di essere riuscito in ciò è un bugiardo a cui purtroppo non si allunga il naso. Se però aggiungiamo un subwoofer, siamo in grado di compensare la carenza di basse frequenze di tutto il sistema.

Eliminate le complicazioni della bassa frequenza è possibile realizzare un satellite/centrale/surround di buone prestazioni adottando buoni altoparlanti, facendoli lavorare bene tra di loro e costruendo un box che non vibri eccessivamente. Ed è proprio questa la filosofia che sta alla base del sistema oggetto della nostra analisi, prodotto dagli americani di NHT e distribuito in Italia da Audio Video Astigiano.

Sesto costruttore di diffusori al mondo con un fatturato di oltre 14 milioni di dollari l’anno, NHT (acronimo di Now Hear This - adesso scolta questo) è una delle più solide realtà statunitensi. NHT è nata nel dicembre 1986 dalla volontà di Chris Byrne e Ken Cantor. Da sempre la filosofia produttiva di NHT è quella di proporre diffusori dove l’attenzione progettuale è rivolta all'ottenimento di un rapporto qualità/prezzo particolarmente favorevole.

Il sistema proposto dal distributore italiano in realtà non esiste nel catalogo del costruttore americano. AVA si è letteralmente "inventata" un sistema che potesse soddisfare alcuni dei requisiti più importanti come quello della qualità audio generale, un prezzo non troppo lontano dalla soglia dei 1250 Euro e senza rinunciare ad un favorevole rapporto qualità/prezzo. Un sistema che fosse anche in grado di affrontare le nostre nuove misure di laboratorio.

Ecco quindi spiegata la novità del sistema Home Theater Basic, nato dalla fusione dei minidiffusori Super Zero XU con il poderoso subwoofer SW10ii, quest'ultimo destinato ad accompagnare sistemi di caratura piuttosto elevata. Non nascondo di aver avuto qualche perplessità sull'accoppiata di cotanto subwoofer con satelliti che, sulla carta, possono essere classificati su un livello inferiore. D'altra parte Andrea Aghemo è stato piuttosto perentorio ed i fatti hanno dimostrato che aveva pienamente ragione.

Pagina 3 - Subwoofer SW10ii

Il Poderoso subwoofer SW10ii fa parte della linea "Super Audio" del costruttore NHT, utilizza un generoso trasduttore dal diamerto di 10" (circa 26 cm) a lunga corsa non schermato, alimentato da un amplificatore in classe G con alta efficienza e bassa distorsione. Parte della membrana del trasduttore è in alluminio e viene utilizzata come un enorme dissipatore di calore per favorire il raffreddamento della bobina mobile. Il volume interno è caricato da un condotto reflex di generose dimensioni.


Il subwoofer SW10ii
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NHT dichiara una potenza della sezione di amplificazione di 150 watt e una risposta in frequenza tra 31 Hz e 180 Hz compresa in +/- 3dB. Nel catalogo della linea Super Audio, il sub SW10ii è affiancato dal modello SW12 con potenza di 250 watt, trasduttore da 12" (circa31 cm) e risposta in frequenza tra 27 Hz e 180 Hz sempre compresa tra +/- 3 dB.


Schema pannello posteriore del sub SW10ii
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Il mobile decisamente solido e "sordo", è impreziosito da una finitura nera laccata a specchio che sembra anche particolarmente resistente ai graffi ma non alle "ditate" e alla polvere. Sul alto posteriore sono raggruppati tutti i controlli e le connessioni. Sul lato inferiore c'è la presa d'alimentazione, il selettore della tensione di alimentazione e l'interruttore generale affiancato da un LED a 3 colori che indica lo stato di funzionamento.


Particolari del pannello posteriore del sub SW10ii
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Nella parte superiore sono disposti gli ingressi per il segnale stereo preamplificato (il sub può essere utilizzato anche assieme a due satelliti in configurazione stereofonica), un ingresso per il canale LFE dei decoder home theater, un ingresso per segnale audio già amplificato. Più a destra troviamo le due manopole per il volume generale e per la selezione della frequenza di taglio e subito in basso i selettori per la fase, il guadagno e la modalità di accensione.

Pagina 4 - Satelliti Super Zero XU


Esploso del satellite SUper Zero XU
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Il diffusore Super Zero XU è un piccolo sistema a due vie con cassa chiusa (sospensione acustica). Il midwoofer ha un diametro leggermente inferiore a 12 cm (4,5") mentre il tweeter a cupola morbida è da 1". La risposta in frequenza dichiarata si estende da 85 Hz a 25 kHz entro un intervallo di +/- 3 dB. La sensibilità è nella media per un diffusore di queste dimensioni: 86 dB ad un metro per 1 watt in ingresso mentre l'impedenza dichiarata è di 8 ohm.


Il satellite a due vie Super Zero XU in finitura nera
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Il piccolo Super Zero XU è un diffusore disponibile sia in finitura bianca che nera. Per la prova ci è arrivato un set di cinque diffusori con finitura nera di tipo gommoso che li rende piuttosto distanti dall'aspetto del subwoofer. Il mobile, benché sia in materiale plastico, è molto pesante, robusto ed assolutamente sordo. Nella confezione, oltre alla staffa per il fissaggio a parete, troviamo una piccola e praticissima base di gomma morbida che permette un fissaggio incredibilmente stabile anche se la superficie di appoggio non è perfettamente stabile.

I due altoparlanti sono fissati sul retro del pannello frontale, a sua volta bloccato con viti alla struttura del mobile. Anche il tweeter è schermato. Pochissimo l’assorbente acrilico all’interno del contenitore plastico, in cui spicca il filtro crossover collegato da un lato ai diffusori e dall’altro ai due morsetti di ingresso. 


Particolari dell'interno del satellite Super Zero XU
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Un aspetto importante, per gli altoparlanti destinati ad avvicinarsi ad un TV a tubo catodico è la schermatura, che deve evitare che il campo magnetico dell’altoparlante deformi l’immagine. Attenzione però che quando parliamo di schermatura non ci riferiamo, come molti credono, alla sola copertura metallica del magnete: quella serve a rifinire soltanto la schermatura, che nella realtà è ottenuta incollando un secondo magnete alle spalle del primo.

Questa schermatura non può essere valutata soltanto avvicinando il diffusore al monitor per osservare delle deformazioni. Occorre tenere il diffusore su di un monitor almeno per un paio di giorni e notare, preferibilmente sul nero o sul rosso, se lo schermo oltre a non deformarsi non assume anche colorazioni strane col tempo. Nel caso delle NHT potete esserne certi: il monitor non ha subito alcuna alterazione cromatica nei due lunghi mesi di test.

Pagina 5 - Le misure - risposta, impedenza e fase dei satelliti

Per principio ci fidiamo poco delle misure che suggerisce il costruttore e preferiamo di gran lunga quelle prodotte dal nostro laboratorio. Tra le misure che caratterizzano meglio un diffusore acustico c'è ovviamente la risposta in frequenza che, nell'immaginario ideale, sarebbe equivalente ad una retta che sottolinea la stessa capacità di riprodurre tutte le frequenze dello spettro sonoro allo stesso volume.

La realtà è molto diversa. La capacità di riprodurre le frequenze più basse ad esempio, dipende fortemente dalle dimensioni del woofer, del mobile e dal tipo di accordo acustico utilizzato (cassa chiusa, reflex etc.). Per un sistema con dimensioni così contenute come quelle del sistema Super Zero XU in prova ci attenderemmo una risposta limitata al di sotto dei 100 Hz.


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Le misure confermano le intuizioni ma la risposta nella regione tra 120 e 150 Hz è comunque ben presente. Da 150 Hz a 1000 Hz (1k sul grafico) la risposta è rettilinea, poi la linea rossa della risposta sale leggermente nella gamma media (relativa alla voce femminile) per poi tornare nuovamente regolare fino alle frequenze altissime, dove una leggera salita è da considerarsi buona e salutare.


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La curva nera del grafico di impedenza ci dice quanto poco difficile sia il lavoro dell’amplificatore che alimenta i diffusori: più scende al di sotto della linea del 4 più è facile che l’amplificatore si riscaldi ed entri in difficoltà. La curva rossa, quella della fase deve essere quanto meno ampia possibile, mantenendosi preferibilmente all’interno dei + e – 45°. Le misure ci dicono che il diffusore non rappresenta un problema per gli amplificatori. Al contrario si tratta di un sistema molto semplice da pilotare.

Pagina 6 - Le misure - distorsione e risposta in ambiente dei satelliti

Il grafico successivo è quello della distorsione e ci dice cosa succede quando pilotiamo queste casse con un segnale robusto: Un segnale puro, in una frequenza ben precisa che dovrebbe essere riprodotto esattamente come tale. In realtà non c'è altoparlante che non aggiunga altre informazioni che possiamo tradurre in distorsione. In pratica il segnale puro che è la prima barra più alta sulla sinistra è affiancato da altri segnali introdotti dal sistema (distorsione) e che sono da tenere in seria considerazione solo se superano il valore di –30 dB.


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Nel nostro caso quindi, la distorsione aggiunta dagli altoparlanti è da considerarsi piuttosto contenuta, anche in relazione alle dimensioni degli altoparlanti e alla caratura generale del prodotto.

Con le casse sistemate nella sala d'ascolto di riferimento abbiamo disegnato la disposizione come nella realtà ed abbiamo misurato le risposte dei singoli canali con un rumore particolare che riproduce tutte le frequenze che poi sono ridotte per semplicità a circa trenta livelli, chiamati terzi di ottava.



Risposta in ambiente - click su ogni grafico per ingrandire

Anche in questo caso la teoria dice che dovrebbero avere tutte la stessa altezza, ma in pratica non si verifica quasi mai. In questo caso possiamo vedere che le risposte si assomigliano molto, anche con i canali posteriori posti dietro al punto di ascolto. Per ingrandire i grafici di ogni diffusore, basta cliccare sull'anteprima di ogni grafico nella tavola qui in alto.

Pagina 7 - Le misure - il subwoofer SW10ii

Il subwoofer è stato misurato con il sistema di misura CLIO, come il satellite. Bisogna dire che scende molto bene alle frequenze basse, quelle alla sinistra del grafico: la regolazione della frequenza che va dal minimo della curva viola a quella azzurra.


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La curva marrone è quella che si ottiene quando si toglie il crossover elettronico col deviatore LFE, mentre quella rossa e quella verde sono il minimo ed il massimo dal deviatore che controlla la risposta a seconda della distanza dalle pareti.


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Per la rappresentazione della distorsione vale quanto detto per il satellite. In questo caso la prestazione del subwoofer è davvero ottima, con distorsione estremamente contenuta e risultato complessivo ancora migliore.


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L'utlimo grafico si riferisce alla risposta in ambiente del subwoofer in cui viene sostanzialmente confermata la risposta in ambiente anecoico simulato.

Pagina 8 - L’ascolto in ambiente

Il sistema NHT è stato provato con un monitor di dimensioni generose, un lettore DVD Toshiba ampiamente “ammorbidito” con interventi allo stadio d’uscita ed un amplificatore multicanale Marantz. I satelliti con un amplificatore stereofonico a stato solido: un Pioneer A757 MKII.

Nell’ascolto stereofonico che dovrebbe sempre essere il primo, ho sfruttato le uscite connesse ai due Super zero frontali che con due spezzoni di cavo sono stati connessi agli ingressi di potenza del sub, in modo da dover stabilire il livello del subwoofer una volta per tutte, senza andarlo a cambiare ad ogni variazione del volume principale.

Il subwoofer è stato regolato con una frequenza di taglio di 80 Hz ed almeno nella mia stanza suonava molto meglio con l’interruttore della fase spostato su 180 gradi. Appena mi è sembrato tutto a posto ho iniziato ad ascoltare la prestazione musicale delle piccolette, notando immediatamente una scena aperta, chiara e grande, come solo i diffusori …piccoli sanno fare. Già perché se c’è un pregio dei diffusori piccoli rispetto a quelli di dimensioni maggiori è proprio questo: una scena riprodotta molto bene, con molta "aria" nella stanza.

Ovviamente occorre sistemare i diffusori per bene. La stereofonia, la profondità della scena stessa e la credibilità di quello che è stato registrato possono essere disintegrate se mettiamo, ad esempio, un altoparlante in libreria e l’altro nell’angolo opposto, magari vicino al divano dove ascoltiamo. In queste condizioni possiamo al massimo sentire il motivo di fondo senza vedere i cantanti o ascoltare distintamente la provenienza dei suoni.

La riproduzione delle voci femminili è appena appena avanzata rispetto alla parete posteriore, e questa particolarità nell’ascolto in multicanale fa sembrare che sia lo schermo a suonare al posto degli altoparlanti. Le voci maschili sono chiare, precise, e danno la sensazione, con la complicità del subwoofer, di essere riprodotte con diffusori molto più grandi.

Il subwoofer è stratosferico per questo prezzo: tiene molto bene la potenza e scende fino a frequenze da brivido senza farsi notare, specialmente se è stato ben amalgamato al suono dei satelliti. Nella stanza di riferimento, abbiamo verificato la taratura del subwoofer con la testa artificiale che abbiamo messo a punto e tra Spectralab e tutto il set di microfoni sistemati nella testa artificiale, siamo riusciti ad ottenere delle misure veramente soddisfacenti.

La parte alta dello spettro sonoro è ben presente ed è un fattore che caratterizza in maniera netta il piccolo diffusore. La timbrica è piuttosto aperta, chiara ma non affaticante. D'altra parte è sempre nello spettro più alto che il piccolo Super Zero segna il passo ma dobbiamo tenere conto che non stiamo ascoltando un diffusore da svariate decine di migliaia di euro! 

In multicanale ho aumentato il livello del canale centrale di un paio di decibel stando bene attento che la sensazione di spazio caratteristica di questi diffusori in stereofonia non andasse persa. Col video mi sono divertito da matti a fare sentire ai miei vicini tutta la potenza del subwoofer e tutti gli effetti di Batman che pestavano a destra e a manca.

Non ho mai notato segni di difficoltà da parte dei satelliti, col subwoofer che inizia a distorcere soltanto se lo tenete per il collo fuori al balcone al trentesimo piano di un grattacielo. In quell’unico caso perde un po’ di controllo del self e piagnucola senza ritegno. Ma per il resto è una roccia. (scherzo!)

Pagina 9 - Conclusioni

Il sistema Home Theater Basic può essere composto secondo le esigente dell'utilizzatore finale. Si parte dal sistema 5.1 con cinque satelliti ed il subwoofer con prezzo complessivo di 1250 Euro IVA compresa per arrivare rispettivamente a 1350 e 1450 Euro per i sistemi con 6 oppure 7 satelliti.

Il piccolo, grande sistema proposto da AVA è molto più che un prodotto entry level come il nome ed il prezzo lascerebbero intendere. Home Theater Basic ha infatti tutte le caratteristiche necessarie per lasciare al palo molti sistemi di altoparlanti con prezzo sensibilmente superiore.

Le caratteristiche del sistema che abbiamo analizzato lasciano all'utilizzatore finale molta libertà per la scelta di un amplificatore multicanale poiché i piccoli satelliti Super Zero si sono dimostrati facilissimi da pilotare, in ogni occasione ed anche a volumi di pressione sonora decinamente elvati.

La vera star del sistema è comunque il poderoso subwoofer che sarà in grado di accompagnare la crescita del vostro impianto se e quando venga deciso il passaggio a satelliti con caratteristiche sonore superiori.

Per maggiori informazioni:

www.avaitaly.it

www.nhthifi.com 

www.nhthifi.com/products/superzeroxu.html

www.nhthifi.com/products/sw10ii.html