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Biancaneve e il cacciatore
Biancaneve e il cacciatore
Alessio Tambone - 16 Luglio 2012
“La celebre fiaba dei fratelli Grimm torna sul grande schermo in versione decisamente dark: azione e fantasy vedono Charlize Theron nei panni della regina cattiva Ravenna e la giovane Kristen Stewart in quella della 'dolce' Biancaneve. Distribuzione nelle sale italiane curata da Universal Pictures”
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L'operazione resta interessante: prendere una fiaba e rileggerla in chiave decisamente differente. Meno interessante è il risultato, che parte male già dalla sceneggiatura. Il soggetto principale è stato ideato da Evan Daugherty, praticamente un esordiente, al quale sono stati affiancati in fase di sceneggiatura John Lee Hancock (The Blind Side e Alamo) e il più esperto Hossein Amini, nominato all'Oscar per Le ali dell'amore e autore anche dello script de Le quattro piume. Nella prima parte la trama si concentra sulla regina cattiva, tratteggiando in maniera anche riuscita il carattere 'particolare' del personaggio e la sua ricerca della bellezza eterna. Dopo questa introduzione - anche un po' troppo lunga - il filo si perde. Non per complessità, ma al contrario per mancanza di idee originali, dialoghi accettabili, assenza di un chiaro percorso narrativo e personaggi lasciati in balia di pochi eventi scollegati tra loro. Sbagliata anche la partecipazione effettiva dei nani (sono otto, non sette), relegati a poche scene nelle parte centrale, che invece avrebbero potuto arricchire di molto il film grazie alla riuscita interpretazione di attori come Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone e Nick Frost.

Deludente anche la regia di Rupert Sanders, esordiente arrivato dal mondo degli spot TV, che stecca la prima grande occasione e si arena per la mancanza di esperienza. Ottima nei singoli momenti (alcune scene all'interno del castello con la regina e la doppia sequenza nella Foresta Nera e nel Santuario delle Fate), la regia di Sanders si perde nelle scene di battaglia, dove non basta muovere freneticamente la macchina da presa per creare concitazione sullo schermo. Abbiamo avuto inoltre l'impressione che il regista e il suo staff abbiano lasciato allo sbando attori e comparse sul set, spesso non precisi nelle tempistiche e nel 'tenere' una scena, dando per buono un ciak che magari sarebbe stato meglio rifare. Sono numerosi infine gli errori di continuità, realizzati nelle varianti sceneggiatura, costumi, riprese e montaggio, che infastidiscono non poco durante la visione del film. Una regia che nel complesso delude parecchio.

Capitolo attori. Sublime la regina Ravenna messa in scena da Charlize Theron, violenta, patetica e dannatamente seducente, che alterna sguardi languidi, occhi rossi e disperati con imperdibili momenti di vanità e isterismo. Attendiamo l'uscita in home video per gustare la recitazione originale, anche perché questa volta il doppiaggio di Roberta Pellini ci è sembrato non all'altezza alla strepitosa interpretazione dell'attrice sudafricana. Indubbiamente inferiore - e di molto - la performance di Kristen Stewart, accettabile in versione piccola ragazza indifesa ma insostenibile come condottiera di un esercito in battaglia. Buona la prova di Chris Hemsworth, che lascia il martello di Thor a favore di una più comoda ascia da guerra, sicuramente più utile quando ci si deve districare in un bosco, specie se incantato.

Solo sufficienti i tanti effetti CGI, che vacillano nell'integrazione di fondali con riprese live action e in alcune mutazioni nella pelle di un paio di personaggio, tra cui la regina cattiva. Eccellente la colonna sonora di James Newton Howard, che regala ancora una volta uno score ricco di pathos, classico nell'alternanza di archi e timpani ma in linea con l'adattamento moderno dell'operazione. A conferma, sui titoli di coda il compositore lascia il posto al gruppo inglese Florence + The Machine, che accompagnano l'uscita del pubblico in sala sulle note di Breath of Life (link al video ufficiale su You Tube).

Prima di entrare in sala avevamo molte aspettative, convinti che quel poco visto nel trailer avrebbe trovato giusto compimento nei 127 minuti di durata. Siamo usciti invece delusi, classificando questo Biancaneve e il cacciatore come una grande occasione persa per realizzare un film imperdibile. Durante la visione inoltre è fastidiosa la continua sensazione di déjà vu, quando i protagonisti sullo schermo e la costruzione delle scene richiama - plagia? - film come la Principessa Mononoke, il recente Robin Hood, La storia infinita o, perché no, la serie TV di successo Il trono di spade.

Siamo curiosi di capire cosa combineranno con il probabile sequel.

Voto finale 6

Link al trailer: http://youtu.be/gAMzMkpTuZA