![]() |
|||||||||
Stampa | |||||||||
|
|||||||||
Pagina 1 - Introduzione Con l’avvento delle trasmissioni di segnale Audio/Video in forma digitale si è progressivamente assistito al susseguirsi di problemi di “compatibilità”, più o meno risolvibili, fra sorgenti e display. Causa fondamentale di questa situazione è l’introduzione da parte del Consorzio che ha creato lo standard HDMI della protezione anticopia HDCP (High Definition Copy Protection), uno strumento nato per preservare i contenuti HD da possibili copie digitali, che sarebbero risultate identiche bit per bit all’originale. Questa protezione risiede in forma fisica all’interno di un chip (tendenzialmente Silicon Image e più recentemente anche di altri costruttori) che genera delle chiavi di crittatura. Una volta che la sorgente tenta di inviare un segnale protetto verso un display tramite un chip detto sender, questo deve essere in grado di ricevere le chiavi, quindi deve contenere al suo interno un chip ricevente compatibile, deve decrittarle ed inviare un feedback alla sorgente stessa. Quest’operazione, che può durare da pochi istanti sino a qualche secondo, prende il nome di “handshake” (dall’inglese “stretta di mano”, ma anche “buona riuscita”), ed è fondamentale perché il segnale possa essere inviato dalla sorgente verso il display. Senza soffermarci su come funziona nel dettaglio tutto questo processo, quello che è importante sapere è che negli sviluppi di questo standard, ha progressivamente preso sempre più piede l’importanza della corretta programmazione di un EDID (Extended Display Identification Data): una memoria che in teoria dovrebbe semplificare le operazioni di auto-riconoscimento fra sorgente e display. In pratica in questa memoria sono contenute le informazioni (a livello di risoluzione ideale da impostare, lista dei refresh accettati, etc) che sono state inserite dalla Casa Madre delle elettroniche perché la catena video s’imposti automaticamente alla “migliore risoluzione” possibile. Purtroppo, ogni qualvolta assistiamo a qualcosa che dovrebbe essere “automatico”, siamo pronti ad incorrere in problemi ed incompatibilità più o meno risolvibili. Basti pensare ai display HD-Ready (magari i vecchi XGA 1024x768) collegati con un BD Player che tendenzialmente si vorrebbe sfruttare in Full HD, od ancora un HTPC con scheda video non aggiornata nei driver collegata all’ultimo plasma 1080p. Sappiamo per certo che a molti appassionati sarà capitato che neppure forzando manualmente una data risoluzione il display l’abbia accettata. Magari questo è successo solo dopo un “aggiornamento firmware”, che appunto ha implementato altri “modi” (risoluzioni e caratteristiche dell’immagine) nella lista già presente nella propria EDID, dato per scontato che le versioni dei chip sender e receiver presenti nelle elettroniche siano compatibili fra loro. Se poi nella catena video introduciamo processori video, sinto/amplificatori dotati di sezione video, distributori di segnale (splitter o extender od ancora matrici), dimentichiamoci tranquillamente di poter dormire sonni tranquilli in questo senso. E dato che la connessione HDMI è presente anche in alcune apparecchiature per uso professionale o per uso rental (affitto per eventi), il problema ha varcato i confini domestici per estendersi soprattutto a tutti quei professionisti che con le diverse catene video ci lavorano quotidianamente. Questo è il panorama che ci si è presentato davanti negli ultimi mesi, ma finalmente sembra che qualcuno sia corso in nostro aiuto. Pagina 2 - Caratteristiche, funzioni e costruzione
HDMIFIX di Spatz è un simulatore di EDID che offre 11 EDID programmabili e simula l’EDID selezionato alla sorgente HD o al computer collegati; permette di gestire la sorgente (computer, HDDVD, BLURAY) simulando un display HDMI/DVI (monitor LCD o proiettore) per avere un’uscita video continua, anche quando il display viene scollegato o spento. Gli EDID preimpostati permettono di settare qualsiasi risoluzione HDMI/DVI in uscita, indipendentemente dal monitor o proiettore utilizzati. Ad esempio, è possibile “forzare” l'utilizzo di una particolare risoluzione o frequenza di scansione. L’unità ha dei tasti e un display numerico per selezionare gli EDID pre-programmati. La porta RS-232 permette di operare da remoto, e di eseguire gli update del firmware. Con un computer opzionale collegato è possibile leggere le regolazioni in tempo reale sullo schermo del computer. Le dimensioni sono compatte (76 x 30 x 105 mm), grazie soprattutto al fatto che l'alimentatore è esterno, fornito nella confezione. La costruzione è estremamente robusta e la qualità di componenti e saldature è al di sopra di ogni sospetto. Le memorie EDID dalla 1 alla 11 sono preimpostate e sono disponibili più memorie per qualsisasi tipo di display. Le memorie 01-10 possono essere programmate dall’utente, inclusi video, audio, colore, profondità bit audio e numero di canali audio. La memoria 00 passa l’EDID del display collegato. La memoria 11 può apprendere l’EDID di qualsiasi display, memorizzarlo e passarlo alla sorgente. Caratteristiche dichiarate · Ingresso HDMI 1.3 HDCP Il manuale (in Inglese) dell’HDMIFIX è reperibile a questo indirizzo e comprende la lista delle risoluzioni audio e video impostabili di default tramite il selettore frontale. Pagina 3 - La prova d’uso Per verificare la bontà di quest’accessorio, abbiamo utilizzato una catena video buon livello, per capire se anche con questo tipo di elettroniche il problema potesse essere
presente: Il tuttoè stato comandato tramite un gateway AMX misto (IR, LAN ed RS232). Successivamente come secondo display è stato utilizzato un Samsung LCD HD-Ready (1366 x 768) ed è stato aggiunto anche uno splitter HDMI 1x2 della Alpha Elettronica, per rimandare l’uscita del Vaio direttamente sul suo monitor, quando non serve visualizzare il desktop tramite il proiettore. Diciamo subito che con così tante elettroniche collegate in HDMI qualche sospetto di “incompatibilità” lo abbiamo avuto sin da subito. Eppure, trovarne l’inequivocabile conferma è stato comunque fastidioso. La PS3 era settata per uscire direttamente in 1080/24p con i BD e 1080p@50Hz con i DVD. I video giochi alla massima risoluzione possibile dal software. Il decoder MySky HD era lasciato su “originale”, quindi 576p con materiale SD e 1080i con materiale HD. Il lettore Toshiba è stato impostato in 1080i con gli HD-DVD ed in 576p con i DVD Il Sony Vaio è stato impostato alla massima risoluzione possibile, ossia 1080i con la scheda video on board. Il risultato senza HDMIFIX L’EDID che “comandava” (ossia che era vista come dominante dalle altre) era quella all’interno del D2, che essendo HDTV compliant cercava di settare il tutto ad un 1080p@50Hz di default verso il proiettore. Il Gennum all’interno dell’Anthem riceveva i vari segnali diversi (come indicato dal display del D2) e li “trattava” per trasformarli appunto in Full HD 50p, tranne i segnali a 24p dei BD che venivano spediti al proiettore senza nessuna ulteriore trasformazione, grazie ai diversi “layer video” del processore. Il decoder di Sky non sempre riusciva a mandare il segnale correttamente a video, tanto che nel display del processore compariva la scritta “HDMI Muted : Need HDCP monitor” e sullo schermo un laconico nero. Ovvio che il proiettore è assolutamente HDCP compliant, dato che è l’ultima serie nata in casa Projection Design. Collegato il decoder direttamente all’Avielo Optix, nessun problema, sebbene i soliti micro ritardi a causa dello "zapping" nel passaggio dai canali SD a quelli HD, proprio a causa dell’handshake. A questo punto il problema poteva sembrar risiedere all’interno dell’Anthem, anche se poi alla prova incrociata (collegato il display Samsun) il problema si presentava ugualmente. La cosa veramente incomprensibile è che la manifestazione di questo fenomeno non era costante, ma si presentava solo dopo qualche tentativo di commutazione della sorgente (alla fine la Projection Design ha posto fine al problema con un tempestivo aggiornamento firmware del loro proiettore, anche se i sospetti rimangono decisamente puntati sul decoder, dato che abbiamo segnalazione da parte di altri Customer Installer che hanno incontrato lo stesso tipo di malfunzionamento con altre catene video). Il computer Sony impostava l’uscita del secondo display in automatico a 1080i@50Hz (come correttamente sottolineato dall’EDID della scheda video che riconosceva il D2), ma col problema che il processore grafico montato sulla piastra madre non gestiva questa mole doppia di dati, per cui a monitor il segnale che arrivava era un improbabile interlacciato a risoluzione strana, che generava un’immagine assolutamente non accettabile, mentre sul proiettore il desktop era perfetto (la soluzione sarebbe stata in seguito aggiungere una scheda video recente nel VAIO). Scollegato il proiettore Avielo e collegato il Samsung, il D2 non riconosceva automaticamente il display come un 768p (quindi l’EDID della TV LCD non era compilata correttamente), ma impostato il layer video di conseguenza, non c’è stato nessun problema di visualizzazione, tranne quelli già citati che sono rimasti, essendo proprio l’Anthem il “nodo primario” delle elettroniche a monte. Il risultato dopo l'introduzione di HDMIFIX A questo punto abbiamo provato ad inserire l’HDMIFIX fra il decoder Sky ed il processore video, selezionando come EDID la numero 08 dei factory presets (dal manuale 1920x1080p/50) come riportato anche nella serigrafia del processore stesso. Il problema si è risolto, ed il “sistema” continuava a vedere sempre un segnale corretto, sebbene il D2 processasse le diverse risoluzioni in ingresso come testimoniato dal pannello frontale. In pratica il segnale HDCP passava senza problemi proprio perché l’EDID ingannava il D2 e di conseguenza l’Optix con un valore “stabile” per lui e presente nella lista dei modi. Ingannare il VAIO ha reso necessario impostare la EDID numero 36 (1364x768/75) della lista dei preset non HDTV ed inserire lo scatolino fra il computer ed il cavo che entrava nello splitter Alpha. In questo modo è stato possibile impostare questo valore anche verso il monitor dell’HTPC, che quindi restituiva un’immagine perfetta a schermo. Nessun problema per il proiettore, dato che il D2 riportava il 768p@75Hz in ingresso ad un più “consono” 1080p@50Hz. Pagina 4 - Conclusioni In definiva possiamo dire che questo accessorio/processore (non sappiamo bene come chiamarlo) ci ha soddisfatto decisamente. Fa “semplicemente” quello che promette, ma non è affatto una cosa banale nel panorama odierno dell’elettronica di consumo. Se aggiungiamo la possibilità di leggere le EDID via RS232 delle apparecchiature collegate, di modificare a piacere quella in uso e che il sistema “a valle” riceverà in modo da far digerire al famigerato collegamento HDMI qualsiasi tipo di combinazione e non ultimo il supporto che il Distributore Nazionale è in grado di fornire, direi che questo è davvero un prodotto “che risolve”. Certo, ci ripetiamo, in ambito domestico può tornare utile per monitorare eventuali problemi, e poi operare con soluzioni definitive in altro modo (vedasi la Projection Design che ringrazio pubblicamente a titolo personale, che si è prodigata per risolvere un problema che non le competeva completamente, ma che essendo l’ultimo anello della catena video le poteva essere imputato), ma dove si dimostra assolutamente vincente è in quelle condizioni in cui l’impianto non è fisso e definitivo, ma viene affittato od assemblato (sempre in maniera diversa) per delle ben specifiche esigenze. Il prezzo di listino dell’oggetto in prova è di 288 Euro, IVA esclusa. Sicuramente molto contenuto rispetto all’aiuto che è in grado di dare in quelle condizioni nelle quali è facile non vedere via d’uscita. Per maggiori informazioni: www.agmutivision.it - www.spatz-tech.de |
|||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |