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Lettore Sony UHD 4K UBP-X1000ES
Lettore Sony UHD 4K UBP-X1000ES
Emidio Frattaroli - 29 Dicembre 2017
“Le caratteristiche del nuovo Sony X1000, compatibile anche con SACD e file audio ad alta risoluzione, ne fanno uno dei lettori UHD 4K più interessanti del momento; oltre alla compatibilità con Netflix, l'uscita audio stereo analogica, è presente anche un controllo RS232 per l'automazione...”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


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Sono quasi due anni che uso abitualmente lettori UHD Blu-ray 4K. Nel 2016 ho acquistato un Samsung UBD-K8500 (ora costa 203 Euro), ho avuto a disposizione per alcuni mesi un Panasonic DMP-UB900 (ora a meno di 600 Euro) e, più recentemente, ho acquistato un Oppo UDP-203EU (849 Euro) che è attualmente il mio lettore di riferimento. Li ho analizzati a fondo, li ho spremuti a dovere e ne ho anche apprezzato l'evoluzione con i vari aggiornamenti firmware. Ho anche avuto l'opportunità di analizzare altri lettori Blu-ray 4K come un paio di modelli Panasonic (UB700 e UB400). Eppure, non ho mai pubblicato una recensione - con misure - sulle pagine di AV Magazine. In parte perché l'analisi del segnale video era piuttosto complessa e in più le analisi sul segnale audio  sarebbero state limitate solo a quei pochi modelli con uscite audio analogiche.


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La voglia di pubblicare un test approfondito è arrivata con l'analisi del nuovo lettore UHD Blu-ray 4K di Sony, ovvero il modello UBP-X1000ES, che promette prestazioni elevate anche nella riproduzione audio. Inoltre, esattamente come l'Oppo 203, il Sony riproduce SACD e anche file DSD. In più, al contrario dell'Oppo 203, il Sony è dotato di applicazioni per visualizzare contenuti in streaming, anche a risoluzione 4K e in HDR come Netflix e Amazon video. Da un lato l'Oppo 203 con uscite analogiche multicanale e la sua leggendaria compatibilità sui file audio e video; dall'altro il Sony X1000 soltanto con una uscita stereofonica ma con Netflix e Amazon Video, entrambi in 4K e HDR... L'occasione era troppo ghiotta e ho accettato la sfida!

  
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Il lettore Sony si presenta benissimo; è molto sottile ma ha un peso enorme rispetto alle dimensioni, Le finiture che sembrano di pregio se escludiamo il "tappo" che copre l'unica porta USB nell'angolo anteriore destro; anche il telecomando stona decisamente con la presunta classe del prodotto: è piccolo ma robusto, con materiali di qualità media, non è retroilluminato ma ha comunque tutti i tasti che servono, compresi alcuni comandi essenziali per il televisore connesso al lettore.


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Il pannello posteriore sembra simile a molti altri lettori 4K; riconosciamo ad esempio la porta per la connessione LAN, la porta HDMI principale, quella secondaria (solo audio) coperta da un adesivo per evitare errori nella prima installazione, le uscite uscita audio digitali coassiale e ottica S/PDIF e le due uscite RCA per l'audio stereo analogico. Al centro del pannello riconosciamo anche una porta minijack per un sensore IR remoto e soprattutto il connettore RS-232 per alcune funzioni di automazione.

   
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Una volta rimosso il pannello superiore, scopro un telaio particolarmente robusto, protetto da un pesante pannello in metallo, irrobustito ulteriormente da una ulteriore traversa in metallo, il tutto fissato con un congruo numero di viti. Una volta rimosso anche questo pannello, scopro un interno piuttosto semplice ma razionale, con l'alimentazione a sinistra, la scheda principale in posizione centtrale e scheda audio a destra, subito dietro la meccanica e attraversata - stranamente - per tutta la sua lunghezza dai cavetti per l'alimentazione.

  
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La scheda audio, senza schermatura, ha componenti di qualità e connettori di qualità, oltre che essere collegata al telaio e al pannello posteriore con un buon numero di viti. Segnaliamo in particolare il DAC stereo a 32 bit Asahi KASEI AK4452 con gamma dinamica di ben 115 dB e compatibilità anche con DSD da 11,2 Mhz, seguito da due comunissimi operazionali JRC 4580 con un po' di "spazio" attorno che ne renderebbe non troppo complicata la rimozione per operazioni di "modding". Seguono le caratteristiche dichiarate dal costruttore.

Caratteristiche dichiarate

 
produttore   Sony USB out (audio)  no
modello   UBP-X1000ES Digital in  no
listino €    799,00 HDMI in   no
HDR   HDR10 HDMI out   2x (HDMI 2.0 + audio)
LAN / WiFi / BT   si / si / si SDI / DVI / DP   no / no / no
automazione   Sony Roomlink XLR out   no
peso   3,9 kg RCA out   2.0
consumo (st.by)  17 W (0,45 W) S/PDIF out   1x
dimensioni   430x54x265mm TOSlink out   1x
Interfaccia utente  VEWD RS232 / USB    232C / 3.0
 Note e ulteriori informazioni

Caratteristiche dichiarate: www.sony.it/pro/product/UBP-X1000ES

Datasheet: www.sony.it/pro/attachment/1237495233383

 

 

Pagina 2 - Menu, funzioni e qualità video

 


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Il Sony UBP-X1000ES è veloce sia all'accensione che nel caricamento di un supporto ottico; la schermata principale è quella del sistema operativo VEWD che è utilizzato anche da alcuni TV Sony di fascia più bassa e che non può competere in quantità e qualità con le applicazioni degli altri sistemi operativi concorrenti.

 
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Oltre Netflix, sono comunque presenti le applicazioni per Youtube, Infinity e Premium Play. Manca purtroppo l'applicazione per Amazon Video. L'applicazione per Netflix sembra ben riuscita, veloce sia nella navigazione che nell'avvio della riproduzione, oltre alla piena compatibilità formati 4K e HDR10.

  
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Il menu per le impostazioni è molto articolato e si rischia di perdersi tra le varie impostazioni. Tra le personalizzazioni più interessanti, segnalo la possibilità di selezionare l'uscita in formato component 4:2:2 (utile per risparmiare banda sul cavo HDMI) oltre che forzare la frequenza di scansione a 24 fps anche per i contenuti "dati", "rete" e "streaming". Molto utile anche la funzione "risoluzione originale" che imposta la risoluzione di uscita del lettore a quella nativa del contenuto da riprodurre. Purtroppo non è possibile forzare la profondità in bit del segnale video in uscita.

  
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Il menu per la regolazione dei parametri video è molto dettagliato. Ad esempio è possibile applicare filtri per ridurre gli artefatti di compressione video, e devo dire che funzionano davvero molto bene, specialmente con alcuni contenuti molto compressi. C'è anche la possibilità di modificare alcuni parametri come luminosità, contrasto, gamma e dettaglio, sia come impostazioni predefinite, sia singolarmente; in questo caso il consiglio è di lasciare il lettore nelle sue impostazioni native.

  
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La gestione della compatibilità dei HDR con TV e proiettori che non sono HDR può essere personalizzata durante la visione dei contenuti nativi, con la pressione del tasto "OPTIONS" che è sul telecomando. Una volta entrati è possibile scegliere 5 differenti impostazioni ma più che una vera compressione della gamma dinamica c'è un vero e proprio "taglio"; la posizione di default è la "3" con taglio a 600 NIT; alla posizione "1" c'è un taglio a 300 NIT e invece in posizione "5" c'è tutta la curva fino a 1.000 NIT. Più a destra ci sono i grafici della rampa di luminanza da 0 a 1000 NIT con le tre impostazioni in cui appare evidente il taglio della gamma dinamica e una totale assenza della modulazione della curva del gamma, soprattutto sulle basse luci.

  
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Qui in alto potete osservare il risultato delle tre impostazioni sulle cinque disponibili su un fotogramma dal film "Sicario" dove la compressione della gamma dinamica trae sicuramente più giovamento. Con le impostazioni intermedie e con taglio a 600 NIT in effetti c'è un buon equilibrio tra luminosità e gamma dinamica eppure ci saremmo aspettati qualcosa di meglio da Sony, specialmente sulle alte luci in cui c'è un taglio senza modulazione. Oppure, al limite, qualche step intermedio per trovare un compromesso adeguato a vari livelli diluminanza, come accade ad esempio con i lettori Oppo e Panasonic. Per essere più precisi, con dischi UHD 4K che hanno un bitrate più basso e offrono il fianco a qualche artefatto (come "The Martian, ad esempio), l'Oppo ha una marcia in più, soprattutto per ricchezza di sfumature e controllo degli artefatti.

 

Pagina 3 - Qualità audio, ascolto e conclusioni


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Archiviata la visione, ho affrontato l'ascolto colmo di buone speranze. Dopo un paio di occasioni, in un paio di punti vendita, in cui ho ascoltato il Sony X1000 senza particolare entusiasmo, ho preferito partire "dal basso", all'interno di un impianto minimale, con diffusori bookshelf Boston e da pavimento JBL, il tutto con amplificazione Yamaha S2000. Il primo contatto è stato decisamente piacevole, con timbro neutrale, ricchezza di particolari e scena ampia e precisa. Poi ho commesso un errore madornale: ho acceso l'Oppo 203 e ho iniziato a giocare con i due ingressi che hanno fortunatamente lo stesso volume... Ma con differenze sensibili e difficilmente catalogabili.

Nel dubbio che le differenze percepite fossero dettate da mia una certa "sudditanza psicologica" nei confronti del mio Oppo di riferimento, ho chiesto aiuto ad un amico che mi ha permesso di effettuare un ascolto alla cieca. Ed è stato tutto molto chiaro. Il Sony è sostanzialmente corretto e non sembra avere punti deboli. Eppure non arriva alla solidità e allo spessore dell'Oppo 203 o del DAC M2TECH Young DSD che ho come "seconda possibilità" per salire ancora di più nella qualità della riproduzione. Altre differenze percepibili sono a carico della profondità della scena ma non della sua larghezza, che sembra perfettamente identica a quella dell'Oppo o dello Young.

 
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E allora ho cercato nelle misure una possibile spiegazione di queste piccole ma sensibili differenze e purtroppo non sono riuscito a trovare nulla, o quasi. Con segnali 24/48 la risposta è esemplare; con segnali 24/192 invece c'è un abbassamento di 3 dB rispetto al livello di riferimento, risposta piatta fino a 20 kHz e un taglio a -3 dB a circa 65 kHz. Nell'analisi della gamma dinamica e del rapporto segnale rumore invece ho trovato notevoli differenze, soprattutto rispetto all'Oppo 203, pari ad oltre 12 dB.

 
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Analizzando il tappeto di rumore, con tono a -60 dB in 24/48, scopro che in effetti qualche problema c'è eccome: il tappeto in realtà è al di sotto dei -140 dB ma con alcuni elementi di spurie, rumore e distorsione superiori anche di 30 dB e con il picco a 50 Hz (assente ad esempio nell'Oppo), addirittura a circa -75 dB. Condividendo la massa del lettore Sony con quella dell'ampli (e dello strumento di misura, immagine a destra), la situazione migliora. Inoltre, anche se questo non spiega le differenze all'ascolto, per quanto mi riguarda contribuisce non poco a creare molti dubbi sul reale valore della "scheda audio" inserita in questo Sony X1000.

 
L'interno del modello X800
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Perché è proprio questo il vero problema. I due lettori Sony, ovvero i modello X800 e X1000 sono sostanzialmente identici per quanto riguarda meccanica, scheda principale, alimentazione e telaio, con qualche piccola differenza (nella sezione di alimentazione e filtraggio visto che nel modello X800 manca la scheda audio e non c'e' la porta RS232: trovate le foto qui in alto e subito qui in basso. 

 
L'interno del modello X800
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Stiamo parlando di 500 Euro di differenza e, per quello che ho potuto sentire, siamo ben lontani dal reale valore economico che separa le due macchine. Credevo di aver trovato il lettore perfetto, con app di Netflix, visione dei contenuti in 24p (anche da file) e qualità video ottima, ad un costo inferiore rispetto all'Oppo 203 ma purtroppo la qualità audio non regge assolutamente il confronto. Meglio acquistare il modello X800 oppure il modello X700 (con Dolby Vision) che cerchero' di testare prima possibile.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto medio 6,9

 

Costruzione 6,5
Versatilità 8,0
Misure audio 7,0
Visione 8,5
Ascolto 6,5
Rapporto Q/P 5,0

Per maggiori informazioni: www.sony.it/pro/product/UBP-X1000ES