Firenze e gli Uffizi 3D/4K
Dopo il successo di Musei Vaticani 3D, un'altra produzione Sky a servizio dell'arte. Un viaggio nella capitale del Rinascimento tra opere di Botticelli, Leonardo, Vasari e Michelangelo
Le opere d’arte
Anche in questo documentario la produzione ha deciso di guardare in profondità le opere pittoriche ricorrendo alle riuscite tecniche di modeling e dimensionalizzazione, già sperimentate in passato, su un totale di 27 grandi classici dell’arte rinascimentale fiorentina. Santa Maria del Fiore vi partecipa non con il Giudizio Universale di Vasari e Zuccari, ma con le splendide vetrate magnificamente scomposte, proposte sul grande schermo in un modo unico e irripetibile (es. L’Incoronazione della Vergine di Donatello).
Tralasciando la Pala Strozzi (l’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano), troppo esasperata alla ricerca dei diversi piani di profondità, la seconda parte del documentario è un susseguirsi di capolavori che rivivono in una profondità decisamente innaturale ma non per questo meno interessante.
Non vorremmo trascinarvi nella lettura di un mero elenco delle opere, ma è impossibile non segnalare l’effetto stereoscopico che ha il il dittico dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca, l’intrigante Venere di Urbino di Tiziano, la dolcezza della Madonna del Cardellino di Raffaello; il Tondo Doni di Michelangelo dalle pose innaturali o l’Annunciazione di Leonardo.
Per arrivare ai celebri capolavori di Sandro Botticelli: Calunnia, Primavera e Nascita di Venere, tempere su tavola analizzate in ogni dettaglio attraverso un’argomentazione precisa e mai fastidiosa.
A parte segnaliamo Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi e lo Scudo con testa di Medusa di Caravaggio, due opere forti, quasi macabre, presentate con un eccellente suddivisione dei piani e un riuscito montaggio che identifica due delle sequenze più riuscite dell’intero progetto.
Dopo la grande meraviglia delle opere raccontate, manca però la degna conclusione: il David di Michelangelo nella Galleria dell’Accademia non risalta. Una scultura proposta sullo schermo in maniera non esaltante, con un gioco di luci e ombre in continuo movimento e una mancanza di primi e primissimi piani che avrebbe fatto la differenza (pensiamo al Laoconte proposto nei Musei Vaticani 3D).
Le riprese hanno sicuramente il merito di mostrare la maestosa scultura con prospettive - e altezze - inedite per il visitatore comune: per l’occasione infatti la troupe ha utilizzato un braccio pneumatico di 15 metri per permettere allo spettatore di guardare il David direttamente negli occhi. Impresa impossibile dal vivo. La sequenza è però ripetitiva, priva di spunti davvero ricercati e accattivanti se non per pochissimi particolari (es. le vene).
In conclusione Firenze e gli Uffici 3D/4K è uno straordinario viaggio artistico, ben realizzato dal punto di vista tecnico per quasi tutta la durata, con una ottima colonna sonora che è parte integrante della scansione temporale e narrativa del documentario. Consigliamo quindi la visione appena possibile. Immaginiamo che il documentario, in programmazione nei cinema fino al 5 novembre seguirà lo stesso percorso distributivo del precedente Musei Vaticani 3D.
Al progetto però manca decisamente qualcosa.
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Grazie, un saluto !
A
Non esiste per il cinema lo standard 3D E 4K (come è per l'UHD per bluray) giusto?
Emidio